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La linea di discendenza umana del “Seme”L’“eterno proposito” di Dio ora trionfa per il bene dell’uomo
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mezzo del profeta Isaia, Geova parlò di lui come di “Abraamo mio amico”. (2 Cronache 20:7; Isaia 41:8) Questo prova quanto preziosa, quanto vitale sia realmente la fede in Geova riguardo al suo “seme”.
24. Come Abraamo generò Ismaele, e come generò poi Isacco?
24 Nell’anno 1932 a.E.V., per suggerimento della sua sterile moglie anziana Sara, Abraamo ebbe un figlio dalla fanciulla egiziana Agar schiava di lei e gli mise nome Ismaele. (Genesi 16:1-16) Tredici anni dopo, nel 1919 a.E.V., Geova disse ad Abraamo che Ismaele non doveva servire da vero “seme”, ma sarebbe stato scelto come “seme” un figlio della sua vera moglie Sara. Sarebbe stato un figlio della donna libera. E così, l’anno dopo, nacque Isacco quando Sara aveva novant’anni. “E Abraamo aveva cento anni quando gli nacque suo figlio Isacco”. L’ottavo giorno di vita Isacco fu circonciso, proprio come lo era stato suo padre Abraamo appena l’anno prima. — Genesi 21:1-5.
25. Mostra forse il racconto se Geova fece una nazione comprendente tutti i figli naturali di Abraamo?
25 È interessante notare che Dio non fece ora una nazione dei suoi due figli, Ismaele il primogenito e Isacco, una nazione di due tribù. No, ma cinque anni dopo, per urgente richiesta di sua moglie Sara, Abraamo mandò via Agar e suo figlio Ismaele dalla propria casa, perché provvedessero a se stessi, andando ovunque desiderassero. (Genesi 21:8-21) Né in seguito, dopo la morte di Sara nel 1881 a.E.V., Dio fece una nazione di Isacco e degli altri figli che Abraamo ebbe da una concubina, Chetura, una nazione di sette tribù. “Abraamo diede in seguito tutto ciò che aveva a Isacco, ma ai figli delle concubine che Abraamo aveva Abraamo diede dei doni. Quindi, mentre egli era ancora in vita, li mandò via da Isacco suo figlio, verso est, al paese dell’Oriente”. — Genesi 25:1-6.
26. Per quale ammirevole dimostrazione di fede Abraamo ricevette nel paese di Moria una benedizione speciale, e che cosa diceva essa?
26 Un’ammirevolissima dimostrazione di fede da parte di Abraamo portò una grande benedizione per questo “amico” di Geova. Venne dopo una penetrante prova della fede e dell’ubbidienza di Abraamo verso l’Iddio Altissimo. La benedizione dell’approvazione divina fu pronunciata in cima a un monte nel paese di Moria, da molti considerato il luogo dove secoli dopo il re Salomone edificò il magnifico tempio di Geova. (2 Cronache 3:1) Lì, nel posto da Geova designato, e sopra la legna sparsa sull’altare di pietra che aveva appena fatto, giaceva la forma d’un ragazzo nell’età dello sviluppo. Era Isacco. Accanto all’altare, suo padre Abraamo aveva in mano un coltello per scannare. Stava proprio sul punto di adempiere il comando di Dio d’uccidere in sacrificio Isacco, offrendolo come olocausto all’Iddio che gli aveva dato il ragazzo miracolosamente. Allora:
“L’angelo di Geova lo chiamava dai cieli e diceva: ‘Abraamo, Abraamo! . . . Non stendere la mano contro il ragazzo e non gli fare proprio nulla, poiché ora davvero so che temi Dio, in quanto non hai trattenuto tuo figlio, il tuo unico, da me’. . . . E l’angelo di Geova chiamava dai cieli Abraamo la seconda volta, dicendo: ‘Giuro in effetti per me stesso’, è l’espressione di Geova, ‘che siccome hai fatto questo e non hai trattenuto tuo figlio, il tuo unico, di sicuro ti benedirò e di sicuro moltiplicherò il tuo seme come le stelle dei cieli e come i granelli di sabbia che sono sul lido del mare; e il tuo seme prenderà possesso della porta dei suoi nemici. E per mezzo del tuo seme tutte le nazioni della terra di certo si benediranno per il fatto che tu hai ascoltato la mia voce’”. — Genesi 22:1-18.
27. Che cosa mostrò questa dichiarazione divina in quanto all’elezione del “seme” e in quanto a procurarsi per mezzo d’esso una benedizione?
27 Questo significò che il promesso “seme” per mezzo del quale tutte le nazioni si sarebbero procurata una benedizione sarebbe venuto dalla linea di discendenza di Isacco. In tal modo Geova Dio mostrò che faceva l’elezione della linea di discendenza, e che tutti i fratellastri di Isacco non avrebbero avuto nessuna parte nel provvedere quel “seme”. Ciò nondimeno, le nazioni discese dai fratellastri di Isacco avrebbero potuto per mezzo di quel “seme” procurarsi una benedizione. Tutte le nazioni d’oggi, cioè le persone che oggi sono d’ogni nazionalità, possono similmente procurarsi una benedizione per mezzo del “seme” di Abraamo.
28. Sem visse abbastanza a lungo da apprendere quali avvenimenti relativi alla sua linea di discendenza?
28 Il patriarca Sem, superstite del diluvio universale, continuò a vivere e apprese che era stata pronunciata su Abraamo quella benedizione divina; infatti, Sem continuò a vivere e seppe che Isacco aveva sposato la bella Rebecca di Haran in Mesopotamia. Sem visse fino al 1868 a.E.V., dieci anni dopo quel matrimonio, ma non continuò a vivere per vedere la progenie di quel matrimonio. Ma Abraamo la vide. — Genesi 11:11; 25:7.
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Elezione divina secondo l’“eterno proposito”L’“eterno proposito” di Dio ora trionfa per il bene dell’uomo
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Capitolo VIII
Elezione divina secondo l’“eterno proposito”
1. Quale domanda sorse riguardo alla progenie dell’uomo al quale Dio rinnovò la sua promessa del patto?
GEOVA Dio decise di rinnovare a Isacco la promessa del patto fatta a suo padre Abraamo. (Genesi 26:1-5, 23, 24) Benché si sposasse a quarant’anni, Isacco dovette raggiungere i sessant’anni prima di avere figli, due gemelli. Avrebbe Geova, che aveva esaudito la preghiera di Isacco per i figli, fatto un’elezione riguardo a quei due gemelli?
2. Come Geova rivelò quale dei due gemelli avrebbe eletto?
2 Geova indicò la sua elezione durante la gravidanza di Rebecca, dopo che ella lo aveva pregato interrogandolo intorno alla propria condizione: “Geova le diceva: ‘Due nazioni sono nel tuo ventre, e due gruppi nazionali saranno separati dalle tue parti interiori; e un gruppo nazionale sarà più forte dell’altro gruppo nazionale, e il più vecchio servirà il più giovane’”. Esaù fu il primogenito e Giacobbe il secondo gemello. (Genesi 25:20-23) Geova indicò così che non avrebbe fatto di questi due figli gemelli di Isacco una sola nazione, una nazione di due tribù. Piuttosto, dovevano esserci due gruppi nazionali, e il gruppo nazionale del gemello più vecchio doveva essere più debole e doveva servire il gruppo nazionale del gemello più giovane. Questo invertì il diritto naturale del figlio primogenito in quanto alla preminenza. Così Geova rivelò chi avrebbe eletto.
3. Dipese lì l’elezione dalle opere degli uomini o da colui che chiama?
3 L’Iddio Onnipotente e Onnisapiente aveva il diritto di far questo, secondo il suo proposito di benedire tutto il genere umano. Riguardo a ciò, un commentatore biblico del primo secolo scrisse: “Quando Rebecca concepì i gemelli da un solo uomo, Isacco nostro antenato: poiché quando non erano ancora
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