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  • Caldea
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Fin dall’antichità i caldei erano famosi per la conoscenza matematica e astronomica. Ai giorni di Daniele certi pronosticatori che seguivano un culto speciale e si consideravano esperti nella cosiddetta “scienza” della divinazione erano chiamati “Caldei”. — Dan. 2:2, 5, 10; 4:7; 5:7, 11.

  • Caleb
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Caleb

      (Càleb) [cane, o, ringhioso].

      Figlio di Iefunne il Chenizeo della tribù di Giuda, zio di Otniel e forse discendente di Caleb, figlio di Ezron. (Num. 32:12; Gios. 15:17; I Cron. 2:3-5, 18; 4:13, 15; vedi OTNIEL). A quarant’anni Caleb fu uno dei dodici mandati da Mosè a esplorare per quaranta giorni affrontò e di Canaan e, al ritorno, insieme a Giosuè affrontò l’opposizione di tutti li altri e fece una relazione favorevole, dicendo: “Saliamo direttamente e ne prenderemo possesso”. (Num. 13:6, 30; 14:6-9) Poiché aveva “seguito Geova pienamente” fu l’unico adulto di quella generazione, a parte Giosuè e alcuni leviti, a entrare nella terra promessa nel 1473 a.E.V. Sei anni dopo, nel chiedere la sua eredità, Caleb dichiarò: “Ora, ecco, Geova mi ha conservato in vita, proprio come egli promise, in questi quarantacinque anni da che Geova fece questa promessa a Mosè quando Israele camminava nel deserto, e ora, ecco, io ho oggi ottantacinque anni. Tuttavia oggi sono così forte come il giorno che Mosè mi mandò. Come la mia potenza era allora, così la mia potenza è ora per la guerra, sia per uscire che per entrare”. — Gios. 14:6-11.

      La città di Ebron (la roccaforte di Chiriat-Arba, tenuta dagli anachim, giganteschi figli di Anac) e il territorio circostante che includeva la vicina Debir furono assegnati a Caleb come suo possedimento. In I Samuele 30:13, 14, dove si parla degli amalechiti che fecero un’incursione “a sud di Caleb”, evidentemente non s’intende una città con tale nome, ma piuttosto la regione assegnata a Caleb e che portava il suo nome; quindi l’incursione avvenne ‘a sud del territorio di Caleb’.

      Ricevendo tale possedimento, Caleb dichiarò: “Chiunque colpisce Chiriat-Sefer [chiamata anche Debir] e la cattura, per certo gli darò Acsa mia figlia in moglie”. Suo nipote Otniel (primo giudice d’Israele dopo la morte di Giosuè) conquistò la città e ottenne il premio. Caleb diede allora a sua figlia, dietro richiesta di lei, Gullot Superiore e Gullot Inferiore come dono di nozze, oltre al “pezzo di terra a sud”. — Gios. 15:13-19; Giud. 1:11-15; 3:9-11.

  • Calendario
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Calendario

      Il calendario è un metodo per dividere il tempo in anni, mesi, settimane e giorni. Molto prima della creazione dell’uomo Dio provvide la base per tale misurazione del tempo. Genesi 1:14, 15 ci dice che uno degli scopi dei “luminari nella distesa dei cieli” era quello di servire “per le stagioni e per i giorni e gli anni”. Il giorno solare, l’anno solare e il mese lunare sono quindi divisioni naturali del tempo, governate rispettivamente dalla rotazione giornaliera della terra sul suo asse, dalla sua orbita annuale intorno al sole e dalle fasi mensili della luna in relazione alla terra e al sole. La divisione del tempo in settimane e la divisione del giorno in ore sono invece arbitrarie.

      Dalla Bibbia apprendiamo che dall’epoca del primo uomo Adamo in poi il tempo è stato misurato in anni. Infatti leggiamo che Adamo aveva “centotrent’anni” quando divenne padre di Set. — Gen. 5:3.

      Si cominciò a usare anche la divisione in mesi. All’epoca del Diluvio troviamo il tempo diviso in mesi di trenta giorni, e difatti viene spiegato che un periodo di cinque mesi corrispondeva a 150 giorni. (Gen. 7:11, 24; 8:3, 4) La Bibbia stessa indica che Noè divideva l’anno in dodici mesi.

      In quell’occasione sono menzionati periodi di sette giorni e può darsi che siano entrati nell’uso normale sin dall’inizio della storia umana. (Gen. 7:4, 10; 8:10, 12) Non c’è però alcuna evidenza che Dio richiedesse l’osservanza di un sabato settimanale da parte dell’uomo finché non diede precise istruzioni a Israele dopo l’esodo dall’Egitto.

      Nel passato gli uomini hanno inventato vari calendari e alcuni sono tuttora in uso. I primi calendari erano principalmente lunari, cioè i mesi dell’anno erano calcolati in base a cicli completi della luna, per esempio da una luna nuova alla successiva luna nuova. In media tale lunazione richiede 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 2,78 secondi. I mesi di solito erano di 29 o 30 giorni, ma nella Bibbia il termine “mese” significa in genere 30 giorni. Confronta Deuteronomio 21:13; 34:8; e anche Rivelazione 11:2, 3.

      Un anno di dodici mesi lunari ha quasi undici giorni meno di un anno solare di 365 giorni e un quarto. Poiché l’anno solare determina il ritorno delle stagioni, bisognava regolare il calendario secondo tale anno solare, e così si ebbero i cosiddetti calendari “lunisolari”, in cui i mesi erano lunari ma gli anni solari. Questo si faceva con l’aggiunta di alcuni giorni ogni anno o con l’aggiunta di un mese in certi anni per compensare la brevità dei dodici mesi lunari.

      CALENDARIO EBRAICO

      Gli israeliti usavano un simile calendario lunisolare. Ciò è evidente dal fatto che Geova Dio stabilì l’inizio del loro anno sacro in primavera col mese di abib e comandò di celebrare certe feste in date stabilite, feste che avevano relazione con la stagione del raccolto. Perché tali date coincidessero coi i particolari raccolti, bisognava avere un calendario sincronizzato con le stagioni colmando la differenza fra l’anno lunare e l’anno solare. — Eso. 12:1-14; 23:15, 16; Lev. 23:4-16.

      Mentre l’anno sacro cominciava in primavera col mese di abib (o nisan) secondo il decreto di Dio all’epoca dell’esodo (Eso. 12:2; 13:4), la Bibbia indica che in precedenza gli ebrei contavano gli anni da un autunno all’altro. Dio riconobbe questa disposizione tanto che in effetti il suo popolo continuò a usare il duplice sistema di un calendario sacro e un calendario secolare o agricolo. (Eso. 23:16; 34:22; Lev. 23:34; Deut. 16:13) Dopo l’esilio, il 1º tishri, nella seconda metà dell’anno, segnava l’inizio dell’anno secolare, e il capodanno ebraico o Rosh Hashành (ebr. “capo dell’anno”) è ancora celebrato in tale data.

      Nel 1908 fu scoperto presso Ghezer l’unico frammento di un antico calendario ebraico, che si ritiene risalga all’XI o X secolo a.E.V. È un calendario agricolo e descrive l’attività agricola a partire dall’autunno. Descrive in breve due mesi per conservare, due per seminare e due per la crescita primaverile, seguiti da un mese per la raccolta del lino, uno per la raccolta dell’orzo e uno per la mietitura generale, quindi due mesi per sfrondare le viti e infine un mese per la frutta estiva. — Lev. 26:5.

      L’accluso prospetto indica i mesi in relazione sia al calendario sacro che a quello secolare e anche ai corrispondenti mesi del nostro calendario.

      Si noti che i cristiani sotto il nuovo patto non sono obbligati a rispettare un calendario sacro o religioso che indichi certi giorni santi o festivi, punto chiaramente spiegato dall’apostolo Paolo in Galati 4:9-11 e Colossesi 2:16, 17. L’unica ricorrenza che devono osservare ogni anno è il pasto serale del Signore, all’epoca della Pasqua e che è quindi determinata dal calendario lunare. — Matt. 26:2, 26-29; I Cor. 11:23-26; vedi PASTO SERALE DEL SIGNORE.

      CALENDARIO GIULIANO E GREGORIANO

      Nel 46 a.E.V., 708º anno dalla tradizionale data della fondazione di Roma, Giulio Cesare emanò un decreto che trasformava il calendario romano da lunare a solare. Questo calendario giuliano, basato sui calcoli dell’astronomo greco Sosigene, aveva dodici mesi di lunghezza arbitraria e un regolare anno di 365 giorni che iniziava il 1º gennaio. Introduceva anche l’uso degli anni bisestili con l’aggiunta di un giorno in più ogni quattro anni, per compensare la frazione di un giorno in più nella durata dell’anno tropico, che ha poco meno di 365 giorni e un quarto.

      Il calendario giuliano era in effetti più lungo del vero anno solare di poco più di undici minuti e quattordici secondi. Perciò nel XVI secolo si era accumulata una differenza di ben dieci giorni. Nel 1582 E.V. il papa Gregorio XIII introdusse una revisione del calendario giuliano secondo cui si conservava l’anno bisestile ogni quattro anni con l’eccezione dei soli anni centenari non divisibili per 400. Con la bolla papale del 1º marzo 1582, quell’anno furono omessi dieci giorni, così che l’indomani del 4 ottobre divenne il 15 ottobre. Tale calendario gregoriano è ora d’uso generale quasi in tutto il mondo. E alla base delle date storiche contenute in questa pubblicazione.

      [Prospetto a pagina 192]

      (Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

      I MESI DEL CALENDARIO DEGLI ISRAELITI

      POSIZIONE DEL MESE

      Sacro 1º

      Secolare 7º

      NOME Abib o nisan

      GIORNI STABILITI (359 E.V.) 30

      CORRISPONDENTE NEL NOSTRO CALENDARIO Marzo–aprile

      FESTE E CELEBRAZIONI

      Giorni 14

      15–21

      16

      Ricorrenza Pasqua

      Pani non fermentati

      Offerta delle primizie

      CLIMA Iniziano ultime piogge primaverili e si

      sciolgono le nevi sui monti del Libano,

      con conseguente piena del Giordano.

      MESSI, ECC. In alcune regioni si raccolgono orzo e lino.

      Il grano matura nella valle del Giordano.

      I carrubi mettono i baccelli. Le greggi escono

      nei campi.

      POSIZIONE DEL MESE

      Sacro 2º

      Secolare 8º

      NOME Ziv o iyyar

      GIORNI STABILITI (359 E.V.) 29

      CORRISPONDENTE NEL NOSTRO CALENDARIO Aprile–maggio

      FESTE E CELEBRAZIONI

      Giorni 14

      Ricorrenza Pasqua per chi non ha potuto osservare

      quella regolare

      CLIMA Stagione asciutta fino a ottobre circa;

      cielo generalmente sereno.

      MESSI, ECC. Raccolta del grano in pianura; raccolta

      generale dell’orzo. Viti in fiore. Abbondante

      fioritura sulle alture. Maturano le albicocche.

      POSIZIONE DEL MESE

      Sacro 3º

      Secolare 9º

      NOME Sivan

      GIORNI STABILITI (359 E.V.) 30

      CORRISPONDENTE NEL NOSTRO CALENDARIO Maggio–giugno

      FESTE E CELEBRAZIONI

      Giorni 6

      Ricorrenza Festa delle settimane (Pentecoste)

      CLIMA Caldo quasi estivo. Aria molto limpida.

      Occasionali venti di scirocco.

      MESSI, ECC. Raccolta del grano sulle alture. Maturano

      mandorle e fichi primaticci.

      Si raccoglie il miele nella valle del Giordano.

      Mele sulla costa. Oleandri in fiore.

      POSIZIONE DEL MESE

      Sacro 4º

      Secolare 10º

      NOME Tammuz

      GIORNI STABILITI (359 E.V.) 29

      CORRISPONDENTE NEL NOSTRO CALENDARIO Giugno–luglio

      FESTE E CELEBRAZIONI

      Giorni

      Ricorrenza

      CLIMA Aumenta il caldo. Abbondante rugiada si

      forma la notte in alcune regioni.

      MESSI, ECC. Prima uva matura. Vegetazione e sorgenti

      in genere si seccano.

      POSIZIONE DEL MESE

      Sacro 5º

      Secolare 11º

      NOME Ab

      GIORNI STABILITI (359 E.V.) 30

      CORRISPONDENTE NEL NOSTRO CALENDARIO Luglio–agosto

      FESTE E CELEBRAZIONI

      Giorni

      Ricorrenza

      CLIMA Massima calura.

      MESSI, ECC. Inizio vendemmia.

      POSIZIONE DEL MESE

      Sacro 6º

      Secolare 12º

      NOME Elul

      GIORNI STABILITI (359 E.V.) 29

      CORRISPONDENTE NEL NOSTRO CALENDARIO Agosto–settembre

      FESTE E CELEBRAZIONI

      Giorni

      Ricorrenza

      CLIMA Ancora molto caldo.

      MESSI, ECC. Vendemmia generale. Datteri maturi.

      Maturano cotone e melegrane. Si raccolgono

      fichi estivi.

      POSIZIONE DEL MESE

      Sacro 7º

      Secolare 1º

      NOME Etanim o tishri

      GIORNI STABILITI (359 E.V.) 30

      CORRISPONDENTE NEL NOSTRO CALENDARIO Settembre–ottobre

      FESTE E CELEBRAZIONI

      Giorni 1

      10

      15–21

      22

      Ricorrenza Squillo di tromba

      Giorno di espiazione

      Festa delle e capanne o della raccolta

      Assemblea solenne

      CLIMA Finisce l’estate. Inizia il periodo di

      transizione fino all’inverno o alla stagione

      delle delle piogge. Iniziano prime piogge.

      MESSI, ECC. Fine della raccolta. Si comincia ad arare.

      POSIZIONE DEL MESE

      Sacro 8º

      Secolare 2º

      NOME Bul o heshvan, marheshvan

      GIORNI STABILITI (359 E.V.) 29 o 30

      CORRISPONDENTE NEL NOSTRO CALENDARIO Ottobre–novembre

      FESTE E CELEBRAZIONI

      Giorni

      Ricorrenza

      CLIMA Generalmente piovoso.

      MESSI, ECC. Si semina grano e orzo. I pastori riportano

      le greggi dei campi per l’inverno. Raccolta

      delle olive.

      POSIZIONE DEL MESE

      Sacro 9º

      Secolare 3º

      NOME Chislev

      GIORNI STABILITI (359 E.V.) 29 o 30

      CORRISPONDENTE NEL NOSTRO CALENDARIO Novembre–dicembre

      FESTE E CELEBRAZIONI

      Giorni 25

      Ricorrenza Festa della dedicazione

      CLIMA Aumenta la pioggia. La notte brina sulle alture.

      Qualche nevicata sulle vette.

      MESSI, ECC. Cresce l’erba.

      POSIZIONE DEL MESE

      Sacro 10º

      Secolare 4º

      NOME Tebet

      GIORNI STABILITI (359 E.V.) 29

      CORRISPONDENTE NEL NOSTRO CALENDARIO Dicembre–gennaio

      FESTE E CELEBRAZIONI

      Giorni

      Ricorrenza

      CLIMA Massimo freddo. Forti piogge, qualche

      grandinata e più in alto qualche nevicata.

      MESSI, ECC. In pianura i pascoli sono verdi; cresce il

      grano. Molti fiori selvatici.

      POSIZIONE DEL MESE

      Sacro 11º

      Secolare 5º

      NOME Sebat

      GIORNI STABILITI (359 E.V.) 30

      CORRISPONDENTE NEL NOSTRO CALENDARIO Gennaio–febbraio

      FESTE E CELEBRAZIONI

      Giorni

      Ricorrenza

      CLIMA Diminuisce il freddo. Piove ancora.

      MESSI, ECC. Mandorli in fiore. Maturano le arance.

      I fichi cominciano e mettere le gemme.

      POSIZIONE DEL MESE

      Sacro 12º

      Secolare 6º

      NOME Adar

      GIORNI STABILITI (359 E.V.) 29; 30 negli anni bisestili

      CORRISPONDENTE NEL NOSTRO CALENDARIO Febbraio–marzo

      FESTE E CELEBRAZIONI

      Giorni 14, 15

      Ricorrenza Purim

      CLIMA Spesso tuona e grandina

      MESSI, ECC. Carrubi in fiore. Orzo maturo nella valle

      del Giordano. Raccolta degli agrumi.

      POSIZIONE DEL MESE

      Sacro Intercalare

      Secolare

      NOME Veadar o secondo adar

      GIORNI STABILITI (359 E.V.) 29

      CORRISPONDENTE NEL NOSTRO CALENDARIO Aggiunto dopo adar

      FESTE E CELEBRAZIONI

      Giorni

      Ricorrenza

      CLIMA

      MESSI, ECC.

      [Figura a pagina 193]

      Il calendario di Ghezer

  • Calice, coppa
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Calice, coppa

      Vedi RECIPIENTI.

  • Calunnia
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Calunnia

      Vedi PETTEGOLEZZO, CALUNNIA.

  • Calvario
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Calvario

      Vedi GOLGOTA.

  • Calvizie
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Calvizie

      Assenza totale o parziale dei capelli. Spesso la calvizie compare in zone più o meno estese del cuoio capelluto, mentre in altre i capelli crescono normalmente. Questa è chiamata calvizie parziale e si verifica circa nel 90 per cento dei casi. La Bibbia menziona la calvizie della sommità del capo e della fronte. (Lev. 13:41-44) La causa esatta della calvizie è sconosciuta. Molto importante è ritenuto il fattore ereditario, anche se infezioni, squilibrio ormonico, età, disturbi nervosi e sifilide possono contribuirvi.

      Alcuni popoli avevano la consuetudine di fingersi calvi radendosi il capo in segno di lutto per un parente morto o per motivi religiosi, ma agli israeliti era proibito far questo. (Deut. 14:1) Ai sacerdoti era dato il preciso comando di non radersi il capo né le estremità della barba per i morti. (Lev. 21:5) Israele aveva ordine di non tagliarsi le basette o le estremità della barba. — Lev. 19:27; Ger. 9:26.

      In Egitto gli uomini generalmente si radevano il capo, e consideravano la barba un segno di trascuratezza. Per questa ragione Giuseppe, quando fu rimesso in libertà, si rase prima di essere introdotto alla presenza del faraone. (Gen. 41:14) Gli egiziani però coprivano la calvizie con parrucche, e molti che si radevano il capo e la barba portavano parrucche e barbe finte. Nel Papiro Ebers, trattato egiziano sulla medicina del II millennio a.E.V., ci sono undici ricette per prevenire la calvizie.

      Secondo la Legge, chi aveva la lebbra sulla testa doveva radersi il capo all’inizio della quarantena e anche il giorno della purificazione e di nuovo il settimo giorno. (Lev. 13:33; 14:8, 9) Se un nazireo diventava impuro, al momento di stabilire la sua purificazione si radeva il capo. (Num. 6:9) Se un soldato israelita voleva prendere in moglie una donna straniera, questa doveva radersi il capo. — Deut. 21:12.

      All’epoca degli apostoli, in alcune località, come nell’immorale città di Corinto, le donne colte in flagrante adulterio o fornicazione venivano punite radendo loro il capo. Le schiave dovevano avere i capelli tagliati corti. Paolo evidentemente ricorre a questa usanza per spiegare che, se nella congregazione cristiana una donna avesse pregato o profetizzato col capo scoperto, pur avendo i capelli che le coprivano il capo, tanto valeva che mostrasse fino in fondo la sua vergogna per aver mancato di rispetto al divino principio dell’autorità facendosi radere completamente i capelli. — I Cor. 11:3-10.

  • Cam
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Cam

      [bruno, abbronzato, caldo].

      Uno dei tre figli di Noè, nati dopo il 2470 a.E.V. (Gen. 5:32; 7:6; 11:10) Forse era il figlio minore (Gen. 9:24); comunque è messo al secondo posto in Genesi 5:32; 6:10 e altrove. In Genesi 10:21 Sem è chiamato “fratello maggiore di Iafet”; quindi è escluso che Cam fosse il maggiore dei figli di Noè. Alcuni ritengono che l’espressione “figlio più giovane” in Genesi 9:24 si riferisca a Canaan nipote di Noè. — Vedi CANAAN, CANANEO n. 1.

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