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IefteAusiliario per capire la Bibbia
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cose come aiutanti dei sacerdoti e dei leviti. — Gios. 9:21, 23, 27; Esd. 7:24; 8:20; Nee. 3:26.
GLI EFRAIMITI SI OPPONGONO A IEFTE
Gli efraimiti, che si consideravano la tribù principale dell’Israele settentrionale (che includeva Galaad), rifiutarono orgogliosamente di riconoscere Iefte e cercarono di giustificarsi. Ricorsero a una falsa accusa per scusare il fatto di essere offesi con lui. Anni prima, all’epoca del giudice Gedeone, avevano manifestato un atteggiamento simile. (Giud. 8:1) Sostenevano che Iefte non li avesse invitati a combattere contro Ammon, e minacciarono di incendiargli la casa. — Giud. 12:1.
Iefte replicò che li aveva invitati ma si erano rifiutati di accettare il suo invito. “Geova me li diede in mano. Dunque perché siete saliti in questo giorno contro di me a combattermi?” (Giud. 12:2, 3) Gli efraimiti trovarono da ridire sull’esercito di Iefte: “Voi siete fuggiaschi di Efraim; Galaad sta in mezzo a Efraim e in mezzo a Manasse”. (Giud. 12:4, CEI) Con questo volevano forse mettere in cattiva luce Iefte accennando al fatto che era stato scacciato e che si erano uniti a lui, come “fuggiaschi”, “uomini sfaccendati”, disoccupati.
Nel combattimento che seguì, Efraim fu sconfitto e messo in fuga. Gli uomini di Iefte li fermarono ai guadi del Giordano. Quando gli efraimiti che fuggivano cercarono di nascondere la propria identità, furono traditi dalla loro pronuncia. Per metterli alla prova fu chiesto loro di pronunciare la parola “Scibbolet”, ma, non essendo in grado di pronunciare il suono “sc”, riuscivano a dire solo “Sibbolet”. Poiché si erano ribellati contro colui che Geova aveva costituito per la loro salvezza, quarantaduemila efraimiti persero la vita. — Giud. 12:5, 6.
APPROVATO DA DIO
In I Samuele 12:11 viene menzionato che Iefte era stato mandato da Geova come liberatore, e in Ebrei 11:32 è elencato nel “nuvolo di testimoni” fedeli. — Ebr. 12:1.
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IeoiadaAusiliario per capire la Bibbia
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Ieoiada
(Ieòiada) [Geova conosce].
Sommo sacerdote all’epoca di Ieoram, Acazia, Atalia e Ioas. Ieoiada aveva sposato Ieoseba figlia del re Ieoram, chiamata anche Ieosabeat (l’unico caso conosciuto di un sommo sacerdote imparentato con la famiglia reale). Ieoiada era noto soprattutto per aver deposto Atalia e risollevato la vera adorazione in Giuda. Atalia, dopo la morte del figlio, il re Acazia, fece uccidere tutta la discendenza reale e assunse personalmente il trono. Tuttavia Ieoseba, sorella di Acazia ma non necessariamente figlia di Atalia, prese il piccolo Ioas figlio di Acazia e lo tenne nascosto per sei anni. Nel settimo anno Ieoiada si assicurò l’appoggio dei leviti, dei comandanti della guardia caria e dei corrieri, e anche dei capi della casa di Israele. Quindi presentò Ioas che fu acclamato re. Ieoiada allora ordinò che Atalia fosse portata fuori dell’area del tempio e uccisa. — II Re 11:1-16; II Cron. 22:10—23:15.
Ieoiada si fece premura di promuovere l’adorazione di Geova. Rinnovò la relazione di patto fra Geova e Israele, al che il popolo abbatté la casa di Baal e ne eliminò gli altari, le immagini e il sacerdozio. Quindi ripristinò il servizio del tempio. Ebbe una forte influenza benefica sulla vita di Ioas. Insieme al re riparò il tempio e fece vari utensili per la casa di Geova. Quando, a 130 anni, alla fine morì, gli venne tributato l’eccezionale onore di essere sepolto coi re “perché aveva fatto del bene in Israele e verso il vero Dio e la Sua casa”. Purtroppo la sua buona influenza finì insieme a lui, infatti Ioas diede poi ascolto ai principi di Giuda e si allontanò da Geova, al punto di ordinare l’uccisione di Zaccaria figlio di Ieoiada, che aveva rimproverato il popolo infedele. — II Re 11:17-12:16; II Cron. 23:16—24:22.
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IeoramAusiliario per capire la Bibbia
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Ieoram
(Ieòram) [Geova è alto, esaltato].
Ioram è una forma abbreviata dello stesso nome.
1. Figlio di Acab e Izebel che, verso il 917 a.E.V., succedette al fratello maggiore Acazia diventando il decimo re del regno settentrionale di Israele. Regnò dodici anni, fin verso il 905 a.E.V. (II Re 1:17, 18; 3:1; 9:22) Questo re di Israele non si deve confondere con l’omonimo re di Giuda, che era suo cognato. Anche se rimosse la colonna sacra di Baal eretta dal padre, Ieoram continuò a fare “ciò che era male agli occhi di Geova”, attenendosi all’adorazione dei vitelli istituita da Geroboamo. — I Re 12:26-29; 16:33; II Re 3:2, 3.
Giosafat re di Giuda e il re di Edom si unirono a Ieoram in un’azione contro Moab che ebbe successo perché Geova trasse in inganno il nemico con un’illusione ottica. Il profeta di Dio Eliseo ordinò a quelli del campo di Israele di scavare fossi in cui raccogliere la tanto necessaria acqua che fu divinamente provveduta. L’indomani mattina il riflesso della luce del sole sull’acqua fece credere ai moabiti che l’acqua fosse sangue. Pensando che gli eserciti dei tre re alleati si fossero massacrati a vicenda, i moabiti si avvicinarono per prendere il bottino e furono uccisi in gran numero. — II Re 3:4-27.
Naaman, comandante dell’esercito siro, andò da Ieoram per essere guarito dalla lebbra, portando una lettera del re di Siria che chiedeva la sua guarigione. Ieoram, pensando che il sovrano siro volesse attaccar lite, esclamò: ‘Sono io Dio, da mettere a morte e conservare in vita e guarire dalla lebbra?’ Eliseo però chiese a Ieoram di mandargli Naaman, affinché il comandante dell’esercito siro sapesse che il vero Dio aveva un profeta nel paese, in grado di compiere simili guarigioni. (II Re 5:1-8) Inoltre il profeta di Geova Eliseo informò in anticipo Ieoram delle manovre militari dei siri. (II Re 6:8-12) Alcuni attacchi dei siri contro Israele furono divinamente sventati durante il regno di Ieoram. — II Re 6:13—7:20.
Ma nonostante tali manifestazioni dell’amorevole benignità di Dio, Ieoram, fino al giorno della sua morte, non si pentì né tornò a Geova con tutto il cuore. La morte lo colse improvvisa e in modo inaspettato. Ieoram si trovava a Izreel per rimettersi dalle ferite riportate in combattimento contro i siri. In seguito uscì incontro a Ieu e gli chiese: “C’è pace, Ieu?” La risposta negativa lo indusse a darsi alla fuga, ma Ieu tirò una freccia che gli trapassò il cuore. Così “questo figlio di un assassino” (II Re 6:32) fu giustiziato e il suo cadavere venne gettato nel campo di Nabot. — II Re 9:14-26.
2. Figlio primogenito di Giosafat che, all’età di trentadue anni, diventò re di Giuda. (II Cron. 21:1-3, 5, 20) Sembra che per alcuni anni Ieoram regnasse insieme al padre. (II Re 1:17; 8:16) Gli otto anni di regno attribuiti a Ieoram vanno dal 913 al 906 a.E.V. circa. (II Re 8:17) Perciò in quegli anni il regno settentrionale e quello meridionale avevano sovrani omonimi, che erano cognati per il fatto che Ieoram di Giuda aveva sposato Atalia, figlia di Acab e Izebel e sorella di Ieoram di Israele. — II Re 8:18, 25, 26; vedi n. 1 sopra.
Almeno in parte per la cattiva influenza di sua moglie Atalia, Ieoram non seguì la retta via seguita da suo padre Giosafat. (II Re 8:18) Ieoram non solo assassinò sei suoi fratelli e alcuni principi di Giuda, ma fece allontanare i sudditi da Geova per adorare falsi dèi. (II Cron. 21:1-6, 11-14) Tutto il suo regno fu travagliato da difficoltà all’interno e da guerre all’esterno. Prima si ribellò Edom; poi Libna insorse contro Giuda. (II Re 8:20-22) In una lettera scritta a Ieoram, il profeta Elia aveva avvertito: “Ecco, Geova inferisce un gran colpo al tuo popolo e ai tuoi figli e alle tue mogli e a tutti i tuoi beni”. E tu, re Ieoram, “avrai molte infermità, con una malattia dei tuoi intestini, finché i tuoi intestini sian venuti fuori a causa dell’infermità di giorno in giorno”. — II Cron. 21:12-15.
Tutto accadde proprio in questo modo. Geova lasciò che arabi e filistei invadessero il paese e prendessero prigionieri le mogli e i figli di Ieoram. Permise che scampasse solo Ioacaz (chiamato anche Acazia), figlio minore di Ieoram, concessione fatta però solo per amore del patto del regno stipulato con Davide. “Dopo tutto questo Geova lo piagò [Ieoram] negli intestini con un’infermità per cui non c’era guarigione”. Due anni dopo “gli vennero fuori gli intestini” e gradualmente morì. Così terminò la vita di quest’uomo malvagio, che “se ne andò senza esser desiderato”. Fu sepolto nella città di Davide, “ma non nei luoghi di sepoltura dei re”. Gli successe al trono il figlio Acazia. — II Cron. 21:7, 16-20; 22:1; I Cron. 3:10, 11.
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IeosebaAusiliario per capire la Bibbia
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Ieoseba
(Ieòseba) [Geova è un giuramento].
Moglie del sommo sacerdote Ieoiada; figlia di Ieoram re di Giuda, ma non necessariamente di sua moglie Atalia; chiamata anche “Ieosabeat”. (II Cron. 22:11) Dopo la morte del fratello (o fratellastro), il re Acazia, Ieoseba tenne nascosto il piccolo Ioas, figlio del re, per sottrarlo alla strage della discendenza reale ordinata da Atalia. Per sei anni Ieoiada e Ieoseba tennero nascosto il nipote nella loro abitazione presso il tempio, finché Ieoiada non lo fece uscire per essere acclamato re. (II Re 11:1-3; II Cron. 22:10-12) L’azione di Ieoseba, e di suo marito, preservò provvidenzialmente la discendenza reale da Davide al Messia.
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IerapoliAusiliario per capire la Bibbia
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Ierapoli
(Ieràpoli) [città santa].
Città della provincia romana dell’Asia. Nel I secolo in mezzo alla popolazione pagana c’era un gruppo di cristiani a favore dei quali Epafra ‘compì un grande sforzo’. (Col. 4:12, 13) Sorgeva all’estremità settentrionale della valle del Lico, in Asia Minore, quasi 10 km a N di Laodicea. Anche se l’apostolo Paolo evidentemente non si recò mai a Ierapoli, gli effetti della prolungata attività svolta a Efeso (dall’inverno 52-53 E.V. fin dopo la Pentecoste del 55 E.V. [I Cor. 16:8]) si fecero sentire in ‘tutta l’Asia’. (Atti 19:1, 10) Sembra che il cristianesimo fosse giunto a Ierapoli grazie agli ‘sforzi’ di Epafra. La tradizione vuole che vi abbiano operato anche gli apostoli Giovanni e Filippo. Benché la città non avesse importanza politica, durante la pacifica dominazione romana diventò un fiorente centro del culto di Cibele. Alla base di tale culto c’erano due fenomeni naturali: le sorgenti minerali e il Plutonion, o ‘Porta dell’Ades’, profonda e angusta grotta da cui esalavano vapori mortiferi.
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IerubbaalAusiliario per capire la Bibbia
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Ierubbaal
Vedi GEDEONE.
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IerubbesetAusiliario per capire la Bibbia
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Ierubbeset
Vedi GEDEONE.
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IesseAusiliario per capire la Bibbia
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Iesse
(Ièsse) [forse, Iah esiste].
Padre del re Davide della tribù di Giuda; nipote di Rut e Boaz e uno degli anelli della linea genealogica da Abraamo a Gesù. (Rut 4:17, 22; Matt. 1:5, 6; Luca 3:31, 32) Iesse ebbe otto figli, uno dei quali evidentemente morì prima di avere figli propri, il che può spiegare l’omissione del suo nome dalle genealogie di Cronache. (I Sam. 16:10, 11; 17:12; I Cron. 2:12-15) Le due sorelle di Davide, Abigail e Zeruia, non sono mai chiamate figlie di Iesse, ma una è chiamata “figlia di Naas”. (I Cron. 2:16, 17; II Sam. 17:25) Può darsi che Naas fosse il primo marito della moglie di Iesse, e le sue figlie sorellastre dei figli di Iesse, oppure Naas potrebbe essere un altro nome di Iesse, o anche il nome di sua moglie, come alcuni hanno ipotizzato.
Iesse era un proprietario di pecore di Betleem. Dopo che il re Saul si era allontanato dalla vera adorazione, Geova mandò Samuele a casa di Iesse per ungere re uno dei suoi figli. Iesse presentò i sette figli maggiori, ma siccome Geova non scelse nessuno di loro, fu costretto a chiamare il figlio minore Davide dal pascolare le pecore; la scelta di Geova cadde su di lui. — I Sam. 16:1-13.
Quando Saul fece venire Davide a suonare l’arpa per calmarlo, l’anziano Iesse mandò anche un generoso dono e poi diede a Davide il permesso di rimanere per qualche tempo alla corte di Saul. (I Sam. 16:17-23; 17:12) In seguito sembra che Davide sia tornato a badare alle pecore e Iesse lo mandò con le provviste dai tre figli maggiori che prestavano servizio nell’esercito di Saul. (I Sam. 17:13, 15, 17, 18, 20) Per tutto il tempo in cui Davide era messo al bando da Saul, Iesse e sua moglie trovarono asilo in Moab. — I Sam. 22:3, 4.
Spesso Davide è chiamato “il figlio di Iesse”, in tono denigratorio, da personaggi come Saul, Doeg, Nabal e Seba (I Sam. 20:27, 30, 31; 22:7-9, 13; 25:10; II Sam. 20:1; I Re 12:16; II Cron. 10:16), ma in altri casi con maggior rispetto, per esempio, da Davide stesso, da Esdra, da Geova Dio e altri. — I Sam. 16:18; 17:58; II Sam. 23:1; I Cron. 10:14; 12:18; 29:26; Sal. 72:20; Luca 3:32; Atti 13:22.
La promessa profetica che “la radice di Iesse” sarebbe stata “eretta come segnale per i popoli” e avrebbe giudicato con giustizia trova adempimento in Cristo Gesù. — Isa. 11:1-5, 10; Rom. 15:8, 12.
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IesuaAusiliario per capire la Bibbia
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Iesua
(Ièsua) [Geova è salvezza].
Sommo sacerdote (chiamato Giosuè nei libri di Aggeo e Zaccaria), figlio di I[e]ozadac e nipote di Seraia (Esd. 3:8; Nee. 12:26; I Cron. 6:14), della casa di Eleazaro. — Per la genealogia da Eleazaro a Seraia, vedi Esdra 7:1-5.
Quando distrusse Gerusalemme, Nabucodonosor mise a morte Seraia, che allora era sommo sacerdote, e portò prigioniero a Babilonia Iozadac. (II Re 25:18-21; I Cron. 6:14, 15; Nee. 7:7) Nel 537 a.E.V. Iesua tornò da Babilonia insieme a Zorobabele e prestò servizio come sommo sacerdote per il rimanente ebraico rimpatriato. (Esd. 2:2; 5:2; Agg. 1:1) La discendenza dei sommi sacerdoti fu dunque preservata da Geova affinché, dalla restaurazione fino alla venuta del Messia, Israele non fosse privato del servizio di un sommo sacerdote. Iesua, insieme a Zorobabele, prese l’iniziativa nell’erigere l’altare e poi nel ricostruire il tempio, incoraggiato dai profeti Aggeo e Zaccaria. (Esd. 3:2; 5:1, 2) Rimase al fianco di Zorobabele nell’opporsi agli avversari che ostacolavano la ricostruzione del tempio. Questi provocatori erano persone che il re d’Assiria aveva trasferito nel paese quando aveva
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