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Chi è Dio?La Torre di Guardia 1969 | 1° giugno
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mio” e come del “solo vero Dio”. — Giov. 20:17; 17:3.
Dopo la morte di Gesù, Dio lo destò nuovamente alla vita e gli diede una gloria maggiore di quella che aveva avuta prima. Comunque, ancora non era uguale al Padre suo. Come lo sappiamo? Perché in seguito le ispirate Scritture dichiarano che Dio è ancora “il capo del Cristo”. (1 Cor. 11:3) La Bibbia dice pure che Gesù deve regnare come nominato re di Dio finché abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi, e che allora “il Figlio stesso si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti”. (1 Cor. 15:28) È chiaro che anche dalla sua risurrezione Gesù Cristo non è uguale al Padre suo.
Ma non disse Gesù in un’occasione: “Io e il Padre siamo uno”? (Giov. 10:30) Sì, lo disse. Comunque, quella dichiarazione non fa nemmeno pensare a una “Trinità”, giacché parlò solo di due come uno, non di tre. Gesù non contraddiceva di sicuro le scritture che abbiamo appena lette. Ciò che volle dire mediante questa espressione lo rese egli stesso evidente quando pregò in seguito riguardo ai suoi seguaci onde “siano uno come noi siamo uno”. (Giov. 17:22) Gesù e il Padre suo sono “uno” in quanto Gesù è in piena armonia col Padre suo. Ed egli pregò che tutti i suoi seguaci fossero similmente in armonia col Padre suo, con Gesù e gli uni con gli altri. — 1 Cor. 1:10.
Che dire della dichiarazione di Giovanni 1:1 (VR), che si riferisce a Gesù come alla “Parola”, dicendo: “Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio”? Non prova questo la “Trinità”? No. Notate, prima di tutto, che sono menzionate solo due persone, non tre. Inoltre, in questo stesso capitolo, il versetto 2 di Giovanni 1 dice che la Parola era “nel principio con Dio”, e al versetto 18 di Giovanni 1 dice che “nessuno ha mai veduto Iddio”, ma gli uomini hanno veduto Gesù Cristo. Per queste ragioni, e in piena armonia con il testo greco, alcune traduzioni del versetto 1 dicono: “La Parola era con Dio, e la Parola era divina”, o era “dio”, la Parola era cioè una potente persona simile a Dio. (AT; NM) Questa parte della Bibbia è dunque d’accordo con tutto il resto; non insegna una “Trinità”.b
In quanto allo “Spirito Santo”, la cosiddetta “terza Persona della Trinità”, abbiamo già visto che non è una persona, ma la forza attiva di Dio. (Giud. 14:6) Giovanni Battista disse che Gesù avrebbe battezzato con spirito santo come pure Giovanni aveva battezzato con acqua. L’acqua non è una persona né lo spirito santo è una persona. (Matt. 3:11) Ciò che Giovanni aveva predetto si adempì quando Dio fece versare dal suo Figlio Cristo Gesù spirito santo sugli apostoli e discepoli il giorno di Pentecoste del 33 E.V., così che “furono tutti pieni di spirito santo”. Furono essi “pieni” di una persona? No, ma furono pieni della forza attiva di Dio. — Atti 2:4, 33.
Che cosa mostrano dunque i fatti circa la “Trinità”? Né la parola né l’idea è contenuta nella Parola di Dio, la Bibbia. La dottrina non ebbe origine da Dio. Ma vi interesserà sapere che, secondo il libro Babylonian Life and History (di Sir E. A. Wallis Budge, edizione del 1925, pagg. 146, 147), nell’antica Babilonia, i pagani credevano in effetti a una cosa simile; difatti, adoravano più di una trinità di dèi.
ADORATE DIO “CON SPIRITO E VERITÀ”
Per amare e rispettare una persona, bisogna conoscerla come realmente è. Per mostrare a Dio l’esclusiva devozione che merita, dovete studiare la sua Parola e ‘provare a voi stesso la buona e accettevole e perfetta volontà di Dio’. (Rom. 12:2) L’importante non è come gli uomini vogliano adorare Dio, ma come Dio vuole essere adorato.
Le cerimonie religiose e gli “ausili per la devozione” possono sembrare belli agli occhi di quelli che se ne servono, ma come li considera Dio? Di sicuro voi vorrete saperlo, perché vorrete avere l’approvazione di Dio. Lo stesso Figlio di Dio ci dice che “i veri adoratori adoreranno il Padre con spirito e verità, poiché veramente, il Padre cerca tali adoratori”. (Giov. 4:23, 24) È l’uso delle immagini, per esempio, adorazione “con spirito e verità”? Piace a Dio?
In Esodo 20:4, 5, in uno dei Dieci Comandamenti, Dio stesso dice: “Non ti fare scultura né immagine alcuna . . . non prostrarti a esse, né servire loro”. (La Sacra Bibbia a cura del Pontificio Istituto Biblico di Roma) Alcune persone considerano l’immagine religiosa semplicemente un “ausilio” per adorare Dio perché possono vedere e toccare l’immagine. Ma Dio ispirò l’apostolo Paolo a scrivere: “Camminiamo per fede, non per visione”. (2 Cor. 5:7) Dio è molto franco sull’argomento. Ci dice che l’uso delle immagini non fa parte della vera adorazione, ma che tali immagini sono una “falsità”. — Isa. 44:14-20; Sal. 115:4-8, Ga.
Sebbene si dica che l’onore reso a un’immagine religiosa sia inferiore a quello reso a Dio, Dio stesso mostra che non condividerà affatto la sua gloria e la sua lode con tali immagini, dichiarando: “Io sono Geova. Questo è il mio nome; e non darò a nessun altro la mia propria gloria, né la mia lode alle immagini scolpite”. (Isa. 42:8) Dovremmo essere lieti che renda così chiara la cosa nella sua Parola, perché vogliamo che la nostra adorazione gli sia accettevole.
Amorevolmente, l’apostolo Giovanni ci avverte: “Guardatevi dagli idoli”. (1 Giov. 5:21) Inoltre la Bibbia ammonisce: “Fuggite l’idolatria”. (1 Cor. 10:14) Perché non guardare in giro nella vostra casa e chiedervi se state facendo questo? Mettendo la vostra vita e il vostro modo di adorare in armonia con l’amorevole volontà di Geova potete ottenere le sue benedizioni eterne. — Deut. 7:25.
Continuate a imparare intorno alla maestà e agli amorevoli propositi di Geova, e crescerete nell’amore verso di lui. Non fate passare giorno senza ringraziarlo delle buone cose che avete a causa della sua amorevole benignità. Mentre acquistate maggiore conoscenza di lui, imprimete nel vostro cuore l’importanza della lealtà a lui come al grande Dio dell’universo. Con l’amorevole ubbidienza verso di lui, vi porrete nella via che conduce alla vita eterna. — Efes. 4:23, 24; Sal. 104:33-35.
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‘Non molto scientifiche’La Torre di Guardia 1969 | 1° giugno
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‘Non molto scientifiche’
Notando come gli evoluzionisti asseriscono che la teoria sia realtà senza averne l’evidenza, il libro The Biblical Flood and the Ice Epoch, a pagina 240, dichiara: “Darwin presentò le sue impressioni sull’ereditarietà come scoperte scientifiche; non erano molto scientifiche. . . . Se egli è considerato un propagandista anziché un educatore o uno scienziato, il suo dogmatismo e la sua sicurezza di sé quasi messianica diventano comprensibili. Con la sua attitudine sicura, ritenne non necessaria la verifica. E senza verifica, altre cifre accademiche promossero vigorosamente le idee di Darwin”.
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