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  • Considerate ciò che Geova ha fatto per voi
    La Torre di Guardia 1974 | 1° settembre
    • insieme a tutto il resto dell’universo fisico, rendendo possibile la continuazione della nostra esistenza su questa terra. Pertanto suo Figlio, Gesù Cristo, dichiarò: “[Il] Padre vostro che è nei cieli . . . fa sorgere il suo sole sui malvagi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti”. (Matt. 5:45) In questo stesso senso l’apostolo Paolo rese testimonianza agli abitanti di Listra, in Asia Minore, che Dio non si è “lasciato senza testimonianza in quanto ha fatto del bene, dandovi piogge dal cielo e stagioni fruttifere, riempiendo i vostri cuori di cibo e buon umore”. Poiché Geova Dio è il Sostenitore nonché il Creatore, in una successiva occasione lo stesso apostolo poté dire al filosofi pagani di Atene che “da lui abbiamo la vita e ci muoviamo ed esistiamo”. Questo è un fatto fondamentale della vita. — Atti 14:17; 17:28.

      Com’è perciò molto appropriato che la Parola di Dio ci insegni ripetutamente a lodare e ringraziare Dio per tutta la sua bontà verso di noi. Letteralmente centinaia di volte ci dice di farlo, come, per esempio, in I Cronache 16:8: “Rendete grazie a Geova; invocate il suo nome, fate conoscere le sue opere fra i popoli!” Pensate mai di dare ascolto a questo comando? Vi siete mai prefissi di dire ad altri ciò che sapete delle opere di Dio?

      PROVVEDE LIBERAZIONE E SALVEZZA

      Geova Dio ha provveduto per la liberazione e salvezza del genere umano da peccato, dolore e morte. Questo provvedimento ci riguarda tutti. Com’è che si resero necessari da parte di Dio tali provvedimenti per il genere umano? Non fu per colpa di Dio né per errore o sbaglio da parte sua. Piuttosto, come ci dice la Parola di Dio, fu perché i nostri primogenitori non apprezzarono la bontà di Geova verso di loro. — Gen. 2:16, 17; 3:17-19.

      Con la loro disubbidienza alla legge di Dio, dal quale dipendeva la loro vita, i nostri primogenitori persero il diritto alla vita non solo per sé ma anche per tutti i loro discendenti, poiché i loro figli nacquero dopo che avevano trasgredito. Adamo ed Eva non poterono trasmettere ai loro figli ciò che essi stessi non possedevano. Il padre umano che perde il diritto di proprietà sulla sua casa, perché non paga l’ipoteca, non può nel suo testamento lasciarla in eredità ai figli. Nello stesso modo, Adamo non poté accordare alla sua progenie il diritto alla vita che aveva perduto. — Rom. 5:12.

      Perciò, non fu per loro colpa che i discendenti di Adamo, noi compresi, nacquero tutti peccatori, senza il diritto alla vita. Quindi Dio mandò suo Figlio sulla terra a sacrificare la sua perfetta vita umana per riscattare il genere umano e in tal modo permettere di dare la possibilità di vivere per sempre a chiunque della famiglia di Adamo esercitasse fede in questo provvedimento divino. Contemporaneamente, Geova Dio avrebbe così rivendicato la sua capacità di adempiere il suo proposito d’avere un mondiale paradiso terrestre pieno di persone perfette.

      Dell’amore di Dio per il genere umano, la sua Parola ci dice: “Poiché difficilmente alcuno morirà per un uomo giusto; in realtà, per un uomo buono, forse, qualcuno osa morire. Ma Dio ci raccomanda il suo proprio amore in quanto, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo morì per noi”. (Rom. 5:7, 8) Gesù Cristo, avendo Dio per Padre e non qualche uomo imperfetto, ebbe il diritto alla vita come uomo perfetto. Deponendo volontariamente la sua vita umana poté usarne il valore a beneficio della razza umana, che da Adamo era stata privata del pieno godimento della vita. Potete ottenere le benedizioni e i benefici di questo provvedimento se esercitate fede in Geova Dio e in Gesù Cristo. Come dichiara supplichevolmente la Bibbia: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, onde chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. (Giov. 3:16) Che cosa ne fate della vostra vita per dimostrare in modo significativo il vostro apprezzamento per questo inestimabile provvedimento?

      LE COSE CHE GEOVA HA FATTE PER I SUOI SERVITORI

      Le Scritture mostrano che Geova Dio elargisce molte benedizioni materiali a tutto il genere umano, ai buoni e ai cattivi, agli immeritevoli come pure ai meritevoli. Ma non prende egli nota della differenza fra queste due specie di persone e non fa più per i meritevoli che per gli immeritevoli? Sì; egli veglia su di loro e benedice i loro sforzi per ottenere le cose necessarie della vita. (Luca 12:29-31) Ma in questo tempo li favorisce primariamente in senso spirituale. In tal modo dà loro ciò che il resto del mondo non ha, la consapevolezza dell’approvazione divina e una speranza per il futuro con una solida base. Egli opera secondo il principio dichiarato in Romani 8:28: “Sappiamo che Dio fa cooperare tutte le sue opere per il bene di quelli che amano Dio”.

      Oggi ci sono più di un milione ottocentomila felici persone che hanno un paradiso spirituale. Hanno pace mentale e contentezza, grande felicità, conoscenza di Geova Dio e dei suoi propositi e forte fede nella sua promessa di un nuovo ordine dove regnerà la giustizia e dove, come dice Rivelazione 21:4, “la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena”. Dimorano in pace e unità, e hanno uno scopo alto e nobile, quello di mostrare ad altri come anch’essi possono ricevere queste benedizioni. Siete fra coloro che hanno questo paradiso spirituale? Potete esserlo.

      Riflettete su tutto ciò che Geova Dio ha fatto per voi. Mentre riflettete, non vi sentite spinti a mostrargli il vostro apprezzamento in un modo che gli è accettevole? Per aiutarvi a conoscere come farlo in modo gradito a Dio, i testimoni di Geova tengono nelle loro Sale del Regno adunanze settimanali. Vedete dove si trova quella più vicina a voi e questa settimana andateci. Ne sarete tanto contenti.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1974 | 1° settembre
    • Domande dai lettori

      ● La Bibbia dice che Gesù fu nella tomba “tre giorni e tre notti”. Vuol dire questo che fu nella tomba settantadue ore intere? — Brasile.

      La ragione per cui sorge questa domanda è che una volta Gesù disse: “Poiché come Giona fu nel ventre del grosso pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell’uomo sarà nel cuore della terra tre giorni e tre notti”. (Matt. 12:40) Molti lettori della Bibbia comprendono che voglia dire tre giorni e tre notti interi, o settantadue ore. Le prove scritturali, però, mostrano che Gesù fu nella tomba per un periodo inferiore a settantadue ore.

      Gesù morì il giorno di Pasqua, 14 Nisan, il giorno ora chiamato venerdì. La mattina presto del giorno ora chiamato domenica era già stato destato dai morti. Il racconto di Marco dice: “Il primo giorno della settimana [Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e Salome] vennero molto presto alla tomba commemorativa, quando era sorto il sole. . . . Essendo entrate nella tomba commemorativa, videro un giovane seduto a destra, vestito di una lunga veste bianca, e rimasero attonite. Egli disse loro: ‘Smettete d’essere attonite. Voi cercate Gesù il Nazareno, che fu messo al palo. Egli è stato destato, non è qui’”. — Mar. 16:2-6; Giov. 20:1.

      Se Matteo 12:40 volesse dire tre giorni completi di ventiquattr’ore, quando sarebbe stato sepolto Gesù? Tornando indietro di settantadue ore dalla domenica mattina presto, arriveremmo al giovedì mattina presto. Ma giacché Gesù morì verso le 15, avrebbe dovuto essere stato posto nella tomba il mercoledì pomeriggio. (Matt. 27:46, 50) Il racconto biblico inerente

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