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Può l’evoluzione superare le vere sfide del giorno?Svegliatevi! 1974 | 22 marzo
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fare le facoltà dal nulla”. Gli evoluzionisti ‘ricadranno all’indietro’ per evitar di portare Dio nell’argomento quale spiegazione della natura morale dell’uomo. L’autore di African Genesis lo illustra quando parla di “colui che mantiene le specie”:
“Chi è egli? Non lo sappiamo. Né lo sapremo mai. Egli è una presenza, e questo è tutto . . . La sua presenza è affermata da tutte le cose che sono sempre state e da tutte le cose che sempre saranno. E come non si può rispondere al suo comando, la sua identità non si può conoscere. Ma la sua più antica considerazione è l’ordine”.
Non son divenute semplicemente sostituzioni di “Dio”, “colui che mantiene le specie” e vaghe espressioni simili? Rifiutandosi di riconoscere la mano dell’Onnipotente nella costituzione fisica e morale dell’uomo, l’evoluzionista ha deificato la sua propria teoria. Ma questo dio evoluzionistico, come abbiamo visto, è deludente.
L’evoluzionista non si è rivolto con successo alle vere sfide del giorno, sociali, tecniche o morali. In alcuni casi, ha creato o aggravato problemi già esistenti. Ma che dire della Bibbia? Sarà utile per farvi superare le vere sfide del nostro giorno?
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Risponde la Bibbia alle domande sulla vita?Svegliatevi! 1974 | 22 marzo
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Risponde la Bibbia alle domande sulla vita?
SÌ, la Bibbia risponde effettivamente alle domande sulla vita ed è utile per superarne le sfide. In che modo?
Spiegandoci prima di tutto la fonte della vita. Il salmista dice: “O Geova . . . presso di te è la fonte della vita”. (Sal. 36:5, 9) Geova Dio dà la vita. Chi crede nella Bibbia non è lasciato con i dilemmi degli evoluzionisti. Né deve argomentare che la vita viene sempre da una fonte di vita e asserire poi che la vita venne in origine dal nulla.
Chi crede nella Bibbia sa chi è responsabile dell’armonia e dell’abbondante bellezza che si trova nell’universo e su questa terra. Egli sa che un Dio buono e amorevole, Geova, lo fece così.
Perché gli animali predano
Ma qualcuno potrebbe obiettare che l’armonia e la bellezza siano solo immaginarie e non reali. Per esempio, Bertrand Russell una volta disse:
“Non capisco dove si suppone che si trovino questa ‘bellezza’ e questa ‘armonia’. In tutto il regno animale, gli animali predano spietatamente l’un l’altro”.
È vero che alcuni animali divorano altri animali. Ma a differenza degli uomini, gli animali non uccidono per sport né in guerre di grandi proporzioni. Gli animali uccidono di solito per il cibo. Nemmeno i leoni affamati corrono selvaggiamente fra le mandre per uccidere “spietatamente”, ma prendono solo ciò che loro occorre immediatamente.
Inoltre, si dovrebbe ricordare che il presunto comportamento aggressivo degli animali non è così diffuso come popolarmente si asserisce. Una recensione del libro Geographical Ecology in Scientific American (luglio 1973) dice:
“Nella diversità degli ambienti naturali c’è una ricca armonia delle specie. La competizione per l’uso delle risorse deve precedere la competizione aggressiva; di sicuro non c’è motivo per combattere a meno che non si debba guadagnare qualche risorsa comunemente utile. Per questa principale ragione il comportamento aggressivo . . . è ‘lungi dall’essere universale nel regno animale’”.
Gli ecologi parlano di un ‘equilibrio della natura’. Fa loro impressione il generale ciclo della vita, il suo ordine e la sua continuazione. Ma questo non significa che ogni cosa del ciclo sia bella.
Per esempio, pochi metteranno in dubbio che un maestoso leone presenta una certa bellezza. Tuttavia la sua criniera può emettere odori sgradevoli; gli escrementi dell’animale sono difficilmente ‘belli’. Quando un leone colpisce una zebra, anche questo, potremmo guardarlo senza piacere; ma il leone mangia in questo modo. Inoltre, serve a mantenere sotto controllo il numero delle zebre. Se si permettesse loro di continuare a riprodursi senza alcuna interferenza, morirebbero in ogni modo, probabilmente di carestia. Chi chiamerebbe ciò ‘bello’? Perciò, ora, in questo tempo, che il leone uccida la zebra fa parte di un ciclo necessario.
Ma perché diciamo “in questo tempo”?
Perché questo è ciò che la Bibbia dice. Il primo capitolo di Genesi mostra che Dio in origine provvide da mangiare agli animali: “E a ogni bestia selvaggia della terra e a ogni creatura volatile dei cieli e a ogni cosa che si muove sopra la terra in cui è vita come un’anima ho dato tutta la verde vegetazione per cibo”. (Gen. 1:30) La vegetazione, non la carne, fu ciò che Dio si propose di far mangiare in origine agli animali. Non è logico che Dio faccia adempiere il suo proposito originale riguardo agli animali?
In risposta, considerate ciò che la Bibbia dice raffigurando il nuovo ordine di Dio che dovrà venire presto:
“E in effetti il lupo risiederà temporaneamente con l’agnello, e il leopardo stesso giacerà col capretto, e il vitello e il giovane leone fornito di criniera e l’animale ingrassato tutti insieme; e un semplice ragazzino il condurrà. E la vacca e l’orso stesso pasceranno; i loro piccoli giaceranno insieme. E pure il leone mangerà paglia proprio come il toro. E il piccino lattante per certo giocherà sulla buca del cobra; e un bambino svezzato effettivamente metterà la sua propria mano sull’apertura per la luce di una serpe velenosa. Non faranno nessun danno né causeranno alcuna rovina su tutto il mio monte santo; perché la terra sarà per certo piena della conoscenza di Geova come le acque coprono il medesimo mare”. — Isa. 11:6-9.
Mentre questo può sembrare a molti difficile da capire, è un fatto che anche oggi gli animali spesso considerati nemici dimorano pacificamente in certe circostanze. Nel Times di New York fu riferito da Bonn, in Germania, nel 1968:
“Una leonessa giacque ieri con gli agnelli in un prato vicino a Muhldorf sul fiume Inn, riferirono agenti della polizia bavarese.
“La bestia, fuggita da un circo vagante, saltellò con gli agnelli, dilettandosi apparentemente a balzare oltre il loro dorso. I custodi del circo la fecero riposare per un po’ con gli agnelli prima di riportare la leonessa nella sua gabbia”.
Non solo gli animali, ma anche il genere umano è ‘privo di equilibrio’. La Bibbia mostra che Dio fece l’uomo e la donna perfetti e li pose in un paradisiaco giardino di Eden. Comunque, essi peccarono e recarono la morte sulla razza umana. A causa del proposito divino, egli ha temporaneamente lasciato esistere il peccato. — Genesi, capitoli 2 e 3; Deut. 32:4, 5.
Dal tempo di Adamo la storia dell’uomo è stata in gran parte una strage di violenza, guerre e crisi. Uomini e nazioni hanno spesso tenuto una condotta ‘animalesca’. Seguendo comunque i princìpi cristiani, alcuni che prima erano in quel modo han fatto radicali cambiamenti nella loro vita dopo aver studiato la Bibbia. Se Dio, per mezzo della sua Parola scritta, può far questo per uomini ‘bestiali’, per certo nel suo nuovo ordine potrà ristabilire l’equilibrio esistente in origine fra gli animali. — Giac. 3:15, 16.
Questo punto ci porta direttamente a un altro beneficio che consegue chi crede nella Bibbia.
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