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Avete fatto una dedicazione accettevole a Dio?La Torre di Guardia 1964 | 1° agosto
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verbale che per molti decenni hanno presentato chiaramente la cosa e non dovremmo permettere che la nostra debole memoria produca in noi un turbamento mentale e del cuore. Col passare del tempo dovremmo apprezzare sempre più la seria responsabilità che abbiamo assunto dedicando la nostra vita a Dio. Dobbiamo in tutti i modi rinnovare sinceramente e premurosamente la nostra determinazione di vivere in armonia con tale dedicazione all’Altissimo Dio Geova, e in tal modo imitare il suo fedele Figlio, Gesù Cristo. — 1 Piet. 2:21.
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Gerusalemme, la città famosaLa Torre di Guardia 1964 | 1° agosto
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Gerusalemme, la città famosa
NESSUN’ALTRA città della storia biblica si distingue in modo tanto sorprendente come Gerusalemme. Per oltre mille anni dopo che Davide l’aveva conquistata, fu il centro della vita religiosa del popolo del patto di Dio, Israele. In questa città fu portata da Davide la sacra arca del patto, e vi fu costruito un magnifico tempio da Salomone. Ogni maschio israelita doveva recarsi in questa città tre volte all’anno per partecipare alle feste. In questo luogo risiedevano i re di Giuda e di qui governavano i loro sudditi. Nel periodo in cui le dodici tribù d’Israele furono divise in due regni, la maggioranza degli importanti avvenimenti della storia del regno meridionale, il Regno di Giuda, ebbero luogo vicino a Gerusalemme, la capitale.
La storia di Gerusalemme risale a tempi così lontani che la sua età e i suoi inizi si perdono nel tempo. Oltre 1.900 anni prima della venuta di Gesù Cristo era una città chiamata Salem. Abraamo giunse vicino ad essa e offrì doni al suo re, Melchisedec, che era sacerdote di Geova Dio. (Gen. 14:17-20) Infine fu occupata dai Gebusei, che la chiamarono Gebus.
Benché la città cessasse di essere chiamata Gebus quando Davide la prese, evidentemente il nome “Gerusalemme” non le fu dato dagli Israeliti. Pare che le fosse dato questo nome prima che essi entrassero nella Terra Promessa. Le lettere di Tell el-Amarna, inviate da certi governanti di Canaan agli Egiziani pressappoco nel tempo in cui gli Israeliti invasero il paese, contengono questo nome della città. Esse usano la forma “Urusalim”.
Gerusalemme è situata su un altipiano, a circa cinquanta chilometri dal Mar Mediterraneo e a un’altitudine di 765 metri. Dalla pianura costiera conducono ad essa alcune valli che tagliano trasversalmente la Scefela o le colline che giacciono tra l’altipiano della Giudea e la pianura costiera. Per secoli, due di queste valli sono state importanti vie di comunicazione tra Gerusalemme e la costa. Vi sono anche state combattute molte battaglie, perché attraverso di esse gli eserciti attaccavano gli altipiani giudei o perché gli eserciti scendevano da questi altipiani per attaccare gli abitanti dei bassopiani.
La più importante di queste vie di comunicazione è la Valle di Aialon. È una vasta pianura da cui si può facilmente salire nella zona alta del paese. Varie strade conducono dalla valle all’altipiano di Gabaon, solo pochi chilometri a nord di Gerusalemme. Queste vie e la Valle di Aialon sono sempre state la più facile via di comunicazione tra Gerusalemme e la città di Joppe, sulla sponda del Mar Mediterraneo. Nella Valle di Aialon Giosuè, mentre combatteva gli Amorrei, chiese a Geova di far fermare il sole. (Gios. 10:5, 12) Nel 66 (d.C.),quando il governatore romano Gaio Cestio Gallo tolse l’assedio a Gerusalemme, i Giudei inflissero gravi perdite al suo esercito mentre si ritirava per le vie che passavano attraverso le gole che conducono alla Valle di Aialon. A causa di queste gole, la strada che conduceva a Gerusalemme era pericolosa per un esercito. Alcuni uomini ben appostati potevano chiudere la strada. La Valle di Sorek, l’altra importante via di comunicazione, è un po’ a sud della Valle di Aialon ed era similmente chiusa dalle forze difensive di Gerusalemme. Quando queste porte naturali ad ovest delle colline della Giudea erano chiuse, Gerusalemme era abbastanza al sicuro dagli eserciti ostili che attraversavano periodicamente le pianure costiere.
La strada ad est di Gerusalemme che la congiungeva a Gerico attraversava il desolato deserto della Giudea. I profondi burroni di questa zona, la ripida salita di circa 1.000 metri da Gerico a Gerusalemme in un tratto di soli ventiquattro chilometri e la mancanza d’acqua rendevano pericoloso per l’esercito attaccante avvicinarsi alla città.
Gerusalemme era attraversata da nord a sud da una delle principali strade di comunicazione. A nord della città la strada passava da Sichem, Samaria e infine si congiungeva con la principale strada di Damasco che costeggiava il Mar di Galilea fino alla strada costiera molto frequentata. A sud di Gerusalemme la strada centrale passava da Betleem, Hebron e dalla città meridionale di Bersabea. Quindi giungeva nel deserto, attraversava la Penisola del Sinai ed entrava in Egitto. Un’altra via del deserto giungeva a Bersabea dal Mar Rosso. Così la via centrale congiungeva Gerusalemme con l’Egitto e il porto del Mar Rosso di Ezion-Gheber a sud e con la via di comunicazione commerciale molto frequentata che passava per Damasco e conduceva in Mesopotamia a nord.
Gerusalemme aveva difese naturali su tutti i lati tranne che su quello settentrionale, e ciò la rendeva una città difficile da prendere. Questo era il lato che gli eserciti nemici attaccavano normalmente. Lungo il lato orientale della città vi è la Valle di Kidron, che si volge a sudest e finisce nel Deserto della Giudea. Sul lato occidentale vi è la Valle di Hinnom, che forma una curva sul lato meridionale per unirsi alla Valle di Kidron. Questi profondi burroni davano alla città una difesa naturale, oltre a ciò che essa aveva trovandosi in una regione montuosa non facilmente raggiungibile da un esercito. Oggi i burroni non sono profondi come un tempo a causa dei detriti che sono caduti dalla città nel corso dei secoli.
Durante la sua lunga storia Gerusalemme è stata assediata in parecchie occasioni e distrutta più di una volta, ma non è noto che gli abitanti abbiano mai sofferto per mancanza d’acqua. Cisterne nelle torri, vari serbatoi e la sorgente di Ghihon nella Valle di Kidron fornivano loro l’acqua. Al principio della storia della città fu scavata nella roccia una galleria che giungeva fino a un punto dove un canale lungo dodici metri scendeva in un bacino a cui affluiva l’acqua della sorgente. In tal modo gli abitanti potevano ottenere senza pericolo la loro provvista di acqua.
A motivo del fatto che Gerusalemme era la città scelta da Geova Dio quale sede della sua teocrazia tipica e del suo tempio, essa divenne una città importante nella storia dell’uomo. Ma essa non ha più il favore di Geova Dio. Poiché i suoi abitanti rigettarono e uccisero suo Figlio, Geova l’ha abbandonata. (Matt. 23:37, 38) Benché ora sia famosa per la sua antichità e la sua storia incomparabile e benché i suoi abitanti possano individualmente scegliere di servire il vero Dio, non ha più la distinzione di essere il luogo scelto da Geova per farvi risiedere il suo nome.
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Scritture per settembreLa Torre di Guardia 1964 | 1° agosto
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Scritture per settembre
Mostriamo ad altri che le Scritture sono utili. — 2 Tim. 3:16.
1 Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile. — 2 Tim. 3:16. TG 15/5/64 14
2 Adorate Colui che fece il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque. — Riv. 14:7. TG 15/3/64 27
3 O Timoteo, custodisci il deposito che ti è affidato, evitando . . . le contraddizioni della falsamente chiamata “conoscenza”. — 1 Tim. 6:20. TG 15/6/64 5, 6b
4 Noè edificò un altare all’Eterno; . . . e offrì olocausti sull’altare. E l’Eterno sentì un odor soave. — Gen. 8:20, 21, VR. TG 1/4/64 11
5 Tutte le cose che furono scritte anteriormente furono scritte per nostra istruzione, affinché per mezzo della nostra perseveranza e per mezzo del conforto delle Scritture avessimo speranza. — Rom. 15:4. TG 15/5/64 2a
6 Conoscere il Santo è l’intelligenza. — Prov. 9:10, VR. TG 15/3/64 30-32
7 L’Eterno sarà re di tutta la terra. — Zacc. 14:9, VR. TG 15/4/64 41
8 Santificali per mezzo della verità; la tua parola è verità. — Giov. 17:17. TG 15/6/64 11, 12b
9 Chi ha orecchio oda ciò che lo spirito dice. — Riv. 2:7. TG 1/10/63 11a
10 Tutta la Scrittura è . . . utile per insegnare. — 2 Tim. 3:16. TG 15/5/64 3, 4a
11 Come, a loro volta, udranno senza qualcuno che predichi? — Rom. 10:14. TG 1/5/63 6a
12 Rallegratevi nella speranza che vi sta davanti. Perseverate nella tribolazione. Siate costanti nella preghiera. . . . Continuate a benedire quelli che perseguitano; benedite e non maledite. Non rendete a nessuno male per male. — Rom. 12:12, 14, 17. TG 15/7/63 15a
13 In risposta [a] ogni premuroso sforzo, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza. — 2 Piet. 1:5. TG 1/8/63 14, 15a
14 Se alcuno adora la bestia selvaggia e la sua immagine, . . . egli pure berrà del vino dell’ira di Dio. — Riv. 14:9, 10. TG 15/3/64 41, 42
15 Le sue invisibili qualità, perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte. — Rom. 1:20. TG 15/6/64 7, 8b
(Indicazione dei luoghi di ulteriori commenti su queste scritture: I numeri dopo la data de “La Torre di Guardia” si riferiscono ai paragrafi nel primo articolo di studio. Quando il numero del paragrafo è seguito da “a”, il commento è nel secondo articolo di studio; quando vi è “b”, si riferisce al terzo articolo di studio.)
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del 13 settembre: Messaggeri di liberazione. Pagina 456.
del 20 settembre: I piacevoli piedi dei messaggeri. Pagina 463.
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