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  • Libro biblico numero 14: 2 Cronache
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • invade il paese, ma l’esercito di Giuda, benché molto più numeroso, non riesce a respingerlo, perché hanno “lasciato Geova l’Iddio dei loro antenati”. (24:24) Ora i servitori stessi di Ioas insorgono e lo assassinano.

      23. Quale esempio di infedeltà segue Amazia?

      23 Amazia succede al padre Ioas. Egli comincia bene il suo regno che durerà 29 anni, ma in seguito perde il favore di Geova perché erige e adora gli idoli degli edomiti. “Dio ha deciso di ridurti in rovina”, lo avverte il profeta di Geova. (25:16) Comunque, Amazia si inorgoglisce e sfida il regno settentrionale, Israele. Come predetto da Dio, egli subisce un’umiliante sconfitta per mano degli israeliti, dopo la quale alcuni cospiratori lo mettono a morte.

      24. In che modo la forza di Uzzia diviene la sua debolezza, e con quali conseguenze?

      24 Uzzia figlio di Amazia segue le orme del padre. Regna bene per la maggior parte di 52 anni e acquista fama come genio militare, costruttore di torri e ‘amante dell’agricoltura’. (26:10) Equipaggia e meccanizza l’esercito. Tuttavia la sua forza diviene la sua debolezza. Si insuperbisce e pretende di assolvere il compito sacerdotale di offrire incenso nel tempio di Geova. Per questo Geova lo colpisce con la lebbra. Di conseguenza Uzzia deve vivere in isolamento, lontano dalla casa di Geova e anche dalla casa del re, dove suo figlio Iotam giudica il popolo al suo posto.

      25. Perché Iotam prospera?

      25 Iotam serve Geova (27:1-9). A differenza del padre, Iotam ‘non invade il tempio di Geova’. Fa invece ‘ciò che è retto agli occhi di Geova’. (27:2) Durante il suo regno di 16 anni fa un gran lavoro di edificazione, e reprime con successo una rivolta degli ammoniti.

      26. A quale malvagità senza precedenti arriva Acaz?

      26 Il malvagio re Acaz (28:1-27). Acaz figlio di Iotam si rivela uno fra i più malvagi dei 21 re di Giuda. Arriva al punto di offrire i propri figli in olocausto a dèi pagani. Di conseguenza Geova lo abbandona, a turno, nelle mani degli eserciti di Siria, Israele, Edom e Filistea. Geova umilia dunque Giuda perché Acaz ‘lascia crescere la sfrenatezza in Giuda, e perché si agisce con grande infedeltà verso Geova’. (28:19) Andando di male in peggio, Acaz offre sacrifici agli dèi della Siria perché i siri si mostrano superiori a lui in battaglia. Chiude le porte della casa di Geova e sostituisce l’adorazione di Geova con quella di dèi pagani. Il regno di Acaz finisce dopo 16 anni, ma è durato anche troppo.

      27. In che modo Ezechia mostra zelo per l’adorazione di Geova?

      27 Il fedele re Ezechia (29:1–32:33). Ezechia figlio di Acaz regna 29 anni a Gerusalemme. Il suo primo atto è quello di riaprire e riparare le porte della casa di Geova. Quindi raduna i sacerdoti e i leviti e dà loro istruzioni affinché purifichino il tempio e lo santifichino per il servizio di Geova. Dichiara di voler concludere un patto con Geova per placare la Sua ira ardente. L’adorazione di Geova torna ad essere praticata in maniera grandiosa.

      28. Quale memorabile festa tiene Ezechia a Gerusalemme, e in che modo il popolo esprime la propria gioia?

      28 Viene indetta una memorabile Pasqua, ma dato che non c’è il tempo di prepararla nel primo mese, ci si avvale di un’apposita clausola della Legge e la si celebra nel secondo mese del primo anno del regno di Ezechia. (2 Cron. 30:2, 3; Num. 9:10, 11) Il re invita a partecipare non solo tutto Giuda ma anche Israele, e mentre alcuni abitanti di Efraim, Manasse e Zabulon si fanno beffe dell’invito, altri si umiliano e vanno a Gerusalemme insieme a tutto Giuda. Dopo la Pasqua si tiene la festa dei pani non fermentati. Quale gioiosa festa di sette giorni! È così edificante che tutta la congregazione prolunga la festa di altri sette giorni. C’è “a Gerusalemme una grande allegrezza, poiché dai giorni di Salomone figlio di Davide re d’Israele non c’era stato nulla di simile a Gerusalemme”. (2 Cron. 30:26) A ciò il popolo, ristabilito spiritualmente, fa seguire una campagna di demolizione per liberare Giuda e Israele dall’idolatria, mentre Ezechia, da parte sua, ripristina le contribuzioni materiali per i leviti e i servizi del tempio.

      29. Come ricompensa Geova la fiducia incondizionata che Ezechia ripone in Lui?

      29 Dopo ciò Sennacherib re d’Assiria invade Giuda e minaccia Gerusalemme. Ezechia si fa coraggio, ripara le difese della città e resiste agli scherni del nemico. Riponendo piena fiducia in Geova, continua a invocare aiuto in preghiera. Geova esaudisce questa preghiera di fede in maniera spettacolare: ‘manda un angelo e spazza via ogni uomo potente e valoroso, e ogni condottiero e capo nel campo del re d’Assiria’. (32:21) Sennacherib se ne torna a casa umiliato. Nemmeno i suoi dèi possono aiutarlo a salvare la faccia, poiché in seguito viene ucciso presso il loro altare dai suoi stessi figli. (2 Re 19:7) Geova prolunga miracolosamente la vita a Ezechia, il quale accumula grandi ricchezze e gloria, e alla morte viene onorato da tutto Giuda.

      30. (a) A quale condotta malvagia torna Manasse, ma cosa fa dopo essersi pentito? (b) Da che cosa è contrassegnato il breve regno di Amon?

      30 Manasse e Amon regnano malvagiamente (33:1-25). Manasse figlio di Ezechia ritorna alla malvagia condotta di suo nonno Acaz, rovinando tutto il bene compiuto durante il regno di Ezechia. Edifica alti luoghi, erige pali sacri e addirittura sacrifica i suoi figli ai falsi dèi. Infine Geova fa venire il re d’Assiria contro Giuda, e Manasse viene deportato a Babilonia. Lì si pente della sua cattiva condotta. Quando Geova gli mostra misericordia ristabilendolo nel suo regno, egli cerca di eliminare l’adorazione demonica e di ripristinare la vera religione. Tuttavia, allorché dopo un lungo regno di 55 anni Manasse muore, sale al trono suo figlio Amon, che di nuovo si fa promotore della falsa religione. Dopo due anni, i suoi propri servitori lo mettono a morte.

      31. Quali sono gli avvenimenti principali del regno del coraggioso Giosia?

      31 Il regno del coraggioso Giosia (34:1–35:27). Il giovane Giosia, figlio di Amon, si sforza coraggiosamente di ristabilire la vera adorazione. Fa abbattere gli altari di Baal e le immagini scolpite, e ripara la casa di Geova, dove viene rinvenuto “il libro della legge di Geova per mano di Mosè”, senza dubbio l’originale. (34:14) Al giusto re Giosia viene comunque detto che la calamità si abbatterà di sicuro sul paese a causa dell’infedeltà che è già stata commessa, ma non ai suoi giorni. Nel 18º anno del suo regno egli indice una grande celebrazione pasquale. Dopo aver regnato 31 anni, Giosia trova la morte nel vano tentativo di impedire agli eserciti egiziani diretti verso l’Eufrate di attraversare il paese.

      32. In che modo gli ultimi quattro re conducono Giuda alla sua disastrosa fine?

      32 Ioacaz, Ioiachim, Ioiachin, Sedechia e la desolazione di Gerusalemme (36:1-23). La malvagità degli ultimi quattro re di Giuda porta presto la nazione alla sua disastrosa fine. Ioacaz figlio di Giosia regna solo tre mesi, dopo di che viene deposto dal faraone egiziano Neco. Sul trono è messo il fratello Eliachim, a cui viene dato il nome di Ioiachim. Durante il suo regno Giuda è soggiogato dalla nuova potenza mondiale, Babilonia. (2 Re 24:1) Quando Ioiachim si ribella, Nabucodonosor, nel 618 a.E.V., va a Gerusalemme per punirlo, ma in quello stesso anno Ioiachim muore, dopo aver regnato 11 anni. Il suo posto viene preso dal figlio 18enne Ioiachin, che si arrende a Nabucodonosor dopo aver regnato neanche tre mesi ed è portato prigioniero a Babilonia. Nabucodonosor pone quindi sul trono un terzo figlio di Giosia, Sedechia zio di Ioiachin. Sedechia regna per 11 anni e continua a fare ciò che è male, rifiutando di ‘umiliarsi a motivo di Geremia il profeta per ordine di Geova’. (2 Cron. 36:12) Commettendo infedeltà in grandi proporzioni, sia i sacerdoti che il popolo contaminano la casa di Geova.

      33. (a) Come hanno inizio i 70 anni di desolazione, “per adempiere la parola di Geova”? (b) Quale storico decreto è riportato negli ultimi due versetti di 2 Cronache?

      33 Alla fine Sedechia si ribella contro il giogo di Babilonia, e questa volta Nabucodonosor non mostra nessuna misericordia. La collera di Geova è al culmine, e non c’è guarigione. Gerusalemme cade, il suo tempio viene saccheggiato e incendiato e, dopo un assedio di 18 mesi, i superstiti vengono portati prigionieri a Babilonia. Giuda rimane desolato. Così in questo anno, nel 607 a.E.V., ha inizio la desolazione “per adempiere la parola di Geova per bocca di Geremia, . . . per compiere settant’anni”. (36:21) Il cronista salta quindi questo periodo di quasi 70 anni e riporta negli ultimi due versetti lo storico decreto di Ciro del 537 a.E.V. I prigionieri giudei devono essere liberati! Gerusalemme deve risorgere!

      PERCHÉ È UTILE

      34. A cosa dà risalto il materiale scelto da Esdra, e perché questo era utile per la nazione?

      34 Il libro di 2 Cronache aggiunge la sua potente testimonianza a quella di altri testimoni circa questo memorabile periodo, 1037-537 a.E.V. Fornisce inoltre, ad esempio nei capitoli 19, 20, e da 29 a 31, preziose informazioni supplementari che non si trovano in altre narrazioni canoniche. Il materiale scelto da Esdra dà risalto agli elementi fondamentali e durevoli della storia della nazione, come il sacerdozio e il suo servizio, il tempio e il patto del Regno. Questo era utile per tenere unita la nazione nella speranza del Messia e del suo Regno.

      35. Quali punti importanti trovano conferma nei versetti conclusivi di 2 Cronache?

      35 I versetti conclusivi di 2 Cronache (36:17-23) danno convincente prova dell’adempimento di Geremia 25:12 e per di più mostrano che si devono contare 70 anni interi dalla completa desolazione del paese fino alla restaurazione dell’adorazione di Geova a Gerusalemme nel 537 a.E.V. Questa desolazione comincia perciò nel 607 a.E.V.c — Ger. 29:10; 2 Re 25:1-26; Esd. 3:1-6.

      36. (a) Quale energico ammonimento è contenuto in 2 Cronache? (b) In che modo questo libro rafforza la speranza relativa al Regno?

      36 Il libro di 2 Cronache contiene un energico ammonimento per quelli che camminano nella fede cristiana. Tanti re di Giuda cominciarono bene ma poi finirono per seguire vie malvage. Con che vigore questa narrazione storica illustra che la riuscita dipende dalla fedeltà a Dio! Dovremmo perciò dare ascolto all’avvertimento di non essere “di quelli che tornano indietro alla distruzione, ma di quelli che hanno fede per conservare in vita l’anima”. (Ebr. 10:39) Anche il fedele re Ezechia divenne superbo quando si rimise dalla sua malattia, e solo perché si umiliò subito fu in grado di evitare l’indignazione di Geova. Il libro di 2 Cronache magnifica le meravigliose qualità di Geova ed esalta il suo nome e la sua sovranità. L’intera storia è presentata dal punto di vista dell’esclusiva devozione a Geova. Poiché dà risalto anche alla linea reale di Giuda, questo libro rafforza la nostra speranza di vedere esaltata la pura adorazione sotto il Regno eterno di Gesù Cristo, il leale “figlio di Davide”. — Matt. 1:1; Atti 15:16, 17.

  • Libro biblico numero 15: Esdra
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • Libro biblico numero 15: Esdra

      Scrittore: Esdra

      Dove fu scritto: Gerusalemme

      Quando fu completato: ca. 460 a.E.V.

      Tempo a cui si riferisce: 537–ca. 467 a.E.V.

      1. Quali profezie assicuravano che Gerusalemme sarebbe stata restaurata?

      LA FINE dei profetizzati 70 anni di desolazione di Gerusalemme sotto Babilonia si avvicinava. È vero che Babilonia aveva la reputazione di non liberare mai i suoi prigionieri, ma la parola di Geova sarebbe stata più potente della forza di Babilonia. La liberazione del popolo di Geova era prossima. Il tempio di Geova che era stato abbattuto sarebbe stato riedificato e sull’altare di Geova sarebbero stati nuovamente immolati sacrifici di espiazione. A Gerusalemme sarebbero tornate ad echeggiare le grida di lode dei veri adoratori di Geova. Geremia aveva profetizzato la durata della desolazione, e Isaia aveva profetizzato come sarebbe avvenuta la liberazione dei prigionieri. Isaia aveva perfino fatto il nome di Ciro re di Persia parlandone come del ‘pastore di Geova’ che avrebbe rovesciato l’orgogliosa Babilonia dalla sua posizione di terza potenza mondiale della storia biblica. — Isa. 44:28; 45:1, 2; Ger. 25:12.

      2. Quando e in quali circostanze cadde Babilonia?

      2 Il disastro si abbatté su Babilonia la notte del 5 ottobre 539 a.E.V. (calendario gregoriano), mentre il re babilonese Baldassarre e i suoi grandi brindavano ai loro dèi demonici. A rendere ancora più blasfeme le loro gozzoviglie pagane, essi stavano usando i vasi sacri del tempio di Geova come calici della loro ubriachezza! Com’era appropriato che quella notte Ciro fosse fuori delle mura di Babilonia per adempiere la profezia!

      3. Quale proclama fatto da Ciro rese possibile ripristinare l’adorazione di Geova esattamente 70 anni dopo che era iniziata la desolazione di Gerusalemme?

      3 La data del 539 a.E.V. è una data fondamentale, cioè una data che può essere armonizzata sia con la storia secolare che con quella biblica. Nel suo primo anno quale sovrano di Babilonia, Ciro “fece passare un bando per tutto il suo regno”, con cui autorizzava i giudei a salire a Gerusalemme per ricostruire la casa di Geova. Questo decreto fu evidentemente emanato verso la fine del 538 a.E.V. o all’inizio del 537 a.E.V.a Un fedele rimanente fece il viaggio di ritorno a Gerusalemme in tempo per erigere l’altare e offrire i primi sacrifici nel “settimo mese” (tishri, corrispondente a settembre-ottobre) del 537 a.E.V., 70 anni esatti dopo che Giuda e Gerusalemme erano state desolate da Nabucodonosor. — Esd. 1:1-3; 3:1-6.

      4. (a) Qual è l’argomento trattato nel libro di Esdra, e chi scrisse questo libro? (b) Quando fu scritto Esdra, e a quale periodo si riferisce?

      4 Restaurazione! Questo è l’argomento trattato nel libro di Esdra. L’uso della prima persona nella narrazione a cominciare dal capitolo 7, versetto 27, fino a tutto il capitolo 9 mostra chiaramente che lo scrittore fu Esdra. In quanto “esperto copista della legge di Mosè” e uomo dalla fede attiva che ‘aveva preparato il suo cuore per consultare la legge di Geova e per metterla in pratica e per insegnarla’, Esdra era ben qualificato per scrivere questa storia, così come aveva scritto Cronache. (Esd. 7:6, 10) Poiché il libro di Esdra è una continuazione di Cronache, in genere si ritiene che sia stato scritto nella stessa epoca, verso il 460 a.E.V. Si riferisce a un periodo di 70 anni, che va dal tempo in cui i giudei erano una nazione abbattuta e dispersa, definita “i figli della morte”, fino al completamento del secondo tempio e alla purificazione del sacerdozio dopo il ritorno di Esdra a Gerusalemme. — Esd. 1:1; 7:7; 10:17; Sal. 102:20, nota in calce.

      5. Che relazione ha il libro di Esdra con quello di Neemia, e in quali lingue fu scritto?

      5 Il nome ebraico Esdra significa “aiuto”. I libri di Esdra e Neemia erano in origine un solo rotolo. (Nee. 3:32, nota in calce) In seguito gli ebrei divisero questo rotolo in due libri, e li chiamarono 1 e 2 Esdra. Le Bibbie ebraiche moderne chiamano i due libri Esdra e Neemia, come fanno altre Bibbie moderne. Parte del libro di Esdra (4:8–6:18 e 7:12-26) fu scritta in aramaico e il resto in ebraico, poiché Esdra conosceva bene entrambe le lingue.

      6. Cosa conferma l’accuratezza del libro di Esdra?

      6 Oggi la maggioranza degli studiosi riconosce l’accuratezza del libro di Esdra. Riguardo alla canonicità del libro, W. F. Albright scrive: “I dati archeologici hanno così dimostrato la sostanziale autenticità dei Libri di Geremia ed Ezechiele, di Esdra e Neemia al di là di ogni dubbio; hanno confermato sia il quadro generale degli avvenimenti sia il loro ordine”. — The Bible After Twenty Years of Archaeology (1932-1952), 1954, p. 547.

      7. Cosa mostra che il libro di Esdra è veramente parte del racconto divino?

      7 Sebbene il libro di Esdra non sia citato o richiamato in modo diretto dagli scrittori delle Scritture Greche Cristiane, non c’è dubbio circa il suo posto nel canone della Bibbia. Con esso la storia dei rapporti di Geova con gli ebrei giunge fino al tempo della compilazione del catalogo dei libri ebraici, opera che secondo la tradizione ebraica fu in gran parte compiuta da Esdra. Inoltre, il libro di Esdra conferma l’accuratezza di tutte le profezie relative alla restaurazione, dimostrando così di essere davvero parte integrante del racconto divino, col quale è pure in completa armonia. Oltre a ciò, esso onora la pura adorazione e santifica il grande nome di Geova Dio.

      CONTENUTO DI ESDRA

      8. Descrivete il succedersi degli avvenimenti che portarono alla fine dei 70 anni di desolazione.

      8 Un rimanente ritorna (1:1–3:6). Geova desta lo spirito di Ciro re di Persia il quale emana un decreto che consente ai giudei di tornare a Gerusalemme per riedificare la casa di Geova. Egli invita i giudei che intendono rimanere a Babilonia a offrire liberalmente contribuzioni per questa impresa, e dispone che quelli che tornano in patria vi riportino gli utensili del tempio originale. Zorobabele (Sesbazzar), esponente della tribù reale di Giuda e discendente del re Davide, viene nominato governatore e incaricato di condurre i giudei liberati, mentre Iesua (Giosuè) è il sommo sacerdote. (Esd. 1:8; 5:2; Zacc. 3:1) Un rimanente, composto di 42.360 fedeli servitori di Geova, fra uomini, donne e bambini, affronta il lungo viaggio. Per il settimo mese, secondo il calendario ebraico, sono stabiliti nelle loro città, e si radunano quindi a Gerusalemme per offrire sacrifici nel luogo in cui si trovava l’altare del tempio e per celebrare la festa delle capanne nell’autunno del 537 a.E.V. Così i 70 anni di desolazione terminano esattamente nel tempo stabilito!b

      9. Come cominciano i lavori del tempio, ma che cosa accade negli anni successivi?

      9 Ricostruzione del tempio (3:7–6:22). Si radunano i materiali e, nel secondo anno dal ritorno, si gettano le fondamenta del tempio di Geova fra le urla di gioia e il pianto dei vecchi che avevano visto la casa precedente. I popoli vicini, loro avversari, si offrono di aiutare nella costruzione, dicendo che ricercano lo stesso Dio, ma il rimanente giudaico rifiuta apertamente ogni alleanza con loro. Gli avversari cercano continuamente di indebolire i giudei, di scoraggiarli e di frustrare la loro opera, dal tempo del regno di Ciro fino a quello di Dario. Alla fine, ai giorni di “Artaserse” (Bardiya o forse il mago Gaumata, 522 a.E.V.), i lavori vengono sospesi con la forza per ordine del re. Questa proibizione resta in vigore “fino al secondo anno del regno di Dario re di Persia” (520 a.E.V.), oltre 15 anni dopo che erano state gettate le fondamenta. — 4:4-7, 24.

      10. (a) In che modo l’incoraggiamento dei profeti di Dio insieme all’ordine del re contribuisce a far completare l’opera? (b) Quale gioia caratterizza la dedicazione di questo secondo tempio?

      10 Geova manda ora i suoi profeti Aggeo e Zaccaria a spronare Zorobabele e Iesua, e l’opera di costruzione viene ripresa con rinnovato zelo. Di nuovo gli avversari protestano presso il re, ma l’opera continua con sostenuto vigore. Dario I (figlio di Istaspe), dopo aver fatto riferimento al decreto originale di Ciro, ordina che i lavori proseguano senza interferenze, e addirittura comanda agli oppositori di fornire materiali per facilitare la costruzione. Con il continuo incoraggiamento dei profeti di Geova, i costruttori completano il tempio in meno di cinque anni. Questo avviene nel mese di adar del sesto anno di Dario, o verso la primavera del 515 a.E.V.: l’intera costruzione ha richiesto quasi 20 anni. (6:14, 15) La casa di Dio viene ora inaugurata con grande gioia e sacrifici appropriati. Il popolo celebra quindi la Pasqua e prosegue tenendo “la festa dei pani non fermentati per sette giorni con allegrezza”. (6:22) Sì, gioia e allegrezza caratterizzano la dedicazione di questo secondo tempio alla lode di Geova.

      11. In che senso il re concede a Esdra ‘tutto ciò che chiede’, e cosa fa Esdra?

      11 Esdra torna a Gerusalemme (7:1–8:36). Trascorrono quasi 50 anni, e arriviamo così al 468 a.E.V., settimo anno del re persiano Artaserse I (detto “Longimano” perché aveva la mano destra più lunga della sinistra). Il re concede all’esperto copista Esdra ‘tutto ciò che chiede’ per fare un viaggio a Gerusalemme e prestare l’aiuto tanto necessario. (7:6) Nel dare l’autorizzazione a Esdra, il re incoraggia i giudei ad andare con lui e concede a Esdra vasi d’argento e d’oro da usare nel tempio, come pure provviste di frumento, vino, olio e sale. Esenta i sacerdoti e i lavoratori del tempio dalle tasse. Il re affida a Esdra la responsabilità di istruire il popolo e decreta che chiunque non metta in pratica la legge di Geova e la legge del re è punibile con la pena di morte. Grato a Geova di questa espressione della sua amorevole benignità per mezzo del re, Esdra si mette immediatamente all’opera.

      12. Come dimostra Geova di essere con il gruppo guidato da Esdra durante il viaggio?

      12 A questo punto Esdra comincia a descrivere gli eventi di cui è stato testimone oculare scrivendo in prima persona. Raduna presso il fiume Aava i giudei che ritornano in patria per dar loro le

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