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Milioni di persone ora viventi continueranno a vivere sulla terra per sempreLa Torre di Guardia 1984 | 1° aprile
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col proposito divino secondo cui i morti umani torneranno per valersi pienamente del sacrificio di riscatto di Gesù Cristo. Solo facendo la sua volontà saranno autorizzati a continuare a vivere su una terra edenica nella perfezione umana. Già i componenti della “grande folla” di probabili superstiti della “grande tribolazione” si preparano a partecipare a quello splendido programma di istruzione. Essi si sono personalmente valsi dei benefìci della morte sacrificale dell’“Agnello di Dio”, Gesù Cristo. (Giovanni 1:29) Questo è quanto viene indicato in Rivelazione 7:9-14, dove, fra l’altro, è detto di loro: “Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro lunghe vesti e le han rese bianche nel sangue dell’Agnello”. Avendo ricevuto i benefìci del riscatto di Cristo, sono descritti come “vestiti di lunghe vesti bianche”.
22 Di questa “grande folla” è pure detto in senso figurato: “Rendono [a Dio] sacro servizio giorno e notte nel suo tempio”. (Rivelazione 7:15) Durante l’imminente “grande tribolazione” le vesti bianche non saranno loro tolte, ma essi continueranno a rendere incrollabilmente sacro servizio a Geova Dio sotto la sua protezione. (Rivelazione 7:17) Vestiti delle loro simboliche “vesti bianche”, costituiranno la parte iniziale della “nuova terra”, così che, dal suo stesso inizio, ‘in essa dimorerà la giustizia’. — II Pietro 3:13.
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Milioni di persone si preparano per una vita senza fine sulla terraLa Torre di Guardia 1984 | 1° aprile
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Milioni di persone si preparano per una vita senza fine sulla terra
1. (a) Quali parole rivolte da Gesù a Marta di Betania milioni di persone fanno ora bene a ricordare? (b) Quale parte di quelle parole entusiasma ora milioni di persone, e perché?
PER milioni di persone ora viventi sarebbe senz’altro appropriato ricordare le parole che Gesù rivolse a Marta di Betania: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi esercita fede in me, benché muoia, tornerà in vita; e chiunque vive ed esercita fede in me non morrà mai”. (Giovanni 11:25, 26) È davvero emozionante per quei milioni di persone che sperano di ricevere la vita senza fine in un mondo giusto comprendere che è al presente che si riferiscono le parole di Gesù: “E chiunque vive ed esercita fede in me non morrà mai”.
2. (a) Quando era ancora sulla terra, per quali persone Gesù Cristo fu “la risurrezione”? (b) A quale tempo in particolare si riferiva Gesù con le parole che rivolse a Marta, e perché avrebbe dovuto essere “la vita” anche per milioni di persone che sarebbero state allora viventi?
2 Già quand’era sulla terra Gesù fu “la risurrezione” per Lazzaro e per altri che vennero da lui risuscitati. Ma queste sue parole, pronunciate prima che egli risuscitasse Lazzaro, si riferivano in particolare a quello che allora era un lontano futuro. Gesù si riferiva al tempo in cui sarebbe divenuto la risurrezione e la vita non solo per i suoi seguaci che dovevano divenire coeredi con lui del Regno celeste, ma anche per i morti umani che avrebbero ricevuto la vita eterna su questa terra sotto il suo Regno. Gesù avrebbe dovuto divenire “la vita” anche per coloro che sarebbero stati viventi sulla terra al tempo del suo Regno e che non avrebbero avuto bisogno di essere risuscitati da una tomba terrena. Perché? Perché essi sarebbero ugualmente stati sotto la condanna di morte a causa della peccaminosità ereditata dal disubbidiente Adamo, e quindi si sarebbero trovati ancora in uno stato mortifero. — Romani 5:12.
3. Che qualità devono esercitare le persone ora viventi affinché Gesù Cristo divenga per loro “la vita”, e cosa include oggi l’esercizio di tale qualità?
3 Il regnante Re Gesù Cristo diventa “la vita” per persone ora viventi sulla terra a motivo del fatto che esse esercitano fede in lui, una fede confermata dalle opere. Durante questo “termine del sistema di cose”, queste opere includono il prendere parte attiva all’adempimento della profezia di Gesù, riportata in Matteo 24:14, di predicare la buona notizia del Regno di Dio prima che venga la “fine” del sistema. (Matteo 24:3; Marco 13:3, 4) Coloro che esercitano fede e che sopravvivranno alla fine dell’attuale sistema di cose con la prospettiva di vivere nel Paradiso restaurato non dovranno mai morire. (I Giovanni 2:17) ‘Ritorneranno ai giorni della loro giovinezza’, sì, alla perfezione umana che il primo uomo, Adamo, possedeva. Abbiamo motivo di credere che oggi siano in vita milioni di questi candidati potenziali a un’ininterrotta vita senza fine sulla terra.
4. (a) In che modo la profezia di Gesù indicò la base per credere alla possibilità di ricevere un’ininterrotta vita senza fine sulla terra? (b) Quale “carne” sarà salvata ed entrerà nel nuovo sistema di cose?
4 Gesù provvide la base per tale speranza quando pronunciò la sua profezia sul tempo di difficoltà senza precedenti che avrebbe segnato la fine del “termine del sistema di cose”. Egli disse: “Poiché allora vi sarà grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più. Infatti, a meno che quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne sarebbe salvata; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati”. (Matteo 24:21, 22) Pertanto i giorni della “grande tribolazione” saranno abbreviati, e, di conseguenza, della “carne” umana sarà salvata e introdotta nel nuovo sistema di cose. Questa carne sarà in gran parte costituita da persone diverse dagli “eletti” che allora saranno ancora sulla terra in attesa di essere glorificati nel Regno celeste con Gesù Cristo. Sopravvissuta alla grande tribolazione, quella carne “salvata” entrerà nel nuovo sistema di cose sotto il Regno di colui che diverrà il loro Padre eterno. — Matteo 24:31; Marco 13:20, 22, 27; Rivelazione 17:14; Isaia 9:6, 7.
Pericolo costituito da una bestia selvaggia
5. Quali nomi non sono scritti nel “rotolo della vita”?
5 Quali nomi si troveranno scritti nel “rotolo della vita” menzionato in Rivelazione 17:8? Il tuo? Il mio? Dandoci un opportuno avvertimento, quel versetto dice: “La bestia selvaggia che [tu, Giovanni,] hai vista era, ma non è, e sta per ascendere dall’abisso, e se ne andrà nella distruzione. E vedendo come la bestia selvaggia era, ma non è, eppure sarà presente, quelli che dimorano sulla terra si meraviglieranno con ammirazione, ma i loro nomi non sono stati scritti nel rotolo della vita”.
6. (a) Quando discese nell’abisso la simbolica “bestia selvaggia”, e sotto che forma ne uscì? (b) Quale condotta pericolosa bisogna evitare?
6 Quella simbolica “bestia selvaggia” fu dapprima conosciuta come Lega o Società delle Nazioni. Discese nell’abisso nell’inattività durante la seconda guerra mondiale (1939-45) e ascese dall’abisso
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