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  • Libro biblico numero 61: 2 Pietro
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • Salvatore Gesù Cristo”. Pietro richiama poi l’attenzione sulla magnificenza della gloria regale di Gesù, di cui egli era stato testimone oculare grazie alla visione della trasfigurazione, e aggiunge: “Quindi abbiamo la parola profetica resa più sicura”. Sì, ogni profezia inerente al magnifico Regno di Geova sarà certamente adempiuta. Pertanto facciamo nostre con fiducia le parole che Pietro cita dalla profezia di Isaia: “Secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”. — 2 Piet. 1:4, 10, 11, 19; 3:13; Isa. 65:17, 18.

  • Libro biblico numero 62: 1 Giovanni
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • Libro biblico numero 62: 1 Giovanni

      Scrittore: Apostolo Giovanni

      Dove fu scritto: Efeso, o nei pressi

      Quando fu completato: ca. 98 E.V.

      1. (a) Che qualità permea gli scritti di Giovanni, eppure cosa mostra che egli non era un sentimentalista? (b) Perché le sue tre lettere furono opportune?

      GIOVANNI, diletto apostolo di Gesù Cristo, nutriva profondo amore per la giustizia. Questo gli permise di capire a fondo il modo di pensare di Gesù. Perciò non ci sorprende che nei suoi scritti predomini il tema dell’amore. Egli non era comunque un sentimentalista, poiché Gesù si riferì a lui come a uno dei “Figli del Tuono [Boanerges]”. (Mar. 3:17) Infatti egli scrisse le sue tre lettere in difesa della verità e della giustizia, perché l’apostasia predetta dall’apostolo Paolo era divenuta evidente. Le tre lettere di Giovanni furono veramente opportune, perché contribuirono a rafforzare i primi cristiani nella loro lotta contro le infiltrazioni del “malvagio”. — 2 Tess. 2:3, 4; 1 Giov. 2:13, 14; 5:18, 19.

      2. (a) Cosa indica che le lettere di Giovanni furono scritte molto dopo Matteo, Marco e le lettere missionarie? (b) Quando e dove si pensa che siano state scritte le lettere?

      2 A giudicare dal contenuto, queste lettere appartengono a un periodo molto posteriore a quello dei Vangeli di Matteo e Marco, posteriore anche alle lettere missionarie di Pietro e Paolo. I tempi erano cambiati. Non si fa nessun riferimento al giudaismo, la minaccia più seria per le congregazioni ai giorni della loro infanzia; e non sembra ci sia alcuna citazione diretta delle Scritture Ebraiche. Giovanni parla invece dell’“ultima ora” e della comparsa di “molti anticristi”. (1 Giov. 2:18) Si riferisce ai suoi lettori con espressioni come “figlioletti miei” e a se stesso come all’“anziano”. (1 Giov. 2:1, 12, 13, 18, 28; 3:7, 18; 4:4; 5:21; 2 Giov. 1; 3 Giov. 1) Tutto questo fa pensare che le sue tre lettere siano state scritte in una tarda data. Inoltre, da 1 Giovanni 1:3, 4 sembra di capire che il Vangelo di Giovanni fu scritto all’incirca nello stesso periodo. In genere si ritiene che le tre lettere di Giovanni siano state completate verso il 98 E.V., poco prima della morte dell’apostolo, e che siano state scritte nei pressi di Efeso.

      3. (a) Cosa attesta l’identità dello scrittore e l’autenticità di 1 Giovanni? (b) Quali parole furono aggiunte successivamente, ma cosa prova che questo passo è spurio?

      3 Che 1 Giovanni sia stato effettivamente scritto dall’apostolo Giovanni è indicato dalla notevole somiglianza con il quarto Vangelo, sicuramente scritto da lui. Per esempio, egli inizia la lettera dicendo di essere un testimone oculare che ha visto “la parola della vita . . . , la vita eterna che era col Padre e ci fu resa manifesta”, espressioni straordinariamente simili a quelle con cui comincia il Vangelo di Giovanni. La sua autenticità è attestata dal Frammento Muratoriano e da antichi scrittori come Ireneo, Policarpo e Papia, tutti del II secolo E.V.a Secondo Eusebio (ca. 260-ca. 340 E.V.) l’autenticità di 1 Giovanni non fu mai messa in dubbio.b Comunque, c’è da notare che alcune vecchie traduzioni hanno aggiunto al capitolo 5, in fondo al versetto 7 e all’inizio del versetto 8, le seguenti parole: “Nel cielo: il Padre, e la Parola, e lo Spirito Santo; e questi tre sono una stessa cosa. Tre ancora son quelli che testimoniano sopra la terra”. (Diodati) Ma questo passo non si trova in nessuno dei manoscritti greci antichi e fu ovviamente aggiunto per sostenere la dottrina della Trinità. La maggioranza delle traduzioni moderne, sia cattoliche che protestanti, non includono queste parole nel testo principale. — 1 Giov. 1:1, 2.c

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