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  • Libro biblico numero 38: Zaccaria
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • contrariamente al messaggio del Regno e cercare di esercitare un’influenza negativa su altri componenti della congregazione del popolo di Dio, i suoi familiari dovrebbero lealmente sostenere qualsiasi decisione giudiziaria venga presa dalla congregazione. Si deve avere lo stesso atteggiamento nei confronti di un intimo amico che profetizzi falsamente, affinché si vergogni e sia ferito nel cuore per la sua azione errata.

      25. In che modo la profezia di Zaccaria si collega ad altre scritture nell’identificare il Messia, “Germoglio”, e il suo incarico di Sommo Sacerdote e Re sotto Geova?

      25 Come si è detto nei paragrafi introduttivi, l’ingresso di Gesù a Gerusalemme quale re, ‘umile e cavalcando un asino’, il fatto che sarebbe stato tradito per “trenta pezzi d’argento”, la dispersione dei suoi discepoli a quel tempo e il fatto che mentre era sul palo sarebbe stato trafitto da un soldato con una lancia furono tutti predetti da Zaccaria nei minimi particolari. (Zacc. 9:9; 11:12; 13:7; 12:10) La profezia menziona inoltre il “Germoglio” come l’edificatore del tempio di Geova. Un confronto fra Isaia 11:1-10, Geremia 23:5 e Luca 1:32, 33 mostra che questi è Gesù Cristo, il quale “regnerà sulla casa di Giacobbe per sempre”. Zaccaria descrive il “Germoglio” come “sacerdote sul suo trono”, il che si collega alle parole dell’apostolo Paolo: “Gesù . . . è divenuto sommo sacerdote alla maniera di Melchisedec per sempre” e “si è messo a sedere alla destra del trono della Maestà nei cieli”. (6:12, 13; Ebr. 6:20; 8:1) Così la profezia indica che il “Germoglio” è Sommo Sacerdote e Re alla destra di Dio nei cieli, mentre al tempo stesso proclama che Geova è il supremo Sovrano su tutto: “E Geova deve divenire re su tutta la terra. In quel giorno Geova mostrerà d’essere uno solo, e uno solo il suo nome”. — Zacc. 14:9.

      26. A quale glorioso “giorno” si riferisce ripetute volte Zaccaria?

      26 Riferendosi a quel tempo, il profeta ripete una ventina di volte la frase “in quel giorno”, che addirittura conclude la profezia. Un esame delle molte volte in cui ricorre mostra che è il giorno in cui Geova stronca il nome degli idoli e rimuove i falsi profeti. (13:2, 4) È il giorno in cui Geova fa guerra alle nazioni aggreditrici e semina confusione nelle loro file mentre le annienta e provvede ‘la valle dei suoi monti’ come rifugio per il suo proprio popolo. (14:1-5, 13; 12:8, 9) Sì, “Geova loro Dio certamente li salverà in quel giorno come il gregge del suo popolo”, ed essi si chiameranno l’un l’altro di sotto la vite e il fico. (Zacc. 9:16; 3:10; Mic. 4:4) È il glorioso giorno in cui Geova degli eserciti ‘risiederà in mezzo’ al suo popolo e in cui “acque vive usciranno da Gerusalemme”. Queste parole di Zaccaria identificano gli avvenimenti di “quel giorno” come forieri di “un nuovo cielo e una nuova terra” collegati con la promessa del Regno. — Zacc. 2:11; 14:8; Riv. 21:1-3; 22:1.

      27. In che modo la profezia di Zaccaria richiama l’attenzione sulla santificazione del nome di Geova?

      27 “Chi ha disprezzato il giorno delle piccole cose?”, chiede Geova. Ecco, questa prosperità sarà estesa all’intera terra: ‘Molti popoli e nazioni potenti realmente verranno a cercare Geova degli eserciti a Gerusalemme, e dieci uomini da tutte le lingue delle nazioni afferreranno per il lembo un uomo che è un giudeo, dicendo: “Certamente verremo con voi, poiché abbiamo udito che Dio è con voi”’. “In quel giorno” anche i campanelli del cavallo porteranno la scritta “La santità appartiene a Geova!” È molto utile studiare queste rincoranti profezie, poiché mostrano che il nome di Geova sarà davvero santificato per mezzo del Seme del Regno! — Zacc. 4:10; 8:22, 23; 14:20.

  • Libro biblico numero 39: Malachia
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • Libro biblico numero 39: Malachia

      Scrittore: Malachia

      Dove fu scritto: Gerusalemme

      Quando fu completato: Dopo il 443 a.E.V.

      1. Da cosa si nota lo zelo di Malachia per Geova?

      CHI era Malachia? Nelle Scritture non c’è alcuna informazione sui suoi antenati o sulla sua storia personale. Comunque, dal tenore della sua profezia è evidente che egli fu molto zelante nella sua devozione a Geova Dio, sostenendo il Suo nome e la pura adorazione, e che provò profonda indignazione verso quelli che professavano di servire Dio mentre servivano solo se stessi. Nei quattro capitoli della sua profezia il nome di Geova è menzionato 48 volte.

      2. Cosa può significare il nome Malachia, e quando si ritiene che sia vissuto?

      2 Il suo nome in ebraico è Malaʼkhì, che forse significa “mio messaggero”. Le Scritture Ebraiche, la Settanta e l’ordine cronologico dei libri, tutti pongono Malachia per ultimo fra i 12 profeti cosiddetti minori. Secondo la tradizione della Grande Sinagoga, egli visse dopo i profeti Aggeo e Zaccaria e fu contemporaneo di Neemia.

      3. Cosa indica che la profezia di Malachia fu scritta dopo il 443 a.E.V.?

      3 Quando fu scritta la profezia? Quando il paese era amministrato da un governatore, e ciò la pone all’epoca della restaurazione di Gerusalemme dopo i 70 anni di desolazione di Giuda. (Mal. 1:8) Ma di quale governatore si tratta? Dato che viene menzionato il servizio del tempio, ma senza far riferimento alla sua costruzione, dev’essere stato dopo il tempo del governatore Zorobabele, sotto la cui amministrazione il tempio fu completato. In questo periodo c’è solo un altro governatore menzionato nelle Scritture, Neemia. La profezia corrisponde al tempo di Neemia? In Malachia non si dice nulla della riedificazione di Gerusalemme e delle sue mura, il che elimina la prima parte del governatorato di Neemia. Comunque, si parla molto degli abusi del sacerdozio, cosa che collegherebbe Malachia con la situazione esistente quando Neemia tornò una seconda volta a Gerusalemme, dopo che era stato richiamato a Babilonia da Artaserse nel 443 a.E.V., 32º anno di regno del re. (Mal. 2:1; Nee. 13:6) Passi simili di Malachia e Neemia indicano che la profezia si riferisce a questo particolare tempo. — Mal. 2:4-8, 11, 12—Nee. 13:11, 15, 23-26; Mal. 3:8-10—Nee. 13:10-12.

      4. Cosa prova che il libro di Malachia è autentico e ispirato?

      4 Il libro di Malachia è sempre stato accettato dagli ebrei come autentico. Le citazioni che si trovano nelle Scritture Greche Cristiane, parecchie delle quali riguardano adempimenti della sua profezia, provano che il libro di Malachia era ispirato e faceva parte del canone delle Scritture Ebraiche riconosciuto dalla congregazione cristiana. — Mal. 1:2, 3—Rom. 9:13; Mal. 3:1—Matt. 11:10 e Luca 1:76 e 7:27; Mal. 4:5, 6—Matt. 11:14 e 17:10-13, Mar. 9:11-13 e Luca 1:17.

      5. A causa di quale cattiva condizione spirituale Malachia fu spinto a profetizzare?

      5 La profezia di Malachia indica che lo zelo e l’entusiasmo religioso suscitati dai profeti Aggeo e Zaccaria al tempo della riedificazione del tempio erano scomparsi. I sacerdoti erano diventati incuranti, orgogliosi e giusti ai loro propri occhi. I servizi del tempio erano divenuti una farsa. Decime e offerte non venivano più date perché si pensava che Dio non si interessasse di Israele. Le speranze concentrate su Zorobabele non si erano realizzate e, contrariamente alle attese di alcuni, il Messia non era venuto. La condizione spirituale dei giudei era precipitata a un livello molto basso. Che base c’era per infondere incoraggiamento e speranza? Come avrebbe potuto il popolo rendersi conto del suo vero stato e destarsi per tornare alla giustizia? La profezia di Malachia fornì la risposta.

      6. Com’è lo stile di Malachia?

      6 Lo stile di Malachia è schietto e vigoroso. Egli prima fa un’affermazione e poi risponde alle obiezioni di quelli a cui si rivolge. Alla fine, torna all’affermazione iniziale. Questo dà forza e vivacità alla sua argomentazione. Invece di toccare vette di sublime eloquenza, egli usa lo stile asciutto di un’argomentazione serrata.

      CONTENUTO DI MALACHIA

      7. Quale amore e quale odio esprime Geova?

      7 Il comandamento di Geova ai sacerdoti (1:1–2:17). Geova innanzi tutto esprime l’amore che ha per il suo popolo. Egli ha amato Giacobbe e ha odiato Esaù. Lasciate che Edom tenti di edificare i suoi luoghi devastati; Geova li demolirà e saranno chiamati “il territorio di malvagità”, il popolo denunciato da Geova, poiché Geova ‘sarà magnificato sul territorio d’Israele’. — 1:4, 5.

      8. In che modo i sacerdoti hanno contaminato la tavola di Geova, e perché su di loro verrà una maledizione?

      8 Ora Geova si rivolge direttamente ai ‘sacerdoti che disprezzano il suo nome’. Mentre cercano di giustificarsi, Geova indica i loro sacrifici ciechi, zoppi e malati, e chiede: Approverebbe mai il governatore simili offerte? In quanto a Geova, non ha alcun diletto in loro. Il suo nome dev’essere esaltato fra le nazioni, ma questi uomini lo profanano dicendo: “La tavola di Geova è qualcosa di contaminato”. Una maledizione scenderà su di loro, perché hanno ingannevolmente trasgredito i loro voti offrendo sacrifici senza valore. “‘Poiché io sono un gran Re’, ha detto Geova degli eserciti, ‘e il mio nome sarà tremendo fra le nazioni’”. — 1:6, 12, 14.

      9. In che cosa i sacerdoti sono venuti meno, e come hanno profanato la santità di Geova?

      9 Geova dà ora un comandamento ai sacerdoti, dicendo che se non prendono a cuore questo consiglio egli manderà una maledizione su di loro e sulle loro benedizioni. Spargerà lo sterco delle loro feste sulle loro facce perché non hanno osservato il patto di Levi. “Poiché le labbra del sacerdote sono quelle che devono custodire la conoscenza, e la legge è ciò che il popolo deve cercare dalla sua bocca; poiché egli è il messaggero di Geova degli eserciti”. (2:7) Malachia confessa il grande peccato di Israele e Giuda. Hanno agito slealmente l’uno con l’altro e hanno profanato la santità di Geova, loro Padre e Creatore, prendendo in moglie la figlia di un dio straniero. Sono arrivati al punto di

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