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Sfidata la vera adorazioneLa Torre di Guardia 1968 | 1° settembre
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Sfidata la vera adorazione
“E per certo accadrà un tempo d’angustia tale come non se ne sarà fatto accadere da che ci fu nazione fino a quel tempo. E durante quel tempo il tuo popolo scamperà”. — Dan. 12:1.
1. Che specie di èra cominciò nel 1914, e dove troviamo la soluzione dei suoi problemi?
L’ANNO 1914 diede inizio a qualche cosa. Due grandi guerre mondiali, la rovina di imperi e regni da lungo tempo stabiliti, il sorgere del comunismo internazionale, i tentativi di sostenere la pace — prima con la Lega delle Nazioni e quindi con le Nazioni Unite — l’avvento dell’èra spaziale, missilistica e nucleare: quest’èra di sconvolgimenti ebbe inizio nel 1914. E ora il genere umano va incontro ai complessi problemi che ne minacciano l’esistenza stessa. Che cosa c’è dietro questa esplosiva situazione? Dobbiamo volgerci alla Parola di Dio per avere la risposta.
2, 3. (a) In che modo ha inizio il “tempo d’angustia”? (b) Chi è Gog, e come attacca il “popolo Israele” di Dio?
2 La profezia di Daniele, citata sopra, ci dice che questo “tempo d’angustia” ha inizio quando l’arcangelo Michele si leva per la salvezza del suo popolo. E Rivelazione capitolo 12, versetti da 7 fino a 9, descrive questo medesimo Michele, l’intronizzato Re, Gesù Cristo, che si leva per scagliare giù dal cielo l’arcinemico Satana, gettandolo nelle vicinanze della terra. Così Satana assume il ruolo di Gog, l’infuriato principe dei demoni, che dal limitato reame spirituale che ancora gli rimane, il paese di Magog, si lancia al finale attacco contro il reame della vera adorazione che ora il popolo di Dio occupa sulla terra. Riusciranno Gog e i suoi accoliti demonici, che radunano gli eserciti alleati delle nazioni della terra provvisti di potenza nucleare, a spazzar via i veri adoratori di Dio, i cristiani testimoni di Geova? Lasciamo che la stessa Parola di Dio risponda:
3 “Perciò profetizza, o figlio d’uomo, e devi dire a Gog: ‘Il Signore Geova ha detto questo: “In quel giorno, quando il mio popolo Israele dimorerà in sicurtà, non lo saprai tu? E per certo verrai dal tuo luogo, dalle parti più remote del nord, tu e molti popoli con te, tutti montati su cavalli, una grande congregazione, pure numerose forze militari. E dovrai salire contro il mio popolo Israele, come nuvole che coprano il paese. Accadrà nella parte finale dei giorni, e per certo ti condurrò contro il mio paese, acciocché le nazioni mi conoscano quando mi santificherò in te dinanzi ai loro occhi, o Gog”’”. — Ezec. 38:14-16.
4. Come sono stati prefigurati gli avvenimenti verificatisi dal 1914?
4 Ma Geova come si santifica in Gog? L’emozionante dramma rappresentato ai giorni del re Ezechia di Giuda, nell’ottavo secolo prima della nostra Èra Volgare, illustra ciò che accade oggi dopo l’assunzione del potere da parte di Cristo Gesù, colui che è più grande di Ezechia, nel celeste regno di Dio nel 1914 E.V.
PREPARIAMOCI PER FAR FRONTE ALLA MINACCIA
5, 6. (a) Descrivete l’avanzata di Sennacherib. (b) Quale assicurazione diede Geova, e perché questo ci interessa oggi?
5 Le orde assire erano in cammino. Apparentemente, in quegli antichi giorni di lotta nazionalistica poteva sembrare che il re Sennacherib sferrasse un attacco contro l’Egitto, suo unico rivale al dominio mondiale. Ma le città di Giuda erano sulla sua linea di marcia. Ad una ad una queste furono sopraffatte dall’ondata totalitaria. Isaia 10:28-32 descrive la sua spaventosa avanzata, di città in città, da Aiat a Nob, e ora, in vista delle mura di Gerusalemme, “agita la mano minacciosamente al monte della figlia di Sion, il colle di Gerusalemme”. Sono sgomenti gli abitanti di Gerusalemme? No, poiché “il Sovrano Signore, Geova degli eserciti” stesso, ha dato la meravigliosa assicurazione:
6 “Non aver timore, o mio popolo che dimori in Sion, a causa dell’Assiro, che con la verga ti colpiva e che alzava contro di te il suo proprio bastone come faceva l’Egitto. Poiché ancora pochissimo tempo, e la denuncia sarà pervenuta alla fine, e la mia ira, alla loro consunzione”. (Isa. 10:24, 25) Di fronte alla moderna minaccia del nazionalismo, anche noi possiamo trarre conforto da questa profetica assicurazione.
7, 8. (a) Mediante quale cospirazione Satana mosse contro il rimanente restaurato? (b) In armonia con quale altra profezia i testimoni di Geova si impegnarono strenuamente per prepararsi a far fronte all’assalto?
7 E perché? Nei tempi moderni, non appena il dominante Re, Gesù Cristo, ristabilì l’unto rimanente dei testimoni di Geova nel loro paese di adorazione teocratica, nell’anno 1919, Satana cominciò a recare su di essi malvagia opposizione. Sebbene il germanico “re del nord” avesse subìto una grave ferita alla testa nella prima guerra mondiale, divenne ben presto la parte direttiva di una nuova cospirazione satanica per conquistare il dominio mondiale e spazzar via dalla terra la vera adorazione. (Riv. 13:3) La storia degli anni venti e degli anni trenta rivela l’ascesa della potenza di nazismo, fascismo e Azione Cattolica che non solo cercò di rovesciare le nazioni democratiche, raffigurate dall’egiziano “re del sud”, ma mosse anche contro il piccolo, zelante gruppo dei testimoni di Geova.
8 Questi adoratori del vero Dio ebbero fede che le parole di un altro profeta di Dio si sarebbero adempiute: “Ed egli [Cristo] recherà per certo la liberazione dall’Assiro, quando verrà nel nostro paese e quando calcherà il nostro territorio”. Così si impegnarono strenuamente nel ministero, per “suscitare contro di lui sette pastori, sì, otto duchi del genere umano”, sufficienti sorveglianti dedicati, e altri, per prendere la direttiva nell’adorazione. (Mic. 5:1, 5, 6) Inoltre, nel 1938, la struttura teocratica era stata pienamente ristabilita nelle congregazioni dei testimoni di Geova in tutto il mondo, così che erano preparati, per immeritata benignità di Geova, a resistere a qualunque assalto dell’“Assiro”.
9. Come sventò Ezechia l’immediata minaccia, e oggi quale significato può aver questo?
9 Intorno all’invasione nel giorno di Ezechia, il racconto ci dice: “E nel quattordicesimo anno del re Ezechia, Sennacherib re d’Assiria salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le prendeva”. Sventando l’immediata minaccia, Ezechia accettò di pagare il tributo a Sennacherib, stroncando persino dal tempio di Geova le porte e gli stipiti rivestiti, per fare questo pagamento. (2 Re 18:13-16) Senza dubbio questo faceva parte della strategia di guerra teocratica di Ezechia, una mossa per guadagnare tempo, e per mettersi maggiormente in grado di combattere contro il nemico. Similmente oggi ci sono occasioni nelle quali i testimoni di Geova devono agire cautamente per conservare il diritto dato loro da Dio di praticare la vera adorazione. Nei paesi prevalentemente nazionalistici, non è sempre possibile compiere apertamente la testimonianza di casa in casa o con le riviste, e il popolo di Geova può dover cedere al nemico questa porta del servizio. Comunque, mediante testimonianza occasionale, testimonianza nei parchi, facendo visite ulteriori e studi a coloro che si sa sono interessati, e con altri mezzi, essi continuano il loro prezioso servizio a Geova, spesso con grande spesa personale.
10, 11. (a) Quali altre sagge misure prese Ezechia, e perché? (b) Nell’adempimento, come ha agito oggi il rimanente?
10 Ma il re Ezechia prese altre sagge misure per la preservazione della città e del tempio di adorazione di Geova. “Quando Ezechia ebbe visto che Sennacherib era venuto con la faccia volta contro Gerusalemme per la guerra, decise quindi con i suoi principi e con i suoi uomini potenti di turare le acque delle sorgenti che eran fuori della città; e dunque lo aiutarono. Pertanto si radunò molta gente, e turava tutte le sorgenti e il torrente che inonda in mezzo al paese, dicendo: ‘Perché dovrebbero i re d’Assiria venire e trovare effettivamente una gran quantità d’acqua?’” (2 Cron. 32:1-4) Queste preziose provviste d’acqua furono invece portate mediante gallerie nella città. — 2 Re 20:20.
11 In maniera simile, dopo che nel 1919 era stata ripristinata la vera adorazione, l’unto rimanente dei testimoni di Geova, che rappresentano Cristo Gesù qui sulla terra, ha prestato attenzione alle provviste di verità del Regno, fornite da Geova per mezzo di suo Figlio. Queste ristoratrici acque di verità non scorrono per il beneficio dei volontari oppositori dell’Onnipotente Dio. Devono essere protette dall’interferenza nemica. Ma costruendo stamperie, e svolgendo attività tipografica in tutta la terra, sia apertamente che in modo clandestino, il rimanente ha adempiuto il suo profetico mandato di “schiavo fedele e discreto” accertandosi che i provvedimenti spirituali siano “a suo tempo” resi disponibili a tutti quelli della casa di Dio sulla terra, e questo nonostante aspra opposizione negli stati polizieschi. — Matt. 24:45-47.
12, 13. (a) Che cosa fu raffigurato dall’ulteriore coraggiosa azione di Ezechia? (b) Perché ora i servitori di Geova possono essere contenti?
12 “Per giunta, [Ezechia] si fece coraggio ed edificò tutte le mura rotte e vi eresse sopra delle torri, e al di fuori altre mura, e riparò il Terrapieno della città di Davide, e fece dardi in abbondanza e scudi”. (2 Cron. 32:5) Nell’adempimento, Cristo Gesù ha edificato l’organizzazione dei testimoni di Geova per la guerra spirituale, e ha riparato le brecce provocate nei secoli dall’apostata condotta della cristianità, e anche da loro stessi per non aver predicato intrepidamente durante la prima guerra mondiale. Inoltre, il Re ha munito i suoi seguaci del “grande scudo della fede” e della “spada dello spirito, cioè la parola di Dio”, e li ha ravvivati per il servizio teocratico. — Efes. 6:16, 17.
13 Avendo questa armatura spirituale e un’abbondante provvista d’acque di verità, il rimanente e i loro compagni nell’adorazione sono davvero benedetti, e così possono essere contenti, come lo furono i figli di Cora che al giorno di Ezechia cantarono nel tempio di Geova: “C’è un fiume i corsi del quale fanno rallegrare la città di Dio, il più santo gran tabernacolo dell’Altissimo. Dio è in mezzo alla città; non sarà fatta vacillare. Dio l’aiuterà all’apparir del mattino”. (Sal. 46:4, 5) È proprio vero, nei tempi antichi e anche oggi!
14, 15. (a) Quale opportuno incoraggiamento fu quindi dato? (b) Quale simile provvedimento è stato preso oggi, e con quale risultato?
14 Ora Ezechia radunava il popolo e “parlava al loro cuore, dicendo: ‘Siate coraggiosi e forti. Non abbiate timore né siate atterriti a causa del re d’Assiria e a motivo di tutta la folla che è con lui; poiché con noi ce ne sono più di quanti ce ne siano con lui. Con lui è un braccio di carne, ma con noi è Geova nostro Dio per aiutarci e per combattere le nostre battaglie’. E il popolo era rassicurato dalle parole di Ezechia re di Giuda”. (2 Cron. 32:6-8) Che grande, incoraggiante assemblea dev’essere stata! Come alle odierne assemblee dei testimoni di Geova, così allora, le edificanti parole di consiglio raggiunsero direttamente il cuore dei Giudei, incoraggiandoli a essere intrepidi di fronte alle minacce nazionalistiche di quelli che non possono fare altro che ‘uccidere il corpo’. — Matt. 10:28.
15 Mentre la moderna minaccia rappresentata da nazismo, fascismo e Azione Cattolica aumentava, Geova continuò a dare opportuno incoraggiamento per mezzo del suo canale sulla terra. La rivista Torre di Guardia (inglese) del 1º novembre 1933, pubblicò informazioni molto fortificanti nell’articolo “Non li temete”. E mentre i testimoni di Geova in Germania e in altri paesi totalitari cominciavano a subire imprigionamento e tortura nei campi di concentramento, gli articoli sulla profezia di Daniele nei numeri de La Torre di Guardia (inglese) di ottobre, novembre e dicembre del 1934 li rafforzarono perché perseverassero nel ‘crogiuolo’ della persecuzione e sopravvivessero alla “fossa dei leoni”. L’ondata di nazionalismo totalitario non fu capace di infrangere la loro integrità cristiana, come non può infrangerla oggi, trent’anni dopo.
DEFINITA LA CONTESA
16. (a) Quale situazione c’era ora in Giuda? (b) Quale demonico proposito si nasconde oggi dietro la propaganda satanica?
16 Ma ora Sennacherib ha devastato molte città di Giuda. Egli è accampato contro Lachis, uno degli ultimi avamposti, circa cinquanta chilometri a sud-ovest di Gerusalemme, “e tutta la sua potenza imperiale con lui”. (2 Cron. 32:9) Similmente nei tempi moderni, Satana il Diavolo ha invaso il paese dell’adorazione di Geova, e ha radunato i “re dell’intera terra abitata” per combattere contro il popolo di Dio e per schierarsi dalla parte di Satana nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, ad Har-Maghedon. Per attuare questo proposito, Satana ha istigato propaganda demonica, che esce non solo dalla sua propria bocca di dragone ma anche “dalla bocca della bestia selvaggia [l’animalesco sistema politico della terra] e dalla bocca del falso profeta [l’Impero Anglo-Americano che parla solennemente]”. (Riv. 16:13, 14, 16) Tutto questo gracchiare a sostegno dei vacillanti governi nazionalistici, delle divise NU e di altri strumenti umani, è in effetti un esprimere opposizione allo stabilito regno di Geova mediante Cristo.
17. In che modo il moderno Rabsache cerca di raggiungere i testimoni di Geova con la sua propaganda?
17 Ah, ma l’intento della propaganda di Satana è anche di abbattere e intimidire quelli che veramente servono Dio sulla terra nel suo luogo di adorazione. E com’è ben raffigurato questo da Sennacherib che mandò Tartan, Rabsaris e Rabsache con numerose forze militari per biasimare i Giudei assediati in Gerusalemme! Rabsache, il cui nome pare sia un titolo che significa “Capo coppiere”, è il portavoce del gruppo, colui a cui è affidato il compito di versare ai Giudei una pozione di propaganda assira. Egli è un Giudeo rinnegato, secondo Giuseppe Flavio, e sa parlare la “lingua dei Giudei”. E, come Rabsache, gli odierni coppieri di Satana cercano di raggiungere i testimoni di Geova con parole di minaccia le quali, essi sperano, li facciano allontanare dalla loro integrità a Dio.
18. Quali odiose azioni furono causate dalla propaganda degli anni della seconda guerra mondiale, ma riuscirono nel loro scopo?
18 Questo ben corrisponde al critico periodo della fine degli anni trenta e del principio degli anni quaranta, quando i propagandisti satanici, compreso il clero della cristianità, istigarono fanatici odii contro i testimoni di Geova, chiedendo loro di rendere omaggio alla svastica, o a qualsiasi altra bandiera fosse l’emblema locale del nazionalismo. Sotto le dittature, i testimoni di Geova furono gettati in campi di prigionia e uccisi. Nei paesi democratici, furono assaliti da urlanti turbe, le loro case e i loro luoghi di raduno furono invasi e devastati, e i loro figli furono espulsi dalle scuole, tutto come risultato della propaganda nazionalistica. Ma nonostante tutte le sue minacce, il moderno “Rabsache” non è riuscito a intaccare l’integrità dei testimoni di Dio. Essi continuarono con zelo il loro servizio a Dio, col risultato che i 71.509 ministri che facevano rapporto di servizio nel 1939, l’anno prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale, salirono a 141.606 nel 1945, l’anno in cui la guerra finì.
19, 20. (a) Come Rabsache parlò in modo derisorio di Geova? (b) Nell’adempimento, come le sue millanterie sono in parte vere, in parte false?
19 Rabsache parlò in modo derisorio del vero Dio, Geova: “Questo è ciò che ha detto Sennacherib re d’Assiria: ‘In che cosa confidate mentre sedete quietamente, stretti dall’assedio in Gerusalemme? Non vi seduce Ezechia per darvi a morire di carestia e di sete, dicendo: “Geova nostro Dio stesso ci libererà dalla palma del re d’Assiria”? . . . Chi fra tutti gli dèi di queste nazioni che i miei antenati votarono alla distruzione è stato in grado di liberare il suo popolo dalla mia mano, così che il vostro Dio possa liberarvi dalla mia mano? E ora non lasciate che Ezechia v’inganni o vi seduca in questo modo e non riponete fede in lui, poiché nessun dio di alcuna nazione o regno ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano e dalla mano dei miei antenati. Quanto meno, quindi, il vostro proprio Dio vi libererà dalla mia mano?’” — 2 Cron. 32:10-15.
20 Nell’adempimento, gli dèi e le religioni dei popoli della terra non sono affatto riusciti a impedire che fossero vittime del nazionalismo! In tempo di crisi, cattolici, protestanti, Ebrei, buddisti e altri sono stati tutti presi nella rete della nazionalistica macchina bellica. Ma i veri cristiani, i Giudei spirituali che confidano in Geova e nel Cristo rafforzato da Dio, non sono stati spaventati dalle beffarde minacce. Pazientemente, confidano in Geova.
21, 22. (a) Quale allettante offerta fece quindi Sennacherib? (b) Come reagì il popolo, provvedendo quale precedente per noi oggi?
21 Il re d’Assiria offrì un’allettante ricompensa al prezzo del compromesso: “Fate una capitolazione a me, e uscite a me, e mangiate ciascuno dalla sua propria vite e ciascuno dal suo proprio fico e bevete ciascuno l’acqua della sua propria cisterna, finché io venga ed effettivamente vi porti in un paese simile al vostro proprio paese, un paese di grano e di vino nuovo, un paese di pane e di vigne, un paese di ulivi e di miele; e continuate a vivere per non morire. E non ascoltate Ezechia, poiché egli vi seduce, dicendo: ‘Geova stesso ci libererà’”. Infatti, persino il vicino Israele era caduto! Comunque, “il popolo taceva e non gli rispose parola, poiché il comandamento del re stabiliva, dicendo: ‘Non gli dovete rispondere’”. — 2 Re 18:31-36.
22 Similmente, oggi, i testimoni di Geova non contendono né discutono coi propagandisti satanici. Piuttosto, danno ascolto all’esempio di Ezechia e del suo illustre antenato, il re Davide, che disse: “Certo metterò una museruola a guardia della mia propria bocca, finché qualche malvagio è di fronte a me”. — Sal. 39:1.
23. In che modo i moderni testimoni di Geova respinsero un’offerta simile a quella di Sennacherib?
23 L’offerta dell’Assiro somiglia a quella fatta dai nazisti ai testimoni di Geova mentre erano nei campi di concentramento. Dopo che questi cristiani erano stati in prigione per anni a motivo del loro rifiuto di acclamare il “dio” nazista, fu loro offerta la libertà, a condizione che firmassero la rinuncia alla loro fede. Quale fu la loro risposta? Una testimone oculare scrive: “Avrebbero potuto immediatamente essere liberati se avessero rinnegato la loro fede. Ma, al contrario, non smisero di resistere, riuscendo perfino a introdurre nel campo libri e trattati, i quali scritti ne fecero impiccare parecchi”.a Anche col pericolo di morte, si attennero alla vera adorazione e mantennero l’integrità a Geova, il Supremo Sovrano e Dio della risurrezione.
24. (a) Perché Ezechia si addolorò, e come agì? (b) Che cos’è raffigurato oggi da Ezechia che si rivolse al profeta Isaia?
24 Ezechia, udendo le parole di Rabsache, si addolorò nel suo cuore. Fu questo per timore di coloro che potevano ora ‘uccidere il corpo’ o delle crudeli torture che i sadici Assiri potevano infliggere a lui e ai suoi compagni giudei? Niente affatto! Ezechia si addolorò per gli spregevoli vituperi con cui era coperto il nome di Geova. Dunque “immediatamente si strappò le vesti e si coprì di sacco ed entrò nella casa di Geova”. Cercò la comunione con Geova nel suo luogo di adorazione. (2 Re 19:1) E oggi l’unto rimanente dei testimoni di Geova e i loro compagni, che servono sotto Cristo, che è più grande di Ezechia, trovano forza e conforto in tempi di difficoltà servendo Dio con zelo e associandosi insieme come suoi adoratori del tempio. Inoltre, essi chiedono qual è la giusta condotta all’organizzazione dello “schiavo fedele e discreto” degli unti seguaci di Gesù sulla terra. Nello stesso modo, nella crisi relativa al nome di Geova, Ezechia cercò consiglio presso il canale di comunicazione di Geova, il fedele profeta Isaia. — 2 Re 19:2.
25, 26. (a) Per che cosa il popolo di Dio non ha ‘potenza nel giorno di angustia’? (b) Ma quale assicurazione diede Isaia?
25 Umilmente vestiti di sacco, gli ufficiali della casa di Ezechia e i sacerdoti anziani dicevano a Isaia: “Questo è ciò che Ezechia ha detto: ‘Questo giorno è un giorno di angustia e di rimprovero e di sprezzante insolenza; poiché i figli sono giunti fino alla bocca del seno, e non c’è la potenza di partorire. Forse Geova tuo Dio avrà udito tutte le parole di Rabsache, che il re d’Assiria suo signore ha mandato per biasimare l’Iddio vivente, ed effettivamente lo chiamerà a render conto delle parole che Geova tuo Dio ha udite. E tu devi innalzare preghiera a favore del rimanente che si dovrà trovare’”. (2 Re 19:3, 4) Con la sua propria forza, il popolo di Geova non è in grado di sopravvivere alla minaccia del nazionalismo. Ma che dire della forza di Geova? Quale assicurazione diede Isaia a questo riguardo?
26 “Quindi Isaia disse loro: ‘Dovreste dir questo al vostro signore: “Geova ha detto questo: ‘Non temere a causa delle parole che hai udite con le quali i servitori del re d’Assiria han parlato oltraggiosamente di me. Ecco, io metto in lui uno spirito, e deve udire una notizia e tornare al suo proprio paese; e per certo lo farò cadere di spada nel suo proprio paese’”’”. — 2 Re 19:5-7.
27. Come si adempirà la profezia con l’annientamento dei re nazionalistici e la distruzione dell’organizzazione di Satana?
27 Ah, ecco la positiva assicurazione che Sennacherib sarebbe stato alfine ricondotto con degradante sconfitta! E oggi, per mezzo della sua parola profetica, Geova ha similmente assicurato ai suoi integri testimoni che Satana e le sue schiere armate saranno infine annientate. E in quanto al nazionalistico “re del nord” è predetto che “ci saranno notizie che lo turberanno”, notizie da parte di Geova e del suo Re, trasmesse per mezzo degli unti testimoni sulla terra, le quali inciteranno questo “re” a infuriarsi contro il popolo di Dio. Ma allora Geova agirà! Il totalitario “re del nord” perirà, “e non ci sarà per lui nessun soccorritore”. Anche il “re del sud” sarà rotto “senza mano”. (Dan. 11:44, 45; 8:25) L’intera organizzazione terrestre di Satana sarà ‘scagliata nel lago di fuoco’ dell’eterna distruzione. Che confortante assicurazione da parte di Geova! — Riv. 19:20.
28. Quale provvedimento prese Geova, e i Suoi testimoni come risposero alla sfida del nazionalismo?
28 Ma che dire della crisi a cui andavano incontro i testimoni di Geova mentre s’addensavano le minacciose nubi della seconda guerra mondiale? Poiché ora sia nei paesi democratici che in quelli totalitari c’era la controversia del nazionalismo, Geova rafforzò amorevolmente il suo popolo con “il cibo a suo tempo”. L’articolo “Neutralità” ne La Torre di Guardia (inglese) del 1º novembre 1939, aiutò molti a tenere una condotta senza compromessi durante le nazionalistiche tempeste della seconda guerra mondiale. I testimoni di Geova rigettarono la dottrina secondo cui dovevano uccidere i loro conservi cristiani che abitavano in una nazione diversa. A costo di biasimi, imprigionamento e anche della vita stessa, mantennero la loro neutralità cristiana, mostrando un ‘amore fra loro’ che superò ogni barriera nazionalistica. Mostrarono di non essere “parte del mondo” del moderno Sennacherib. La loro risoluta difesa del principio biblico provvide una completa risposta ai propagandisti. Il nome di Geova fu onorato! — Giov. 13:34, 35; 17:14.
29. (a) In modo corrispondente al tipo, quale temporaneo sollievo ottennero i testimoni di Geova alla fine della seconda guerra mondiale? (b) Ma perché dobbiamo aspettarci ulteriori difficoltà?
29 Dal racconto risulta che Sennacherib non mise immediatamente in atto la vanagloriosa sfida di Rabsache. Questo poté esser dovuto a una temporanea sconfitta subìta per mano di Tiraca, governante d’Egitto a sud. Questo poté ben corrispondere alle nazioni democratiche che inghiottirono il “fiume” totalitario, vomitato da Satana col principale intento di sommergere l’unto rimanente, che rappresenta l’organizzazione di Geova, simile a una donna, sulla terra. Ma questo sollievo ottenuto alla fine della seconda guerra mondiale è al massimo solo temporaneo. Gog di Magog è ancora sciolto! La profezia dice di lui: “E il dragone si adirò contro la donna, e se ne andò a far guerra contro i rimanenti del seme di lei, che osservano i comandamenti di Dio e hanno l’opera di rendere testimonianza a Gesù”. (Riv. 12:15-17) E il risultato finale? Ora lo vedremo!
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Santifichiamo “il Santo d’Israele”La Torre di Guardia 1968 | 1° settembre
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Santifichiamo “il Santo d’Israele”
“E farò conoscere il mio santo nome in mezzo al mio popolo Israele, e non farò più profanare il mio santo nome; e le nazioni dovranno conoscere che io sono Geova, il Santo in Israele”. — Ezec. 39:7.
1. Quale situazione si presenta ora al genere umano, e in particolare ai testimoni di Geova?
SEBBENE siano passate due guerre mondiali, recando indicibile afflizione al genere umano, il comunista “re del nord” e il democratico “re del sud” hanno di nuovo riempito la terra di propaganda nazionalistica. Mentre si guardano in cagnesco al di sopra dei loro rispettivi arsenali nucleari, ora ‘si impegnano in uno scontro’ per mezzo di guerre “fredde” e di guerre in piccole proporzioni. (Dan. 11:40) Parlano di coesistenza competitiva, ma ciascuno è deciso a far cessare l’altro d’esistere. Mentre le tensioni aumentano, le lealtà nazionalistiche sono istigate fino al parossismo in tutta la terra. L’ideatore di tutto ciò, il degradato Satana, o “Gog di Magog”, si mette così in posizione di lanciare il suo finale attacco agli unti testimoni di Geova, i rappresentanti sulla terra della “città del gran Re”, la celeste Gerusalemme dove Geova risiede per mezzo del suo spirito. — Sal. 48:2.
2. Come Sennacherib rinnovò la sua minaccia contro Gerusalemme?
2 Consultando il racconto di II Re 19:8-10, riscontriamo che il re d’Assiria s’è ora maggiormente avvicinato a Gerusalemme e ‘combatte contro Libna’, a soli quaranta chilometri. Ora egli manda a Ezechia lettere di minaccia, dicendo ai suoi messaggeri: “Dovreste dir questo a Ezechia re di Giuda: ‘Non t’inganni il tuo Dio in cui confidi, dicendo: “Gerusalemme non sarà data in mano al re d’Assiria”’”.
3. (a) Quali prepotenti tattiche ha adottato il comunista “re del nord”? (b) Secondo un commentatore, qual è stato il risultato delle persecuzioni dei testimoni di Geova nell’Unione Sovietica?
3 Similmente, in quest’èra dopo la seconda guerra mondiale, i vanagloriosi propagandisti satanici non solo continuano a radunare tutte le nazioni ad Har-Maghedon, ma cercano pure di costringere i fedeli adoratori di Geova a compromettere la loro posizione dinanzi a Dio. Il “re del nord”, ora prevalentemente comunista, ha sferrato attacchi particolarmente duri contro i testimoni di Geova. Essi sono stati sottoposti a crudele propaganda. Inoltre, risulta che sino all’aprile 1951 ben 7.000 testimoni di Geova erano stati arrestati nelle repubbliche occidentali dell’Unione Sovietica e deportati in campi di lavori forzati negli Urali, in Siberia, a Vorkuta e nel Kazachstan. Come fecero fronte a questa minaccia contro la loro integrità cristiana? Nel suo libro Religion in the Soviet Union, Walter Kolarz scrive:
Questa non fu la fine dei ‘Testimoni’ in Russia, ma solo l’inizio di un nuovo capitolo nelle loro attività di proselitismo. Essi cercarono anche di propagare la loro fede quando si fermavano nelle stazioni durante il viaggio per l’esilio. Deportandoli il governo sovietico non avrebbe potuto far nulla di meglio per la divulgazione della loro fede. Dall’isolamento dei loro villaggi i ‘Testimoni” furono portati in un mondo più vasto, anche se questo era solo il mondo terribile dei campi di concentramento e di lavori forzati. Lì incontrarono un gran numero di persone disilluse e maltrattate molte delle quali erano predisposte ad accettare le loro promesse di un totale cambiamento nella struttura politica del mondo durante la vita della presente generazione.
Con la proclamazione dell’amnistia sovietica nel 1955, sia i ‘Testimoni’ che erano tali da lungo tempo che i loro nuovi convertiti tornarono alle loro case o rimasero a lavorare come persone libere nei luoghi d’esilio. In questo modo i geovisti . . . si sparsero in molte parti dell’Unione Sovietica. Riapparvero in tutte le Repubbliche Sovietiche occidentali. Stabilirono nuove organizzazioni nelle precedenti aree di lavori forzati come l’Estremo Oriente e la Repubblica dei Komi, dove ci sono diramazioni geoviste lungo tutta la malfamata linea ferroviaria della Peciora che termina a Vorkuta. I geovisti invasero anche la Siberia e il Kazachstan, dove sono particolarmente numerosi. . . . Fu stabilita un’organizzazione geovista anche nel Daghestan. . . . In breve, il ramo russo dei Testimoni di Geova può essere considerato uno dei più forti nel mondo, e certo non c’è in nessun luogo alcun ramo che riceva tanta avversa pubblicità dalla potenza secolare. . . .
Solo il futuro dirà se Kruscev ha avuto più successo di Hitler o di Stalin nel combattere il pericolo ‘geovista’.
Hitler, Stalin e Kruscev hanno avuto il loro periodo di potere, ma gli oltraggiati Giudei spirituali nei paesi del “re del nord” continuano a espandere la loro adorazione, alla lode di Geova.
4. (a) Come Sennacherib continuò a biasimare Geova? (b) I propagandisti comunisti come hanno seguìto un modello simile, e con quale risultato?
4 Un altro racconto riassume il secondo violento attacco propagandistico contro Gerusalemme con queste parole: “E i . . . servitori [di Sennacherib] parlarono ancora contro Geova il vero Dio e contro Ezechia suo servitore. Egli scrisse perfino delle lettere per biasimare Geova l’Iddio d’Israele e per parlare contro di lui, dicendo: ‘Come gli dèi delle nazioni dei paesi che non liberarono il loro popolo dalla mia mano, così l’Iddio di Ezechia non libererà il suo popolo dalla mia mano’”. (2 Cron. 32:16, 17) In modo simile, i propagandisti comunisti hanno scritto libri, compreso uno di 159 pagine intitolato “Vanno sotto il nome di Geova Dio”, hanno pubblicato denunce nella Pravda e in Trud e in articoli di riviste illustrate, come quello di Krokodil su “I ragni”, e distribuito film denigratori due dei quali erano intitolati “Armaghedon” e “Smascherati gli apostoli”, nel deciso tentativo di vituperare il nome di Geova e biasimare le attività di predicazione dei Suoi testimoni. Ma i testimoni di Geova hanno forse indietreggiato di fronte all’assalto comunista? Le notizie pervenute dall’interno della Russia dicono No! Quella che segue è una notizia tipica:
Essendo situati, per così dire, proprio nel cuore del “re del nord”, i nostri fratelli hanno sacrificato a favore di Geova e della sua verità tutta la loro vita e tutti i loro possedimenti e averi e si mantengono devotamente e lealmente dalla parte di Geova Dio, il Grande Sovrano e Teocrata. In questa decisiva e aspra lotta per la fede essi combattono a favore del loro Dio Geova. Il messaggio del regno di Dio trionfa dai Carpazi alle isole Curili.a
5. Quali stoltezze hanno commesso i comunisti, in armonia con la bestemmia dei propagandisti di Sennacherib?
5 I blasfemi insulti continuarono: “E chiamavano ad alta voce nella lingua dei Giudei il popolo di Gerusalemme che era sulle mura. Per farli intimorire e per turbarli, al fine di catturare la città. E continuarono a parlare contro l’Iddio di Gerusalemme come contro gli dèi dei popoli della terra, opera delle mani dell’uomo”. (2 Cron. 32:18, 19) Miseri, ciechi propagandisti! Essi pensano che il nostro Dio non sia più forte degli dèi d’argilla e di pietra, le vane immagini delle nazioni. E sebbene i comunisti si siano resi conto dell’ipocrisia delle icone che i loro antenati adorarono, che stoltezza rendere ora gloria agli eroi nazionali e al militare “dio delle fortezze”, e vantarsi delle loro imprese scientifiche! (Dan. 11:38) Come sono insensati a dire: “Non c’è Geova”, perché non hanno scoperto nessuna galleggiante immagine di Dio dalle loro piccole navi spaziali! — Sal. 14:1.
6. Chi partecipa ora alla campagna propagandistica, e i testimoni di Geova dove cercano dunque aiuto?
6 E ora, col peggiorare della situazione mondiale, le democratiche nazioni del “re del sud” cominciano a diffondere il loro proprio tipo di propaganda nazionalistica. Al culmine della crisi, che cosa faranno i testimoni di Geova, che non appartengono né al “nord” né al “sud”? Ebbene, faranno esattamente ciò che fecero Ezechia ed Isaia! “Ezechia il re e Isaia figlio di Amoz, il profeta, continuarono a pregare per questo e a gridare ai cieli per aiuto”. (2 Cron. 32:20) Che eccellente esempio per il popolo di Geova d’oggi!
CONFIDATE IN GEOVA
7, 8. (a) Quale supplica fece Ezechia? (b) Perché la sua preghiera, e anche quella di Salmo 83, non sarebbe rimasta inascoltata?
7 Il racconto di II Re (anche Isaia capitolo 37) descrive con maggiori particolari il corso degli avvenimenti. “Ezechia prese quindi le lettere dalla mano dei messaggeri e le lesse, dopo di che Ezechia salì alla casa di Geova e lo spiegò dinanzi a Geova. Ed Ezechia pregava dinanzi a Geova e diceva: ‘O Geova Iddio d’Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei il vero Dio di tutti i regni della terra. Tu stesso hai fatto i cieli e la terra. Porgi il tuo orecchio, o Geova, e odi. Apri i tuoi occhi, o Geova, e vedi, e odi le parole di Sennacherib che egli ha mandate per biasimare l’Iddio vivente’”. — 2 Re 19:14-16.
8 Di che cosa s’interessava principalmente Ezechia: della sua salvezza, o di togliere il vituperio gettato sul nome di Geova? Lasciamo che risponda la sua preghiera riguardo all’Assiro: “E ora, o Geova nostro Dio, salvaci, ti prego, dalla sua mano, affinché tutti i regni della terra conoscano che solo tu, o Geova, sei Dio”. (2 Re 19:19) Questo fa rammentare un’altra famosa preghiera, che include “inoltre, l’Assiria stessa”: “Oh provino vergogna e sian turbati per tutti i tempi, e siano confusi e periscano; affinché conoscano che tu, il cui nome è Geova, tu solo sei l’Altissimo su tutta la terra”. (Sal. 83:8, 17, 18) Queste preghiere non rimangono inascoltate!
9, 10. (a) Quale risposta diede Geova per mezzo del suo canale, e questo canale di chi è un tipo? (b) Come trionfa il rimanente sui biasimi di Satana? (c) Chi è realmente da biasimare, e perché?
9 Geova darà prova della sua Divinità? Santificherà il suo nome dinanzi a tutte le nazioni? La risposta che diede a Ezechia per mezzo del suo profeta Isaia non lascia possibilità di dubbio. E questo è un appropriato tipo del messaggio che Geova proclama per mezzo del suo moderno canale, “lo schiavo fedele e discreto”, il rimanente dei suoi unti testimoni sulla terra: “La vergine figlia di Sion ti ha disprezzato, ti ha deriso. Dietro a te la figlia di Gerusalemme ha scosso la testa. Chi hai tu biasimato e di chi hai parlato oltraggiosamente? E contro chi hai alzato la voce e levi gli occhi in alto? Contro il Santo d’Israele!” — 2 Re 19:21, 22.
10 Nonostante tutti i loro tentativi, Satana e i suoi gonzi devono imparare che tutti i loro sforzi per infrangere l’integrità e l’adorazione del popolo di Dio sulla terra sono condannati. Biasimi e oltraggi non serviranno a nulla. Il rimanente dei testimoni di Geova continua a mantenere la verginità cristiana, dando prova d’esser degno di sposare Cristo. (2 Cor. 11:2) Realmente è il millantatore Satana che dev’essere biasimato. Che caduta subì quando tentò di esaltarsi al di sopra del neonato Regno, solo perché, insieme ai suoi demoni, Cristo lo scagliasse giù, onde divenisse Gog del paese di Magog! (Riv. 12:1-9; Isa. 14:12-15; Ezec. 38:2) Le macchinazioni di Gog contro “la vergine figlia di Sion” lo destinano a una ignominiosa distruzione. Egli non può violarla con la guerra carnale. Il suo finale, malvagio assalto mostra solo che in effetti egli combatte “contro il Santo d’Israele”, Geova Dio stesso.
11. Di che cosa si vanta il moderno Assiro, ma Geova come gli risponde?
11 Al vanaglorioso Assiro, nulla sembrava troppo difficile da conseguire, sia che si trattasse di abbattere gli alti cedri del Libano o di prosciugare i canali del Nilo. In modo simile, il moderno Gog, coi suoi armamenti nucleari sia del “nord” che del “sud”, ritiene che nessuna conquista gli sia impossibile. Solo Geova ha la risposta per questo tiranno. Ed essa è stata espressa con incrollabile fermezza per mezzo dei suoi profeti dei tempi antichi: “Non hai udito? Da tempi lontani è ciò che dovrò fare. Dai giorni passati l’ho pure formato. Ora di sicuro lo farò avvenire”. (2 Re 19:25) Nemmeno col satanico appoggio di Gog, nessun individuo od organizzazione su questa terra può opporsi all’espressione dei giusti giudizi di Geova.
12. Quale sorte è riservata alla falsa religione e ai suoi seguaci, per mano degli eserciti dell’“Assiro”?
12 Il “re del nord” sotto Gog farà sicuramente la sua parte nel devastare il moderno impero mondiale della falsa religione. Rivelazione capitolo 17 lo rende chiaro, mostrando che Geova impiegherà le “dieci corna”, o un numero completo di governanti nazionali sulla terra, per eseguire “il suo pensiero”, compresa la distruzione di questi sistemi religiosi. (Riv. 17:16, 17) Nello stesso modo che l’antica Assiria devastò le “città fortificate” delle nazioni adoratrici di demoni, così gli eserciti del moderno “Assiro” faranno la loro parte recando oggi la rovina sulla falsa religione. E allorché questi sistemi nazionalistici cadranno in rovina, tutti quelli che vi si sono rifugiati diverranno realmente “di mani deboli . . . atterriti . . . e avranno vergogna”. Periranno come “la vegetazione del campo e come tenera erba verde, l’erba dei tetti, quando c’è arsura prima del vento orientale”. (2 Re 19:25, 26) Si veda anche Rivelazione 18:9-19.
13, 14. (a) In che cosa l’Assiro fece un grosso sbaglio? (b) Che cosa dichiarò quindi Geova, e pertanto quale assicurazione hanno oggi i testimoni di Geova?
13 Ma il monarca assiro stesso ha fatto ora un grosso sbaglio! Si è messo nel paese che Geova diede ai suoi veri adoratori. Ha circondato Libna, e Gerusalemme — pensa lui — verrà subito dopo. È venuto il momento decisivo: Sennacherib contro “il Santo d’Israele”. Geova valuta il suo nemico, e biasima il satanico Gog: “Io conosco il tuo seder quieto e il tuo uscire e il tuo entrare, e il tuo eccitarti contro di me, perché il tuo eccitarti contro di me e il tuo ruggire sono saliti ai miei orecchi”. (2 Re 19:27, 28) Si infurii pure Gog negli stretti confini del paese di Magog, egli ha trovato un degno avversario!
14 I re d’Assiria erano abituati a condurre i re prigionieri a Ninive con un uncino infilato nel naso. Ma ora è la volta di Gog! Geova dichiara: “E per certo ti metterò il mio uncino al naso e la mia briglia fra le labbra”. L’ignobile tentativo di indurre i fedeli testimoni di Geova al servile compromesso fallisce! Essi han pregato Geova, e riposto in lui la loro fiducia. Raduni il moderno Assiro tutte le sue forze. Chiami sotto le armi centinaia di milioni di uomini per il finale assalto alla roccaforte della vera adorazione che Geova ha edificata mediante Cristo sulla terra. I testimoni di Geova continueranno ad attenersi saldamente alla loro neutralità cristiana. Non cederanno alla propaganda nazionalistica. Rimarranno al sicuro nella loro forte torre, Geova, e nulla riuscirà a ostacolare il cantico di lode e adorazione che elevano al suo nome. Le finali parole di Geova all’arcinemico sono: “E in realtà ti ricondurrò per la via per la quale sei venuto”. — 2 Re 19:28.
“TI SARÀ IL SEGNO”
15, 16. Quale segno diede Geova al suo popolo, e come dovevano agire in armonia con esso?
15 Geova dice quindi per mezzo del suo profeta Isaia: “E questo ti sarà il segno: Quest’anno si mangerà della crescita dei granelli caduti, e nel secondo anno il grano che spunterà da sé; ma nel terzo anno seminate, e mietete, e piantate vigne e mangiatene il frutto. E quelli della casa di Giuda che scampano, quelli che si lasciano rimanere, per certo metteranno radici all’ingiù e produrranno frutto all’insù. Poiché da Gerusalemme uscirà un rimanente, e quelli che scamperanno, dal monte Sion. Il medesimo zelo di Geova degli eserciti farà questo”. — Isa. 37:30-32; 2 Re 19:29-31.
16 Il tempo della semina era passato da molto. A causa dell’invasione assira, quell’anno non c’era possibilità di mietere. Così Geova diede un “segno” in quanto provvide per il suo popolo in modo miracoloso. Fece spuntare cibo in abbondanza dai granelli caduti durante la raccolta dell’anno precedente. Ma non fu tutto lì! L’anno seguente doveva essere un anno sabatico, in cui i fedeli Giudei dovevano mostrare di confidare in Geova lasciando incolti i loro campi. Avrebbe Geova provveduto? Certo la fede in Lui sarebbe stata ricompensata, avendo ulteriormente da ‘mangiare’ del grano che sarebbe spuntato da sé! E nel terzo anno, i Giudei avrebbero di nuovo raccolto il frutto delle loro proprie fatiche.
17. Come si è adempiuta la prima parte del segno nei tempi moderni?
17 Questo “segno” ha avuto un meraviglioso adempimento dal 1914 E.V. Al tempo in cui il superbo “Assiro” e la sua turba fanno della città santa dell’adorazione di Geova la “figlia di un’invasione”, Geova manda il suo Figlio come dominatore da Betleem, la sua celeste Casa del Pane, con abbondanti provviste di cibo spirituale per sostenere la vita. (Mic. 5:1, 2) Gog e le sue orde non sono in grado di impedire questo miracoloso provvedimento, ed esso è assicurato anche finché l’unto popolo di Geova continuerà a osservare il sabato mediante la fede e la quotidiana ubbidienza al loro Dio. Questo rimanente di Giudei spirituali sarà nutrito sino alla fine della guerra di Satana contro di loro qui sulla terra, e dopo di ciò. Sarà mostrato che sono fermamente radicati nel paese della vera adorazione di Dio, e saranno stabiliti come eterni portatori di frutto nel regno di Dio. Proprio tale rimanente deve uscire vittorioso “da Gerusalemme”, e tutto questo servirà da “segno” in relazione alla santificazione del nome di Geova. “Lo stesso zelo di Geova degli eserciti farà questo”. — 2 Re 19:31.
18, 19. Che cos’è raffigurato dalla parte finale del “segno”, e come ne vediamo oggi l’adempimento?
18 E come parte finale del “segno”, Isaia profetizzò riguardo al re d’Assiria: “Egli non entrerà in questa città né vi tirerà una freccia né l’affronterà con uno scudo né eleverà contro di essa bastione d’assedio. Per la via per la quale veniva, tornerà, e in questa città non entrerà, è l’espressione di Geova. E per certo io difenderò questa città per salvarla per amore di me stesso e per amore di Davide mio servitore”. (2 Re 19:32-34) Che conforto danno oggi queste parole all’unto rimanente e ai loro compagni! Per quanto Gog e le sue orde totalitarie minaccino e oltraggino, questo è tutto ciò che possono fare. Risulta che, nel loro finale approccio, le forze d’invasione di Sennacherib non giunsero mai oltre Libna, a quaranta chilometri da Gerusalemme. Oh, gridarono le loro minacce e agitarono i pugni contro la distante Gerusalemme, e Sennacherib mandò i suoi oltraggiosi propagandisti a intimorire e intimidire Ezechia e il suo popolo. Ma invano! L’Assiria non poté rappresentare nessuna vera minaccia per la roccaforte della vera adorazione.
19 Mentre il moderno Assiro agisce per piantare le sue nazionalistiche tende nel paese dedicato alla lode di Geova, si trova anch’esso nell’impossibilità di opporsi alla volontà divina. Le sue prigioni e i suoi campi di concentramento, sia nazisti che sovietici o della Cina comunista, non hanno scoperto nessuna formula per fare ai testimoni di Geova il “lavaggio del cervello”. Essi hanno invincibile fede. Individualmente e collettivamente, sono inespugnabili per il nemico. Geova ha purificato l’organizzazione del suo popolo dalla religione falsa e demonica e dalle immorali vie del mondo, e non permetterà mai ai nazionalistici governanti controllati dai demoni di invadere e contaminare la vera adorazione che è santa a Geova. Per amore del suo grande nome, e del suo patto per il Regno che ora si accentra nel più grande Davide, Cristo Gesù, Geova difende i rappresentanti terrestri della sua santa città. (Sal. 89:34-37) Si prepara a ricondurre il moderno Assiro al suo luogo.
20, 21. Quale drammatico capovolgimento si verificò ora dinanzi a Libna?
20 Ma guardate ora il dramma che si svolge davanti a Libna! I servili inviati di Sennacherib son tornati al campo dopo aver dato a Ezechia il finale avvertimento. L’ultimatum è stato dato! E laggiù, sparso nella Sefela, è il fior fiore della potenza assira, il suo grande esercito che non conosce sconfitte, lo strumento levato per infliggere a Gerusalemme il colpo decisivo. Il vanto del militarismo assiro sta per cogliere uno dei più ricchi frutti della sua conquista, “la città del gran Re”, Geova. Scende la notte. Tutto tace. È come la quiete prima della tempesta.
21 Ma la quiete continua! Allo spuntar dell’alba, un misterioso silenzio regna nel campo. Nulla si muove. Alla fine, alcuni Giudei si avventurano fuori di Libna per investigare. Venite tutti a vedere! Che spettacolo! Poiché “avvenne quella notte che l’angelo di Geova usciva e abbatteva centottantacinquemila nel campo degli Assiri. Quando il popolo si alzò la mattina di buon’ora, ebbene, ecco, erano tutti cadaveri”. — 2 Re 19:35.
22. In che modo questo prefigura l’azione di Geova ad Har-Maghedon?
22 Avverrà la stessa cosa quando la notte di Har-Maghedon scenderà sulla terra. L’arcangelo e Giustiziere di Geova, Cristo Gesù, verrà rapidamente, quietamente, come un ladro. La turba di Gog non sfuggirà. La loro ultima, schernitrice sfida contro il radunato rimanente dell’unto popolo di Geova sarà respinta mentre il Re di Dio li frantumerà con una verga di ferro, e li schiaccerà nello strettoio dell’ira dell’Onnipotente Dio. (Riv. 19:15) Sarà proprio come al giorno di Ezechia: “E Geova mandava un angelo e spazzava via ogni potente uomo di valore, e ogni condottiero e capo nel campo del re d’Assiria, così che egli tornò con vergogna di faccia al suo proprio paese”. — 2 Cron. 32:21.
23. Quale fu la sorte finale di Sennacherib, e che cosa raffigura questo?
23 Ma l’arrogante “re d’Assiria” se la caverà semplicemente “con vergogna di faccia”? Il giusto giudizio di Dio decreta dell’altro. Nella Parola di Dio è scritto riguardo a Sennacherib (cosa confermata dal prisma di Esar-Addon scoperto di recenteb) che “in seguito entrò nella casa del suo dio e lì certuni che erano usciti dalle sue proprie parti interiori lo fecero cadere di spada. Così Geova salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib re d’Assiria e dalla mano di tutti gli altri e diede loro riposo tutto intorno”. (2 Cron. 32:21, 22) Satana, il “padre della menzogna”, riscontrerà similmente che la religione che egli si è fatta non è una protezione. Poiché Cristo sicuramente lo legherà e lo scaglierà nell’abisso senza vita, chiudendolo e sigillandolo su di lui. (Riv. 20:2, 3) Solo allora i veri adoratori di Dio avranno “riposo tutto intorno”.
24. Come saranno allora esaltati Geova e Cristo agli occhi di molti, secondo il tipo?
24 Che occasione per lodare Geova! Il racconto di II Cronache finisce con le parole: “E ci furono molti che portarono doni a Geova in Gerusalemme e cose scelte a Ezechia re di Giuda, ed egli fu esaltato dopo ciò agli occhi di tutte le nazioni”. (II Cronache 32:23) E quando spunterà il mattino del nuovo ordine di Dio dopo Har-Maghedon, possiamo essere sicuri che tutti i superstiti offriranno sacrifici di lode in onore di Geova e del suo vittorioso Cristo, che è più grande di Ezechia. Tutta la terra godrà del riposo sabatico del dominio del Regno millenario di Cristo, e — che meravigliosa prospettiva — il Redentore Cristo sarà pure esaltato agli occhi di molti delle nazioni del genere umano che saranno riportati in vita dalla tomba mediante la risurrezione. — Giov. 5:28, 29.
25. (a) A quale trionfo partecipano così gli adoratori di Geova? (b) Quale grande privilegio si può ora avere, e a che cosa dovremmo porre il cuore?
25 Che trionfo per il celeste monte Sion! Che gioia per tutti quelli che dimorano sicuramente dietro il suo bastione, attenendosi saldamente alla vera adorazione! “Marciate intorno a Sion, e fatene il giro, contatene le torri. Ponete il cuore al suo bastione, ispezionatene le torri di dimora, per narrarlo alla generazione futura. Poiché questo Dio è il nostro Dio a tempo indefinito, sì, per sempre”. (Sal. 48:12-14) Com’è bello questo celeste Sion, diletto di Geova! E che grande privilegio abbiamo di narrarne la gloria alla “grande folla” della generazione che sopravvivrà ad Har-Maghedon e troverà la vita eterna in un santuario di lode esteso a tutta la terra! Tutti insieme, poniamo il cuore alla vera adorazione del solo, vero, eterno Dio, Geova. Il nome di questo “Santo d’Israele” sia rivendicato e santificato per sempre!
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