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La via per giungere alla perfetta integrità dell’uomoLa Torre di Guardia 1954 | 1° ottobre
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anni su cui Cristo Gesù regna come Signore, che l’uomo fedele sarà aiutato a raggiungere le esigenze dell’integrità. — Matt. 12:1-8; 19:28.
PERDONO DEI PECCATI
21. Quale altra autorità dimostrò Gesù nel suo ministero terreno, e quale conforto ha dato questo ai Cristiani?
21 Gesù ebbe anche l’autorità di perdonare i peccati. Infatti, certi scribi accusarono Gesù di bestemmiare perché affermava di avere questo potere. Rispondendo Gesù mostrò che per lui era così facile compiere un miracolo come dire: “I tuoi peccati sono perdonati”. L’uno era tanto facile quanto l’altro ed entrambi erano inerenti al programma delle cose nuove. “‘Ma, affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha sulla terra l’autorità di perdonare i peccati,’ egli disse quindi al paralitico: ‘Alzati, prendi il tuo letto e vattene a casa.’” (Matt. 9:6, NW) Quale grande sollievo è stato questo provvedimento per la coscienza del vero Cristiano, sapendo che quando prega il Padre suo Geova in nome di Gesù per ottenere la remissione dei peccati ed il perdono, tale remissione è concessa! — Mar. 11:25.
22. Quale felicità ha ora il popolo di Geova?
22 “Felici coloro dei quali sono state perdonate le opere illegali e dei quali sono stati coperti i peccati; felice l’uomo a cui Geova non attribuirà affatto il suo peccato”. (Rom. 4:7, 8, NW) Oggi l’unto rimanente dato che è stato giustificato per fede ha ricevuto la purificazione dei suoi passati peccati ereditari. Anche alle altre pecore è stato dato un segno di perdono. Oltre al fatto che entrambi i gruppi hanno ottenuto guarigione spirituale per mezzo della Parola di verità di Dio, questo significa che tutti i testimoni di Geova sono fin da ora in un grande stato di felicità. Essi stanno rinnovando le loro menti e sono già elevati in senso spirituale verso l’alta meta della santità. Sì, hanno preso la determinazione di rendere a Geova loro Dio Re esclusiva devozione e di mantenere verso di lui assoluta integrità. Ma, sappiamo che gli uomini hanno un lungo cammino da percorrere per giungere a tale perfetta esigenza. Comunque passo per passo noi desideriamo camminare diligentemente nella via che con immeritata benignità Geova ha provveduta onde l’uomo sia elevato in maniera graduale alla perfezione umana ad immagine di Dio.
23. Che cosa compirà infine la divina elevazione dell’umanità per mezzo del regno millenario di Gesù Cristo?
23 Noi attendiamo che venga uno stato di felicità ancora più grande, dopo Harmaghedon, quando cominceranno per i sopravvissuti, per la loro progenie e per i risuscitati le guarigioni fisiche. Mentre il genere umano ha compiuto un regresso cadendo dalle originali esigenze di Dio ad un bassissimo livello nei passati seimila anni, con un accelerato programma Gesù Cristo adempirà l’elevazione della nuova famiglia di umani in mille anni. Egli li ristabilirà nella piena perfezione della carne e della mente in modo che possano raggiungere con facilità i termini della perfezione e dell’integrità confermati da Geova. Dimenticati saranno allora i dolori, le pene, le mancanze, gli errori, le debolezze, le afflizioni, le angosce, le deformità, gli impedimenti, le malattie e la negligenza dei giorni trascorsi sotto il duro governo del peccato e della regina morte. E allora nella prima parte di quei mille anni di ricostruzione, come adempimento di un progetto parallelo tutta la terra diverrà un edenico paradiso. Alla fine dei mille anni, dopo che le elevate moltitudini dell’umanità avranno superato la loro prova finale per determinare la loro idoneità ad una illimitata durata di vita, lo splendido e vitale genere umano, quindi santo, perfezionato e davvero leale, si leverà nel paradiso sulla soglia delle età avvenire. Servendosi delle loro facoltà di libero arbitrio per mantenere la gloria del loro santo Iddio, i risplendenti sudditi della terra passeranno da una rallegrante impresa all’altra e da uno stato di completa felicità ad un altro per un tempo eterno. (Efes. 1:21) Essi manterranno per sempre la loro integrità verso Geova Dio per la sua rivendicazione.
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“Un santo esposto”La Torre di Guardia 1954 | 1° ottobre
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“Un santo esposto”
La rivista americana Life, nell’edizione del 13 gennaio 1953, in un racconto Illustrato che portava il titolo su citato, parlò dell’esposizione dei resti di Francesco Xavier nella piccola colonia portoghese di Goa In India. Xavier morì nel dicembre del 1552, e fu canonizzato come santo cattolico romano settant’anni dopo, nel 1622. Nella recente esposizione del suo corpo, in occasione del quarto centenario della sua morte, migliaia di pellegrini, la maggior parte provenienti dall’India, vennero a venerarlo e a baciargli i piedi. Si dice che il corpo si trovi in un meraviglioso stato di conservazione, e per continuare a preservarlo dev’essere tenuto ermeticamente chiuso in un enorme sarcofago d’argento con una finestra di cristallo.
Non tutti i resti di Xavier si trovano in questo feretro d’argento. Life narra che nel 1614 il braccio destro fu staccato e smembrato; l’avambraccio fu portato a Roma, ad un altare edificato appositamente, e il resto fu mandato in Estremo Oriente. In un commento sulla fotografia di un pellegrino prostrato per baciare il piede di Xavier, ci viene detto che il prete teneva il piede “per evitare che si ripetesse l’incidente del 1554 quando Isabella de Carone con un morso asportò il dito mignolo del piede destro. Essa infine restituì parte del dito. Viene conservato in un piccolo reliquario d’argento [cioè, in un piccolo recipiente d’argento separatamente]. Però il resto del dito è ancora In possesso della famiglia di Dofia Isabella in Portogallo”. Abbiamo così parte dei resti di Xavier ben conservati a Goa, in India, parte a Roma, parte nel Portogallo. e parte in Estremo Oriente; in ciascun luogo sono venerati.
Perché tutta questa venerazione dei resti di Xavier? Perché egli è stato designato come uno dei “santi”, che, a rigore della terminologia cattolica romana, sono “coloro che hanno ricevuto l’approvazione ufficiale della Chiesa per la pubblica venerazione, approvazione che è data conforme alla vita santa e virtuosa che queste persone condussero sulla terra, e conforme all’attestazione divina mediante veri miracoli ottenuti per loro intercessione”. — Catholic Almanac.
E perché mai Xavier fu designato “santo”? Perché egli fu, seconda la Catholic Encyclopedia, ‘il più grande missionario dopo gli apostoli, manifestò grande zelo, compì meravigliosi miracoli e condusse un grandissimo numero di anime alla Chiesa Cattolica’.
Troviamo noi dei precedenti nelle Scritture di tale venerazione dei resti di qualche creatura umana, indipendentemente da ciò che siano state le sue opere? Per quanto riguarda la legge data da Dio agl’Israeliti, un corpo morto era impuro e chiunque lo toccava era impuro. (Num. 9:10) Il loro più grande profeta fu Mosè, ma, lungi dall’autorizzare gl’Israeliti a venerarne il corpo, Dio stesso ne dispose, impedendo in tal modo che lo venerassero anche se ne avevano desiderio. — Deut. 34:6; Giuda 9.
Certamente la primitiva organizzazione cristiana ebbe i suoi fedeli operai, operatori di miracoli e martiri, come Stefano e l’apostolo Giacomo, ma abbiamo noi la minima indicazione che i loro resti fossero venerati? Senza fare una discussione della validità dei miracoli attribuiti a Francesco Xavier, non può esservi dubbio alcuno che Paolo fece un’opera missionaria maggiore e compì un maggior numero di miracoli, tuttavia non c’è nessuna prova che il suo corpo fosse venerato. Non possiamo evitarlo, la venerazione, rivolta alla creatura, sia essa morta o viva, e indipendentemente da quanto possa essere stata buona, è contro la giusta adorazione di Geova Dio e pertanto dev’essere condannata. “Essi che han cambiato la verità di Dio in menzogna ed hanno venerato e reso sacro servizio alla creazione invece che a Colui che creò, il quale è benedetto per sempre. Amen”. — Rom. 1:25, NW.
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