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Accrescete il vostro sacro servizioLa Torre di Guardia 1978 | 1° maggio
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Se come proclamatori svolgete un’attività piuttosto scarsa, potete decidere di compiere per alcuni mesi il servizio di pioniere ausiliario prima di cominciare effettivamente a fare i pionieri regolari. Un vecchio proverbio dice che non si può correre finché non si è imparato a camminare. Capite subito la saggezza di questo adagio se tentate di passare da poche ore di servizio del Regno al mese a una media regolare di novanta ore al mese.
È il caso di dire una parola di avvertimento. Non supponete che nel servizio continuo la vita sia sempre facile. Guardate le cose in modo realistico. Avrete problemi. Questa è la vita. Forse avrete difficoltà a trovare lavoro a mezza giornata. Forse alcuni vi scoraggeranno e vi suggeriranno di smettere. Ma una volta cominciato, siate decisi a continuare l’opera. Migliaia d’altri ci sono riusciti per molti anni. Se riescono loro, potete riuscire anche voi.
Forse una cosa necessaria più di tutte le altre per accrescere il sacro servizio e fare i pionieri è d’avere forte fede e fiducia nella capacità di Geova di aver cura di voi e di provvedere. Più di un pioniere ha riscontrato che bisogna restare quasi completamente senza cose materiali per capire che Geova parla sul serio quando dice che “ha cura di voi”. (I Piet. 5:7) Sebbene sia naturale preoccuparsi di quello che mangeremo e di quello che indosseremo, dobbiamo confidare in Geova, come ci rammenta suo Figlio, poiché “il Padre vostro sa che avete bisogno di queste cose” e penserà a voi. (Luca 12:25-31) Le cose indispensabili sono cibo, vestiario e un tetto, e di queste dovremmo accontentarci. (1 Tim. 6:8) Avendo un Padre celeste così amorevole che si cura così teneramente di noi, non dovremmo confidare in lui con tutto il cuore e appoggiarci a lui? — Prov. 3:5, 6.
Geova ha fatto rimanere aperta la porta dell’arca di preservazione. Per quanto tempo ancora non sappiamo. Chiedetevi: Nella mia attuale situazione potrei aiutare molti a entrarvi? È in potere della mia mano dedicare più tempo a questa fruttuosa opera? Se potete rispondere affermativamente a queste domande, prefiggetevi l’obiettivo di compiere il servizio di pioniere!
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Programma di studioLa Torre di Guardia 1978 | 1° maggio
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Programma di studio
4 giugno: ‘Le riprensioni sono la via della vita’. Pagina 16. Cantici: 91, 110.
11 giugno: Come si riconosce il pentimento sincero? Pagina 21. Cantici: 99, 108.
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L’uomo riuscirà mai a portare la pace?La Torre di Guardia 1978 | 1° maggio
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L’uomo riuscirà mai a portare la pace?
L’ha mai portata? Ci sono probabilità che gli attuali capi del mondo riescano a eliminare la guerra e a stabilire la pace in tutto il mondo?
La Torre di Guardia, rivista quindicinale, vi indica le ragioni per cui si può guardare con ottimismo il futuro, e addita il solo mezzo che potrà veramente portare la pace nel mondo. Richiedete la rivista in abbonamento annuo (24 numeri), inviando. L. 1.800.
Vogliate inviarmi per posta in abbonamento annuo la rivista Torre di Guardia. Poiché spedisco questo tagliando dovrò ricevere in omaggio tre interessanti opuscoli biblici. Vi invio L. 1.800.
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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1978 | 1° maggio
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Domande dai lettori
● È errato uccidere un animale vecchio o malato?
No, poiché la Bibbia indica che l’uomo ha l’autorità e la responsabilità di decidere se, quando e come porre fine alla vita di un animale.
Con questo non incoraggiamo assolutamente a essere insensibili o crudeli con gli animali. Triste a dirsi, la storia umana fino al presente è piena di esempi di spietata crudeltà verso gli animali. Questo è conforme al modello stabilito dal brutale Nimrod, ma non è il modello stabilito dall’Iddio dell’amore, della misericordia e della compassione. (Gen. 10:9) La Parola di Dio consiglia specificamente ai Suoi adoratori di aver cura degli animali, di non essere crudeli con loro. — Prov. 12:10.
Tuttavia, non possiamo ignorare il fatto che Geova Dio diede all’uomo il dominio sopra gli animali. (Gen. 1:26-28) In seguito concesse all’umanità il permesso di uccidere gli animali per nutrirsene. E gli esempi biblici mostrano che gli animali possono essere uccisi per altre ragioni, come ad esempio per proteggersi o per procurarsi l’occorrente per vestirsi.a (Gen. 3:21; 9:3-5; Giud. 14:5, 6; Ebr. 11:37) La Bibbia non stabilisce regole sul modo di uccidere tali animali. Tuttavia, dov’è possibile, il modo dev’essere logicamente in armonia con ciò che le Scritture dicono della misericordia, per evitare agli animali inutili sofferenze.
Mentre nei tempi biblici gli animali erano visti soprattutto sotto l’aspetto dell’utilità, oggi molti tengono animali in casa, spesso per il desiderio di compagnia. Molti si affezionano vivamente ai propri animali. Quindi può essere penoso uccidere un animale che è divenuto molto vecchio, debole e forse malato.
Ma il fatto è che la Bibbia non dice che sia errato mettere a morte tale animale. Si può anche concludere che mettere a morte l’animale in modo rapido e relativamente indolore è meglio che provvedergli cure costose che ne prolungano soltanto le sofferenze. La persona responsabile dell’animale, colui che esercita il dominio su di esso, deciderà se e come è meglio porre fine alla sua vita.
[Nota in calce]
a Vedi “Abbiate una veduta equilibrata degli animali” in Svegliatevi! del 22 luglio 1976.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1978 | 1° maggio
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Domande dai lettori
● Che cosa intende Paolo in II Corinti 2:15, 16, quando, parlando di sé e dei suoi compagni, dice che sono un “odore”?
L’apostolo Paolo scrisse: “A Dio noi siamo un soave odore di Cristo fra quelli che sono salvati e fra quelli che periscono; a questi un odore che emana da morte a morte, a quelli un odore che emana da vita a vita”. — 2 Cor. 2:15, 16.
Si comprendono meglio queste parole considerando alcuni aspetti delle processioni trionfali dei Romani. Quando al suo ritorno l’esercito vittorioso attraversava in processione la città di Roma, sugli altari dei templi veniva bruciato incenso che profumava l’aria. L’aroma di quell’incenso significava cose diverse a seconda delle persone. Per i soldati in trionfo, l’odore era soave, presagendo onori, promozioni e ricchezze. Ma per i prigionieri ai quali non era stato concesso il perdono e che sfilavano per le strade, l’incenso bruciato serviva solo a rammentare lo spiacevole fatto che alla fine della processione sarebbero stati giustiziati. Allo stesso modo, il messaggio proclamato dall’apostolo Paolo e dai suoi compagni era come un odore soave per coloro che l’accettavano, ma ripugnante per quelli che lo respingevano.
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