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  • Come considerate gli anziani?
    Svegliatevi! 1979 | 22 novembre
    • Gli anziani possono essere come un tesoro nascosto. Ma un tesoro, per essere utile, dev’essere scoperto e utilizzato. La ricca miniera di informazioni, saggezza e idee degli anziani dev’essere sfruttata. Quindi i bambini, gli adolescenti, gli adulti e quelli di mezz’età farebbero bene ad avere scambi di opinioni con quelli che sono più vecchi di loro. E se questi ultimi sono riluttanti a esprimersi, chiedete loro con tatto cosa pensano. Rimarrete sorpresi nel vedere quanto si può imparare. Inoltre, ne saranno incoraggiati ed edificati.

      Le persone anziane possono dare non solo consigli e informazioni utili; molti giovani inquieti hanno trovato grande pace interiore in compagnia di quelli che sono più avanti con gli anni, che spesso incantano per il calore, l’affetto e la comprensione che mostrano. Una loro parola gentile può aiutare ad alleggerire i problemi della giornata. Questa è la ragione per cui i nonni sono così bravi come bambinai.

      Ciò non significa che ogni persona anziana dica sempre parole sagge ed edificanti. (Eccl. 4:13) Di nessuno si può affermare questo. Molte volte hanno idee sbagliate; ma anche gli altri. Possono avere anche delle stranezze, come tutti. Ma nonostante le loro imperfezioni, molte delle quali sono accentuate dall’età, Dio pensa che meritino la nostra considerazione e il nostro rispetto.

      Come potete rendervi utili

      Due anziane signore, amiche, vivevano nella stessa città, ma in case diverse. Un giorno ci fu una forte nevicata. La mattina dopo, quando una delle signore guardò fuori, rimase sbalordita notando che dal suo marciapiede avevano spalato la neve.

      La donna si chiese chi potesse aver fatto questo gesto gentile senza neppure dirglielo o chiedere un compenso. Telefonò all’amica per raccontare la cosa. Ma l’amica, altrettanto sbalordita, le disse che avevano spalato la neve anche dal suo marciapiede.

      Settimane dopo ci fu un’altra forte nevicata. La mattina successiva scoprirono entrambe che la neve era stata spalata dal marciapiede. Più avanti, fu annunciata un’altra forte nevicata, e ci fu. Quella sera una delle signore andò a letto presto e la mattina dopo alle 6 si alzò. Guardò fuori della finestra e vide un ragazzo sui 12 anni che spalava la neve.

      Come furono felici lei e la sua amica pensando che qualcuno si interessava abbastanza di loro da fare un servizio come quello. E perché la mattina così presto? Per non farsi vedere dalle anziane signore e non farle sentire obbligate a pagarlo! Quel ragazzo rese un servizio di grande utilità. È un esempio delle molte cose che altri possono fare per alleviare i pesi della vecchiaia.

      Aiuto dato con tatto

      Nello stesso tempo, però, ci vogliono equilibrio e tatto. Quando si presta aiuto bisogna badare di non essere autoritari o arroganti e nemmeno irascibili. Ovunque sia possibile, è importante che la persona anziana si senta sempre padrona della propria vita.

      Per citare un esempio, un giorno un uomo vide una donna anziana che portava un pesante pacco. Gentilmente le chiese: “Signora, posso aiutarla a portare il pacco?” Essa sorrise, ringraziò dell’offerta, ma rifiutò, dicendo: “No, posso ancora farlo da sola”.

      In un altro caso, un uomo stava per attraversare un incrocio affollato, e si era a metà inverno. Notò un’anziana signora ferma sul marciapiede con un’espressione preoccupata sul viso. Poi vide che doveva attraversare un mucchio di neve e ghiaccio. Giratosi verso di lei, le chiese: “Posso aiutarla?” Subito essa rispose: “Oh, sì, la prego”.

      Le visite sono importanti

      Le visite significano molto per gli anziani. Una persona attempata disse di coloro che le facevano visita: “Non sanno che gioia recano a qualcuno che ha i figli e i nipoti lontani”. Forse avete un’esperienza interessante da raccontare loro, o qualche notizia che gli può essere utile. Tuttavia, molte volte l’essere semplicemente buoni ascoltatori è il più importante servizio che si possa rendere.

      Un’altra cosa che molti anziani apprezzerebbero quando non hanno più la vista buona è che si legga loro qualcosa. Forse avete ricevuto una lettera che contiene qualche notizia incoraggiante. O forse loro hanno qualcosa che desiderano gli leggiate. Potete leggere e discutere insieme un brano della Bibbia. Molti riscontrano che la varietà di informazioni contenute nella rivista Svegliatevi! e anche nella rivista biblica Torre di Guardia sono interessanti ed edificanti da leggere ad alta voce.

      Talvolta, potete dare un piccolo segno del vostro interesse anche con un dono. Può essere qualcosa da mangiare, una pianta, o forse qualcosa che avete fatto voi. Sì, potete anche regalare del denaro se ne vedete la necessità. Inoltre, potete offrirvi di preparare loro da mangiare, o forse di portarli fuori a pranzo se possono uscire. O può darsi che gradiscano un invito a casa di qualcuno o a una riunione. Offritevi di accompagnarveli. E, una volta giunti lì, accertatevi che qualcuno pensi a loro.

      Certe volte la vecchiaia porta con sé malattie o infermità che impediscono di uscire di casa per fare le cose necessarie, come la spesa. È benignità da parte vostra offrirvi di farlo per loro, o accertarvi che qualcuno provveda.

      Sì, ci sono molti modi in cui possiamo rendere più piacevole la vita delle persone anziane. Così facendo dimostriamo l’eccellente spirito del dare. Anche colui o colei che dà ci guadagna, in quanto ha la soddisfazione di sapere che ha fatto la cosa giusta. E di solito chi è oggetto d’amore è spinto a contraccambiare in maggior misura. Gesù disse: “Vi è più felicità nel dare che nel ricevere”. — Atti 20:35.

      Questo è lo spirito che spinse il ragazzo di 12 anni a fare per le due anziane signore la buona azione di spalare la neve dal loro marciapiede. Tale buon comportamento era il risultato dell’educazione ricevuta in merito ai principi biblici, essendo figlio di un testimone di Geova. Il padre gli aveva insegnato che il servitore di Dio, oltre a credere in Dio, deve anche compiere opere buone. — Giac. 2:26.

      Assistenza finanziaria

      In molti paesi ci sono vari enti governativi in grado di offrire aiuto in denaro, ed è giusto valersene.

      A volte, però, l’assistenza finanziaria non è sufficiente o non c’è. Quale obbligo finanziario hanno in particolare i figli adulti verso i genitori anziani, e anche verso i nonni? Su questo importante soggetto la Parola di Dio dice:

      “Ma se qualche vedova ha figli o nipoti, questi imparino prima a praticare la santa devozione nella loro propria casa e a rendere dovuto compenso ai loro genitori e nonni, poiché questo è accettevole dinanzi a Dio.

      “Certo se alcuno non provvede per quelli che son suoi, e specialmente per quelli che sono membri della sua casa, ha rinnegato la fede ed è peggiore di uno senza fede”. — 1 Tim. 5:4, 8.

      Non ha senso dire che non si debba accettare il peso dei genitori anziani. I genitori hanno provveduto ai figli in parecchi modi. Per 18 o 20 anni hanno dato loro vitto, alloggio, vestiario, un’educazione, denaro e altre cose. Hanno avuto cura di loro quando erano bambini incapaci di badare a sé e quando erano malati. Perché allora i figli dovrebbero pensare che sia sbagliato assumersi la responsabilità di provvedere ai genitori anziani?

      Naturalmente, può venire il tempo in cui non sia più possibile provvedere personalmente le cure di cui una persona di età avanzata ha bisogno se diventa invalida. Forse una casa di cura specializzata può prestare cure migliori. Se questo si rende necessario, tali anziani devono essere visitati di frequente. Trascorrere gli ultimi anni in una casa di cura non è piacevole.

      La sorte dell’uomo sarà sempre quella di invecchiare, di finire forse in un letto senza poter svolgere le piacevoli attività di un tempo, per poi alla fine morire?

  • Come si tornerà giovani
    Svegliatevi! 1979 | 22 novembre
    • Come si tornerà giovani

      IL FATTO che non vogliamo invecchiare e morire è significativo. Finché è possibile, vogliamo conservare la vitalità che si ha da giovani.

      Questo fondamentale desiderio è in armonia con un altro fatto basilare: Non fummo fatti per invecchiare e morire. La vecchiaia e la morte sono non soltanto spiacevoli, ma anche innaturali.

      Ma non è così che Dio ci creò, cioè per vivere breve tempo, quindi invecchiare e morire? Non dispose egli che il processo d’invecchiamento, e la morte che ne segue, siano una cosa normale per gli uomini?

      La risposta che dà l’ispirata Parola di Dio è NO! Gli uomini non furono creati per morire. Non furono creati neppure per invecchiare nel senso che conosciamo oggi. Vecchiaia e morte erano completamente sconosciute alla famiglia umana ai suoi inizi.

      Leggete il racconto di come Dio creò l’uomo e la donna, nei primi tre capitoli della Bibbia, in Genesi. In nessun punto dice che gli uomini siano stati creati per invecchiare e morire come se fosse una cosa naturale.

      Invece la Bibbia rivela chiaramente che la vecchiaia e la morte furono la conseguenza dell’avere trasgredito la legge di Dio, della ribellione a Dio. (Gen. 2:15-17; 3:1-5, 17-19) Se i nostri primogenitori fossero stati ubbidienti alle leggi di Dio, se fossero rimasti sottomessi a Lui, oggi sarebbero ancora vivi. Sarebbero uomini perfetti che non invecchierebbero e non morirebbero, pur vivendo da migliaia d’anni.

      Prossimo un cambiamento

      Lo scopo per cui Dio creò l’uomo sulla terra fu che la terra fosse abitata da persone perfette, che vivessero in condizioni paradisiache, e per sempre. Questo è ancora il suo proposito, ragion per cui Gesù promise a un moribondo che aveva espresso la sua fede: “Tu sarai con me in Paradiso”. (Luca 23:43) Gesù pensava al tempo futuro in cui la vecchiaia e la morte sarebbero state nuovamente sconosciute all’umanità. Sapeva che alla fine ogni persona vivente sulla terra avrebbe avuto una salute perfetta e vigorosa e non sarebbe mai più stata tormentata dai problemi della vecchiaia e della morte.

      Felicemente, ci avviciniamo in fretta al tempo in cui avrà luogo un drammatico cambiamento a partire dal quale cominceranno ad aver fine la vecchiaia e la morte. Quel cambiamento preparerà il terreno affinché questi flagelli siano annientati una volta per sempre. Allora, anche senza la “fonte dell’eterna giovinezza” di Ponce de Léon, tutti i viventi potranno avere la buona salute e la vitalità che accompagneranno un corpo perfetto, unite all’esperienza e alla sapienza che si otterranno vivendo molti anni, anzi, un infinito numero d’anni.

      Tutto questo avverrà in un mondo dove non esisteranno più le sgradevoli condizioni d’oggi. Esse saranno state eliminate. Ci saranno invece una pace e

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