BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Praticate l’ospitalità
    La Torre di Guardia 1957 | 15 luglio
    • la propria bestia da soma per portare l’estraneo ad un albergo, dove avrebbe potuto ricevere miglior cura. Così i testimoni di Geova adoperano lietamente le proprie automobili per aiutare gli estranei di buona volontà a venire alla Sala del Regno, dove sono accolti con ospitalità e considerati con tenerezza. Gli antichi proprietari degli alberghi furono spesso conosciuti per la loro ospitalità. Pertanto i servitori della congregazione dovrebbero rispecchiare uno spirito ospitale di albergatori. Così importante è questo spirito ospitale che senza di esso l’individuo non è idoneo per essere nominato servitore. In 1 Timoteo 3:2 (NM) l’apostolo spiega che chiunque voglia essere un sorvegliante dov’essere “amante di estranei”, o, secondo la nota in calce, “ospitale”.

      16 Che cosa conferisce ad una congregazione dei testimoni di Geova un’affabilità che non si trova nel mondo? È forse la Sala del Regno? No, la Sala del Regno potrebbe essere la più bella e la più nuova del Paese eppure contenere la più fredda e gelida congregazione. Piuttosto, ciò che rende affabile la congregazione è l’ospitalità praticata da tutti i fratelli, specialmente dai servitori.

      17. Come possono i fratelli mostrare ospitalità nella Sala del Regno?

      17 Servitori, prevale nella vostra Sala del Regno uno spirito buono di accoglienza? Cercate di far sentire gli estranei come se fossero a casa loro? Sono essi accompagnati da un fratello che fa loro vedere tutta la sala e descrive loro le tabelle, le fotografie di congressi, ecc.? È la Sala del Regno aperta abbastanza tempo in anticipo di un’adunanza pubblica affinché un estraneo non debba mai aspettare fuori? Condividono i fratelli prontamente i loro libretti di cantici e La Torre di Guardia con gli estranei? Nelle congregazioni in cui i servitori s’impegnano immancabilmente ad accogliere tutti, tanto gli estranei che i fratelli, vi è un’affabilità così calorosa che i fratelli sono riluttanti a lasciare la Sala del Regno dopo l’adunanza.

      18, 19. (a) Che cosa accade quando i servitori dimenticano di praticare l’ospitalità? (b) Come possono i fratelli riservati facilmente rivolgersi agli estranei senza alcuna presentazione?

      18 Ma a volte i servitori dimenticano di praticare l’ospitalità. Quindi l’intera congregazione la dimentica. E che cosa accade? Invece dello spirito caloroso di un albergo, la Sala del Regno assume l’aspetto di una stazione ferroviaria. Sapete che cosa vuol dire? Voi entrate in una stazione ferroviaria; nessuno vi presta attenzione. Nessuno vi parla. Camminate vicino alla gente ma nessuno vi guarda o s’interessa della vostra presenza. Vi mettete a sedere vicino alle persone; non alzano neanche la testa da ciò che leggono. Se poi si girano per osservarvi e voi sorridete loro, non ricambiano il sorriso. È un posto solo per sedere e aspettare; e voi siete sempre lieti quando l’attesa è terminata e potete andarvene. Questa è una stazione ferroviaria. Ora che cosa accadrebbe se i servitori permettessero mai che la Sala del Regno assumesse l’aspetto di una stazione ferroviaria, e vi entrasse un estraneo?

      19 Infatti, l’estraneo direbbe fra sé: ‘Che ospitalità! Essi sono gentili con me quando parlo con loro per la via o quando vengono alla mia porta. Ora che mi trovo fra loro non si occupano neanche di me. Forse non mi vogliono. Non so se dovrei ritornare’. Sì, ciò potrebbe accadere. Infatti, è accaduto. Non permettete mai che accada nella vostra congregazione. Siate desti ad accogliere gli estranei. Se alcuni fratelli sono per natura riservati, possono avvicinarsi facilmente agli estranei facendo domande come queste: “Come le è piaciuto il discorso?” oppure, “Le nostre adunanze sono diverse da quelle delle altre organizzazioni religiose, non le pare?” E certamente, non si dovrebbe mai esitare di parlare di ciò che è evidente, del tempo. Dopo la prima visita alla Sala del Regno, l’estraneo non dovrebbe essere più un estraneo, ma dovrebbe essere accolto calorosamente, come se fosse un fratello. “Accoglietevi gli uni gli altri, così come Cristo ha anche accolto noi”. — Rom. 15:7, NM.

      20. Che cosa significa ‘praticare l’ospitalità’?

      20 Così faremo veramente come comandò l’apostolo: “Praticate l’ospitalità”. ‘Praticare’ l’ospitalità significa più che soltanto aver il desiderio di essere ospitali; significa metterla in effetto, applicarla; significa essere sempre desti ad esercitare gentilezza e valersi di ogni opportunità per versare “olio e vino” sulle ferite spirituali degli estranei. Ma non pensate mai che questa condotta ospitale che arricchisce sia cosa limitata agli estranei. Infatti è mediante la nostra gentilezza e ospitalità che noi possiamo anche dimostrare la concreta evidenza del nostro amor fraterno. “Quanto all’amor fraterno, non avete bisogno ch’io vi scriva, poiché voi stessi avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri . . . Noi, o fratelli, vi esortiamo a farlo sempre di più”. Praticando l’ospitalità verso i nostri fratelli, sì, condividendo “coi santi secondo i loro bisogni”, possiamo manifestare il nostro amore “sempre di più”. — Rom. 12:13, NM; 1 Tess. 4:9, 10, Ricciotti.

  • Condividete con altri ciò che avete
    La Torre di Guardia 1957 | 15 luglio
    • Condividete con altri ciò che avete

      1. Spiegate la differenza fra l’ospitalità mondana e quella cristiana.

      L’OSPITALITÀ cristiana mostra amore; l’ospitalità mondana mostra orgoglio. Fra le due vi è una grande differenza. L’una deriva dall’amore e dalla gentilezza, l’altra dall’orgoglio e dall’egoismo. I mondani praticano l’ospitalità “dinanzi agli uomini per esser da loro osservati”. Spesso esigono che chi riceve renda il contraccambio. ‘Io condividerò un pranzo con te, se tu lo condividerai con me’; ecco la sostanza della scialba ospitalità del mondo. Ma quanto è diverso il Cristiano! Egli condivide con altri ciò che ha, non per orgoglio o per il desiderio di essere contraccambiato, ma spinto da profondo amore per Dio e per l’uomo. Quindi mentre il mondano dona al suo simile in base a ciò che possiede, il Cristiano dona al suo simile in base a quello che è: il suo prossimo, suo fratello. È molto vicino il tempo in cui ogni creatura umana vivente seguirà questa condotta cristiana dell’ospitalità e sarà così simile al Padre celeste. — Matt. 6:1, NM.

      2, 3. (a) Quale atteggiamento dimostra la persona che riceve la verità? (b) Fino a che punto le pecore, a differenza dei capri, hanno risposto al messaggio dei fratelli del Re?

      2 Avendo ricevuto le ricche provvisioni spirituali di Geova, la persona di cuor onesto

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi