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  • La vita fra i testimoni di Geova in Africa

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  • La vita fra i testimoni di Geova in Africa
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
  • Sottotitoli
  • IL GOVERNO DEL VILLAGGIO
  • I VILLAGGI IN CUI TUTTI O LA MAGGIORANZA SONO TESTIMONI DI GEOVA
  • LE AUTORITÀ SONO RISPETTATE
  • ATTIVITÀ DELLA SOCIETÀ DEL NUOVO MONDO
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
w55 15/7 pp. 441-445

La vita fra i testimoni di Geova in Africa

AVETE mai pensato a come si svolge la vita nella giungla africana dove tutti, o la maggioranza, sono testimoni di Geova? Che cosa credereste di trovarvi?

Prima, diamo uno sguardo ad un tipico villaggio africano. Si trova in una piccola estensione di terreno dove il bosco è stato eliminato e gli alberi tagliati. In questo spazio troverete un certo numero di capanne, da otto fino a venti nei piccoli villaggi, e in maggioranza i villaggi sono piccoli. Le capanne sono costruite con pali intonacati di fango e coperti di paglia. Generalmente, il tetto di paglia non tocca i muri e così lascia uno spazio per l’aria, dal quale esce il fumo dal piccolo fuoco che viene acceso per riscaldare la capanna nella stagione fredda. Le capanne hanno una forma rotonda e, eccetto lo spazio di aria di sopra e l’entrata, non hanno nessun altro mezzo di ventilazione. Il villaggio non ha strade, poiché gli abitanti viaggiano a piedi e i loro lavori di trasporto sono compiuti con la testa, ben sviluppata per portare grandi pesi, sostenuta da un collo forte. Di solito il villaggio non è costruito con un piano particolare. Sentieri ben percorsi conducono dal villaggio a tutte le direzioni verso il bosco; alcuni verso i vari orti sparsi, mentre altri conducono ad altri villaggi, o ad importanti strade di campagna che passano vicino.

Nel centro di ogni villaggio di solito si trova ciò che si potrebbe descrivere come una capanna senza muri. Il suo tetto coperto è sostenuto da pali, i lati lasciati aperti. In questo posto vengono considerate tutte le questioni che riguardano il villaggio nel suo insieme e questo alla presenza di tutti gli abitanti, vecchi e giovani. Qui il capo ascolta le lagnanze di un abitante del villaggio contro un altro. I ragazzi nel villaggio ricevono qui la loro istruzione sulle leggi e le usanze della tribù che non sono scritte, ascoltando le discussioni degli anziani. In tutta la Rodesia Settentrionale questo è il tipo di villaggio in cui si potrebbe trovare una maggioranza di testimoni di Geova, e qualche volta l’intero villaggio partecipa alle adunanze di congregazione.

IL GOVERNO DEL VILLAGGIO

Se non siete stati mai in Africa e non avete mai visto uno di questi piccoli villaggi, potreste desiderare di sapere come è regolata la vita del villaggio e quale relazione ha con le condizioni sociali ed economiche della nazione in genere. In breve, questa è la situazione: In ogni villaggio è nominato un capo, molto spesso diventa un incarico ereditario. Il capo ha principalmente il dovere di controllare che il villaggio sia mantenuto pulito, che i suoi abitanti si comportino pacificamente e in modo ordinato, che producano sufficiente cibo per se stessi e per le loro famiglie; di controllare che le tasse siano pagate ogni anno (una tassa personale è imposta ad ogni maschio africano una volta l’anno) e di provvedere che le piccole strade e i ponti di legno siano mantenuti in uno stato usabile. Il capo del villaggio è responsabile al capo tribù locale, il quale potrebbe avere molti villaggi sotto la sua giurisdizione. Il capo tribù presiederà un tribunale locale che tiene processi e comanderà dei kapasi, o messaggeri, che si potrebbe dire abbiano doveri limitati di polizia per mantenere l’ordine, ecc. Il capo tribù ha dei “consiglieri”, che lo aiutano a dirigere il suo territorio dal punto di vista sociale ed economico e a fare processi nel tribunale locale. Questi tribunali hanno una giurisdizione limitata, trattando non soltanto le cause civili come le accuse di adulterio, ma anche i reati meno gravi di ladrocinio, violenza, ecc. Altre cause di grave importanza vengono comunicate al commissario del distretto, al quale il capo tribù è responsabile, e il quale funge da magistrato.

Gli abitanti del villaggio vivono in una comunità sotto ciò che si potrebbe quasi chiamare una disposizione patriarcale. Quando un tale villaggio accetta la verità questo non riguarda veramente il capo tribù, se non è il proprio villaggio del capo. Non vi sono tribunali o prigioni nei villaggi eccetto nel villaggio del capo tribù. Non esiste nessun servizio militare obbligatorio per gli Africani, poiché questo non sarebbe pratico. L’unica forma di occupazione comunale, se si può chiamare tale, è organizzata quando il capo tribù manda i suoi messaggeri di tanto in tanto per arruolare lavoratori in ogni villaggio per qualche locale impresa di costruzione, come ad esempio per costruire una strada nuova, per riparare una strada principale, per fare riparazioni sulla proprietà del capo, ecc. Questo lavoro potrebbe essere pagato o no, secondo il criterio del capo.

I VILLAGGI IN CUI TUTTI O LA MAGGIORANZA SONO TESTIMONI DI GEOVA

Tenendo in mente le suddette informazioni si può meglio comprendere ciò che accade quando un villaggio accetta la verità. Infatti, può darsi che soltanto la maggioranza degli abitanti nel villaggio siano dedicati testimoni di Geova o vengano alle adunanze, ma vi sono alcuni villaggi dove tutti nel villaggio sono o attivi testimoni cristiani o persone che almeno partecipano alle adunanze. Veramente, l’osservatore casuale visitando uno di tali villaggi forse non si accorgerebbe che fosse molto diverso dagli altri, eccetto in una cosa che è generalmente evidente, cioè, la pulizia del villaggio. Il miglioramento nella pulizia e nel mantenimento dei villaggi che sono abitati o interamente o in gran parte da testimoni di Geova è stato spesso commentato da funzionari governativi o altri visitatori di tali zone. Ecco un rapporto che menziona questo aspetto: “Le case sono messe in fila con giardini pulitissimi. Alberi di banane provvedono ombra fra le case. Il dovere principale del capo è quello di controllare che il villaggio e le case siano puliti. Quando gli domandai se avesse avuto qualche difficoltà in questo egli sorrise semplicemente, poiché i testimoni di Geova sono conosciuti per la loro cooperazione a questo riguardo”.

Però, se qualcuno restasse nel villaggio per un po’ di tempo si accorgerebbe presto di una differenza ancora più rimarcata. Noterebbe che esiste maggiore cooperazione e assistenza manifestata fra gli abitanti del villaggio. Il popolo è felice e soddisfatto, e mentre compie il suo lavoro si possono udire cantici di lode a Geova cantati dai genitori e dai loro figli piuttosto che i canti di tribù e qualche volta quelli fallici dei pagani. La sera, invece di radunarsi per bere birra o abbandonarsi a balli di tribù e a musica di tamburi, gli abitanti si trovano seduti attorno ai loro fuochi cantando insieme cantici del Regno oppure aiutandosi l’un l’altro nello studio biblico. Tutto questo contribuisce a creare la pace e la tranquillità, senza delitto, violenza o dissidio. Infatti, i villaggi dei testimoni di Geova sono conosciuti per queste qualità e le autorità locali generalmente ne hanno un’alta stima, a meno che non abbiano troppi pregiudizi. Sono pure scomparsi i riti pagani e le cerimonie d’iniziazione, ecc., che furono accompagnati da molto dolore e sofferenza per quelli che subivano i riti, che molte organizzazioni religiose non hanno potuto eliminare.

In molti casi il capo del villaggio accetta la verità. Egli resta come capo e continua ad occuparsi dei suoi doveri di sorvegliare la pulizia e le condizioni sociali del villaggio. Potrebbe anche essere un ministro assistente, forse il ministro responsabile della congregazione, e ciò rende più facile il suo lavoro. Se egli è divenuto un testimone di Geova ed è un membro della congregazione mentre qualche altro abitante del villaggio funge da ministro responsabile, in tal caso il capo del villaggio continua ad adempiere i suoi particolari doveri, e il ministro responsabile si occupa dei bisogni spirituali del villaggio. Vi è buona armonia e non esistono difficoltà né attriti in una tale situazione. Il capo del villaggio ha cura della pulizia del villaggio; infatti, sarà ancora più scrupoloso dato che ora è un dedicato cristiano e forse nel suo villaggio si trova il luogo di riunione della congregazione, la Sala del Regno, e perciò egli desidera che l’intero villaggio rispecchi l’aspetto appropriato. Non ha ora nessuna difficoltà di accertarsi che le tasse siano pagate, e continua a cooperare con il capo tribù, disponendo, come nel passato, che un numero stabilito di lavoratori sia provveduto per varie imprese. Uno dei rappresentanti viaggianti della Società Torre di Guardia riferisce su questo fatto in quanto ai villaggi nel suo territorio: “Non vi è stato un singolo villaggio dei testimoni di Geova che abbia recato fastidio alle imprese obbligatorie per le strade; i messaggeri (‘kapasi’) del capo non ricevono disturbi: essi sono quelli più disposti. Alcuni dei ‘kapasi’ sono pure testimoni di Geova”.

LE AUTORITÀ SONO RISPETTATE

In altre parole, il modello della vita sociale in tali villaggi si svolge pressappoco nello stesso modo, con l’eccezione che esiste un notevole miglioramento nella pulizia, nella tranquillità e nella vita regolata dei villaggi. Non viene fatto nessun tentativo per liberarsi dall’autorità del capo tribù o del capo villaggio, poiché riconoscono che questa è necessaria per mantenere l’ordine. Naturalmente, alcuni capi tribù eccedono i loro doveri stabiliti. Se hanno pregiudizi, potrebbero anche cercare di perseguitare i testimoni, sopraccaricandoli di una indebita quantità di lavori. Alcuni ancora richiedono quella umile sottomissione, quasi un’adorazione, da quelli nei loro territori, e poiché tale sarebbe una violazione dell’adorazione cristiana dell’unico vero Dio, Geova, i testimoni di Geova si astengono da far ciò. Per questo motivo qualche volta si pensa che essi manchino di rispetto. Ma non è vero! Infatti, molti villaggi dei testimoni di Geova sono conosciuti per la loro ospitalità e gentilezza verso i capi tribù ed altri quando questi si fermavano in tali posti. Il servitore di distretto nel suo rapporto su un territorio dice: “Quando il capo tribù fa un giro d’ispezione nei suoi villaggi preferisce pernottare nei villaggi dove i testimoni di Geova prevalgono perché in questi luoghi egli riceve la migliore ospitalità”.

Notate il seguente rapporto che descrive la vita in un villaggio di Barotseland, dove, fra sessanta persone, trentadue sono testimoni di Geova, mentre il rimanente non appartiene a nessuna religione:

“Il capo del villaggio è un proclamatore. In questo villaggio non ci si ubriaca né si balla. Quando gli altri abitanti desiderano ubriacarsi e ballare, vanno altrove. Il capo e i consiglieri preferiscono dormire in questo villaggio quando visitano il territorio perché è più tranquillo e più pulito degli altri”. Il rapporto aggiunge che gli abitanti hanno smesso anche di seguire le usanze di tribù, come quella di limare i denti e segnare la pelle, e i vari riti eseguiti nella pubertà, ecc.

Nella congregazione di L— il ministro responsabile è anche il capo del villaggio ed è fratello del capo tribù. Egli è molto rispettato nella comunità e la corte del capo tribù si rivolge spesso a lui per consigli.

ATTIVITÀ DELLA SOCIETÀ DEL NUOVO MONDO

In tali villaggi i testimoni di Geova tengono le loro regolari e stabilite adunanze di congregazione come fanno tutte le altre congregazioni dei testimoni di Geova in tutto il mondo. Svolgono la loro attività di predicazione cristiana, visitando i villaggi circonvicini, parlando loro della buona notizia del regno di Dio e del nuovo mondo. Essi conducono una vita normale di villaggio lavorando nei loro giardini, pescando, e adoperandosi per soddisfare i bisogni quotidiani di se stessi e delle loro famiglie. Di solito ogni famiglia possiede il proprio giardino che cura. Però, in molti di questi villaggi dove la maggioranza è composta di testimoni di Geova un solo giardino viene coltivato dalla comunità. Con la produzione si provvede per ospitare visitatori, come i rappresentanti della Società nel servizio continuo, o per aiutare qualche membro malato o invalido della congregazione. Se avanza qualche cosa viene venduta e il guadagno è usato per l’opera del Regno.

Situato ad un’estremità del villaggio si trova un edificio pulito, grande abbastanza per accogliere tutti i membri del villaggio ed altri ancora. È la Sala del Regno della congregazione. È grande perché il villaggio è il capoluogo della congregazione ed altri membri abitano nei villaggi limitrofi. Nell’interno si trovano banchi massicci fatti di mattoni seccati al sole, e ad un lato c’è un palco alzato. Nei muri ci sono aperture che provvedono luce e ventilazione. In alcuni casi, si troverà nelle vicinanze un altro edificio un po’ più piccolo. Questo era una volta la Sala del Regno, ma diventò troppo piccolo per la congregazione che aumentava. Quindi viene usato per l’alloggio provvisorio di quelli che percorrono lunghe distanze per assistere alle adunanze di congregazione. Dopo le adunanze queste persone dormono durante la notte e poi tornano ai loro villaggi, forse lontani cinque o sei ore di cammino.

Le attività pacifiche e l’opera d’istruzione biblica dei testimoni di Geova hanno avuto risultati nelle comunità africane più grandi in Rodesia Settentrionale. Nei paesi più grandi, come quelli nel territorio del rame, esistono popolose comunità africane, in cui abitano qualche volta fino a 30.000 persone. In questi posti si trovano grandi congregazioni dei testimoni di Geova, alcune con quattro o cinquecento proclamatori. In merito alla loro attività un giornale locale scrisse:

“I cristiani della Torre di Guardia nei paesi di Ndola, Kitwe, Chingola, Mufulira e Luanshya (nella Rodesia Settentrionale) sono attivissimi, ma sono lieto di comunicare che la loro attività è veramente molto buona e fa diminuire il dissidio fra gli Africani in questi paesi.

“Una volta che si uniscono alla Torre di Guardia . . . questi cristiani non combattono fra loro, e si chiamano ‘fratelli’. Non frequentano le birrerie per immischiarsi con altri uomini né con altre donne. Sebbene uno non sia membro della loro chiesa tuttavia deve ammettere che essi hanno amore nel loro cuore”. — Il Settimanale Africano (inglese) del 30 agosto 1950.

Negli ultimi anni la politica è stata diffusa fra gli Africani della Rodesia Settentrionale e dell’Africa Centrale. La propaganda dei politicanti europei ed africani è anche penetrata con risultati dannosi nei villaggi rurali africani, cercando di convincere le masse degli Africani che la loro speranza nella pace e nella prosperità futura dipende dai progetti e dalla politica dell’uomo. Ma, nei villaggi dove prevale la fede nella Bibbia e dove i testimoni di Geova vivono insieme come membri della società del Nuovo Mondo, tale propaganda non viene ascoltata. Non permettendosi di essere disturbati e agitati dalle teorie umane, essi svolgono la loro vita quotidiana tranquillamente, ordinatamente e in pace l’uno con l’altro, fiduciosi nella speranza di un nuovo mondo stabilito da Dio sotto il giusto governo del suo Figlio, Cristo Gesù.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
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