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  • Sfidata la vera adorazione
    La Torre di Guardia 1968 | 1° settembre
    • di morte, si attennero alla vera adorazione e mantennero l’integrità a Geova, il Supremo Sovrano e Dio della risurrezione.

      24. (a) Perché Ezechia si addolorò, e come agì? (b) Che cos’è raffigurato oggi da Ezechia che si rivolse al profeta Isaia?

      24 Ezechia, udendo le parole di Rabsache, si addolorò nel suo cuore. Fu questo per timore di coloro che potevano ora ‘uccidere il corpo’ o delle crudeli torture che i sadici Assiri potevano infliggere a lui e ai suoi compagni giudei? Niente affatto! Ezechia si addolorò per gli spregevoli vituperi con cui era coperto il nome di Geova. Dunque “immediatamente si strappò le vesti e si coprì di sacco ed entrò nella casa di Geova”. Cercò la comunione con Geova nel suo luogo di adorazione. (2 Re 19:1) E oggi l’unto rimanente dei testimoni di Geova e i loro compagni, che servono sotto Cristo, che è più grande di Ezechia, trovano forza e conforto in tempi di difficoltà servendo Dio con zelo e associandosi insieme come suoi adoratori del tempio. Inoltre, essi chiedono qual è la giusta condotta all’organizzazione dello “schiavo fedele e discreto” degli unti seguaci di Gesù sulla terra. Nello stesso modo, nella crisi relativa al nome di Geova, Ezechia cercò consiglio presso il canale di comunicazione di Geova, il fedele profeta Isaia. — 2 Re 19:2.

      25, 26. (a) Per che cosa il popolo di Dio non ha ‘potenza nel giorno di angustia’? (b) Ma quale assicurazione diede Isaia?

      25 Umilmente vestiti di sacco, gli ufficiali della casa di Ezechia e i sacerdoti anziani dicevano a Isaia: “Questo è ciò che Ezechia ha detto: ‘Questo giorno è un giorno di angustia e di rimprovero e di sprezzante insolenza; poiché i figli sono giunti fino alla bocca del seno, e non c’è la potenza di partorire. Forse Geova tuo Dio avrà udito tutte le parole di Rabsache, che il re d’Assiria suo signore ha mandato per biasimare l’Iddio vivente, ed effettivamente lo chiamerà a render conto delle parole che Geova tuo Dio ha udite. E tu devi innalzare preghiera a favore del rimanente che si dovrà trovare’”. (2 Re 19:3, 4) Con la sua propria forza, il popolo di Geova non è in grado di sopravvivere alla minaccia del nazionalismo. Ma che dire della forza di Geova? Quale assicurazione diede Isaia a questo riguardo?

      26 “Quindi Isaia disse loro: ‘Dovreste dir questo al vostro signore: “Geova ha detto questo: ‘Non temere a causa delle parole che hai udite con le quali i servitori del re d’Assiria han parlato oltraggiosamente di me. Ecco, io metto in lui uno spirito, e deve udire una notizia e tornare al suo proprio paese; e per certo lo farò cadere di spada nel suo proprio paese’”’”. — 2 Re 19:5-7.

      27. Come si adempirà la profezia con l’annientamento dei re nazionalistici e la distruzione dell’organizzazione di Satana?

      27 Ah, ecco la positiva assicurazione che Sennacherib sarebbe stato alfine ricondotto con degradante sconfitta! E oggi, per mezzo della sua parola profetica, Geova ha similmente assicurato ai suoi integri testimoni che Satana e le sue schiere armate saranno infine annientate. E in quanto al nazionalistico “re del nord” è predetto che “ci saranno notizie che lo turberanno”, notizie da parte di Geova e del suo Re, trasmesse per mezzo degli unti testimoni sulla terra, le quali inciteranno questo “re” a infuriarsi contro il popolo di Dio. Ma allora Geova agirà! Il totalitario “re del nord” perirà, “e non ci sarà per lui nessun soccorritore”. Anche il “re del sud” sarà rotto “senza mano”. (Dan. 11:44, 45; 8:25) L’intera organizzazione terrestre di Satana sarà ‘scagliata nel lago di fuoco’ dell’eterna distruzione. Che confortante assicurazione da parte di Geova! — Riv. 19:20.

      28. Quale provvedimento prese Geova, e i Suoi testimoni come risposero alla sfida del nazionalismo?

      28 Ma che dire della crisi a cui andavano incontro i testimoni di Geova mentre s’addensavano le minacciose nubi della seconda guerra mondiale? Poiché ora sia nei paesi democratici che in quelli totalitari c’era la controversia del nazionalismo, Geova rafforzò amorevolmente il suo popolo con “il cibo a suo tempo”. L’articolo “Neutralità” ne La Torre di Guardia (inglese) del 1º novembre 1939, aiutò molti a tenere una condotta senza compromessi durante le nazionalistiche tempeste della seconda guerra mondiale. I testimoni di Geova rigettarono la dottrina secondo cui dovevano uccidere i loro conservi cristiani che abitavano in una nazione diversa. A costo di biasimi, imprigionamento e anche della vita stessa, mantennero la loro neutralità cristiana, mostrando un ‘amore fra loro’ che superò ogni barriera nazionalistica. Mostrarono di non essere “parte del mondo” del moderno Sennacherib. La loro risoluta difesa del principio biblico provvide una completa risposta ai propagandisti. Il nome di Geova fu onorato! — Giov. 13:34, 35; 17:14.

      29. (a) In modo corrispondente al tipo, quale temporaneo sollievo ottennero i testimoni di Geova alla fine della seconda guerra mondiale? (b) Ma perché dobbiamo aspettarci ulteriori difficoltà?

      29 Dal racconto risulta che Sennacherib non mise immediatamente in atto la vanagloriosa sfida di Rabsache. Questo poté esser dovuto a una temporanea sconfitta subìta per mano di Tiraca, governante d’Egitto a sud. Questo poté ben corrispondere alle nazioni democratiche che inghiottirono il “fiume” totalitario, vomitato da Satana col principale intento di sommergere l’unto rimanente, che rappresenta l’organizzazione di Geova, simile a una donna, sulla terra. Ma questo sollievo ottenuto alla fine della seconda guerra mondiale è al massimo solo temporaneo. Gog di Magog è ancora sciolto! La profezia dice di lui: “E il dragone si adirò contro la donna, e se ne andò a far guerra contro i rimanenti del seme di lei, che osservano i comandamenti di Dio e hanno l’opera di rendere testimonianza a Gesù”. (Riv. 12:15-17) E il risultato finale? Ora lo vedremo!

  • Santifichiamo “il Santo d’Israele”
    La Torre di Guardia 1968 | 1° settembre
    • Santifichiamo “il Santo d’Israele”

      “E farò conoscere il mio santo nome in mezzo al mio popolo Israele, e non farò più profanare il mio santo nome; e le nazioni dovranno conoscere che io sono Geova, il Santo in Israele”. — Ezec. 39:7.

      1. Quale situazione si presenta ora al genere umano, e in particolare ai testimoni di Geova?

      SEBBENE siano passate due guerre mondiali, recando indicibile afflizione al genere umano, il comunista “re del nord” e il democratico “re del sud” hanno di nuovo riempito la terra di propaganda nazionalistica. Mentre si guardano in cagnesco al di sopra dei loro rispettivi arsenali nucleari, ora ‘si impegnano in uno scontro’ per mezzo di guerre “fredde” e di guerre in piccole proporzioni. (Dan. 11:40) Parlano di coesistenza competitiva, ma ciascuno è deciso a far cessare l’altro d’esistere. Mentre le tensioni aumentano, le lealtà nazionalistiche sono istigate fino al parossismo in tutta la terra. L’ideatore di tutto ciò, il degradato Satana, o “Gog di Magog”, si mette così in posizione di lanciare il suo finale attacco agli unti testimoni di Geova, i rappresentanti sulla terra della “città del gran Re”, la celeste Gerusalemme dove Geova risiede per mezzo del suo spirito. — Sal. 48:2.

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