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L’ubbidienza ti proteggeLa Torre di Guardia 1971 | 1° marzo
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È, come giocare con un serpente velenoso. Il serpente può non morderti, ma potrebbe morderti! E i fiammiferi possono non bruciarti, ma potrebbero bruciarti. Possono bruciare tutta la casa e farti morire! Quindi l’ubbidienza è una protezione, non ti pare? Ubbidire solo qualche volta non basta. Ma se ubbidirai sempre, ne sarai realmente protetto.
Chi ti dice: ‘Sii ubbidiente ai tuoi genitori’? Dio. E ricorda, egli te lo dice perché realmente ti ama.
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Ministri coreani in servizio continuoLa Torre di Guardia 1971 | 1° marzo
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Ministri coreani in servizio continuo
UN SIGNORE dall’aspetto distinto si avvicina all’ingresso principale di una residenza coreana. Cerca il campanello. Preme il bottone, dà un’occhiata al nome sulla targhetta e nota che il padrone di casa si chiama Kim. Mentre dall’interno la domestica risponde, egli chiede se il Sig. Kim è in casa. La domestica apre con cautela la porticina inserita nell’ingresso principale. Giacché il visitatore le sembra un insegnante o qualcuno altrettanto distinto, lo fa entrare. Egli si china per entrare dalla porticina. Il visitatore saluta il padrone di casa, si presenta come ministro e annuncia il suo messaggio biblico. Il visitatore è uno di oltre mille ministri in servizio continuo dei testimoni di Geova nella Corea del Sud.
In Corea un’alta percentuale di Testimoni intraprendono il ministero in servizio continuo. Alcuni dedicano da 75 a 100 ore per insegnare pubblicamente la Bibbia durante un mese che riservano a tale scopo; altri, come i ministri pionieri regolari, dedicano regolarmente ogni mese 100 o più ore a questa attività; e altri ancora, come i ministri pionieri speciali, dedicano 150 ore. Nel 1969 Una media di 1.304 ministri svolsero ogni mese questo servizio. Nel gennaio del 1970 fu ottenuto un nuovo massimo di 2.326 ministri in servizio continuo fra gli 11.380 Testimoni attivi quel mese nella predicazione.
Che cosa spinge questi uomini e donne a offrirsi volenterosamente per compiere il servizio del loro Creatore? Il desiderio di ubbidire al mandato che Gesù Cristo affidò ai suoi discepoli: “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni”. — Matt. 28:19.
LORO PRECEDENTE CONDIZIONE
Questi ministri in servizio continuo provengono da diversi ambienti. Alcuni appartenevano a una setta della cristianità, ma la maggioranza provengono da religioni pagane e quindi erano adoratori degli antenati. Dopo aver conosciuto la verità di Dio, vollero aiutare altri a ottenere il genere di libertà che la verità biblica reca.
Una famiglia, come molte altre, fuggì dalla Corea del Nord nella Corea del Sud. Erano buddisti e adoratori degli antenati. Poco dopo la guerra di Corea, la madre studiò la Bibbia con i Testimoni. E col tempo tutt’e quattro i componenti della famiglia divennero predicatori in servizio continuo della Parola di Dio.
Una giovane che predica di continuo la Parola di Dio proveniva da una casa in cui la madre è una fattucchiera. Anche il padre si occupa di occultismo. Quando la figlia divenne cristiana testimone di Geova, essi la perseguitarono. Dopo che era divenuta predicatrice in servizio continuo della Parola di Dio, la cacciarono di casa. Ora ella usa il suo tempo per aiutare altri a liberarsi della superstizione e della falsa religione.
Sull’isola di Cheju, al largo della costa meridionale della Corea, un giovane è l’unico cristiano della sua famiglia. Come figlio maggiore aveva la tradizionale responsabilità di guidare la famiglia nell’adorazione degli antenati. Doveva anche ricevere la maggiore eredità. Questo giovane decise di divenire ministro in servizio continuo di Geova Dio. Per questo motivo e per il suo rifiuto di adorare gli antenati, fu duramente picchiato, scacciato di casa e diseredato. La sua famiglia pensò che avrebbe rinnegato la sua fede. Ma egli non la rinnegò. Compie ancora fedelmente l’opera di Geova in servizio continuo. E ci sono evidenze che la sua famiglia sta mitigando la sua attitudine verso di lui.
Prima di conoscere la verità di Dio, uno di questi ministri in servizio continuo combatté contro l’occupazione giapponese della Corea. Era stato anche campione dello sport del judo. Ora i suoi conoscenti gli chiedono perché lavori così strenuamente nel ministero. Egli risponde che si era impegnato strenuamente nei suoi precedenti sforzi che non gli avevano recato nessuna vera soddisfazione. Ora ha una vera speranza per il futuro e la sua opera reca reale beneficio a lui stesso e a quelli che serve.
CAMBIAMENTI NECESSARI NELLA LORO VITA
Questi ministri in servizio continuo non dedicano tutto il loro tempo al servizio di Dio perché non abbiano nient’altro da fare. Molti di essi avevano una carriera o altre occupazioni molto apprezzate. Tuttavia fecero cambiamenti nella loro vita per compiere di continuo l’opera di Dio. Per esempio, un giovane ministro dell’isola di Cheju aveva un invidiabile impiego nel locale ufficio governativo. Volendo dedicarsi al ministero in servizio continuo, era disposto a cambiare, sì, a rinunciare alla sua carriera secolare. Cercò di dimettersi. Due volte la sua lettera di dimissioni fu respinta. I suoi colleghi spinsero la madre incredula a fare pressione su di lui perché non rinunciasse a una carriera che la maggioranza dei giovani sarebbero stati ansiosi di perseguire. Ma egli aveva preso la sua decisione. Inviò la terza lettera di dimissioni e non aspettò che fosse accettata ma andò a salutare i colleghi di lavoro. Ora è un felice ministro speciale in servizio continuo.
Per fare i cambiamenti necessari e partecipare così pienamente alla predicazione della Parola di Dio ci vogliono molta fede, sforzo e perseveranza. Considerate l’esempio della moglie di un medico (egli è ateo) e madre di quattro bambini. Ella fece cambiamenti nella sua vita per poter dedicare ogni mese cento ore all’opera di predicazione. Ella è infermiera diplomata ma ora si dedica a impartire guarigione spirituale usando le “sane parole” della Bibbia. (2 Tim. 1:13) L’iniziale opposizione del marito non la vinse; ed ella è riuscita a trovare il tempo per tutte le cose, ad avere buona cura dei suoi quattro figli, del marito e delle faccende domestiche, nonché del suo intenso programma nell’opera di predicazione.
Per divenire ministri in servizio continuo, alcuni hanno dovuto fare grandi cambiamenti nella loro vita per conformarsi alle elevate norme morali della Bibbia. Per esempio, c’è un ministro in servizio continuo che lavora in un piccolo villaggio della Corea. Era considerato il più forte contadino della comunità, in grado di fare materialmente più dei suoi vicini, di guadagnare di più. Era anche un forte bevitore. Dopo aver conosciuto la verità della Bibbia, cominciò a cambiare. Tutto il suo modo di vivere cambiò così che smise di ubriacarsi. Intraprese il ministero in servizio continuo e aiutò a organizzare una congregazione cristiana intorno al nucleo della sua famiglia.
COME SI SOSTENGONO
Quello di sostenersi nel ministero in servizio continuo può essere un vero problema. Questo perché c’è un’alta percentuale di disoccupati, per cui è difficile trovare lavori a mezza giornata. Come risolvono il problema? Ecco alcuni esempi:
Un ministro dei testimoni di Geova di un piccolo villaggio coltiva la terra per provvedere ai bisogni materiali della sua famiglia. Facendo saggio uso del tempo che gli rimane è in grado di dedicare almeno cento ore al ministero. Naturalmente, l’intera famiglia coopera. Per esempio, sei mesi prima di una grande assemblea dei Testimoni essi comprano vitelli. Li ingrassano e poi poco prima dell’assemblea li vendono, pagando con il ricavato le loro spese di viaggio.
Un ministro sostiene la sua famiglia facendo l’insegnante. Del tempo libero nel tardo pomeriggio, la sera e nei giorni di fine settimana, riserva cento ore al mese per predicate il regno di Dio.
Un altro Testimone sostiene se stesso e sua moglie facendo il pittore, pur dando la precedenza al ministero. La mattina si impegna nel ministero, di pomeriggio vende i suoi quadri ai negozi d’oggetti d’arte e la sera dipinge. È un programma intenso, ma egli è bene organizzato.
Il ministro che presiede una congregazione vicino alla Zona Smilitarizzata che divide la Corea del Sud dalla Corea del Nord vorrebbe essere ministro regolare in servizio continuo. Ma, invece, egli e sua moglie fanno servizio continuo di ministero temporaneamente, egli un mese ed ella l’altro, alternandosi per tutto l’anno. Mentre uno svolge il ministero, l’altro bada ai bambini e al piccolo negozio che gestiscono.
MINISTRI DI OGNI ETÀ CONTRIBUISCONO ALL’ESPANSIONE
Questi predicatori in servizio continuo della Parola di Dio sono persone di ogni età; alcune sono nonne. Una nonna di cinquantotto anni, prima di conoscere la verità di Dio, non aveva nessuna speranza, tranne che, com’ella disse, aver cura dei bambini e attendere di morire. Era stata presbiteriana per trent’anni ma non aveva nessuna vera speranza per il futuro. Che cambiamento ci fu nella sua vita quando divenne Testimone! Intraprese l’opera di predicazione in servizio continuo. Ora ha settantun anni e ha aiutato decine di persone a conoscere la Bibbia. Da piccola ebbe la poliomielite, e camminare è un problema per lei. Tuttavia nel 1969 dedicò in media 130 ore al ministero ogni mese, tenendo studi biblici a domicilio con dodici gruppi di persone ogni settimana e lasciando ben più di 100 riviste bibliche nelle case delle persone ogni mese. A una recente assemblea tredici persone che studiavano con lei furono battezzate. Ella è sempre sorridente e desta per incoraggiare quelli che le stanno intorno.
Un’altra predicatrice coreana in servizio continuo della Parola di Dio è una nonna di settant’anni. Ella compie il servizio continuo da quasi vent’anni. Quando le fu chiesto quanti aveva aiutato a divenire dedicati cristiani, disse che il numero supera cento. In ogni luogo dove va, pare ci siano alcuni che ella può contare come frutto delle sue fatiche; invariabilmente si riferiscono a lei in termini affettuosi come farebbero con le loro nonne carnali.
Perché nella Corea del Sud ci sono tanti ministri in servizio continuo dei testimoni di Geova? Una ragione è che molti genitori cristiani inculcano nei figli il desiderio di compiere questo servizio. Considerate l’esempio del sorvegliante di una delle cinquantadue congregazioni di Seul. Egli e sua moglie erano stati famosi cantanti per decenni. La famiglia era buddista e adorava gli antenati. Essi incoraggiarono i loro figli a progredire nel ministero. Ora hanno la gioia di vedere che due delle loro figlie maggiori svolgono il servizio continuo speciale e un figlio svolge il ministero continuo regolare.
Questi ministri in servizio continuo di ogni età hanno contribuito in non piccola misura alla rimarchevole crescita che c’è stata in anni recenti fra i testimoni di Geova della Corea. Per esempio, cinque anni fa c’erano nella Corea del Sud 5.936 attivi ministri dei testimoni di Geova. Ora tale numero è quasi raddoppiato, salendo a 11.744!
Questi ministri coreani in servizio continuo, di tante diverse origini e di ogni età, sono sinceramente interessati in quelli a cui insegnano la Bibbia. E questo suscita un’eccellente risposta mentre aiutano altri a servire il loro Creatore come discepoli di Gesù Cristo.
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Benedizioni dell’ubbidienza imparata mediante le sofferenzeLa Torre di Guardia 1971 | 1° marzo
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Benedizioni dell’ubbidienza imparata mediante le sofferenze
”Benché fosse Figlio, imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì; e dopo essere stato reso perfetto divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono responsabile di salvezza eterna”. — Ebr. 5:8, 9.
1. Perché la perseveranza ha spesso grande attrattiva, e che cosa richiede?
SOVRUMANA prova di perseveranza! Un simile titolo di giornale richiamerebbe subito l’attenzione non solo perché promette qualche cosa di sensazionale, ma perché molti si interessano della qualità della perseveranza. Leggerebbero quello che segue sotto tale titolo con la sensazione d’essere coinvolti, chiedendosi come se la caverebbero in tale prova. Infatti, molti si sottopongono spontaneamente a dure prove di resistenza, come nell’alpinismo, nella corsa su lunga distanza, nel nuoto, ecc. Queste imprese richiedono non solo di continuare ininterrottamente una certa attività, ma anche costante fermezza sotto pressione, avversità o sofferenze, senza essere sopraffatti o senza cedere. Questo vuol dire perseveranza. È giustamente considerata una qualità eccellente, che richiede pazienza, sopportazione, forte devozione, forza d’animo e coraggio. Benché nei summenzionati casi il motivo determinante includa competizione e orgoglio per i risultati ottenuti, non è sempre così. Assistere qualcuno durante una lunga e dolorosa malattia, da cui non ci sia speranza di guarigione, o vivere per anni con qualcuno che è divenuto
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