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Una adolescente si trasforma in donnaLa Torre di Guardia 1974 | 15 febbraio
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paragonino Proverbi 6:24, 25; Ezechiele 16:15). Ed è proprio vero che “come un anello d’oro da naso nel grifo di un porco, così è la donna bella che si ritrae dall’assennatezza”. (Prov. 11:22) Sì, “l’attrattiva può esser falsa, e la bellezza può esser vana; ma la donna che teme Geova è quella che si procura lode”. — Prov. 31:30.
Possa tu dunque diventar bella nelle durevoli qualità che realmente contano. Poiché esse condurranno non solo al vero godimento della vita d’ora, ma alla vita eterna in un nuovo ordine di bellezza e perfezione senza fine.
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Una lingua per tutti i popoliLa Torre di Guardia 1974 | 15 febbraio
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Una lingua per tutti i popoli
“Poiché allora darò in cambio ai popoli una lingua pura, onde tutti invochino il nome di Geova, onde lo servano a spalla a spalla”. — Sof. 3:9.
1. Quali domande sorgono riguardo alla lingua?
IL linguaggio ebbe effettivamente origine nel remoto passato, quando gli uomini impararono a comunicare imitando i grugniti, i brontolii e i latrati del mondo animale? Se la prima lingua fu realmente così primitiva, com’è possibile che le prime lingue conosciute avessero una grammatica complicata? E in ogni caso, da dove vennero tutte le lingue? Come si svilupparono tante lingue che oggi ci sono 2.796 o più lingue parlate, e anche la più primitiva tribù della giungla parla una lingua? Il mondo del genere umano potrà mai essere unito da una comune lingua, da una lingua per tutti i popoli, anziché essere un mondo caratterizzato e diviso da barriere linguistiche?
2. Come ebbe origine la lingua, e il suo uso si limita alla terra?
2 Le Sacre Scritture, la parte più antica delle quali risale nella forma presente niente meno che al 1513 a.E.V., fanno molta luce sullo sviluppo e sulla diffusione delle lingue. Rivelano che la lingua ebbe origine da Dio. Anche prima che fosse creato l’uomo, esisteva il linguaggio. Nel racconto della creazione è riferito che Geova Dio parla al suo Figlio primogenito nei reami celesti e dice: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza”. Appropriatamente, questo Figlio di Dio fu chiamato la “Parola” e servì da portavoce al Padre suo, comunicando non solo con altre celesti creazioni spirituali ma anche con l’uomo. — Gen. 1:26; Giov. 1:1-3.
3. In quali occasioni gli angeli comunicarono con gli uomini?
3 Secoli dopo l’apostolo Paolo riconobbe la capacità di comunicare di quelli che erano nei reami celesti, come mostra il suo riferimento alle “lingue degli uomini e degli angeli”. (1 Cor. 13:1; si paragoni Giobbe 1:7-12; 2:2-6). Il racconto scritturale conferma il fatto che gli angeli comunicarono effettivamente con gli uomini in varie occasioni. Fu un angelo a trasmettere ad Abraamo le parole di benedizione e promessa di Geova che mediante il suo seme sarebbero state benedette tutte le famiglie della terra, mentre in un’altra occasione l’angelo di Geova annunciò ai pastori vicino a Betleem la buona notizia della nascita di Gesù. — Gen. 22:15-18; Luca 2:8-11.
4. Quale capacità fu data ad Adamo, e come lo sappiamo?
4 Come aveva dato ai suoi figli spirituali questo dono della favella, così Geova lo diede al suo figlio umano Adamo. Geova lo dotò della capacità non solo di parlare e capire il linguaggio, ma anche di formare nuove parole, arricchendo così la lingua, com’egli fece dando un nome agli animali. (Gen. 2:19) Il fatto stesso che Geova diede istruzioni ad Adamo sul lavoro che doveva compiere per empire la terra, coltivarla e avere il dominio sopra gli animali, oltre ad avvertirlo di non disubbidire alla Sua legge, mostrò che Dio aveva fornito ad Adamo i vocaboli e la conoscenza della lingua necessari per permettergli di comprendere queste istruzioni.
5. Perché la conoscenza di una lingua è così importante per noi?
5 Comunque, gli animali non avevano ricevuto questo dono della lingua. Anche se possono esprimere con suoni i sentimenti di timore, ira, desiderio e soddisfazione, tuttavia come scrisse il lessicografo Koehler: “Sono privi della capacità di formulare concetti e pensieri, l’essenziale sfera del linguaggio umano”. La lingua parlata è dunque un dono che l’uomo ha in comune con gli angeli, ma non con le inferiori forme della creazione. Il linguaggio è realmente la chiave della conoscenza e della cooperazione umana, e costituisce la base della stragrande maggioranza delle comunicazioni. Come dichiara un’enciclopedia: “Pensieri e parole vanno di pari passo”. Senza parole le istruzioni e i pensieri che si potrebbero condividere con qualcun altro sarebbero molto limitati, come ha riscontrato chiunque abbia fatto viaggi in un paese straniero. Senza parole anche la nostra capacità di pensare, a quanto risulta, sarebbe limitata.
6. Come e perché venne all’esistenza la grande varietà di lingue?
6 Per oltre diciotto secoli dopo la creazione del primo uomo Adamo, tutto il genere umano parlò la lingua datagli in origine da Dio. (Gen. 11:1) Tuttavia ora vediamo che in ogni parte del mondo si parlano quasi 3.000 lingue, senza includere numerosi dialetti regionali. Come avvenne ciò? Il racconto scritturale riferisce che dopo il Diluvio, su una pianura di Sinar, gli uomini decisero di farsi un nome costruendo una città con una torre che s’innalzasse verso i cieli. Evidentemente doveva essere un centro di falsa adorazione, poiché i loro sforzi erano contrari alle precedenti istruzioni date da Geova a Noè e ai suoi tre figli sposati di spargersi ed empire la terra. Come risultato, Geova disse: “‘Ebbene, essi sono un solo popolo e per tutti loro c’è una sola lingua, e questo è ciò che
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