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La barriera delle lingue e la “lingua pura”La Torre di Guardia 1954 | 15 marzo
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la lingua del popolo dove ora risiedono, per poter proclamare al loro prossimo. Perciò essi dimostrano similmente il loro amore verso Geova Dio e verso i loro simili. — Matt. 22:37-39.
IMPARARE LA “LINGUA PURA”
Mentre l’amore permette così ai testimoni di Geova di superare gli ostacoli che presenta la confusione delle lingue, la loro capacità di parlare una “lingua secondaria”, in realtà la loro lingua principale, li unisce assai più efficacemente e completamente di quanto una lingua come l’inglese unisca tutte le persone che parlano inglese. E qual è questa lingua? È la lingua, linguaggio o labbra pure che Geova promise di dare al suo popolo in questi nostri giorni. — Sof. 3:9.
Questa lingua o labbra pure è il messaggio o verità della pura adorazione di Geova Dio, “con spirito e verità,” e induce i testimoni di Geova a servire “come un sol uomo”. (Giov. 4:24, NW) È un messaggio senza tradizioni e falsi insegnamenti d’uomini, senza errori pagani, e non insegna il culto delle creature. Esso porta all’adorazione basata su un’accurata conoscenza e intendimento della Parola di Dio come è rivelata dalla sua crescente luce. — Prov. 4:18; Efes. 4:13.
Sì, la conoscenza e l’intendimento della suprema contesa della rivendicazione del nome di Geova, dell’importanza di darne testimonianza, di tenersi separati dal mondo, del Regno che è l’unica speranza del genere umano — per menzionar solo alcune delle principali caratteristiche di questa lingua pura — identificano quelli che la parlano. — Sal. 83:18; Isa. 43:10-12; Dan. 2:44; Matt. 6:9, 10; Giac. 1:27.
Inoltre questa lingua-pura ha il suo vocabolario, tanto è vero che un giudice degli Stati Uniti osservava un giorno che i testimoni di Geova avevano il loro proprio vernacolo. Il termine più importante di questa lingua teocratica è il nome di Geova, che ricorre 6.823 volte nelle Scritture Ebraiche e in traduzioni letterali come l’American Standard Version e la traduzione di Young. Altri rilevanti termini ed espressioni di questa lingua pura sono teocrazia, regno, rivendicazione, la Parola, dedicazione, fedeltà, testimonianza, studio biblico, ecc.
E man mano che la luce aumenta questa lingua pura continua, ad espandersi. Con la stampa della New World Translation of the Christian Greek Scriptures, fra i testimoni di Geova son divenute d’uso corrente espressioni come immeritata benignità, conoscenza accurata, masso di roccia, terra abitata, pasto serale del Signore, sacro servizio, sacro segreto, dichiarati giusti, ecc.a E man mano che le colonne de La Torre di Guardia gettano sempre maggior luce sulla Parola di Dio, i testimoni di Geova constatano che il loro vocabolario si arricchisce, la lingua pura cresce. Vediamo così che a causa della sua infedeltà il cherubino protettore che divenne Satana fu separato con atto di ‘divorzio’ dall’organizzazione di Dio; in confronto con la libertà assoluta di Geova, la nostra è una libertà “relativa”; il “rapimento verticale” si riferisce alla soprannaturale rivelazione di cose celesti che esistono sul momento stesso; mentre il “rapimento orizzontale” si riferisce a cose lontane nel corso del tempo. — 2 Cor. 12:1-4.
Per i primi 1800 anni circa dell’esistenza umana non vi fu che una sola lingua, l’ebraico. Con la costruzione della torre di Babele vi fu la confusione delle lingue. Alla prima presenza di Cristo la barriera di molte lingue fu superata col miracoloso dono spirituale delle lingue. Nei nostri giorni viene superata col frutto dello spirito, l’amore. E con la restaurazione della pura adorazione, grazie all’accresciuta luce, s’è formata una lingua pura che produce una unità di servizio ancora maggiore.
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È un compito troppo grande per Dio?La Torre di Guardia 1954 | 15 marzo
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È un compito troppo grande per Dio?
IL PROVOCATORIO soggetto di un discorso pronunciato non molto tempo fa dal “reverendo” M. R. Nelson di Minneapolis, Stati Uniti, fu “Troppo grande per Dio”. Deplorando la triste situazione della politica, il gran numero di bische, i numerosi ubriachi, l’immoralità, ecc., il ministro spiegò: “Effettuare i mutamenti che noi dovremmo apportare è un compito troppo grande per Dio solo . . . Fare la vita migliore è un compito troppo grande per Dio solo”. Questo discorso fu accolto entusiasticamente da un vasto uditorio. Sembra quindi che ci sia la crescente convinzione che l’Onnipotente Dio non sia più molto onnipotente. Deve ora Dio dipendere dall’uomo? E c’è realmente qualche cosa di “troppo grande per Dio solo”?
Vi fu un tempo in cui Dio fu completamente solo. Eppure senza nessun aiuto egli creò il Logos o Parola che poi divenne Cristo Gesù. Come potente creatura spirituale il Logos fu “il principio della creazione di Dio”, e “tutte le cose vennero all’esistenza per mezzo di lui”. (Apoc. 3:14; Giov. 1:3, NW) Per mezzo dalla potenza di Dio questo artefice creò miriadi di creature spirituali e corpi inanimati. Fece tutto questo senza creare prima l’uomo; difatti, Iddio non ebbe bisogno del consiglio dell’uomo nella creazione del pianeta che è la nostra dimora. Geova medesimo dichiarò la sua assoluta indipendenza dall’uomo: “Dov’eri tu quand’io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. Sei tu che stringi i legami delle Pleiadi, e potresti tu scioglier le catene d’Orione? Sei tu che, al su tempo, fai apparire le costellazioni e guidi la grand’Orsa insieme a’ suoi piccini? I fulmini parton forse al tuo comando? Ti dicono essi: ‘Eccoci qua’?” — Giobbe 38:4, 31, 32, 35.
Non c’è nessun esempio nella Bibbia di compito che fosse troppo difficile per Dio. La potenza di Geova è suprema e incommensurabile. “Poich’egli parlò, e la cosa fu; egli comandò e la cosa sorse”. (Sal. 33:9) L’uomo non diviene altro che un nonnulla tutte le volte che Iddio manifesta la sua potenza. Il diluvio universale ai giorni di Noè sommerse tutto il genere umano eccetto quelli
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