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Le prime tre “felicità”La Torre di Guardia 1978 | 15 luglio
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erediteranno la terra”. (Matt. 5:5) A che tipo di persone si riferiva?
Il termine scritturale reso “indole mite” o “mansuetudine” non fa pensare a codardia, debolezza o a una parvenza di gentilezza accondiscendente e ipocrita. Al contrario, la mansuetudine è una interiore qualità di mitezza e pace che si esercita anzitutto nella propria relazione con Dio, in risposta alla sua volontà e guida. Anziché inasprirsi per l’oppressione e l’ingiustizia comuni sulla terra, coloro che sono veramente mansueti riconoscono che queste afflizioni sono dovute soprattutto all’imperfezione umana. Anziché essere amareggiati nei confronti di Dio, sentono vivamente di dipendere da lui. Questa disposizione mentale si rispecchia a sua volta nella condotta verso i propri simili, condotta che è in armonia con il consiglio: “Non rendete a nessuno male per male. . . . Se possibile, per quanto dipende da voi, siate pacifici con tutti gli uomini”. — Rom. 12:17-19; Tito 3:1, 2.
Quelli di indole mite sono felici perché “erediteranno la terra”. Come avviene questo? Gesù, che in senso perfetto fu “d’indole mite e modesto di cuore”, è il principale Erede della terra. (Sal. 2:8; Matt. 11:29; 28:18; Ebr. 1:2; 2:5-9) Le Scritture Ebraiche predissero che il “figlio dell’uomo” avrebbe avuto dei governanti associati a sé nel regno celeste. (Dan. 7:13, 14, 22, 27) Come “coeredi di Cristo”, quelli che sono d’indole mite erediteranno la terra insieme a Gesù. (Rom. 8:17) Inoltre, nel reame terrestre del regno di Gesù, molti altri ‘simili a pecore’ otterranno la vita eterna. (Matt. 25:33, 34, 46) Una prospettiva davvero felice!
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Laodicea, una città riccaLa Torre di Guardia 1978 | 15 luglio
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Laodicea, una città ricca
VICINO a Denizli, nella Turchia sudoccidentale, giacciono le rovine dell’antica città di Laodicea. Chiamata Diospoli e poi Rhoas, la città fu evidentemente ricostruita nel terzo secolo a.E.V. dal governante seleucide Antioco II, che le diede il nome di sua moglie Laodice. Essendo nel punto d’incrocio delle maggiori rotte commerciali della fertile valle del fiume Lico, Laodicea era situata in una posizione ideale. C’erano strade che la collegavano alle città di Efeso, Pergamo e Filadelfia.
Era una città molto prospera. E quella prosperità era condivisa da una numerosa popolazione ebraica. Indice di questa ricchezza è il fatto che quando il governatore Flacco ordinò la confisca della contribuzione annua destinata al tempio di Gerusalemme,
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