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Ordinazione dei ministri qualificatiLa Torre di Guardia 1956 | 15 giugno
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il grado di responsabilità di quella persona nominata, indicando se ha più responsabilità degli altri servitori. Così la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati e le sue filiali usano lettere di nomina timbrate (in molti casi lettere circolari) come mezzo conveniente per nominare servitori in più di 14.000 congregazioni dei testimoni di Geova in tutta la terra. In tutte queste congregazioni i membri riconoscono il timbro e accettano la nomina. Chi dunque ha il diritto di mettere in dubbio il potere di ordinazione o di nomina? Voi potete esser certi che il corpo governante della Società impone le sue mani su tutti questi servitori speciali nominati mediante queste timbrate lettere di nomina, non letteralmente, ma aiutandoli, sostenendoli, appoggiandoli, o rimuovendoli nell’interesse generale dell’opera.
LETTERA DI RACCOMANDAZIONE
22-24. Come descrisse Paolo le lettere di raccomandazione che portava?
22 Lo stesso apostolo Paolo suscitò la questione della qualifica. Egli disse: “E chi è adeguatamente qualificato per queste cose? Noi lo siamo; poiché non siamo venditori ambulanti della parola di Dio come lo sono molti, ma parliamo mossi da sincerità, sì, come mandati da Dio [non dagli uomini]”. (2 Cor. 2:16, 17, NM) Ma aveva forse Paolo o portava con sé anche una lettera di nomina timbrata o sigillata oppure di raccomandazione dal corpo governante a Gerusalemme o da quelli che avevano imposto le mani su lui e Barnaba ad Antiochia? Poteva egli mostrare tale lettera alle sinagoghe che visitava per predicarvi o alle congregazioni che istituiva, al governatore Felice, al governatore Festo, al re Agrippa o all’imperatore Nerone quando infine comparve davanti a lui in giudizio a Roma? Nulla indica che egli avesse una tale lettera! Paolo non ne aveva bisogno. Egli aveva qualcosa di meglio che una lettera composta da uomini, firmata da uomini, su tavolette o su carta. Aveva testimoni a Damasco per testimoniare che era stato battezzato in acqua per simbolizzare la sua dedicazione e la sua fede in Geova per mezzo di Gesù Cristo. Egli era pure “ripieno di spirito santo” e aveva i miracolosi doni dello spirito. Ciò che vale di più, aveva il potere d’imporre le mani sui credenti battezzati e impartir loro i doni dello spirito. Da questo sapeva che l’essere adeguatamente qualificati derivava da Dio. Che bisogno aveva egli, quindi, di una lettera timbrata o sigillata da qualcuno sulla terra? La prova più efficace d’essere adeguatamente qualificati per il servizio o ministero consiste nei risultati dell’opera compiuta, in ciò che è stato fatto. Paolo aveva questa prova, e gli servì come la più efficace lettera di raccomandazione a sostegno della sua nomina.
23 Alla congregazione cristiana da lui istituita a Corinto disse: “Cominciamo di nuovo a raccomandar noi stessi? O abbiamo forse bisogno, come alcuni, di lettere di raccomandazione presso di voi o da voi? Siete voi la nostra lettera, scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutto il genere umano. Poiché è manifesto che voi siete una lettera di Cristo scritta da noi mediante il nostro ministero, incisa non con inchiostro ma con lo spirito dell’Iddio vivente, non su tavolette di pietra, ma su tavolette carnali, su cuori”. (2 Cor. 3:1-3, NM) Più tardi il poco prima ammaestrato Apollo ricevette tale lettera di raccomandazione dai fratelli cristiani di Efeso per la congregazione di Corinto, ma Paolo non ebbe bisogno di tale lettera di raccomandazione. (Atti 18:24-28, 1-11) Gli stessi discepoli da lui istruiti durante un anno e mezzo d’intensa predicazione e attività d’insegnamento a Corinto costituivano una potente lettera.
24 Questi discepoli erano la lettera di Paolo scritta sul suo cuore perché li conduceva affettuosamente con sé e scriveva loro lettere volendo loro molto bene. Nello stesso tempo egli li aveva ammaestrati e addestrati per essere predicatori testimoni di Geova e Cristo, e quindi questi Cristiani di Corinto rappresentavano la lettera di Paolo chiaramente esibita “conosciuta e letta da tutto il genere umano”. Essi non erano una lettera proveniente da uomini, neanche dal corpo governante a Gerusalemme.
25, 26. Quale altra testimonianza biblica mostra come furono prodotte le lettere di raccomandazione di Paolo?
25 Fu ‘manifesto ch’essi erano una lettera di Cristo’, e Gesù Cristo, che aveva scelto Paolo per essere uno speciale strumento per annunciare il suo nome alle nazioni non giudaiche, impiegò Paolo come suo ministro per scrivere questa lettera. Paolo non poteva aver scritta questa lettera umana da se stesso, poiché, come Gesù disse ai suoi discepoli, “indipendentemente da me non potete fare proprio nulla”. (Giov. 15:5, NM) Egli si servì di Paolo in modo molto più difficile che facendolo semplicemente sedere con penna ed inchiostro letterale e facendogli scrivere una lettera raccomandando se stesso con parole scritte piuttosto che con laboriose opere. A parte i giorni in cui Paolo lavorò come costruttore di tende insieme ad Aquila e Priscilla, Gesù adoperò Paolo per scrivere questa lettera umana di raccomandazione facendolo parlare ogni sabato nella sinagoga giudaica, per guadagnare sia Giudei che Greci. Col tempo egli ‘si diede tutto quanto alla predicazione testimoniando ai Giudei che Gesù era il Cristo’, rimanendo quivi in tutto un anno e mezzo, “insegnando fra loro la parola di Dio”.
26 Quando infine Paolo se ne andò da Corinto lasciò il frutto del suo lavoro. Quale? Una congregazione cristiana, compreso Crispo, una volta dirigente ufficiale della sinagoga, e tutta la sua famiglia, che Paolo stesso aveva battezzato. Questa congregazione era una lettera di raccomandazione, “incisa non con inchiostro ma con lo spirito dell’Iddio vivente”, poiché essa fu costituita mediante lo spirito di Dio che aveva operato per mezzo di Paolo quando era andato da loro ‘con dimostrazione di spirito e potenza, affinché la loro fede fosse fondata non sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio’. Lo spirito di Dio su Paolo produsse o scrisse le parole leggibili della lettera di quella congregazione. La lettera non fu scritta su fredde tavolette di pietra, ma su calde, amorevoli “tavolette carnali, su cuori”. Questi cuori erano qualcosa da leggere, perché parlavano di amore anzitutto verso Dio, parlavano di credenza, di fede esercitata per la giustizia, e traboccavano tanto da muovere la bocche dei Corinzi a fare pubblica dichiarazione per la salvezza. (Atti 18:1-11; 1 Cor. 2:4, 5; 2 Cor. 3:1-3; Matt. 22:37, 38; Rom. 10:10, NM) Per produrre tale vivente, parlante lettera di raccomandazione era certamente necessario che lo scrittore fosse adeguatamente qualificato dall’Onnipotente Dio.
27. Quali fatti fisici d’oggi attestano la giustezza della posizione di ministri dei testimoni di Geova?
27 Che cosa si può dire oggi? Eccetto le lettere di nomina mandate alle congregazioni o portate dai servitori specialmente nominati dall’organizzazione visibile di Dio, i testimoni di Geova non portano lettere di nomina o di raccomandazione per dimostrare ch’essi, uomini e donne dedicati, sono ministri di Dio scritturalmente ordinati per servire sotto il suo nuovo patto per mezzo del Mediatore Gesù Cristo. La società del nuovo mondo dei testimoni di Geova che usa la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati come suo servitore non ha bisogno di tali lettere di nomina o di ordinazione, né di tali lettere di raccomandazione, più di quanto ne avesse bisogno Paolo. La Cristianità non riconosce la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati come strumento nelle mani di Dio. Ma la “Storia moderna dei testimoni di Geova” che viene ora pubblicata nelle colonne della rivista Torre di Guardia dà un’autentica storia documentata di come l’Altissimo Dio e il suo Figlio Gesù Cristo abbiano adoperato la Società, sì, ed abbiano usata la rivista ufficiale ch’essa pubblica, da quando entrambe hanno avuto inizio. Oggi questa rivista biblica ha una tiratura di almeno 2.300.000 copie di ogni edizione, in quarantadue lingue, e la Società editrice ha settantacinque filiali sparse sulla terra. Questo fatto è un’incancellabile lettera conosciuta e letta da tutti gli uomini e raccomanda a ogni buona coscienza questi due strumenti adoperati da Dio per adempiere il suo glorioso proposito in questo più che cruciale tempo di incertezza, dubbio e paura.
28. Sin dal 1919 come hanno dato prova della loro posizione di ministri qualificati i membri dell’unto rimanente?
28 La Cristianità e i suoi cosiddetti governi cristiani rifiutano di riconoscere l’ordinazione scritturale dei dedicati testimoni di Geova. Quindi essi non li riconoscono e non li considerano ordinati ministri di religione. Invece di essere rispettati come ministri adeguatamente qualificati, i testimoni di Geova si distinguono nell’adempimento della profezia di Gesù: “Sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome”. (Matt. 24:9, NM) Nessuna lettera di carta mostrata da voi testimoni cambierebbe l’attitudine del mondo verso di voi. Ma voi avete una lettera, e voi stessi siete stati impiegati per scriverla, la quale parla più autorevolmente che qualsiasi lettera scritta a mano, a macchina o stampata, timbrata e sigillata, per mostrare la vostra ordinazione o nomina divina. È una lettera vivente il cui contenuto si sparge in tutta la terra in più di 160 Paesi e territori, per essere letta in più di 100 lingue. Sin dal 1919, nonostante l’odio del mondo, l’unto rimanente dei ministri adeguatamente qualificati del nuovo patto ha predicato la buona notizia del Regno a tutte le nazioni. In questo modo essi hanno scritto mediante lo spirito di Dio su tavolette carnali, su cuori, e oggi la “gran folla” di altre pecore radunate col “solo gregge” del giusto Pastore Gesù prova ch’essi sono stati ordinati da Dio. È una lettera umana di raccomandazione testimoniante che essi costituiscono la classe dello “schiavo fedele e discreto” di Dio.
29. Quali altri, particolarmente dal 1931, hanno innegabilmente dimostrato di essere ministri ordinati sotto il nuovo patto di Dio?
29 Particolarmente dal 1931 i membri della “gran folla” di altre pecore si sono associati all’unto rimanente per predicare con esso. Essi non possono contraddire la storia. Anch’essi hanno scritta la storia servendo fedelmente con gli unti come testimoni di Geova, soffrendo con loro, morendo con loro, serbando finora l’integrità cristiana con loro. La loro ordinazione come ministri adeguatamente qualificati di Dio è stata anche sempre messa in dubbio e rigettata dalla Cristianità. Ma che cosa attesta oggi la voce della storia trascorsa? Sono essi membri divinamente mandati, ministri adeguatamente ordinati sotto il nuovo patto di Dio? Hanno essi un’inconfutabile lettera di raccomandazione che tolga ogni dubbio come ingiustificato e ogni accusa come pregiudizio e falsità? Non una lettera scritta con inchiostro su carta, o incisa su tavolette di pietra, ma una lettera vivente scritta dallo spirito di Dio su persone mansuete. È una lettera di raccomandazione scritta su “tavolette carnali, su cuori” di altri uomini e donne credenti che dal 1931 sono aumentati ora da molto meno di centomila a più di 600.000 testimoni di Geova nella società del nuovo mondo.
30. Per compiere interamente il ministero assegnatoci da Dio, che cosa dobbiamo fare e faremo?
30 Cerchino pure, se possono, la terra e il cielo del Diavolo, di distruggere o cancellare questa lettera vivente, ripiena di spirito! Le distruttive e inondanti acque della guerra di Armaghedon spazzeranno dall’esistenza questi diabolici cieli e terra e le loro attività macchiate di sangue ma non spazzeranno mai via il contenuto di questa lettera vivente scritta da tutti i testimoni di Geova col suo spirito. Tutti i superstiti di Armaghedon saranno la nostra lettera di raccomandazione davanti a tutto l’universo! Tale lettera di raccomandazione sarà anche letta dai morti quando saranno risuscitati dopo Armaghedon. Il contenuto di questa lettera continuerà pure ad aumentare man mano che si scriverà su altri cuori umani fino ad Armaghedon. Quando i sistemi religiosi del mondo saranno distrutti in questa guerra, essa sopravvivrà e poi si spargerà sulla faccia della terra purificata come testimonianza vivente del potere e dello spirito di Geova operante ora nei suoi ministri adeguatamente qualificati. Continuate dunque a scrivere questa lettera della “società del nuovo mondo”, compiendo interamente il vostro ministero e predicando questa buona notizia del regno trionfante a scopo di testimonianza a tutte le nazioni fino alla fine di questo mondo!
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Lotta della Bibbia per sopravvivereLa Torre di Guardia 1956 | 15 giugno
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Lezione 13
Lotta della Bibbia per sopravvivere
NESSUNO spettacolo cinematografico di avventure dei tempi moderni potrebbe esser pieno di azioni più drammatiche di quelle raccontate dalla storia della lotta della Bibbia per sopravvivere. Nessuna battaglia avrebbe potuto mettere in giuoco interessi più importanti di quelli della Bibbia, eppure nessun’altra contesa potrebbe essere sicura del desiderato felice esito più che quella della Bibbia. Nella lotta l’irresistibile potenza di Geova degli eserciti è schierata dalla parte della Bibbia, e molto tempo fa egli ne predisse immancabilmente il felice esito: “La parola detta da Geova dura per sempre”. (1 Piet. 1:25, NM) Tuttavia, l’intensità della lotta si è animatamente accresciuta durante i secoli, e più di qualche volta il campo di battaglia è stato arrossato dal sangue dei difensori della Bibbia.
La nascita, lo sviluppo e la morte delle diverse lingue hanno costituito il fattore cruciale della lotta. I capi religiosi, spinti da motivi egoistici e diabolici, hanno venerato alcune lingue come sante e sacre; si sono opposti aspramente alla marcia progressiva delle lingue dei popoli, in quanto non hanno permesso alla Bibbia di tenersi a pari passo con il linguaggio comune. Perché? Essi non hanno avuto nessun esempio da Geova Dio per il loro ritardo e indugio. L’ebraico fu la lingua che Egli diede ad Adamo ed Eva nell’Eden. Venticinque secoli più tardi, quando Geova comandò a Mosè di cominciare la scrittura della Bibbia, ancora fu usato l’ebraico. L’ebraico come lingua principale biblica durò circa undici secoli, finché fu completato il cosiddetto “Antico Testamento”. Poi l’ebraico morì come lingua, venendo sostituito dall’aramaico. Si attenne forse Geova ciecamente alla lingua morta? No, benché i capi religiosi giudaici si rifiutassero di scrivere la traduzione aramaica delle Scritture Ebraiche per il popolo comune. Geova considerò le cose in modo pratico, e quando riprese la scrittura della Bibbia non si servì dell’ebraico. Il Vangelo di Matteo fu scritto prima in aramaico. Ma in quel tempo il greco koinè era divenuto
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