I lettori ci scrivono
ABORTO
Ho visitato una donna che aveva ricevuto la vostra rivista contenente l’articolo “Diario di una bambina mai nata”. A quell’epoca sua figlia era incinta e stava divorziando. Questa signora era in procinto di accompagnare la figlia alla clinica dove avrebbe abortito e sarebbe rimasta con lei un giorno per assisterla. Quando la figlia andò a casa della madre, quest’ultima le chiese di leggere l’articolo prima che uscissero, ciò che la figlia fece. Mentre lo leggeva, la figlia andò in bagno e pianse a calde lacrime. Quando uscì annunciò la sua decisione di non abortire. In seguito si è risposata e ha un buon marito che si prende cura di lei e della sua bella bambina. Quella rivista ha senz’altro salvato la vita a quella bambina, e ha impedito alla madre di diventare un’assassina.
J. N., Florida
SUICIDIO
Desidero ringraziarvi vivamente degli articoli sul suicidio. Quando si è in tale situazione è difficile capire come e perché accadono certe cose. Gli articoli hanno risposto a molte di queste domande. I consigli mi hanno rafforzata. Sotto molti aspetti mi sono ritrovata nell’articolo “Sono contenta d’essere viva!” Ho vivamente apprezzato questi articoli.
P. M., Ohio
Ho sedici anni e vivo in una famiglia adottiva. Dall’età di quattordici anni ho tentato il suicidio quattro volte. Non ho mai desiderato morire, volevo solo farmi notare e aiutare. Dovreste pubblicare più articoli sul suicidio. So di molti, specie adolescenti che sono interessati a questo soggetto, poiché il suicidio è come un’epidemia o una malattia che purtroppo colpisce molti ragazzi. Dopo aver letto l’articolo sui tranquillanti mi rendo conto che Dio può aiutarmi ad affrontare la vita e la realtà molto meglio dei tranquillanti. Grazie. I vostri articoli mi hanno aiutato moltissimo.
A. R., Canada
PARLARE NEBULOSO
Vi scrivo per esprimervi la mia gratitudine riguardo all’articolo intitolato “Parlare nebuloso”. Quello che dice è vero, e leggendolo ho riso di cuore! Sono stato per parecchi anni nell’ambiente accademico, soprattutto in laboratori di ricerca. In quell’epoca passavo innumerevoli ore a leggere manoscritti scientifici. Spesso era incredibilmente difficile stabilire cosa voleva dire l’autore.
C. M., California