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Lealtà nel tempo della fineLa Torre di Guardia 1974 | 15 marzo
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posti loro dinanzi dai Moabiti e dai Madianiti?
18. (a) Quale significato la Bibbia dà a ‘toccare una donna’, e perché? (b) Come questo fatto dovrebbe influire sul punto di vista delle persone non sposate?
18 Considerate il caso di Eva. Ella sapeva che non doveva nemmeno toccare il frutto proibito nel giardino di Eden, perché toccarlo significava fare il primo passo che l’avrebbe condotta a mangiarlo. (Gen. 3:3) Che non le fosse permesso di mangiare il frutto di questo unico albero non significava che ella fosse in difficoltà, giacché c’erano molti altri frutti che le era permesso di mangiare. Il fatto che lo toccò manifestò che aveva un errato desiderio di ciò che Dio aveva proibito. Tenendo presente questo, possiamo riflessivamente considerare il consiglio di I Corinti 7:1: “È bene per l’uomo non toccar donna”. Nelle Scritture Ebraiche, ‘toccare’ è usato a volte per rappresentare il contatto sessuale. (Si paragonino Proverbi 6:29; Genesi 20:6, 7). Questo avviene probabilmente perché la catena degli avvenimenti che conducono all’unione sessuale comincia col toccare la persona di sesso opposto in modo appassionato. Gesù avvertì che non si doveva neanche “guardare una donna in modo da provar passione per lei”, dicendo che chi faceva ciò aveva “già commesso adulterio con lei nel suo cuore”. (Matt. 5:28) Risulta, dunque, che ‘toccare una donna’ potrebbe significare qualsiasi contatto corporeo con una persona di sesso opposto in una maniera che sorge da tale passione illecita o che la eccita. Chi non può controllare la propria passione ed è incline a ‘toccare’ quelli di sesso opposto in maniera passionale o impura, allora, come l’apostolo Paolo continua a dichiarare, è meglio che si sposi. (1 Cor. 7:2, 9) Frattanto, per i cristiani che non si sono ancora sposati la condotta saggia è quella d’evitar di “guardare” o ‘toccare’ con tale passione da essere facilmente indotti a compiere gravi trasgressioni. Quindi, avranno la soddisfacente gioia di una coscienza pura dinanzi a Dio e agli uomini.
19. Perché dovremmo cercar di riflettere nella nostra vita la giustizia di Geova?
19 Abbiamo imparato ad amare Geova Dio a causa della sua giustizia, delle sue buone leggi e della sua amorevole benignità o amore leale. Ci rallegriamo alla prospettiva che l’intera terra verrà sotto la norma del suo regno senza interferenza da parte di governi ingiusti. Sappiamo che questo significherà un dominio giusto e retto per il genere umano, con permanente pace e sicurezza. Non dovrebbe chiunque è felice d’essere vicino a questo giusto Governante dell’universo come parte della sua organizzazione terrestre cercare con tutta la sua forza di riflettere nella propria vita la giustizia di Dio vivendo secondo le Sue leggi? Questo mostrerebbe per certo lealtà verso di lui, non vi pare?
20. In che modo mostrando lealtà si imita l’esempio di Gesù Cristo?
20 Una persona mostra il proprio cristianesimo non solo dando una dimostrazione pubblica del fatto che si è dedicata a Geova Dio essendo battezzata in acqua, ma anche manifestando una personalità simile a quella di Cristo. Ciò richiede una nuova personalità che sia “creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà”. (Efes. 4:24) Gesù Cristo si comportò in ogni tempo in armonia con le giuste leggi di Dio. Quelle leggi erano nel suo cuore, ed esse motivarono i desideri del suo cuore perché fosse in armonia con la volontà di Dio. (Giov. 5:30) Queste stesse giuste leggi dovrebbero essere nel nostro cuore e motivare i nostri desideri.
BENEFICI DERIVANTI DALL’ESSERE LEALI
21, 22. Quali sono alcuni dei benefici che derivano dall’esser leali a Geova, e come questi possono essere considerati in paragone con i piaceri carnali?
21 Il piacere che ora si può provare appagando errati desideri carnali è solo momentaneo. Ma i benefici che derivano dall’esser leali a Geova possono essere eterni. Perché rinunciare a tali benefici eterni per fuggevoli momenti di piacere? Mosè preferì essere “maltrattato col popolo di Dio piuttosto che avere il temporaneo godimento del peccato”, perché i benefici che derivano dall’essere un leale servitore di Geova sono assai più grandi. (Ebr. 11:25) Un beneficio molto rimarchevole che oggi possiamo pregustare è quello di far parte della “grande folla” dei leali adoratori di Geova che saranno preservati attraverso la “grande tribolazione” avvenire la quale porterà il presente sistema di cose a una fine disastrosa. — Dan. 2:44; Riv. 7:9, 14.
22 Un altro notevole beneficio è quello di vivere indefinitamente nella nuova èra che sarà introdotta dal regno di Dio. Non vi è assai più utile vivere in pace e sicurezza sotto giusti governanti che non provare alcuni fuggevoli momenti di piacere illecito? Non ha la vita stessa un valore più grande di tali piaceri? La slealtà verso Geova può significare la morte eterna, ma la lealtà verso di lui può significare esattamente l’opposto, la vita eterna. “Inoltre, questa è la promessa che egli stesso ci fece, la vita eterna”. (1 Giov. 2:25) Questi e molti altri notevoli benefici son concessi ai leali.
23. Qual è dunque oggi la condotta saggia da seguire?
23 Dopo essere giunti alla medesima soglia della nuova èra, sarebbe tragico per un cristiano non entrarvi per aver coltivato errati desideri carnali divenendo sleale verso il vero Dio. Quanto è più saggio mantenere una coscienza pura, seguendo in questo tempo della fine il retto sentiero della lealtà verso Dio! — Sal. 37:28, 29.
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Quanto è forte il vostro amore per la verità?La Torre di Guardia 1974 | 15 marzo
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Quanto è forte il vostro amore per la verità?
IL luogo era il quartiere di Queens, nella città di New York. Una donna aveva chiesto al suo macellaio di macinarle un certo pezzo di carne. Prima che egli potesse macinarlo, comunque, il gestore sostituì la carne con un taglio di qualità inferiore e insisté che il macellaio desse questo alla cliente. Quando le fu presentata la carne macinata, la cliente chiese al macellaio: “È questa la carne che le ho chiesto di macinare?”
Che cosa avreste risposto? Le avreste detto la verità?
La cliente aveva diritto di conoscere i fatti. Tuttavia, date le circostanze, non fu facile al macellaio dirle la verità, smascherando in tal modo la disonestà del gestore. Ciò nondimeno, egli la disse. Il risultato fu che venne licenziato.
Avreste fatto voi ciò che egli fece?
DESIDERIO DI VERITÀ
Quando pare che faccia loro comodo, le persone comunemente dicono menzogne. Ma vi fa piacere quando le menzogne le dicono a voi?
A noi fa piacere udire la verità. Ai genitori fa piacere udire la verità dai loro figli. I figli desiderano che i loro genitori dicano loro la verità. Il governo desidera che i cittadini gli dicano la verità, e i cittadini desiderano la verità dal loro governo. Ma
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