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  • L’ubbidienza conduce alla vita
    La Torre di Guardia 1953 | 1° marzo
    • prove di oggi, in considerazione di tale avvertimento scritturale? Oseremo noi lamentarci? Dobbiamo cercar di fuggire questi problemi e persecuzioni, o andare dai nostri fratelli e metterci a dir loro quale dura parte abbiamo? Certamente no. Ricordate la parola detta per mezzo di Pietro: “Umiliatevi, perciò, sotto la potente mano di Dio, perché egli vi esalti al tempo dovuto, mentre gettate tutta la vostra ansietà sopra di lui, perché egli ha cura di voi”. (1 Piet. 5:6, 7, NW) Tutti devono avere quella profonda consapevole soddisfazione che la volontà di Geova viene fatta, e che vi è completa sottomissione alla volontà di Dio nel cuore. Potrebbero esserci dei tempi nei quali a causa delle vostre prove uscirebbero lagrime dai vostri occhi, ma nel profondo del vostro cuore siete grati e anche nella sofferenza non chiedereste che fosse altrimenti. Siate volenterosi e giubilanti nella vostra completa ubbidienza ai propositi di Geova. Quando il Signore Gesù soffriva tanto crudelmente davanti ad Erode e ai Romani non compariva alcun sorriso sul suo volto, perché gli facevano del male, ma egli sapeva che beveva il calice che il Padre aveva determinato di fargli bere, e quindi “come l’agnello menato allo scannatoio, come la pecora muta dinanzi a chi la tosa, egli non aperse la bocca”. (Isa. 53:7) Nessun mormorio, nessuna lamentela, ubbidiente fino alla morte, e l’ubbidienza condusse alla vita. Egli è il nostro modello.

  • Prova della lealtà
    La Torre di Guardia 1953 | 1° marzo
    • Prova della lealtà

      1, 2. Che cosa significa lealtà, come è essa esemplificata in Cristo Gesù, e a chi Geova affida gl’interessi del Regno?

      LA PAROLA “lealtà” non si trova nella maggioranza delle attuali versioni della Scrittura. Tuttavia ci sono molte parole nella Bibbia che hanno proprio lo stesso significato. È usata in Deuteronomio 13:4, nella traduzione di Moffatt, che la rende dall’ebraico dabáq, che significa “attaccarsi o aderire, attenersi a”. Essa deriva dal latino legalis, che significa “legale”, da cui la nostra parola “leale”. L’accettato uso della parola le attribuisce il significato di fedele in amore o nel dovere, esser fedele alla propria parola, o di uno che in tempi di rivolta rimane fedele al suo alleato. Vuol dire ciò che è fatto in stretta conformità con la legge di Dio. Una persona leale è uno che è fidato, non negligente, fedele nell’adempimento del dovere, e col cuore in armonia con le disposizioni di Dio. Questo è esemplificato in Cristo Gesù. Di lui è scritto: “Tu m’hai aperto gli orecchi. Tu non domandi né olocausto né sacrifizio per il peccato. Allora ho detto: Eccomi, vengo! Sta scritto di me nel rotolo del libro. Dio mio, io prendo piacere a far la tua volontà, e la tua legge è dentro al mio cuore”. (Sal. 40:6-8) Egli si attenne strettamente e fermamente alla legge di Dio in ogni tempo, come se egli fosse la legge, non deviando mai. “Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi, e per sempre”. (Ebr. 13:8, NW) Geova Dio è sempre consistente, non trascurando mai le sue proprie leggi e i suoi propri principi. “Presso di lui non vi è variazione di mutamento d’ombra”. — Giac. 1:17, NW.

      2 Geova istruisce ancora i suoi fedeli per il loro servizio presente e futuro, e nessuno può esercitare autorità finché non abbia imparato a ubbidire e ad essere leale all’autorità. Alcuni dei servitori di Dio non sono stati uomini di grande “capacità naturale”, come questo mondo comprende il termine, ma essi hanno avuto vera capacità dinanzi al Signore, e sono stati completamente fidati e leali a Geova e alla sua volontà. Quelli ai quali Iddio oggi affida i suoi interessi del Regno sono coloro che hanno dimostrato la loro lealtà nella prova, avendo la medesima stretta osservanza della legge di Dio che dimostrò Cristo. Dev’essere il risultato delle convinzioni personali.

      3. Chi si attiene alla legge di Dio, e a quali autorità è egli leale?

      3 È vero, la lealtà di uno potrebbe imprimersi ed influire su altri, ma essa è mostrata, non per tale scopo, ma a causa della propria ubbidienza. Né la lealtà di una persona dev’essere il fattore che controlla altri costringendoli alla stessa conclusione. Ma, dove un gruppo è composto di persone che sono tutte della medesima opinione e determinazione per convinzione personale, e tutte sono unite volontariamente, esse formano un gruppo leale. Oggi i testimoni di Geova sono il solo gruppo di persone che si tiene fedele alla legge di Dio, la sua regola di azione. Esse sono leali verso le più alte autorità dell’universo, Geova e Cristo Gesù, e fedelmente aderiscono al governo teocratico, mantenendo ferma ubbidienza ad esso e al suo Re. Inoltre questi testimoni riconoscono la disposizione che Geova ha stabilita creando lo “schiavo fedele e discreto”, che ora ha la completa responsabilità sopra tutti i beni e i possedimenti del Padrone sulla terra. Essi riconoscono con prontezza e spontaneità la Watch Tower Bible and Tract Society come il servitore legale dello “schiavo fedele e discreto” e gli sono leali, come lo sono alla verità e ai loro fratelli di fede. La lealtà si conosce solo quando è dimostrata, ed è effettivamente rivelata quando ci sono difficoltà, avversità e tentazione. Una volta che è stata manifestata, però, ne risulta fiducia nella persona leale.

      4. Qual è la chiave di Volta per la lealtà, e come viene sviluppata?

      4 Servizio e lealtà sono inseparabili. Ci dev’essere ferma perseveranza nel servizio di Geova, e questa è la chiave di Volta per edificare la lealtà. Servire con gioia e buona volontà gl’interessi del Regno, traendo il più pieno beneficio dalle piccole opportunità come anche da quelle grandi, è necessario se vogliamo avere lealtà. Quelli che vogliono essere leali devono studiare la Parola di Geova e imparare le sue vie, capire i principi secondo i quali egli agisce, e i suoi motivi, e nello stesso tempo devono imparare come allontanarsi dalle vie dei malvagi. “Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, . . . ma il cui diletto è nella legge dell’Eterno, e su quella legge medita giorno e notte”. — Sal. 1:1, 2.

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