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Se un robot potesse parlare ...Svegliatevi! 1982 | 22 giugno
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umane. Il loro obiettivo non era quello di divertire e intrattenere. Uomini lungimiranti ci immaginavano come loro schiavi.
Dovevano perfezionarci, in modo che fossimo più che semplici macchine. Dopo tutto le macchine esistono dall’invenzione della ruota. Per esempio, un frullino è una macchina semplice. Nelle mani di una donna è un arnese per sbattere rapidamente un uovo. Ma se le uova dobbiamo sbatterle noi, dobbiamo farlo interamente da soli, senza l’aiuto di una donna. Inoltre dobbiamo completare l’opera versando l’uovo in una scodella o in una padella. Se l’uovo si deve friggere dobbiamo accertarci che sia proprio come la signora lo vuole: rigirato e poco cotto o all’occhio di bue. Il nostro lavoro non sarebbe completo se non servissimo questa delizia alla signora nel suo piatto preferito, possibilmente insieme a patatine fritte e toast imburrato. Potrebbe tutto questo essere compiuto da una semplice macchina? Non offendete la nostra intelligenza. Siamo robot!
Vedendo tutto questo in retrospettiva, mi rendo conto che eravamo come l’Uomo di Latta del “Mago di Oz”, che andava in giro senza cuore, solo che noi non avevamo cervello. Ah, ma il grande mago della scienza tecnica venne in nostro soccorso! Con lo sviluppo del computer e la miniaturizzazione delle componenti dei computer, ci è stato dato un “cervello”, secondo solo a quello vero. Per esempio, su un quadratino di silicio di dieci centimetri per lato ci sono 200 microcircuiti, in grado ciascuno di elaborare otto milioni di bit di informazione al secondo. Questa è la nostra “materia grigia”, la nostra memoria. Se ci insegnate a preparare un’omelette di vostro gusto, non lo dimenticheremo. Una volta che l’allevatore australiano ha insegnato a ognuno di noi a tosare una pecora, può star certo che lo faremo sempre con la stessa delicatezza dell’allevatore.
Caro lettore, se solo conoscessi le nostre possibilità non smetteresti di meravigliarti, e forse anche di preoccuparti. Nel summenzionato dramma di Karel Capek uno dei miei fratelli robot dice: “Il potere dell’uomo è finito. È sorto un mondo nuovo, il dominio del Robot”. Mentre pronuncio queste parole, sono convinto che siamo davvero infallibili, clic, infallibili, clic, infallibili, clic, clic . . .
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L’uomo meno colpito della donnaSvegliatevi! 1982 | 22 giugno
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L’uomo meno colpito della donna
In fatto di cancro sembra ci sia una netta differenza fra l’uomo e la donna. Nel caso dell’uomo, solo il 10 per cento dei tumori maligni colpiscono uno specifico organo sessuale, la prostata. Nel caso della donna invece, quasi il 40 per cento dei tumori maligni colpiscono l’utero o la mammella, organi che hanno a che fare con la riproduzione.
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