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L’assunzione di Maria — è verità o invenzione?La Torre di Guardia 1959 | 15 settembre
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ai fratelli di Gesù non si applicano ai suoi seguaci; infatti disse: “Gli dissero pertanto i suoi fratelli: Parti di qua e vattene in Giudea, affinché anche quei discepoli tuoi vedano le opere da te fatte. Or nemmeno i suoi fratelli credevano in lui”. — Giov. 7:3, 5, Ti.
E non si può neanche sostenere che questi fratelli fossero semplicemente dei cugini, poiché leggiamo: “Mentre parlava ancora alle turbe, sua madre e i suoi fratelli, stavano lì fuori cercando di parlare con lui. Uno gli disse: ‘Ecco, tua madre e i tuoi fratelli son fuori e desiderano parlare con te’. Ma egli rispose, dicendo: ‘Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?’ . . . Perché chiunque fa la volontà del Padre mio, che è ne’ cieli, quegli mi è fratello e sorella e madre’”. — Matt. 12:46-50, Ri.
Il paragone fatto da Gesù, indicante che la relazione spirituale è più stretta e più importante di quella carnale, mostra anche che questi fratelli non erano cugini. Se lo fossero stati, la dichiarazione di Gesù ai suoi discepoli avrebbe dovuto anche significare: “Chiunque fa la volontà del Padre mio, che è ne’ cieli, quegli mi è cugino”. Eppure si sa bene che Gesù insegnò che egli e i suoi discepoli erano fratelli spirituali e non cugini.
Queste dichiarazioni della Parola di Dio non gettano sicuramente alcun biasimo sulla fedele Maria; piuttosto indicano che ebbe il grande privilegio di essere serva del Signore, di essere la vergine che diede alla luce il promesso Figlio di Dio e Salvatore dell’umanità credente. (Isa. 7:14) Tutti i cristiani accettano volentieri il racconto ispirato indicante che questa fu la sua felice sorte, quindi accettiamo anche noi l’ulteriore dichiarazione fatta sotto la guida dello stesso spirito di Dio circa altri avvenimenti della sua vita.
È UN’INVENZIONE
Particolarmente interessanti sono alcune dichiarazioni del libro Alla lode della nostra Madre benedetta (inglese) inerenti al dogma dell’Assunzione. Citiamo le parole di Alfred C. Rush della Congregazione del Ss.mo Redentore: “È noto che nelle Scritture non vi è alcun esplicito riferimento all’Assunzione di Maria. Non vi è nulla nelle Scritture riguardo a Maria che corrisponda alle esplicite dichiarazioni inerenti alla Resurrezione e all’Ascensione di Cristo. Inoltre, nella tradizione patristica dei primi sei secoli troviamo un vuoto sull’argomento. . . . Tutte queste cose confermano il fatto che non abbiamo un’autentica tradizione storica dell’Assunzione. . . . L’Assunzione di Maria non è un fatto storico che possa essere provato dalla storia. . . . [Parlando degli scritti del Transitus Mariae sul soggetto] Come racconti storici dell’Assunzione di Maria non hanno alcun valore. È vero che cercano di apparire come elucubrazioni degli Apostoli o di persone intime degli Apostoli; che cercano di apparire come racconti storici degli avvenimenti. Sotto questo aspetto non bisogna prenderli seriamente. . . . Sotto questo aspetto sono semplici leggende; non possiamo ritenerli basati sull’autentica tradizione storica. Da un punto di vista dottrinale, tuttavia, hanno un grande valore. [Perché mai, se non sono né scritturali né storici, ma nient’altro che semplici leggende scritte da uomini che rappresentarono disonestamente il loro lavoro?] . . . In siriaco c’è un libro intitolato Ossequi alla Santa Vergine . . . Questo libro non spiega le ragioni della glorificazione di Maria, ma asserisce che sia un fatto, qualche cosa da accettarsi come vero. . . ”.
Finalmente, il 1º novembre 1950, con quella che è palesemente la prima definizione formale del dogma fatta dal papa, da quando questi fu ritenuto infallibile nel fare tali dichiarazioni, Pio XII affermò “che l’Immacolata Madre di Dio, la sempre Vergine Maria, avendo terminato il corso della sua vita terrena, fu assunta col corpo e con l’anima alla gloria celeste”.
Su che cosa si basa dunque il dogma? La chiesa stessa afferma che non è basato sulla Bibbia, piuttosto possiamo aggiungere che è contraddetto dalla dichiarazione ispirata di 1 Corinzi 15:44, 50: “Si semina corpo animale, e risorge corpo spirituale. . . . Quello che affermo, o fratelli, è che né la carne, né il sangue possono ereditare il regno di Dio, e che la corruzione non potrà ereditare la incorruttibilità”. — Ti.
Inoltre, abbiamo visto che la tradizione dei primi secoli dell’èra cristiana non ne fa menzione, che eminenti uomini della chiesa vissuti più tardi vi si opposero, che non è un fatto storico, ma la stessa fonte indica che è basato su leggende, frutto della fervida immaginazione di uomini “desiderosi di veder miracoli”. Senza dubbio l’apostolo Paolo si riferiva all’insegnamento delle tradizioni contrarie alla Parola di Dio quando disse: “Guardate che nessuno vi seduca con filosofie e vani sofismi basati sull’umana tradizione, sugli elementi del mondo e non su Cristo”. — Col. 2:8, Ti.
Che cosa spinse alla definizione del dogma? Il 1º maggio 1946, con la lettera Deiparae Virginis Mariae, il papa Pio XII fece questa domanda ai vescovi di tutto il mondo: “Giudicate voi, Venerabili Fratelli, nella vostra grande sapienza e prudenza, che l’Assunzione col corpo della Benedetta Vergine possa essere proposta e definita come dogma di fede? Desiderate voi, con il clero e il popolo, che sia così?”
In quale sapienza confidarono? Nella “sapienza che vien dall’alto”? (Giac. 3:17, Ti) o nella grande sapienza e prudenza degli uomini? Isaia 29:14 dice che questa sapienza umana perirà. A chi cercarono di piacere? A Dio? o al clero e al popolo? Galati 1:10 dice assai chiaramente in che condizione sono coloro che seguono quest’ultima condotta: “Cerco forse di piacere agli uomini? se ancora cercassi di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo”. — Ri.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1959 | 15 settembre
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Domande dai lettori
● Che cos’è il “rotolo della vita” menzionato in Apocalisse 20:12? In che modo il proprio nome è scritto su quel rotolo, e quando? — B. F., Stati Uniti.
Il “rotolo della vita” non è un rotolo letterale; è simbolico. Non potrebbe riferirsi specificamente alla Bibbia, perché la scrittura menziona solo un rotolo o libro della vita. Tuttavia ai giorni dell’apostolo Giovanni, che scrisse l’Apocalisse, esistevano già molti rotoli, il cui contenuto era ispirato da Dio e nei quali erano considerati i requisiti divini per ottenere la vita. Questi rotoli non erano stati riuniti in un solo rotolo o libro, la Bibbia, come oggi. Il racconto non parla di molti rotoli della vita, ma di uno solo. Il “rotolo della vita” si riferisce all’elenco che Geova farà di quelle creature umane che durante il millennio soddisferanno i suoi requisiti per essere approvate ed ottenere la vita eterna sulla terra.
Quei requisiti divini sono contenuti negli altri “rotoli” aperti prima, poiché “i morti furono giudicati dalle cose [i requisiti] scritte nei rotoli secondo le loro opere”. (Apoc. 20:12) Quindi i nomi sono scritti nel “rotolo della vita” alla fine del giorno di giudizio dei mille anni, quando Geova giustifica coloro che hanno soddisfatto i suoi requisiti. — 1 Cor. 15:24-28; Rom. 8:33.
● Perché Proverbi 8:24, 25, parlando della sapienza, dice che fu “generata come con le doglie”? — B. G., Stati Uniti.
Vien detto che la sapienza fu “generata come con le doglie” perché il testo ebraico in tal caso usa una parola che si riferisce alla donna al momento del parto. Questa parola ebraica mette in risalto specialmente l’argomento delle doglie, indicanti il contorcersi della donna quando ha le doglie e sta per dare alla luce il
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