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  • È scritturale la regalità di Maria?
    La Torre di Guardia 1958 | 1° gennaio
    • la stretta relazione fra Gesù e suo Padre, ma non c’è assolutamente alcun riferimento in cui Gesù esprima qualche legame con sua madre. Non c’è un solo punto in cui egli si rivolga a lei come “madre”, ma invariabilmente la chiama “donna”. “Che v’è fra me e te, o donna?” “Donna, ecco il tuo figlio!” — Matt. 12:46-50; Luca 8:21; 2:49 e Lu 23:46, Ricciotti; Giov. 2:4; 19:26.

      In nessun passo della Bibbia Maria è rappresentata come mediatrice o interceditrice, o come cooperatrice di Gesù negli interessi della salvezza umana. Gesù è solo in questo incarico, dicendo: “Indipendentemente da me non potete fare proprio nulla. Se uno non rimane in unione con me, è gettato via come un tralcio ed è disseccato, e uomini raccolgono questi tralci e li gettano nel fuoco e vengono bruciati. Se rimanete in unione con me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e per voi avverrà”. “Affinché qualunque cosa chiediate al Padre in nome mio egli ve la dia”. Piuttosto che servitori di Dio che compiono “tutte le loro azioni ‘mediante Maria, con Maria, in Maria e per Maria’”, come è insegnato dalla Chiesa Cattolica Romana, l’ispirato Paolo esalta la misericordia e la sapienza di Dio, e dice: “Poiché da lui e per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen”. — Giov. 15:5-7, 16; Rom. 11:33-36, NM.

      SVELATA L’ORIGINE PAGANA

      L’esaltazione di Maria fa parte di un progetto deliberatamente preparato e accuratamente eseguito dalla Chiesa Cattolica Romana per ravvivare l’antica forma di adorazione della regina del cielo, come era praticata dalle nazioni pagane dell’antica Babilonia, Egitto e Roma; e anche dall’infedele antica nazione d’Israele. Erodoto, per conoscenza personale, attesta che nell’antico Egitto la “regina del cielo” era “la più grande e più venerata di tutte le divinità”. Lo storico Alessandro Hislop scrive che, secondo la dottrina dei Caldei, Semiramide, madre e poi moglie di Nimrod, fu innalzata alla divinità col nome di regina del cielo e venne adorata come “incarnazione dello Spirito Santo”. Nonnus, parlando della babilonese regina del cielo, la chiama “la speranza del mondo intero”. Essa è anche chiamata “signora di tutto il creato”. Hislop dice pure che la stessa dea era venerata ad Efeso, quella che Demetrio, l’orefice, definì come la dea che “tutta l’Asia e tutto il mondo adorano”. Tutti questi titoli, che una volta si applicavano a dee pagane, sono ora attribuiti a Maria. — Atti 19:27, Ricciotti.

      L’antica nazione d’Israele fu vittima di questa forma d’idolatria. Invece che a Maria, le donne ebree offrivano focacce alla dea babilonese, Astarte, per le strade di Gerusalemme. Esse bruciavano incenso alla regina del cielo e le offrivano libazioni. I popoli sfidarono apertamente Dio e la sua Parola per compiere le loro pratiche malvage. Per la loro volontaria empietà Dio li rese schiavi e devastò completamente il paese. Agirà ora Dio in modo diverso? Egli dice di se stesso: “Io, Geova, non muto”. — Ger. 44:15-19; Mal. 3:6, SA.

      Eccetto il paganesimo babilonese e la tradizione cattolica, non c’è assolutamente nessun’altra autorità che sostenga l’attuale adorazione di Maria o di qualsiasi altra donna come regina del cielo. Sarà bene dunque osservare l’avvertimento dell’apostolo Paolo: “Guardate: forse ci può essere qualcuno che vi porterà via come sua preda con la filosofia e con vano inganno secondo la tradizione degli uomini, secondo le cose elementari del mondo e non secondo Cristo”. “Anche se noi o un angelo dal cielo”, dice l’apostolo, “vi dichiarasse come buona notizia qualche cosa oltre a ciò che noi vi abbiamo dichiarato come buona notizia, sia maledetto”. Infatti, l’apostolo Pietro riassume quanto segue intorno a Cristo Gesù: “In nessun altro è salvezza, poiché non c’è altro nome sotto il cielo che sia stato dato agli uomini mediante cui dobbiamo esser salvati”. Agite in modo che queste ispirate parole di Dio, e non le tradizioni degli uomini, vi guidino nella vostra adorazione. — Col. 2:8; Gal. 1:8; Atti 4:12, NM.

  • I tre mondi
    La Torre di Guardia 1958 | 1° gennaio
    • I tre mondi

      La Bibbia parla di tre mondi. Non si deve più essere confusi su . . . il mondo che fu, il mondo che ora è, il mondo avvenire

      QUASI tutti conoscono le parole di Gesù, riportate in Giovanni 3:16 (NM): “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. Eppure lo stesso scrittore della Bibbia, l’apostolo Giovanni, scrisse in una sua epistola queste parole: “Non amate né il mondo né le cose del mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui”. (1 Giov. 2:15, NM) Ci direbbe Dio di non amare quello che egli ama? Una contraddizione nella Bibbia? No; se c’è contraddizione, è solo nella mente di coloro che non sanno nulla dei tre mondi.

      Dove possiamo aver informazioni sui tre mondi? Nella Bibbia, in 2 Pietro, capitolo tre. Qui l’apostolo menziona prima, “il mondo di quel tempo” o ‘i cieli dei tempi antichi e una terra’ che furono distrutti al tempo di Noè; secondo, “i cieli e la terra che sono ora” e terzo, “nuovi cieli e nuova terra”. — 2 Piet. 3:5-13, NM.

      È significativo il fatto che tutti e tre i mondi sono associati a cieli e terra. Indica questo che ci sono stati o ci saranno altri pianeti terrestri? No. Nella Bibbia la parola “terra”, come anche la parola “cieli”, non è sempre usata in senso letterale. Nel Salmo 97:1 per esempio, la Bibbia dice: “L’Eterno regna; gioisca la terra”. Qui “terra” è usata in modo simbolico riferendosi ai servitori di Dio sulla terra.

      Quando la Bibbia parla della distruzione della terra, non si riferisce alla terra letterale, perché la Parola di Dio dice del globo terrestre: “La terra ch’egli ha fondata per sempre”. (Sal. 78:69) Perciò quando la Bibbia dice che una terra fu distrutta o sarà distrutta, significa la “terra” simbolica, cioè, la parte umana e visibile di un mondo, la società umana col suo ordinamento sociale.

      Similmente il termine “cieli” è spesso usato in senso simbolico per indicare gli invisibili governanti di un mondo, creature spirituali, malvage o giuste.

      IL “MONDO ANTICO”

      Quando Adamo si unì a Eva nella ribellione contro il loro Dio e Creatore, ebbe inizio un mondo corrotto. Sotto l’invisibile influenza di una potente creatura spirituale in seguito conosciuta come Satana il Diavolo, la malvagità aumentò sulla terra.

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