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Maria: un’ancella, non una reginaLa Torre di Guardia 1957 | 1° novembre
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. . . Non le adorerai, né presterai ad esse un culto; perché io sono il Signore Dio tuo, forte, geloso”. “Io sono il Signore [Geova], questo è il mio nome; la gloria mia non la darò ad altri, né l’onor mio ai simulacri”. Quando Giovanni si prostrò davanti a un angelo vivente, fu ammonito: “Guarda di non farlo! . . . Adora Dio!” — Eso. 20:4, 5; Isa. 42:8; Apoc. 19:10, Ricciotti.
In che senso dunque ella è chiamata beata? Forse perché è la “donna” di cui si parla profeticamente in Genesi 3:15? No, perché la donna che avrebbe dato alla luce la Progenie destinata a schiacciare il serpente, e che fu promesso sarebbe venuta dalla discendenza di Abrahamo, è identificata in Galati 4:26 nella “Gerusalemme di sopra”, l’organizzazione universale di Dio. — Gen. 22:18.
È chiamata beata forse come la “donna” menzionata nella simbolica narrazione di Apocalisse capitolo dodici? No, di nuovo. Non è possibile che ciò si riferisca alla nascita umana di Gesù. L’Apocalisse fu rivelata a Giovanni nell’anno 96 (d.C.), anni dopo la nascita di Cristo, e comincia con la chiara dichiarazione che questi avvenimenti erano ancora futuri. — Apoc. 1:1.
È allora la sua gioia quella di corredentrice del genere umano? S. Alfonso dei Liguori le attribuisce questa posizione dicendo: “Non c’è nessuno . . . che possa esser salvato o redento se non per mezzo tuo, o Madre di Dio”. Ma la Bibbia dichiara fermamente: “Gesù Cristo Nazareno, . . . in nessun altro è salute [o salvezza]: perché non c’è sotto il cielo alcun altro nome dato agli uomini, dal quale possiamo aspettarci d’esser salvati”. (Atti 4:10-12, Ricciotti) e Apocalisse 7:10 esclude Maria quando dice: “La salvezza [è dovuta] al nostro Dio, ch’è seduto sul trono, e all’Agnello!” — Ricciotti.
Può ella dirsi beata come Mediatrice del genere umano? Lasciamo a Dio di dire la verità al riguardo accettando la dichiarazione della sua Parola: “V’è un solo Dio, un solo mediatore tra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, il quale diede se stesso in redenzione per tutti”. — 1 Tim. 2:5, 6, Versione cattolica di Eusebio Tintori.
Tutti saranno certo d’accordo che Maria, come madre terrena di Gesù, abbia avuto un privilegio felice, ma il suo privilegio come seguace di Gesù fu fonte di gioia ancora maggiore. Una volta mentre Gesù ammaestrava la folla, una donna levò la voce con sincera espressione, dicendo: “Beato il seno che t’ha portato e il petto che hai succhiato!” Questa è ancor oggi l’opinione di molti, ma Gesù corresse la donna: “Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!” Fu in questo che Maria trovò la sua più grande felicità. — Luca 11:27, 28, Tintori.
“REGINA DEL CIELO”
Negli ambienti cattolici si parla molto di Maria quale “Regina del cielo” e “Regina della pace”. Questa non è un’idea nuova, perché i primi scritti apocrifi le ascrissero grande onore come “Madre di Dio”. Ma risaliamo molto più indietro nel tempo, all’antica Babilonia con la sua religione pagana, per trovarne l’origine. “Col nome di ‘Madre degli dèi’ la dea-regina di Babilonia divenne oggetto di culto quasi universale. ‘La Madre degli dèi’ dice Clerico, ‘era venerata dai Persiani, dai Siri e da tutti i re dell’Europa e dell’Asia, con la più profonda venerazione religiosa”. Come si insinuò questa pratica nel mondo “cristiano”? “Il culto della dea-madre col figlio fra le braccia continuò ad essere praticato in Egitto fino all’avvento del Cristianesimo. . . . In generale lo fu solo di nome. Quindi invece di rigettare la dea babilonese, in troppi casi solo il suo nome fu mutato. Essa fu chiamata la Vergine Maria, e, col figlio, fu venerata con lo stesso sentimento idolatra dai Cristiani professanti, come in precedenza dai palesi e dichiarati pagani”. — The Two Babylons, di Alexander Hislop.
Notate inoltre le madonne della Cristianità. Finché Raffaello non abbandonò la consuetudine, Maria non fu mai dipinta con la fisionomia ebraica del suo popolo e con i capelli e gli occhi scuri così comuni fra loro. Ma, come la maggior parte delle madonne pagane, ella è stata di solito rappresentata con capelli di color oro e occhi azzurri, come la dea-regina di Babilonia. “C’è ancora un’altra rimarchevole caratteristica degna di nota in questi quadri, ed è l’aureola o speciale corona di luce che spesso incornicia la testa della Madonna Romana. . . . Il cerchio e particolarmente la corona erano ben noti simboli della divinità del sole, e figuravano largamente nel simbolismo orientale. . . . Lo stesso dicasi della Roma pagana. Apollo, come figlio del sole, era spesso così raffigurato”. — The Two Babylons, pagina 87.
Considerando l’opera di S. Alfonso dei Liguori, Le glorie di Maria, scritta verso il 1750 e approvata dai papi Pio VII e Leone XIII, Charles Amlin fa alcuni raffronti molto efficaci sulla gloria tributata alla cattolica “Regina del cielo”: “Nel libro del Liguori leggiamo (pag. 92): ‘Ogni potere ti è dato (Maria) in cielo e sulla terra, e nulla ti è impossibile’. Nella Bibbia cattolica leggiamo (Matt. XXVIII:18): ‘Gesù avvicinandosi parlò loro così: “Ogni potere è stato dato a me in cielo e in terra”’. Nel libro del Liguori leggiamo (pag. 257): ‘Maria . . . è quel trono di grazia a cui l’apostolo Paolo, nella sua epistola agli Ebrei, ci esorta a ricorrere con fiducia’. Nella Bibbia cattolica leggiamo (Ebr. IV:14-16): ‘Avendo dunque un grande Sommo Sacerdote . . . Gesù figlio di Dio . . . Accostiamoci dunque con fiducia al trono della grazia’. . . . Nel libro del Liguori approvato, come ricorderemo, da due papi, leggiamo (pag. 130): ‘La Santa Chiesa . . . esige una particolare adorazione di Maria’”.
A pagina 37 della stessa opera, Maria: madre di Gesù o regina del cielo? l’autore cita di nuovo da Le glorie di Maria: “Di altri santi diciamo che sono con Dio; ma di Maria soltanto si può dire che fu tanto favorita da essere non solo ella stessa sottomessa alla volontà di Dio, ma anche che Dio fu sottoposto alla sua volontà”. Ed a pagina 49 vengono citate le parole del papa Pio IX a conclusione della sua definizione del dogma dell’immacolata concezione di Maria: “Che i fedeli della Chiesa Cattolica Romana . . . adorino, invochino e preghino la Beata Vergine Maria”. E così l’adorazione di Maria, Regina del cielo, ha sostituito nella vita di milioni di persone l’adorazione di Dio.
Ma chi è questa “Regina del cielo”, cui è attribuita maggior autorità che a Cristo e di cui si dice che anche “Dio fu sottoposto alla sua volontà”? Certo non l’umile Maria che magnificò Geova e fu la sua volonterosa serva. No, ma è la babilonica regina del cielo di cui Dio stesso in Geremia 7:16-20 (Versione cattolica di Sales) dice: “Tu adunque non pregare per questo popolo, e non innalzar lode e preghiera per essi, e non interporti presso di me, perché io non ti esaudirò. Non vedi tu quel che fanno costoro nelle città di Giuda e per le piazze di Gerusalemme? I figli raccolgono legna, e i padri accendono il fuoco, e le donne cospargono di grasso la pasta per far focacce alla regina del cielo e fare libazioni agli dèi stranieri, e provocarmi ad ira. Forse che essi mi provocano ad ira? dice il Signore; non provocano forse se stessi, a confusione delle loro facce? Per questo così dice il Signore Dio: Ecco che il mio furore e la mia indignazione si accende contro questo luogo, contro gli uomini, e contro i giumenti, e contro le piante della campagna, e contro i frutti della terra, e arderà e non si spegnerà”. Non è con l’adorazione di una “Regina del cielo” o una “Regina della pace” che si onora Dio, bensì riconoscendo il Dio della pace e il Principe della pace da lui stabilito.
SEGUACE DI GESÙ
Quale contrasto tra l’umile madre e seguace di Gesù descritta nella Bibbia e le ingioiellate immagini d’oro della “Regina del cielo” adorate e venerate dagli uomini! La mitezza, sincerità e l’amore di giustizia di Maria le convengono come a devota seguace di Gesù. Mai la troviamo con un’aureola sulla testa e riccamente adorna come glorificata “Regina del cielo”. Dopo la morte di Gesù ella non fu glorificata nella congregazione cristiana. Infatti, si dice ben poco di lei. L’ultima menzione di lei nella Bibbia ce la mostra insieme agli altri fedeli seguaci del Signore in una stanza superiore, mentre rendeva adorazione a Dio. (Atti 1:13, 14) Quando morì il suo corpo ritornò alla polvere, ed ella dormì nella morte fino al tempo stabilito da Dio per risuscitarla insieme ad altri fedeli alla vita come creatura spirituale nel cielo. — 1 Cor. 15:44, 50; 2 Tim. 4:8.
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“Gente di poca fede”La Torre di Guardia 1957 | 1° novembre
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“Gente di poca fede”
CON questo titolo il Valley News di Hanover, New Hampshire (Stati Uniti), dell’11 aprile 1956, pubblicò quest’articolo di fondo molto logico:
● “Ogni tanto un pubblico funzionario crea una situazione tale che induce il resto di noi a dubitare che egli abbia mai sentito parlare di libertà, democrazia, e diritti politici e umani. Come minimo queste azioni indicano mancanza di fede nel concetto di libertà dei popoli. Come massimo, sono una grossolana e arbitraria ostentazione dell’abilità ufficiale di sollevare una gran questione per una cosa da nulla. Il più recente caso di un ufficiale che infrange le mura della libertà è quello del generale Francis Billado del Vermont. Un gruppo di Testimoni di Geova progettarono un’assemblea di zona a Bennington. Essi chiesero di usare una sala della Guardia Nazionale. Firmarono un contratto formale e legalmente impegnativo con i rappresentanti della Guardia Nazionale. I Testimoni annunciarono poi l’assemblea alle loro adunanze.
● “Allora, come un fulmine a ciel sereno, più di un mese dopo che era stato firmato il contratto e i Testimoni avevano prese disposizioni per preparare la pubblicità, il generale Billado annullò improvvisamente il contratto. Egli addusse come ragione la ‘possibilità di disordini, tumulti o cose del genere’. I Testimoni essendo persone essenzialmente pacifiche, preferirono non intraprendere una lotta legale per far osservare il contratto. Era chiaramente evidente una delle due: O la Guardia e Billado non sapevano nulla dei Testimoni quando firmarono il contratto o erano sotto l’influenza di altri elementi. Se si trattava della prima ragione, allora era una sorprendente dimostrazione d’ignoranza da parte di un alto funzionario. Se era la seconda, Billado aveva il dovere di parlare apertamente indicando i nomi e dicendo perché credeva che ci fosse una ‘possibilità di disordini’.
● “I Testimoni di Geova sono una setta che ha dimostrato più volte di esser capace di tenere assemblee con ordine. Le loro assemblee nazionali sono state così ben organizzate e svolte da suscitar l’ammirazione di coloro che li hanno visti all’opera. Le loro credenze non sono generalmente popolari, eppure la setta è uno dei gruppi religiosi più progressivi in America. La grande maggioranza degli Americani ha afferrato saldamente i principi della libertà. Quando vedono un eminente ufficiale venir meno a un contratto legale per ‘possibilità di disordini’, hanno ragione di chiedersi il perché.
● “È stato riferito che il governatore Johnson ha detto di voler ottenere ‘complete informazioni’ sulla questione. Speriamo che lo faccia veramente e se, come possiamo fondatamente immaginare, non vi è alcuna prova di un ‘chiaro e attuale pericolo’, nessuna ‘possibilità di disordini, tumulti o cose del genere’, che egli abbia il coraggio di chiarire la questione pubblicamente”.
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