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È colpa dell’istituzione matrimoniale?Svegliatevi! 1979 | 8 aprile
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ha fatto gli uomini, sa in quali relazioni avranno più successo. Quando essi fanno la loro parte entro la disposizione da Lui stabilita, si ottengono i migliori risultati. — Gen. 1:26-28; 2:18-25.
Nulla può sostituire il matrimonio quando si tratta di esprimere amore tra uomo e donna, quando si tratta di sicurezza e di stabilità, e quando si tratta di allevare figli.
NO, LA COLPA NON È DEL MATRIMONIO. LA COLPA È ESSENZIALMENTE DI COLORO CHE LO USANO MALE.
Perciò chi desidera essere felice non deve farsi indurre da filosofie errate a cercare i modi per sminuire o distruggere il matrimonio, come se fosse colpa di tale istituzione. Bisogna cercare i modi per migliorarlo e salvarlo, i modi che contribuiscono a risolvere i problemi coniugali.
Ma se il matrimonio fu istituito per l’uomo e per la donna, perché oggi c’è questa crisi? Cos’è che non va?
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Perché il matrimonio è in crisiSvegliatevi! 1979 | 8 aprile
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Perché il matrimonio è in crisi
SECONDO gli esperti di problemi coniugali, le ragioni della crisi del matrimonio sono molteplici. Tuttavia pochi di loro tengono conto della causa più fondamentale.
Senza tener conto di questa causa basilare, i loro consigli, anche se possono essere utili, spesso non bastano. Infatti, i loro consigli possono anche essere contraddittori, dato che le opinioni variano tanto.
La situazione può essere paragonata a quella della persona che prende un’aspirina per un mal di denti. Servirà ad alleviare il dolore, ma non ne eliminerà la causa. Scoperta e debitamente curata la causa del male, il dolore si può eliminare.
Allo stesso modo bisogna scoprire la causa fondamentale dei problemi coniugali. Quindi si potranno risolvere senza dover eliminare l’istituzione stessa.
Ma prima di analizzare la causa fondamentale, quali sono in breve alcune delle ragioni più evidenti del fallimento dei matrimoni?
Sposarsi troppo giovani
Un frutto raccolto troppo presto, prima che sia maturo, può avere un sapore amaro. Allo stesso modo, coloro che si sposano troppo giovani raccolgono spesso frutti amari. Il più alto indice di matrimoni falliti si registra tra le coppie giovanissime, specie di adolescenti. Più giovane è la coppia, maggiore è il rischio.
Il periodico australiano Women’s Weekly esprime schiettamente la cosa in questo modo: “È stupido sposarsi a 18 anni. Si è così giovani. Non si è vissuto abbastanza. Non si sa ciò che si è e si prendono decisioni immature. Piccole cose importanti a quell’età non lo sono più in seguito”. Sì, ci vuole tempo per conoscersi, e anche per conoscere il proprio futuro coniuge.
Per la maggior parte l’“amore” giovanile non è vero amore, ma infatuazione, attrazione fisica. Ma nel matrimonio questo non basta. Lo si capisce anche da quei casi in cui si dà libero sfogo alla passione prima del matrimonio e la ragazza rimane incinta. La coppia si sposa, solo per divorziare di lì a poco.
In Francia, “l’85 per cento delle coppie che divorziano prima che siano passati due anni dalle nozze aspettavano il primo figlio prima di sposarsi”, dice il libro Le Divorce à la Carte. Né l’attrazione sessuale né il bambino bastarono a salvare il matrimonio.
Aspettative non realistiche
Molti hanno idee non realistiche su amore, sesso e matrimonio. Forse le hanno prese da televisione, cinema, libri, riviste, amici o sono frutto della loro stessa immaginazione. Quando nel matrimonio queste idee non si realizzano, ne viene data la colpa al coniuge o all’istituzione matrimoniale, anziché alle false aspettative.
In certuni il desiderio di sposarsi è più forte della necessità di trovare un compagno veramente adatto. Ritengono che anche se la persona che sposano non è tanto adatta, ‘in qualche modo la cosa andrà bene’. Ritengono che un matrimonio qualunque è meglio di niente. O forse ritengono che dopo sposati faranno cambiare l’altra persona.
Ma le impressionanti statistiche sui divorzi mostrano che molto spesso queste aspettative sono tutt’altro che realistiche. Molte volte ‘in qualche modo la cosa non va bene’. I cambiamenti previsti non avvengono. La coppia si accorge che ‘un matrimonio qualunque’ non è meglio di niente. Il successivo desiderio di divorziare mostra che considerano un cattivo matrimonio peggio di niente.
Ambiente
Il modo in cui una persona è stata allevata influisce spesso su come andrà a finire il suo matrimonio. Una cattiva atmosfera domestica può minacciare il futuro matrimonio. Molti che disprezzavano le cattive azioni dei genitori si accorgono spesso di imitarne poi il cattivo comportamento. A questo riguardo, una moglie disse:
“Mia madre criticava mio padre e gli lanciava oggetti addosso quando si arrabbiava con lui. Sebbene mi disprezzi per questo, ho la tendenza a brontolare con mio marito e a gettargli addosso qualcosa quando sono sconvolta. È come se la mamma mi avesse ‘insegnato’ a vivere in questo modo col marito. Vorrei che mi avesse insegnato a risolvere i problemi col marito, non a crearli”.
Un altro fatto da considerare riguarda gli interessi troppo diversi. Dapprima tali differenze possono apparire interessanti. Ma col passare degli anni, quando la novità di queste differenze si affievolisce, possono diventare motivi di attrito. Maggiori sono le differenze di gusti, come nel mangiare e nel bere, o di atteggiamenti verso lavoro, denaro, politica, religione e altre cose, più grande è la probabilità di fare discussioni in merito dopo il matrimonio.
In principio i lati opposti possono attrarre, ma in seguito possono respingere. Si è riscontrato che più cose si hanno in comune agli inizi, minori saranno i punti di contrasto dopo il matrimonio.
Difficoltà di impiego e denaro
Se il marito è troppo occupato nel lavoro e con le persone con cui lavora, trascura la moglie. Essa comincia a dispiacersene e può sentirsi oppressa dovendo badare alla casa e ai figli.
D’altra parte, alcune mogli che lavorano per avere una vita ‘più interessante’ e non per necessità possono far nascere del risentimento nel marito. Un uomo può pensare che la moglie trascuri i suoi interessi, la casa e l’educazione dei figli.
In questi giorni in cui tutto costa tanto, molte mogli lavorano per contribuire al mantenimento familiare. In tali circostanze sorgono problemi quando il marito si aspetta che la moglie faccia ugualmente tutti i lavori domestici. Lei pensa che non sia giusto, e ha ragione, e la loro relazione si fa tesa.
A volte sorgono difficoltà quando il marito non riesce a trovare un impiego adatto per dare alla famiglia un discreto tenore di vita. In questa situazione, può perdere il rispetto di sé e cominciare anche a bere. In tal modo la situazione peggiora e la moglie si sente sempre più frustrata.
I problemi finanziari, una delle principali difficoltà nei matrimoni, sorgono spesso perché non è frenato il desiderio di cose materiali superflue. I desideri superano di gran lunga i bisogni, e le coppie comprano più di quello che possono permettersi.
Questo succede spesso a molte giovani coppie che vogliono gli oggetti che vedono nella pubblicità o che vedono a gente più avanti con gli anni. Dimenticano che queste persone più vecchie hanno dovuto lavorare molti anni per procurarsele. Così la coppia giovane si indebita fino al collo e spende più di quello che guadagna. Può darsi che debbano lavorare entrambi per permettersi quel tenore di vita, e spesso neanche questo è sufficiente. Forse proprio allora la moglie ha un bambino e non può lavorare. Così non c’è abbastanza denaro per pagare le cambiali. Ne conseguono amarezza e critiche.
Mancanza di dialogo
Questo comune problema consiste nel fatto che i coniugi non sono disposti a discutere le cose fra loro apertamente e con calma. Ciò influisce negativamente su molti aspetti del matrimonio.
Di solito è la moglie che ritiene che il marito non si interessi di ciò che lei pensa, dice o fa. Si lamenta che quando si esprime, il marito non l’ascolta. Per cui si sente isolata, non amata, senza un compagno (ciò che il marito dovrebbe essere). Così i due si allontanano l’uno dall’altro.
Tuttavia, in molti casi la mancanza di dialogo non è la causa del problema. È il risultato. Qualcos’altro non ha funzionato, e ne è un’evidenza il fatto che le buone conversazioni fra i due si fanno sempre più rare.
Alcolismo
L’alcolismo è una delle principali cause di naufragio dei matrimoni. Decine di milioni di persone nel mondo sono alcolizzate. Decine di milioni d’altre sono sulla soglia dell’alcolismo.
Forse bevono per ‘divertirsi’, o per ‘sentirsi bene’. Ma forse è anche perché hanno altri problemi che non riescono a risolvere e cercano di sottrarvisi bevendo. Ma è certo che chi beve molto non farà altro che aggravare i problemi già esistenti.
Il coniuge che non beve prova in genere repulsione verso quello che beve. In una grande percentuale di divorzi, la causa principale è l’alcolismo da parte di uno dei coniugi.
Tristemente anche i figli di genitori alcolizzati hanno in seguito più problemi col bere. Questa “educazione”, o questo “condizionamento” ricevuto da piccoli in casa, si ripercuote sul matrimonio, dove hanno molti dei problemi che avevano i genitori perché bevevano troppo.
Problemi sessuali
L’incompatibilità sessuale è un’altra principale ragione del fallimento di molti matrimoni. Il marito esprime la sua insoddisfazione perché la moglie non desidera le relazioni sessuali come lui. La moglie si lamenta che il marito è egoista e non considera i suoi bisogni emotivi.
L’attuale atteggiamento permissivo verso i rapporti sessuali non è certo stato utile. Molti uomini in particolare pensano di dover avere diritto all’appagamento di tutti i loro desideri sessuali, e quando la moglie non li soddisfa, cercano altre donne. A sua volta la moglie intraprenderà una relazione adulterina con qualcuno che considera più comprensivo. Ma col tempo queste infedeltà avvelenano il matrimonio.
In molti paesi il fatto che un uomo ha relazioni extraconiugali, anche figli illegittimi, è considerato un segno di virilità. Gli uomini spendono in queste relazioni gran parte del loro denaro, per cui ne resta meno per la moglie e i figli legittimi. Di solito le mogli si irritano profondamente per questo.
Divorzio più facile
Negli ultimi anni, i cambiamenti avvenuti nelle leggi hanno reso molto più facile divorziare. In certi luoghi ora c’è ‘il divorzio a vista’, e non occorre nessun’altra ragione che il desiderio di divorziare.
Essendo tali leggi liberali sul divorzio sempre più diffuse, molti adottano l’idea di ‘poter sempre divorziare se il matrimonio non riesce’. Ma questa può essere una mentalità pericolosa. Può rendere meno attenti nella scelta del coniuge. E quando in un matrimonio sorgono difficoltà, può esserci meno propensione a mettercela tutta per risolverli.
Queste sono dunque alcune delle ragioni più comuni dell’ondata di matrimoni falliti che c’è stata in anni recenti, ma naturalmente ve ne sono altre. Per aiutare le persone, gli esperti di questo mondo danno molti consigli, alcuni buoni, alcuni inadeguati, alcuni contraddittori e alcuni proprio cattivi.
Perché c’è questa confusione? Perché pochi di tali esperti capiscono qual è la causa fondamentale. A meno che questo non avvenga e non siano applicati i corretti rimedi, la minaccia che un matrimonio fallisca esiste.
Abbiamo visto alcune delle ragioni più evidenti per cui i matrimoni falliscono. Ma c’è una causa più profonda. Cosa c’è dunque alla radice di tutti i problemi coniugali? E che cosa ci vuole per avere la felicità nel matrimonio?
[Immagini a pagina 13]
Il vostro matrimonio è turbato da . . .
. . . problemi finanziari?
. . . mutismo?
. . . alcolismo?
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La vera causa dei fallimenti matrimonialiSvegliatevi! 1979 | 8 aprile
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La vera causa dei fallimenti matrimoniali
QUAL È la vera ragione dell’ondata di matrimoni falliti nel nostro tempo? Perché il matrimonio stesso versa in tali difficoltà?
Si può illustrare la risposta con un esempio: Quando in un complicato calcolatore elettronico qualcosa non funziona, chi si chiama per ripararlo? Non un altro calcolatore. Si chiama una mente superiore, un tecnico esperto in materia, preferibilmente il progettista o fabbricante, qualcuno che se ne intende.
Chi dovremmo dunque chiamare per le “riparazioni” quando “si rompono” le relazioni umane nel matrimonio? Altre creature umane la cui conoscenza è pure limitata? No. Come nel caso del calcolatore guasto, è molto più logico consultare una mente superiore, qualcuno che se ne intende, preferibilmente il progettista o fabbricante.
E chi è? Il Creatore dell’uomo, Colui che diede origine al matrimonio, cioè Geova Dio. Dato che progettò l’uomo e il matrimonio, sa meglio di chiunque altro perché avvengono “guasti” e cosa ci vuole per il buon andamento delle relazioni umane.
La causa fondamentale
Vediamo ora qual è la causa fondamentale, la causa principale per cui i matrimoni falliscono. È questa: Uno o entrambi i coniugi ignorano le leggi e i principi stabiliti da Geova Dio, Colui che fece gli uomini e il matrimonio, per avere la felicità coniugale.
Quando le coppie cooperano entro i limiti di queste leggi e di questi principi saggi e pratici, il matrimonio ha successo. Ma quando sono trascurati, i problemi non tarderanno ad arrivare.
Non siamo lasciati a immaginare la formula della felicità coniugale. È contenuta nella guida che il Creatore fece scrivere per il nostro bene, cioè la sua Parola, la Bibbia.
Obiezioni
Tuttavia, molti obiettano dicendo: ‘Ma la Bibbia e la fede in Dio esistono da molto tempo nei paesi “cristiani”, e questo non ha impedito il naufragio di molti matrimoni’.
È vero. Tuttavia, il semplice fatto di vivere in un paese che pretende d’essere cristiano non rende cristiano quel paese né rende cristiano chi ci vive. Il semplice fatto di possedere una Bibbia non significa che se ne seguano le norme nella propria vita. Il fatto è che la maggioranza di coloro che possiedono una Bibbia non ne seguono le leggi e i principi.
Alcuni fanno un’altra obiezione: ‘Ma non è forse vero che ci sono matrimoni felici in cui nessuno dei coniugi segue la guida della Bibbia e forse non credono neppure in Dio?’
È vero anche questo. Da che cosa dipende dunque la loro felicità? Dipende dal fatto che i coniugi, sia pure involontariamente, seguono una norma simile a quella esposta nella Bibbia. Che se ne rendano conto o no, in base alla coscienza che Dio ha loro data, hanno adottato un modo di vivere che si avvicina maggiormente alle leggi e ai principi stabiliti da Dio per il matrimonio. — Rom. 2:14, 15.
Ma sperare di adottare per caso la giusta formula del matrimonio è come sperare di poter salire su una nave senza timone o senza ufficiale di rotta e giungere per caso alla destinazione giusta. Può accadere, ma non è prudente contarci. È molto più probabile che una nave col timone e con un esperto ufficiale di rotta segua la direzione precisa e giunga a destinazione.
Allo stesso modo, cosa preferireste: Attraversare in macchina una vasta distesa desolata senza una carta automobilistica, percorrendo strade pericolose e poco conosciute, o seguire la carta preparata dall’ingegnere che ha costruito la strada, una carta che molti altri che hanno fatto il viaggio hanno già trovato degna di fiducia?
Dio è il grande Ufficiale di rotta del matrimonio e ne ha fornito il timone nella sua Parola. Egli è il grande Ingegnere del matrimonio, avendo costruito la strada che porta al successo. E ha fornito una carta degna di fiducia.
Errore fatale
Molti credono che il matrimonio sia di origine umana, che si evolvesse in qualche modo nel corso dei secoli per soddisfare un bisogno umano. Altri, pur dicendo di credere in un Creatore, fanno poco o nessuno sforzo per conoscere la sua volontà.
Quindi, il fatale errore di questo immenso numero di persone è di seguire nel proprio matrimonio la sapienza umana. Ignorano la sapienza superiore che viene da Colui che se ne intende, Colui che diede origine al matrimonio.
Chi si affida solo alla sapienza umana come guida è paragonato nella Bibbia a un “tamarisco nel deserto”, in quanto “non vede venirgli alcun bene”. Ma chi si rivolge al Creatore per avere consigli è “come un albero trapiantato presso le acque che verso l’umore stende le sue radici, e non temerà quando viene il caldo. E la sua foglia sarà verde e nel tempo della siccità non starà in pena, né mai cesserà di far frutto”. — Ger. 17:6, 8, versione annotata da G. Ricciotti; Sal. 1:1-3.
Tuttavia molti non vogliono Dio nella loro vita. Vogliono arrangiarsi da soli. In effetti, come quelli descritti in Giobbe 21:14-16, dicono a Dio: “‘Allontanati da noi, non vogliamo conoscer le tue vie. Chi è l’Onnipotente, perché dobbiamo servirlo? E che ci giova pregarlo?’ Non hanno forse in mano il loro benessere?” — Versione della C.E.I.
Ma è proprio così? No, se si considera che la società umana è piena di matrimoni naufragati. E questi naufragi sono il risultato dell’avere ignorato la sapienza che proviene da Dio. Per tale ragione la Bibbia dice: “Esiste una via che dinanzi all’uomo è diritta, ma la fine d’essa sono poi le vie della morte”. — Prov. 14:12.
Invece Dio consiglia: “Confida in Geova con tutto il tuo cuore e non t’appoggiare al tuo proprio intendimento. In tutte le tue vie riconoscilo, ed egli stesso renderà diritti i tuoi sentieri”. Sì, “il timore di Geova è l’inizio della sapienza”. — Prov. 3:5, 6; 9:10.
Affrontare la realtà
Il successo del matrimonio dipende da una cosa, come ammette un funzionario governativo di un paese dell’Africa Occidentale: “Solo il rispetto per i principi biblici farà avere successo nel matrimonio”.
È così che noi uomini siamo stati creati. Se ignoriamo quei principi che ebbero origine da Dio, le conseguenze saranno spiacevoli. È come quando si ignorano altri principi o leggi che regolano gli uomini. Per esempio, se ignoriamo la legge di gravità e saltiamo giù da un punto elevato, ci faremo male o moriremo. Anche se ignoriamo le leggi fisiche del corpo che richiedono di mangiare, bere e respirare, la pagheremo. Allo stesso modo, se ignoriamo i principi del matrimonio che hanno origine da Dio — principi adatti al modo in cui siamo stati creati mentalmente, emotivamente e fisicamente — pagheremo con il fallimento.
Si raccoglie quello che si semina. (Gal. 6:7) Se vogliamo raccogliere grano, non possiamo seminare zizzanie. Se vogliamo un matrimonio veramente felice, non possiamo andare contro le leggi e i principi che Dio ha stabiliti perché abbia successo. E più seguiamo da vicino le norme fornite dal Creatore del matrimonio, più felici saremo.
Veramente, se si seguono attentamente le norme di Dio, un matrimonio non potrà mai essere un completo fallimento. Se ne può avere la prova nella vita di moltissime coppie che vi si attengono e trovano tanta felicità nel matrimonio quanto è ragionevole attendersene oggi.
Ma come operano le leggi e i principi della Bibbia? Che cosa ci vuole realmente per avere un matrimonio felice?
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