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  • Il nome in cui tutte le nazioni scelgono di camminare
    La Torre di Guardia 1973 | 1° maggio
    • continuata fino al nostro giorno. Il conquistatore persiano, Ciro il Grande, divenne re di Babilonia e della Quarta Potenza Mondiale della storia biblica. Ora la religione babilonese subì una caduta. Il suo principale dio, Merodac o Marduk, fu disonorato.

      18. (a) Quale profezia di Geremia riguardo all’iddio di Babilonia e al suo paese doveva allora cominciare ad adempiersi? (b) Che paragone c’è fra la desolazione di Babilonia e quella che essa causò a Gerusalemme?

      18 Arrivò il tempo che si adempissero le parole del profeta Geremia: “Annunciatelo fra le nazioni e proclamatelo. E alzate un segnale; proclamatelo. Non occultate nulla. Dite: ‘Babilonia e stata catturata. Bel [Il Signore] è stato svergognato. Merodac s’è atterrito. . . . Poiché contro di lei è salita una nazione dal nord. È quella che fa del suo paese un oggetto di stupore, così che non c’è nessuno che vi dimori. Sia uomo che animale domestico son fuggiti. Se ne sono andati’”. (Ger. 50:2, 3) Questa profezia ha oggi un significato per noi. Possiamo chiedere: Dov’è Babilonia sul fiume Eufrate in quello che è oggi il paese dell’Iraq? Non è nient’altro che una desolata rovina, avendo subìto una sorte come quella che inflisse all’antica Gerusalemme, solo che la sua desolazione è continuata per secoli, per più di mille anni, mentre la desolazione di Gerusalemme durò solo settant’anni.

      GEOVA ACQUISTA PREMINENZA COME DIO

      19. Dopo che la Persia ebbe conquistato Babilonia, quale dio acquistò preminenza, e questo dio chi impiegò per restaurare il suo tempio?

      19 Al sorprendente crollo di Babilonia nel 539 a.E.V., quale dio acquistò importanza internazionale? Il dio nazionale dei vittoriosi Persiani o il dio degli esuli a Babilonia, Geova? La profezia di Michea, insieme alle profezie di altri uomini ispirati da Dio, indicava che Geova avrebbe acquistato preminenza. Fu così e diede prova che le sue profezie sono infallibili. Sotto ispirazione Michea disse: “E nei giorni futuri il monte della casa di Geova sarà stabilito sulla vetta dei monti, elevato al di sopra dei colli e vi affluiranno i popoli”. (Mic. 4:1, traduzione [inglese] di Byington) Per recare l’adempimento primario o tipico di questa profezia che presentava una sfida, Geova Dio impiegò come strumento il re Ciro il Grande, adoratore del principale dio della vittoriosa Persia. Nella Sua superiorità, Geova fece operare a Suo favore l’adoratore di un falso dio per la restaurazione del tempio di Gerusalemme.

      20. In adempimento di quale profezia relativa al conquistatore persiano ebbe luogo questo, e quando e come?

      20 In che modo? Ebbene, Geova parlò di sé come di “Colui che dico di Ciro: ‘Egli è il mio pastore, e tutto ciò in cui io mi diletto adempirà completamente’; perfino nel mio dire di Gerusalemme: ‘Sarà riedificata’, e del tempio: ‘Saranno gettate le tue fondamenta’”. (Isa. 44:27, 28) Il re Ciro adempì davvero completamente la cosa in cui Geova si dilettava, benché questo fosse contrario a ciò che avrebbe recato diletto all’iddio nazionale della Persia. Nell’anno 537 a.E.V., nel settantesimo anno della desolazione di Gerusalemme e del suo tempio, Geova destò lo spirito di Ciro perché decretasse che si doveva ricostruire quel tempio a Gerusalemme. A tal fine Ciro decretò che gli esuli a Babilonia i quali si offrivano volontari per questo lavoro del tempio fossero liberati da Babilonia e tornassero al “monte della casa di Geova”. (2 Cron. 36:20-23; Esd. 1:1-4) Alla fine di quel settantesimo anno di desolazione di Gerusalemme un fedele rimanente di volontari per i lavori del tempio era tornato nel paese di Giuda, ponendo fine alla sua desolazione. Nella primavera dell’anno dopo (536 a.E.V.) furono poste le fondamenta del secondo tempio di Gerusalemme. — Esd. 3:8-12.

      21. Nonostante che cosa fu completato il secondo tempio di Geova, e quando?

      21 Questo non piacque ai pagani oppositori dell’adorazione di Geova. Ma la loro opposizione non poteva avere la meglio sull’Onnipotente Dio. Quindi, dopo anni di attiva opposizione da parte di questi provocatori pagani, il secondo tempio di Geova in Gerusalemme fu terminato dal suo fedele rimanente in inverno, il terzo giorno del mese lunare di Adar dell’anno 515 a.E.V. — Esd. 6:15.

      22. In che modo il “monte della casa di Geova” fu “fermamente stabilito al di sopra della cima dei monti”, sia per il rimanente restaurato che per le nazioni e i popoli pagani?

      22 Per essere impiegato in quest’opera, il restaurato rimanente dovette elevare l’adorazione di Geova al di sopra di ogni altra cosa nella loro vita e abbattere l’adorazione dei falsi dèi che i loro antenati avevano infedelmente adottata. L’adorazione di Geova, rappresentata dal “monte della casa di Geova”, fu innalzata al di sopra dell’alta posizione che le nazioni pagane attribuivano ai loro dèi demonici, dèi adorati in molti casi su naturali alti luoghi come vette dei colli e cime dei monti. In senso figurativo, il monte della casa di adorazione di Geova fu “fermamente stabilito al di sopra della cima dei monti” e fu “innalzato al di sopra dei colli”. Il rispetto per l’adorazione di Geova assunse la suprema posizione non solo fra il suo popolo eletto ma anche fra molti delle nazioni e dei popoli pagani. Indubbiamente molti di loro salirono a Gerusalemme ad adorare il vero Dio, come fecero i proseliti religiosi ai giorni degli apostoli cristiani e come fece quel reale eunuco d’Etiopia, che l’evangelizzatore Filippo fu delegato a convertire al cristianesimo. — Atti 2:5-10; 8:26-39; Giov. 12:20, 21.

      23. (a) Nel nome di chi cominciarono a camminare quelle persone delle nazioni e dei popoli? (b) Che specie di adempimento della profezia fu quello, e, alla venuta del Messia, quale domanda sorge riguardo a camminare nel nome?

      23 Invece di camminare nel nome dei loro precedenti dèi, tali persone di tutte le varie nazioni e popoli camminarono nel nome dell’Iddio la cui adorazione era la più sommamente esaltata, Geova. Quello fu veramente l’adempimento della profezia di Michea. Ma solo un adempimento parziale, un adempimento in piccole proporzioni o tipico. Il pieno, completo adempimento non vi ebbe luogo allora prima che Geova Dio mandasse il suo Messia sulla terra. Il finale, culminante adempimento della gloriosa profezia di Michea doveva avvenire nel nostro ventesimo secolo. In che modo avviene? È forse perché viviamo nel secolo in cui la cristianità è cresciuta fino alle sue massime proporzioni, avendo approssimativamente novecento milioni di membri e più fra le nazioni di tutto il globo? E non ha fatto questo avvenire un cambiamento? Dalla venuta del Messia o Cristo, non è giusto che camminiamo nel nome del Messia, Gesù, invece che nel nome di Geova? Le chiese della cristianità adempiono forse la profezia di Michea? Ciò merita che si faccia qui un esame!

  • Imparate ora
    La Torre di Guardia 1973 | 1° maggio
    • Imparate ora

      Una volta è stato osservato che ‘chi attende la salvezza “all’undicesima ora” muore spesso alle 10,30’. La Bibbia fa un eccellente esempio per contrasto di un carceriere del primo secolo. L’apostolo Paolo e il suo compagno Sila furono messi in prigione, quando, nel cuore della notte, furono miracolosamente liberati da un terremoto che aprì tutte le porte e fece sciogliere i loro legami. Quella stessa notte, senza indugio, il carceriere e la sua casa ascoltarono la “parola di Geova” dichiarata da Paolo e il carceriere “si rallegrò grandemente con tutta la sua casa ora che aveva creduto in Dio”. (Atti 16:25-34) La condotta saggia è sempre quella di agire senza indugio assimilando tali vivificanti informazioni.

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