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Siate ammaestrati da GeovaLa Torre di Guardia 1962 | 1° giugno
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Quando fu sulla terra Gesù mostrò di essere il più grande strumento o Insegnante che fosse mai esistito sulla terra. Egli ebbe più conoscenza e capacità d’insegnare di qualsiasi altra persona vissuta prima o dopo di lui. Egli insegnò al suo popolo ai piedi delle montagne, in riva al mare, nelle case, nelle sinagoghe, e nel tempio. Infatti dichiarò: “Ogni giorno sedevo tra voi nel tempio ad insegnare”. — Matt. 26:55, Ti.
Egli addestrò un gruppo di discepoli perché fossero insegnanti i quali, a loro volta, ammaestrarono altri. Sì, mediante Gesù, Dio “dette ad alcuni di essere apostoli, ad altri profeti, ad altri evangelisti, ad altri pastori e docenti, per il perfezionamento dei santi nell’opera del ministero”. E leggiamo il racconto dell’attività di ammaestramento svolta dagli apostoli nel libro di Atti. — Efes. 4:11, 12, Na.
Non dovremmo aspettarci che oggi le cose siano diverse, infatti non lo sono. Come la primitiva congregazione cristiana ebbe un corpo governante a Gerusalemme che dirigeva l’opera di ammaestramento, così oggi vi è un corpo governante nella società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova che dà evidenti prove di essere usato da Geova per ammaestrare i suoi figli. Esso usa società legali per stampare Bibbie e pubblicazioni per lo studio biblico e per addestrare i ministri. Aiuta i cristiani a organizzarsi in congregazioni in modo da poter adempiere il loro obbligo di essere insegnanti della Parola di Dio. In 185 paesi e isole del mare oggi oltre 900.000 ministri sono ammaestrati da Geova e questi, a loro volta, ammaestrano altri.
IL SUO LIBRO ISPIRATO: LA BIBBIA
Il principale mezzo usato da Geova per ammaestrare il suo popolo è la sua ispirata Parola, la Bibbia; come d’altra parte ci riferivamo proprio ad essa nel considerare gli altri strumenti di Dio per ammaestrare il suo popolo. Infatti leggiamo: “Colui che castiga le nazioni non correggerà, egli che impartisce all’uomo la conoscenza? Beato l’uomo che tu correggi, o Eterno, ed ammaestri con la tua legge”.
Possiamo dire che nella Bibbia sono trattati quattro rami fondamentali della conoscenza. Prima vi è la storia e la profezia, che ci dicono ciò che è accaduto e ciò che accadrà. Cominciando da quando Dio era solo, ci trasportano fino ad almeno mille anni nel futuro. — Sal. 94:10, 12, VR.
Oltre alla storia e alla profezia vengono insegnate anche molte fondamentali verità o dottrine bibliche. Principale fra queste è la verità del Regno, mediante il quale Dio rivendicherà la sua sovranità. Secondo ad essa è l’insegnamento biblico del riscatto, perché il Figlio di Dio morì e come possiamo trarre beneficio dalla sua morte. Il battesimo e la risurrezione sono altre due importanti dottrine bibliche.
Inoltre, la Bibbia tratta i giusti princìpi di Dio, sia chiaramente che implicitamente espressi. Ci dice ciò che richiede Dio da noi, ciò che è bene e ciò che è male; quali sono i nostri doveri verso Dio e il prossimo; i doveri dei mariti, delle mogli, dei genitori, dei figli, dei sorveglianti e dei servitori di ministero.
La Parola di Dio ci dà anche chiare istruzioni sull’incarico dei cristiani di essere insegnanti, ministri della religione di Dio: come si deve compiere questa predicazione, che cosa si deve dire e come si deve dire. In tutto ciò, la Parola di Dio, mediante chiari comandi, mostrandoci l’esempio di Dio, e mediante le azioni compiute dai giusti e dagli empi, c’insegna che cosa bisogna fare e che cosa bisogna evitare.
Per essere ammaestrati da Geova dobbiamo avere il timore di Geova ed essere mansueti, poiché la persona mansueta è ammaestrabile. “Qual’è l’uomo che teme il Signore? Gli insegnerà la via che deve scegliere”. Geova ‘insegnerà agli umili la Sua via’. Dobbiamo essere disposti a farci ammaestrare: “Mostrami, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri”. “Insegnami a fare la tua volontà, perché tu sei il mio Dio”. — Sal. 25:12, 9, 4; 143:10, Na.
Questo mondo dà chiare prove che non è ammaestrato da Geova. Quale follia, quando si considera che egli ha tutta la sapienza e la conoscenza, ed è il più grande Insegnante e Istruttore dell’universo! Come abbiamo visto, fra i mezzi che usa per insegnare vi sono: il “libro della natura”, i provvedimenti, lo spirito santo, la sua visibile organizzazione e la sua ispirata Parola. Ed egli è sempre pronto a insegnare a tutti coloro che lo temono e sono mansueti.
Mancare di essere addestrati da Geova significa distruzione. Perché morire? Geova non si compiace della morte degli empi. (Ezech. 33:11) Siate ammaestrati da Geova e renderete felici lui, voi stessi ed altri. (Prov. 27:11) In considerazione del tempo in cui viviamo, non indugiate. Cominciate subito ad essere ammaestrati da Geova e vivete.
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“Un uomo spregevole”La Torre di Guardia 1962 | 1° giugno
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“Un uomo spregevole”
LO STORICO romano Svetonio scrisse una storia dei dodici Cesari. Figlio di un cavaliere romano, Svetonio raccolse parecchie informazioni sulle peggiori azioni dei Cesari essendone testimone oculare. Egli stesso visse quasi trent’anni sotto i Cesari ed ebbe libero accesso agli archivi dell’Impero e del Senato. È interessante esaminare la descrizione che Svetonio fece di Tiberio Cesare, colui che la Bibbia menziona profeticamente chiamandolo “un uomo spregevole”; questo, a causa delle sue cattive qualità. (Dan. 11:21, VR) Di questa persona spregevole, nel suo libro Vite (tradotto in inglese da Robert Graves col titolo The Twelve Caesars), Svetonio scrive:
● “Alcuni segni del carattere selvaggio e crudele di Tiberio potevano notarsi anche nella sua fanciullezza. Pare che Teodoro il Gadareno, che gli insegnò retorica, fosse il primo a notarlo, infatti, quando aveva occasione di rimproverare Tiberio, lo chiamava ‘vile, assetato di sangue!’ Ma quando divenne Imperatore, mentre godeva ancora del favore popolare grazie alla sua ostentata moderazione, non poté esservi dubbio che Teodoro aveva avuto ragione. . . .
● “Un magistrato romano chiese a Tiberio se, secondo lui, si doveva riunire la corte per decidere i casi di lesa maestà. Tiberio rispose che si doveva rendere esecutiva la legge; e la rese esecutiva, nel modo più selvaggio. Un uomo fu accusato di aver decapitato un’immagine di Augusto con l’intenzione di sostituirgli un’altra testa; egli fu processato davanti al Senato e, poiché vi erano prove contraddittorie, Tiberio fece mettere alla tortura i testimoni per esaminarli. L’accusato fu condannato a morte, e questo fornì il precedente per fare delle immaginarie accuse; ora le persone potevano essere giustiziate per . . . essersi cambiate d’abito vicino ad un’immagine di Augusto, per aver portato l’anello o una moneta, con la testa di Augusto, in una latrina o in un bordello; o per aver criticato qualunque cosa Augusto avesse detto o fatto. Fu il colmo quando un uomo fu messo a morte solo perché aveva permesso che il consiglio della sua città natale gli rendesse gli onori lo stesso giorno in cui un tempo si rendevano gli onori ad Augusto.
● “Tiberio commise molte altre azioni malvage con la scusa di correggere la pubblica moralità, ma in realtà per appagare la sua brama di veder soffrire le persone, e per questo si scrissero molte satire contro i mali del tempo . . .
● “Alcuni giorni dopo il suo arrivo a Capri un pescatore interruppe la sua solitudine per offrirgli un’enorme muggine, che aveva trascinato sulle scogliere prive di strada nella parte posteriore dell’isola. Tiberio ne fu talmente spaventato che ordinò alle sue guardie di scorticare il viso del pescatore con il muggine. Le squame gli spellarono il viso, e il pover’uomo gridò nella sua agonia: ‘Sia ringraziato il Cielo, che non portai a Cesare quel granchio che avevo anche preso!’ Tiberio mandò a prendere il granchio e lo fece impiegare nello stesso modo. . . .
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