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Commemorazione (Pasto Serale del Signore)Ragioniamo facendo uso delle Scritture
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6:53, 54 non fu fatta in relazione all’istituzione del Pasto Serale del Signore. Nessuno degli ascoltatori aveva la minima idea di una celebrazione in cui si sarebbero usati pane e vino per rappresentare la carne e il sangue di Cristo. Questa celebrazione non fu istituita che circa un anno dopo, e l’apostolo Giovanni comincia a descrivere il Pasto Serale del Signore oltre sette capitoli dopo (in Giovanni 14) nel Vangelo che porta il suo nome.
Come si può dunque ‘mangiare la carne del Figlio dell’uomo e bere il suo sangue’ in senso figurato senza prendere del pane e del vino alla Commemorazione? Si noti che Gesù disse che quelli che avrebbero mangiato e bevuto in questo modo avrebbero avuto “vita eterna”. Precedentemente, nel versetto 40, spiegando cosa occorre fare per avere la vita eterna, cosa disse egli circa la volontà del Padre suo? Che “chiunque vede il Figlio ed esercita fede in lui abbia vita eterna”. È quindi ragionevole concludere che si ‘mangia la sua carne e si beve il suo sangue’ in senso figurato esercitando fede nel potere redentore della carne e del sangue che Gesù cedette in sacrificio. Tutti quelli che otterranno la pienezza di vita, sia nei cieli con Cristo che nel Paradiso terrestre, devono esercitare fede in questo modo.
Con che frequenza si deve celebrare la Commemorazione, e quando?
Gesù non disse specificamente ogni quanto si dovesse tenere. Disse semplicemente: “Continuate a far questo in ricordo di me”. (Luca 22:19) Paolo disse: “Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete questo calice, continuate a proclamare la morte del Signore, finché egli arrivi”. (1 Cor. 11:26) “Ogni volta” non significa necessariamente molte volte all’anno; può significare annualmente nel corso di molti anni. Se si vuol commemorare un avvenimento importante, come un anniversario di matrimonio, o se una nazione commemora un importante avvenimento della sua storia, con che frequenza lo si fa? Una volta all’anno nella data anniversaria. Ciò sarebbe anche coerente col fatto che il Pasto Serale del Signore fu istituito il giorno della Pasqua ebraica, celebrazione annuale che gli ebrei divenuti cristiani non erano più tenuti ad osservare.
I testimoni di Geova celebrano la Commemorazione il 14 nisan, dopo il tramonto, secondo il calendario ebraico in uso nel I secolo. Il giorno ebraico comincia al tramonto e prosegue fino al tramonto successivo. Perciò Gesù morì lo stesso giorno del calendario ebraico in cui istituì la Commemorazione. Il mese di nisan iniziava al tramonto successivo a quando la luna nuova più vicina all’equinozio di primavera diveniva visibile a Gerusalemme. La data della Commemorazione cade 14 giorni dopo. (Perciò la data della Commemorazione può non coincidere con quella della Pasqua osservata dagli ebrei di oggi. Perché? L’inizio dei mesi del loro calendario vien fatto coincidere con la luna nuova astronomica, non con la luna nuova visibile a Gerusalemme, la quale può vedersi da 18 a 30 ore dopo. Inoltre, oggi la maggior parte degli ebrei celebra la Pasqua il 15 nisan, e non il 14 come fece Gesù secondo quanto prescritto nella Legge mosaica).
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CompleannoRagioniamo facendo uso delle Scritture
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Compleanno
Definizione: Giorno anniversario della nascita. In certi luoghi l’anniversario della nascita, in particolare di quella di un bambino, viene celebrato con una festa e regali. Usanza non biblica.
La Bibbia presenta le feste di compleanno in una luce favorevole? Essa ne parla solo due volte:
Gen. 40:20-22: “Ora avvenne che il terzo giorno era il compleanno di Faraone, ed egli faceva un banchetto . . . Pertanto ristabilì il capo dei coppieri nel suo ufficio di coppiere . . . Ma appese il capo dei panettieri”.
Matt. 14:6-10: “Quando si celebrava il compleanno di Erode, la figlia di Erodiade ballò alla festa e piacque tanto a Erode che egli promise con un giuramento di darle qualunque cosa avesse chiesto. Quindi essa, dietro istigazione di sua madre, disse: ‘Dammi qui su un piatto la testa di Giovanni il Battista’. . . . [Egli] mandò a decapitare Giovanni nella prigione”.
Tutto ciò che è menzionato nella Bibbia ha uno scopo. (2 Tim. 3:16, 17) I testimoni di Geova prendono atto della
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