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  • Diamo ai giovani uno scopo meritorio nella vita
    Svegliatevi! 1976 | 8 marzo
    • Quando vai alle case delle persone per ammaestrarle, quale principale qualità di Dio manifesti?”

      “L’amore. L’amore di Dio e l’amore del prossimo”. — Matt. 22:37-40.

      “Quando ti presenti nel nome personale di Dio e difendi la verità dall’errore, perché il cuore di Geova si rallegra?”

      “Dimostriamo d’essere come Gesù in quanto amiamo la giustizia e odiamo l’illegalità”. — Ebr. 1:9; Prov. 27:11.

      “Vedi, avviene tutto questo e altro quando rendi altri partecipi della tua conoscenza biblica”.

      Le cose che Dio approva

      L’uomo più attempato aveva posto domande penetranti e il giovane aveva dato risposte ragionevoli. Entrambi convennero che la conoscenza spirituale si era accumulata, ma era rimasta inattiva nella mente del giovane. “Ma questa conversazione, oltre a farti pensare, ha toccato i tuoi sentimenti?” chiese Marley.

      “Il fatto di essere ripugnante a Geova e a Gesù”, rispose prontamente Jimmy. “Questo mi preoccupa. Farò qualcosa in proposito”.

      “Che cosa, ad esempio?”

      “Voglio dedicare la mia vita a Geova”.

      “Con il battesimo in acqua Gesù simboleggiò che si presentava a fare la volontà di Dio”, Marley rammentò a Jimmy. “Per seguire il suo esempio anche il cristiano deve battezzarsi. Ma, Jimmy, per dedicare la tua vita a Dio, è di capitale importanza che tu conosca che cosa egli vuole da te. Per tale ragione prima del battesimo si raccomanda un ripasso dei fondamentali insegnamenti biblici”. — Matt. 3:13-17; 28:19, 20.

      “Vuoi rivedere con me tali domande?”

      “Volentieri!” rispose Marley.

      Fu un momento emozionante, rammentò Fern. Fu fissata l’ora del ripasso.

      Ciò che aveva detto quel giorno alla visitatrice è vero; i testimoni di Geova dedicano il proprio tempo, le proprie energie e le proprie risorse a una causa meritoria. Questa causa include che si aiutino i giovani ad avere uno scopo meritorio nella vita. — Da una collaboratrice.

  • Imparare a memoria: Un passatempo per i cristiani
    Svegliatevi! 1976 | 8 marzo
    • Imparare a memoria: Un passatempo per i cristiani

      OGGI molti sono occupati, ma pochi sono più occupati del cristiano che vive fedelmente secondo la dedicazione che ha fatta a Dio. Dovendo fare lo studio personale della Bibbia, prepararsi per cinque settimanali adunanze di congregazione e frequentarle, compiere il servizio di campo e altre attività cristiane, pare non gli rimangano “ore libere”. Quando potrebbe dunque dedicarsi a un passatempo? Dovrebbe, poiché ognuno di noi, dopo tutto, ha bisogno di un po’ di svago.

      Ma anche se non ha tempo per i soliti diversivi, può ciò nondimeno dedicarsi al passatempo di imparare a memoria soggetti scritturali. In che modo? Potrebbe dedicarsi a questo passatempo nei momenti di ozio, quando la mente non è particolarmente occupata, come quando si cammina, quando si aspetta l’auto, quando si è su un pubblico mezzo di trasporto o quando ci si sveglia di notte.

      Se volete provare questo tipo di passatempo, perché non cominciate imparando a memoria i sessantasei libri della Bibbia nell’ordine in cui compaiono, se non li avete già imparati? Vedrete ripetutamente che tale conoscenza è utile. State seguendo con la Bibbia un oratore pubblico ed egli cita un certo versetto? Se non sapete come trovare i sessantasei libri, egli avrà letto il versetto prima che lo troviate. E nell’opera cristiana di predicare alle porte risparmierete tempo a voi stessi e agli ascoltatori, oltre a mostrare che conoscete l’Autorità su cui vi basate, potendo trovare in fretta un versetto della Bibbia. Mentre camminate insieme a un compagno o al vostro coniuge, potete fare un gioco alternandovi a ripetere i nomi dei libri della Bibbia. Specie gli esperti possono aiutare i principianti con questo gioco.a

      Per passare il tempo sarebbe bene imparare a memoria anche alcuni altri elenchi. C’è l’ordine dei giorni della creazione (Gen. da 1:3 a 2:3); i nomi dei dodici figli di Giacobbe (1 Cron. 2:1, 2); le dieci piaghe che si abbatterono sull’antico Egitto nel loro ordine (Eso. da 7:19 a 12:30); i Dieci Comandamenti (Eso. 20:2-17); i ventuno re della linea davidica da Davide in poi (1 Re 2:12; 2 Re 24:18; si veda pure Ausiliario per capire la Bibbia [inglese], pagg. 340-347); i dodici apostoli (Matt. 10:2-4); i nove frutti dello spirito (Gal. 5:22, 23) e i quindici requisiti dei sorveglianti elencati in I Timoteo 3:1-7.

      Ci sono poi tanti soggetti, capitoli della Bibbia che si dovrebbero poter trovare in fretta: I Dieci Comandamenti in Esodo capitolo 20; il Sermone del Monte in Matteo capitoli da 5 a 7 (inclusa la preghiera modello del Padre Nostro al capitolo 6); l’incarico che Cristo diede ai dodici apostoli in Matteo capitolo 10; la sua grande profezia in Matteo capitoli 24 e 25, Marco 13 e Luca 21; il capitolo che dice come opera l’amore (1 Cor. 13), e l’ottima considerazione di Paolo sulla risurrezione in I Corinti capitolo 15, per menzionare solo alcuni di quelli citati di frequente.

      E come sarebbe utile se il proclamatore cristiano della buona notizia avesse un sempre crescente “indice” mentale di importanti soggetti scritturali, come quelli che riguardano il nome di Geova: Eso. 6:3; Sal. 83:18; l’attività cristiana di predicazione: Isa. 43:10-12; Matt. 24:14; 28:19, 20; la speranza del Regno: Matt. 6:10; Sal. 37:10, 11; Riv. 21:3, 4; il soggetto della neutralità: Isa. 2:4; Giov. 18:36; Atti 5:29; Giac. 1:27; il soggetto del sangue: Gen. 9:4-6; Atti 15:20, 29; il segno che distingue i cristiani: Giov. 13:34, 35. Per altri argomenti e citazioni scritturali si veda “Accertatevi di ogni cosa; attenetevi a ciò che è eccellente”.

      Un altro campo fecondo per i cristiani è il passatempo di imparare a memoria le parole del libretto dei cantici ‘Cantate e accompagnatevi con musica nei vostri cuori’. Si imparano a memoria le parole di canzoni folk, inni patriottici, canzoni d’amore e canti popolari; perché il cristiano non dovrebbe imparare le parole dei cantici che cantano come parte della loro adorazione? Di regola, è più facile imparare a memoria questi cantici che imparare a memoria versetti scritturali, giacché i cantici hanno sia la rima che il metro. E quali ottimi sentimenti sono espressi in cantici come “Viviamo in modo degno del nostro Nome!”, “Perdonate!”, “Noi siamo Testimoni di Geova!”, “Ora è il tempo!”, “Cammino nell’integrità” e “Ti ringraziamo, Geova!” E il fatto che queste parole sono accompagnate dalle melodie rende più che mai piacevole impararle.

      Se lo si considera un passatempo, l’imparare a memoria tali fatti, versetti e cantici scritturali può essere un piacere, un gioco, un programma istruttivo che sarà un utilissimo strumento per il servizio del Regno. E soprattutto, imparandoli a memoria e poi ricordandoli, quando ne avrete l’occasione sarete aiutati a tenere la mente occupata in cose che rafforzeranno la vostra fede e il vostro amore verso Geova Dio. — Sal. 119:97.

      [Nota in calce]

      a Per informazioni a questo proposito si veda La Torre di Guardia del 1963, pagina 318.

  • Gli scienziati creano la vita?
    Svegliatevi! 1976 | 8 marzo
    • Gli scienziati creano la vita?

      SPESSO, nel corso degli anni, gli scienziati hanno fatto varie scoperte o formulato certe teorie che lasciano sperare che la vita sarà creata o è già stata creata in laboratorio.

      Notate alcuni di questi titoli di giornale: “Acclamato il giorno in cui gli uomini produrranno un virus” (Sun di Vancouver, 16 agosto 1962); “Gli scienziati degli U.S.A. sono esortati a ricreare la vita” (Times di New York, 14 settembre 1965); “Entro 5 anni la creazione della vita” (Times di New York del 18 gennaio 1966); “La creazione della vita in laboratorio non è più un sogno” (Evening News di Buffalo, 7 dicembre 1970); “Le componenti chimiche della vita sono presenti in abbondanza nello spazio” (Times di New York, 23 novembre 1973).

      Ma nei loro studi sui virus e sulle molecole chimiche gli scienziati hanno effettivamente creato la vita in una provetta, per così dire?

      Nell’Encyclopædia Britannica del 1974, il microbiologo francese René Dubos considera il soggetto nel saggio “I misteri della vita”. Notate ciò che dice riguardo alle pretese degli scienziati d’avere prodotto la vita de novo, cioè di sana pianta:

      “Un virus perfettamente sviluppato, che era stato prodotto naturalmente da un organismo vivente, fu separato nei suoi componenti con procedimenti chimici. Quando fu sperimentata l’attività biologica di queste parti separate, fu riscontrato che erano inerti, cioè non potevano moltiplicarsi in un organismo sensibile. Tuttavia, quest’attività biologica fu ripristinata quando le parti del virus furono chimicamente riunite in una provetta nelle condizioni adatte. Per quanto questo risultato appaia spettacolare dal punto di vista chimico, esso non costituisce — com’è stato affermato — la produzione della vita de novo. Giacché si dovette prima ricavare il virus da un organismo vivente, e giacché le sue parti riunite diedero segni di attività solo quando furono introdotte in un organismo vivente sensibile, tutto il meccanismo biologico essenziale alla sua riproduzione dovette essere ricavato da vita preesistente.

      “In un esperimento del tutto indipendente, sono state prodotte in laboratorio parecchie molecole complesse simili a quelle che si trovano negli organismi viventi esponendo solo sostanze chimiche semplici al tipo di radiazione che probabilmente esistette nell’atmosfera primitiva. Ma questa impresa della chimica non costituisce la produzione della vita de novo perché le molecole così prodotte non sono state riunite — organizzate — in un modo che permetta loro di riprodursi e di svilupparsi. Una molecola organica, per quanto complessa e simile al tipo che si trova negli organismi viventi, appartiene ancora al regno della materia inanimata se non può riprodursi ed evolversi”.

      Nonostante i numerosi sensazionali articoli di giornali e di riviste, resta pertanto il fatto che l’uomo non ha creato la vita! E, in modo interessante, l’Encyclopædia osserva pure: “Per quanto ne sappiamo ora, la vita non c’è in nessun’altra parte del sistema solare, la sua origine è ancora un mistero, e i suoi effetti sul nostro pianeta hanno poco meno che del miracoloso”.

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