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  • Come migliorare la voce e uso di microfoni
    Manuale per la Scuola di Ministero Teocratico
    • le vibrazioni del suono non saranno ostacolate dai muscoli tesi o non saranno costrette a uscire dal naso. La ripetizione di certe parole e il suono prolungato dei suoni rappresentati da m, n e l saranno utili. Un altro esercizio utile per migliorare la qualità della voce è quello di pronunciare le vocali, prolungandole con la gola aperta, la mandibola rilassata e poco volume.

      18-22. Quali consigli dovremmo tenere presenti per l’efficace uso dei microfoni?

      18 Corretto uso dei microfoni. Nei grandi luoghi di adunanza è necessario amplificare elettronicamente la voce umana, sia per facilitare lo sforzo dell’oratore che per renderla più piacevole all’uditorio. Così l’oratore non deve sforzarsi troppo per raggiungere il giusto volume, e gli ascoltatori non devono tendere gli orecchi per afferrare ciò che viene detto. I microfoni sono usati in molte congregazioni non solo sul podio, ma anche da quelli che fanno commenti nell’uditorio, così che tutti i commenti si possano udire bene. Anche se i microfoni non sono usati nella locale Sala del Regno, essi si usano di solito nel programma delle assemblee. Dobbiamo dunque saperli usare correttamente.

      19 Quanto si dovrebbe avvicinare la bocca al microfono? Di solito da dieci a quindici centimetri. Il problema più frequente quando si usa il microfono è che l’oratore sta troppo lontano da esso. Badate dunque alla distanza. Dirigete inoltre la vostra voce verso il microfono e nel raggio della sua sensibilità. Se non si fa questo, è difficile che l’addetto all’acustica possa regolare il volume in modo da consentire un buono e chiaro ascolto all’uditorio. Si deve evitare, naturalmente, di tossire, starnutire o schiarirsi la voce vicino al microfono.

      20 Quando usate il microfono, ascoltate il suono della vostra voce come vi giunge dall’altoparlante. Quindi potete valutare il volume e cambiare posizione, se necessario. Ci si può adattare andando più vicino al microfono o standone più lontano di tre o quattro centimetri. Alcuni oratori devono evitare il volume eccessivo, poiché non fa altro che alterare la loro voce, e risulta irritante e sgradevole per l’uditorio. Tenete anche presente che, se volete abbassare la voce per produrre un certo effetto qua e là durante il discorso, il vostro uditorio può udire anche un sussurro, grazie a questa moderna meraviglia di amplificazione.

      21 Ci sono altri inconvenienti nell’uso del microfono ai quali bisogna anche prestare attenzione. Avete notato che la “p” produce a volte un suono esplosivo? Questo accade quando la persona parla direttamente nel microfono, troppo da vicino. Anche i suoni sibilanti della “s” possono causare problemi. Essi devono pronunciarsi in sordina, perché sono esagerati dall’amplificazione e ne vengono fuori come fischi. Quando vi rendete conto del problema, non è difficile risolverlo.

      22 Il meccanismo della nostra voce è un meraviglioso dono del Creatore. L’elettricità e l’inventiva sono pure suoi doni, ed esse hanno reso possibile parlare al microfono. Ogni volta che usiamo la voce, con l’ausilio dell’amplificazione acustica o no, usiamola in maniera da onorare Colui che diede origine alla parola.

  • Usate tatto ma con fermezza
    Manuale per la Scuola di Ministero Teocratico
    • Studio XIV

      Usate tatto ma con fermezza

      1. Perché dovremmo coltivare il tatto?

      1 Quando Gesù mandò i suoi discepoli a predicare, disse chiaramente che dovevano mostrare discrezione in ciò che dicevano e facevano. Sebbene promettesse di essere con loro, essi non dovevano agire in modo da causare inutili difficoltà. (Matt. 10:16) Anche fra loro, i cristiani devono usare discrezione nel parlare e nell’agire in modo da non offendersi gli uni gli altri sconsideratamente. (Prov. 12:8, 18) C’è dunque bisogno di coltivare il tatto.

      2. Qual è il significato del tatto?

      2 Il tatto è definito “discernimento di ciò che è appropriato dire o fare nel trattare con altri”, e la “capacità di trattare con altri senza causare offesa”. Mostrare tatto significa essere abbastanza gentili nel parlare e nell’agire da non urtare i sentimenti altrui. Noi non vogliamo offendere gli altri col modo in cui diciamo e facciamo le cose. Comunque, questo non significa che non offenderemo mai nessuno con ciò che diremo o faremo, perché lo stesso messaggio biblico è offensivo

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