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Questa generazione ha visto ‘segni dal cielo’?Svegliatevi! 1985 | 22 luglio
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(Aviatori e aviazione), Aidan Chambers riassume l’importanza dell’aeroplano nella prima guerra mondiale: “L’aeroplano era divenuto maggiorenne in un’orgia di distruzione. I campi di battaglia francesi erano cosparsi di rottami contorti a seguito dei molti combattimenti aerei; Londra e altre città, paesi e villaggi erano stati bombardati; navi erano state attaccate dal cielo. La guerra . . . era stata completamente trasformata dall’avvento degli uomini volanti sulle loro incredibili macchine”.
Molti videro in questi e in altri avvenimenti della guerra un adempimento della profezia biblica: “Sorgerà nazione contro nazione, e regno contro regno, . . . e vi saranno paurose visioni e dal cielo grandi segni”. (Luca 21:10, 11) Un racconto parallelo di questa profezia aggiunge le seguenti parole: “Tutte queste cose sono il principio dei dolori d’afflizione”. — Matteo 24:7, 8.
“Il principio dei dolori del parto”
La prima guerra mondiale e le sue ‘paurose visioni e i grandi segni dal cielo’ dimostrarono d’essere “soltanto il principio dei dolori del parto”, come traduce la versione di L. Moraldi? La storia risponde di sì. Durante la seconda guerra mondiale piovvero dal cielo oltre un milione di tonnellate di bombe. Fra queste c’erano bombe giganti e altri ordigni da sei tonnellate che potevano penetrare per 5 metri nel calcestruzzo.
Immaginate il terrore che si impadronì del cuore degli abitanti di Amburgo quella sera del luglio 1943 quando uno stormo di circa 700 aerei pesanti bombardò la loro città. La cosa si ripeté due sere dopo, causando una tempesta di fuoco che fece oltre 40.000 vittime. “Una marea di fuggiaschi sconvolti e terrorizzati invase le province vicine”, scrisse Adolf Galland. “Il terrore di Amburgo si propagò rapidamente sin nei più remoti villaggi del Reich”.
Varsavia, Londra, Coventry, Berlino, Dresda, Tokyo e molte altre città furono pesantemente bombardate. Un’incursione aerea su Tokyo causò una tempesta di fuoco che fu ancor più distruttiva di quella di Amburgo. Perirono oltre 80.000 persone. Dopo ripetute incursioni aeree milioni di persone abbandonarono la città. “La popolazione di Tokyo scese da cinque milioni a due milioni e trecentomila persone”, scrive lo storico Jablonski. Una giapponese dice: “Ogni volta che sento la sirena dei pompieri o che vedo dei ceppi crepitare in un caminetto, mi batte forte il cuore e rivivo quei giorni di terrore della mia infanzia”.
La seconda guerra mondiale introdusse nuove armi terrificanti. Nell’ultimo anno della guerra i tedeschi cominciarono a lanciare le bombe con propulsione a razzo chiamate V2 che trasportavano una tonnellata di esplosivo. Viaggiando a 5.600 chilometri orari al momento dell’impatto, raggiungevano il suolo inglese solo cinque minuti circa dopo essere state lanciate. Poi gli Stati Uniti sganciarono due bombe atomiche sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, uccidendo sul colpo oltre centomila persone. “Affini alla bomba atomica”, spiega l’Encyclopædia Britannica, “le V2 precorsero i missili balistici intercontinentali [ICBM] dell’èra postbellica”.
Dopo la guerra le nazioni misero a punto armi nucleari ancor più distruttive. Prima che venisse firmato nel 1963 il trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari si fecero febbrili esperimenti con queste armi. Vennero fatte perfino esplodere armi nucleari nello spazio. Riguardo a tali esperimenti, il dott. Mitton scrive nel suo libro Daytime Star—The Story of Our Sun (Stella diurna: La storia del nostro sole): “L’esplosione ‘Starfish’ del luglio 1962 produsse una fascia di radiazioni che sono durate diversi anni. La follia di questo esperimento venne maggiormente evidenziata quando si comprese che come conseguenza diversi costosi satelliti erano stati interamente distrutti”.
Il trattato del 1963 limitò la sperimentazione di armi nucleari, ma non impedì alle superpotenze di costruire altre bombe del genere. Né impedì loro di perfezionare i metodi di lancio. Commentando questo fatto, il dott. Jastrow ha scritto in Science Digest: “Quando 40 anni fa i tedeschi facevano piovere le V2 sulla Gran Bretagna, pensavano di ottenere un buon risultato se una bomba cadeva entro un raggio di 16 chilometri dal bersaglio. . . . Le odierne testate nucleari degli ICBM sovietici e americani operativi cadono a circa 270 metri dal bersaglio dopo un volo di molte migliaia di chilometri”.
Il dott. Jastrow descrive inoltre le nuove testate nucleari munite di radar e di cervello elettronico. Dette “testate intelligenti”, si afferma che “cadano in media a 23 metri dal bersaglio”. Si crede che le “testate intelligenti” possano essere installate sui missili balistici intercontinentali.
Non siete d’accordo che quanto accadde nel 1914 era “soltanto il principio dei dolori del parto”? L’uomo si è servito del “cielo” in modo sempre più letale.
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‘Segni dal cielo’: motivo di apprensione?Svegliatevi! 1985 | 22 luglio
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‘Segni dal cielo’: motivo di apprensione?
“Entro il Duemila potrebbe esserci nello spazio uno spiegamento di armi tremendamente efficaci, armi in grado di attaccare sia satelliti che stazioni spaziali nonché obiettivi qui sulla terra”.
LA SUDDETTA dichiarazione fu fatta l’anno scorso dal presidente dell’Accademia Internazionale di Astronautica. Le armi spaziali non sono qualcosa di cui si parla soltanto. Una delle superpotenze ha già sperimentato con successo un’arma antisatellite.
In un discorso pronunciato il 23 marzo 1983 il presidente degli Stati Uniti propose l’uso di armi spaziali come mezzo di difesa.
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