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Che ottengono quando comprano vino?Svegliatevi! 1972 | 8 febbraio
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I vini asciutti da tavola sono di solito considerati migliori con la portata del cibo principale. Avendo un sapore più forte dei vini bianchi da tavola, i vini rossi da tavola son raccomandati con le carni rosse condite in modo piccante. Ma i vini bianchi da tavola vanno meglio con il pesce e la carne bianca di pollo. Sia il vino da tavola rosso che quello bianco può usarsi con la carne scura dei gallinacei. Il vino di Xeres e lo sciampagna sono popolarmente usati come aperitivi, e i vini da dessert sono di solito serviti col dessert.
Vini sofisticati
Non tutti quelli che comprano vino ottengono ciò che pagano. A causa dell’illegale sofisticazione di parecchi vini italiani, per esempio, molte persone hanno acquistato in anni e mesi recenti senza saperlo miscugli fatti con mele e melasse, foraggi per animali, fichi e datteri, alcool sintetico e sangue di bue essiccato. Si riferì che nel solo 1970 la polizia italiana aveva rintracciato circa l. 37.800.000 di vino sofisticato. Questo fa pensare che chiunque compra vino, specialmente i viaggiatori, devono stare attenti. Invece d’essere allettati a comprare vino con una vistosa etichetta, si può riscontrare che è più saggio acquistare un prodotto conosciuto.
Una forma di minore sofisticazione che ha suscitato la preoccupazione di molti è l’esteso uso nei vini di additivi chimici, specialmente nelle varietà mischiate. Gli additivi sono stati usati per preservare i vini, per chiarirli e per migliorarne il gusto e il colore. Consapevoli del possibile pericolo per la salute allorché si beve vino contenente additivi chimici, alcuni si sentono meglio bevendo vini fatti in casa o procurandosi un prodotto (spesso un vino non mischiato) che sanno essere comparativamente libero da additivi chimici.
Nello scegliere i vini importati, alcuni badano di determinare se gli spedizionieri o gli importatori hanno buona reputazione. Controllano anche l’etichetta per vedere se ottengono un prodotto autentico. Per esempio, le parole Appelation Côntrollée (nome controllato) designano un autentico vino francese e l’espressione Original-Abfüllung posta prima del nome del produttore attesta che i vini sono stati imbottigliati in proprietà tedesche.
Una questione di maggior preoccupazione
Senza tener conto di quanto buono possa essere un vino, può divenire qualche cosa di dannoso per chi lo compra se non ne beve con moderazione. L’alcolismo è uno dei maggiori problemi sanitari in molte parti del mondo. In Francia, per esempio, dove si consuma molto vino, un paziente maschio su tre ricoverato in ospedale vi è a causa del bere eccessivo. Un’opera di consultazione medica (The Pharmacological Basis of Therapeutics, a cura di Louis S. Goodman e Alfred Gilman, Quarta Edizione, 1970, pagina 291) osserva:
“Il rimarchevole ruolo che la produzione e il consumo delle bevande alcoliche ha nella vita economica e sociale della società occidentale non ci dovrebbe permettere di minimizzare il fatto che l’alcolismo è un problema più significativo di tutte le altre forme di abuso di droghe messe insieme. Cinque milioni di Americani mostrano qualche forma di alcolismo, e circa il 5% di questi alla fine giungono al livello di derelitti o sospinti su ‘sedie a rotelle’. Si è stimato che negli Stati Uniti ogni anno si perde un totale di 750 milioni di dollari in potenziali salari, delitti, incidenti e cure mediche e di custodia; e la spesa delle famiglie divise, delle vite sciupate, della perdita per la società e della miseria umana è al di là di ogni calcolo”.
Ovviamente, la schiavitù al vino o a qualsiasi altra bevanda alcolica è del tutto indesiderabile. In particolar modo i cristiani hanno ogni ragione per evitare tale schiavitù. L’uso non giudizioso delle bevande alcoliche da parte loro recherebbe biasimo sul nome di Dio e sulla congregazione con cui sono associati. Infatti, potrebbero perdere completamente il favore di Dio, poiché I Corinti 6:9, 10 dice con chiarezza che gli ubriaconi non erediteranno il regno di Dio.
In quanto ai cristiani che usano le bevande alcoliche con moderazione, dovrebbero sempre ricordare che anche fra i conservi cristiani possono esserci persone per le quali le bevande alcoliche siano state o continuino a essere un problema. Non sarebbe perciò una benignità evitar d’incoraggiare altri a bere quando essi rifiutano? Inoltre, se uno conosce persone che hanno la tendenza a bere troppo o che in passato hanno avuto problemi ad esercitare la padronanza di sé, non sarebbe appropriato trattenersi dall’offrire loro bevande alcoliche o addirittura dal bere tali bevande in loro presenza?
Ciò che si ottiene quando si compra vino dipende pertanto non solo dalla loro scelta, ma anche dal loro uso del vino. Per chi beve vino con moderazione, il suo acquisto può aggiungere un po’ di gioia alla sua vita. Come dice Salmo 104:15: “Il vino . . . fa rallegrare il cuore dell’uomo mortale”. D’altra parte, chi dopo aver comprato vino lo usa senza esercitare moderazione o manifesta scarso giudizio nel servirlo ad altri, ha ottenuto qualche cosa che è potenzialmente molto pericoloso.
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“Felici i puri di cuore”Svegliatevi! 1972 | 8 febbraio
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“La tua parola è verità”
“Felici i puri di cuore”
IN TUTTA la Parola di Dio si dà preminenza al cuore; la sua importanza è messa in risalto. Infatti, il cuore è menzionato circa 740 volte dalla Genesi alla Rivelazione.
Tipiche dell’importanza che la Parola di Dio attribuisce al cuore son le parole che si trovano in Proverbi 4:23: “Più di ogni altra cosa che dev’esser guardata, salvaguarda il tuo cuore, poiché da esso sono le fonti della vita”.
Molto appropriatamente, nel suo Sermone del Monte Gesù diede enfasi alla necessità di mantenere il cuore puro. Questa fu la sesta delle sue ‘beatitudini’ o felicità. Infatti, egli promette a quelli che hanno il cuore puro una delle più alte ricompense. E qual è questa ricompensa? Quella che “vedranno Dio”, Colui che nessun uomo ha mai visto; né, invero, alcuno di carne e sangue può vederlo e continuare a vivere. — Matt. 5:8; Eso. 33:20; Giov. 1:18.
Il cuore è la sede dei motivi, delle emozioni, degli affetti e dei desideri. La parola greca qui resa “puri” è usata dagli scrittori greci per descrivere non solo ciò che è privo di contaminazione, come l’acqua pura, ma anche ciò che non è adulterato, non è diluito, è senza lega, come il latte puro, il vino puro, l’argento puro e l’oro puro. E fu anche usato per descrivere persone che erano moralmente pure, prive di colpa.
Che cosa significa quindi avere un cuore puro? Prima di tutto significa avere un cuore indiviso, un cuore che dia a
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