BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Perché la “fede nel nome” di Gesù Cristo reca vita?
    La Torre di Guardia 1973 | 1° agosto
    • tale che non rinneghi ciò che il nome del Figlio di Dio rappresenta. Come allora i cristiani subirono la persecuzione, oggi possiamo attenderci la stessa cosa, poiché Gesù predisse: “Quindi vi daranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome”. — Matt. 24:9.

      Tale odio internazionale viene sulle organizzazioni religiose e sui membri delle chiese che semplicemente asseriscono di credere in Gesù come loro Salvatore che li redime dal peccato? No, tale odio non viene semplicemente dall’accettare Cristo Gesù come “Agnello di Dio” che sparse per noi il suo sangue vitale. Esso deriva dal ‘tenere il suo nome’ lealmente come simbolo di ‘ogni autorità in cielo e sulla terra’ che egli ha perché Dio gliel’ha data. Deriva dal riconoscerlo come legittimo Re di tutta la terra e dal riconoscere il suo governo come il solo e unico dominio che ha il sostegno divino. È questo il vostro atteggiamento e l’atteggiamento della vostra chiesa? O asserisce la vostra religione di riporre fede nel nome di Gesù mentre in effetti guarda a “Cesare”, i governi del presente sistema, come sua speranza?

      Per vostro eterno benessere e quello di coloro che vi sono più vicini, apprendete tutto ciò che significa il “nome del Figlio di Dio”. Riponete piena fiducia nel fatto che Dio sostiene il dominio regale di suo Figlio, e quindi anche voi conoscerete “che avete vita eterna, voi che riponete la vostra fede nel nome del Figlio di Dio”. — 1 Giov. 5:13.

  • Dio ha tenera cura dei modesti
    La Torre di Guardia 1973 | 1° agosto
    • Dio ha tenera cura dei modesti

      “Geova è molto tenero in affetto e misericordioso”. — Giac. 5:11.

      1. Quanto è estesa l’adorazione di Geova Dio, e che relazione ha questo con Giacomo 5:11?

      QUESTA invitante dichiarazione: “Geova è molto tenero in affetto e misericordioso”, ci raccomanda Geova senza eccezione, chiunque noi siamo. Desideriamo certamente essere trattati con tenero affetto e in modo misericordioso e specialmente da Colui che riconosciamo e adoriamo come Dio Supremo. In tutta la terra molti adorano sicuramente Geova Dio e provano molto conforto e incoraggiamento comprendendo la misericordia e il tenero affetto di Geova. Coloro che hanno tale benedizione sono le persone più disparate; infatti sono così varie come i lettori di questa rivista. Mentre ora considerate questo soggetto presentatovi nella vostra lingua e messo a vostra disposizione nella vostra località, potete essere certi che altri, diversi da voi, abitanti in altri luoghi con usanze e origini diverse, pure considerano queste parole dello scrittore biblico Giacomo. Giacomo fu discepolo di Cristo Gesù, e fu perciò cristiano e adoratore e testimone di Geova, l’Iddio e Padre di Gesù Cristo.

      2. In quale periodo della storia sono state manifeste le amorevoli qualità di Geova? A chi?

      2 In tutta la storia, le amorevoli qualità di Geova sono state manifeste ai suoi adoratori, sia in passato che al presente. Infatti, facendo il suo commento riguardo al tenero affetto e alla misericordia di Geova, Giacomo si riferì ai profeti di Dio dei tempi antichi. Menzionò il fatto che avevano esercitato pazienza e avevano sopportato il male mentre parlavano nel nome di Geova come suoi profeti e testimoni. Giacomo dice nel capitolo 5, al versetto 11: “Ecco, noi dichiariamo felici quelli che hanno perseverato. Voi avete udito della perseveranza di Giobbe e avete visto il risultato che Geova diede, che Geova è molto tenero in affetto e misericordioso”. È così; il risultato per Giobbe fu davvero una prova della misericordia e del leale amore di Geova verso il suo fedele servitore Giobbe, che aveva mantenuto l’integrità a Geova. È appropriato che non solo lo scrittore biblico Giacomo, ma noi in questo tempo riconosciamo gli avvenimenti della storia religiosa e comprendiamo come Geova tratta gli uomini integri ed esercita a loro favore la sua misericordia e il suo tenero affetto. Questi buoni risultati si vedono ora in quelli del genere umano che apprezzano le misericordiose azioni di Geova e rispondono conformemente.

      3. In quali modi variano le persone?

      3 Questi giorni difficili in cui viviamo presentano molte situazioni aspre e in cui non c’è misericordia. Le circostanze in cui gli uomini vengono a trovarsi producono ogni forma di frustrazioni personali. Questo perché le persone provengono da ogni specie di ambiente, sono di “ogni sorta”. La varietà di ambienti e di circostanze delle persone è davvero estesa. Alcuni hanno molta istruzione, altri meno, e alcuni ne hanno relativamente poca. Alcuni sono di un’origine razziale, altri di un’altra e, naturalmente, ci sono molte nazionalità, e il numero delle lingue parlate dalle persone è anche maggiore. Il ceto sociale varia da persona a persona come variano le capacità fisiche e mentali. Benché tutti abbiano ereditato l’imperfezione e perciò siano senza vera speranza di vita al di fuori dei provvedimenti presi da Geova Dio, il grado di trasgressione individuale contro le giuste esigenze di Dio varia da persona a persona. Pare che la varietà di ambiente e di circostanze del genere umano sia illimitata.

      4. La varietà delle persone quali risultati produce in quanto alla Parola di Dio?

      4 Come risultato, allorché alle persone è presentata la Parola di Dio, rispondono in vari modi. Alcuni non mostrano nessun apprezzamento per gli amorevoli provvedimenti del Creatore, perché sono troppo superbi, troppo soddisfatti di sé o troppo arroganti. E poi, d’altra parte, alcuni si sentono così miseri da non ritenersi idonei a ricevere i teneri affetti e la misericordia di Geova. Evidentemente voi siete di una sorta ancora diversa, né troppo soddisfatti di voi stessi né troppo abbattuti per aspirare a ciò che Geova vi offre individualmente e accettarlo. Sì, potete vedere che vi interessate realmente delle misericordiose e amorevoli qualità di Geova Dio.

      QUAL È ORA LA COSA PIÙ IMPORTANTE?

      5. Che cosa è qui mostrato che è più importante dell’origine della persona?

      5 Più imparate intorno alla Parola provveduta dal misericordioso Dio, la Sacra Bibbia, più comprendete e apprezzate che, da cima a fondo, essa insegna che siete, o potete essere, partecipe delle benedizioni di Dio. È importante sapere che ciò che conta non è la vostra origine, ma piuttosto l’attitudine che mostrate ora e il modo in cui ora reagite a ciò che Geova ha provveduto e messo a disposizione di letteralmente ogni sorta di persone, inclusi i modesti.

      6. Di quale opportunità dovrebbero tutti valersi?

      6 È ripetutamente mostrato che in effetti Geova permette amorevolmente a persone d’ogni origine di mettersi in armonia con lui per mezzo di Cristo Gesù. Per esempio, I Timoteo 2:3-6 dichiara: “Questo è eccellente e accettevole dinanzi al nostro Salvatore, Dio, il quale vuole che ogni sorta di uomini siano salvati e vengano all’accurata conoscenza della verità. Poiché vi è un solo Dio, e un solo mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che diede se stesso quale riscatto corrispondente per tutti; questo è ciò a cui bisogna testimoniare nei suoi propri tempi particolari”. Da questo, a quale “sorta” di uomini è negata l’opportunità d’esser salvati e di venire all’accurata conoscenza della verità? A nessuno! Tutti dovrebbero dunque valersi dell’offerta divina. Nessuno dovrebbe avere un’opinione così alta di sé da non valersi del provvedimento di Dio e, contemporaneamente, nessuno dovrebbe avere un’opinione così bassa di sé da sentirsi inadeguato per ricevere e imparare la verità e fare infine applicare a proprio favore il “riscatto corrispondente per tutti” così da salvarsi dalla sua eredità dell’imperfezione, del peccato e della morte. Anche questo è importante.

      VI RENDETE CONTO DEL BISOGNO SPIRITUALE?

      7. Qual è la giusta veduta dei nostri bisogni spirituali?

      7 Quando questi, Cristo Gesù, “che diede se stesso quale riscatto corrispondente per tutti”, prestò servizio sulla terra prima della sua morte in sacrificio, dichiarò: “Felici quelli che si rendono conto del loro bisogno spirituale, poiché a loro appartiene il regno dei cieli”. (Matt. 5:3) Quelli che si rendono conto del loro bisogno spirituale o che sono “poveri in quanto allo spirito” (Traduzione interlineare del Regno [inglese]), non viene mostrato qui che siano rigettati perché poveri in spirito, ma piuttosto sono dichiarati felici, essendo amati da Dio, che ne ha tenera cura. Perché? Perché si rendono conto del loro bisogno e accettano il provvedimento di Dio per soddisfare il loro bisogno spirituale. Non sono intraprendenti fino al punto d’essere alteri. Se fosse così, si ingannerebbero pensando d’essere al di sopra dei provvedimenti di Geova. No, ma essendo modesti di spirito e comprendendo che, come altri del genere umano, hanno un bisogno che può essere soddisfatto solo mediante i provvedimenti di Geova, assumono a questo riguardo la giusta veduta di sé. Non sono sviati da qualche errata idea dovuta al loro particolare ambiente. Questa è una cosa molto salutare a cui pensare, chiunque siamo e in qualsiasi luogo della terra viviamo.

      QUANTO SONO ESTESI I PROVVEDIMENTI DI GEOVA!

      8. Quanto sono estesi i provvedimenti di Geova?

      8 La Parola di Dio e i propositi di Geova esposti in essa non sono soltanto per una certa razza o nazionalità o popolo. Il fatto è che persone di ogni origine razziale sono accette a Dio e sono da lui amate, ed egli provvede generosamente per tutti. Una dichiarazione profetica in questo senso si trova in Rivelazione capitolo 7: “Dopo queste cose vidi, ed ecco, una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua, che stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di lunghe vesti bianche; e nelle loro mani erano rami di alberi delle palme. E continuano a gridare ad alta voce, dicendo: ‘La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello’”. “Non avranno più fame né sete, né li colpirà più il sole né ardore alcuno, perché l’Agnello, che è in mezzo al trono, li pascerà e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lagrima dai loro occhi”. — Verss. 9, 10, 16, 17.

      9. Per ricevere l’assicurazione della cura di Geova espressa in Rivelazione 7:16, 17, quale esigenza dobbiamo soddisfare?

      9 Potete di nuovo vedere l’ampia portata dei provvedimenti di Geova, messi a vostra disposizione qualunque sia la ‘nazione o tribù o popolo o lingua’ da cui siete venuti. Qualunque sia la fame o sete letterale o figurativa che provate a causa delle crudeli e spietate circostanze del mondo, in questa profetica promessa trovate l’assicurazione che non sentirete né fame né sete spirituali né l’ardore della sua ira se umilmente attribuirete la salvezza a Geova. Fate voi questo, attribuite la salvezza a Dio? Se no, perché no? È realmente sano ragionamento non farlo? Se avete fame e sete di giustizia, potete senz’altro essere appagati, come disse Gesù in Matteo 5:6: “Felici quelli che hanno fame e sete di giustizia, poiché saranno saziati”.

      DISPOSIZIONE SIMILE A QUELLA DI UNA FAMIGLIA

      10. Quali interessanti caratteristiche si trovano nelle famiglie?

      10 La disposizione familiare è una cosa che varia da luogo a luogo secondo le usanze e i modi di fare di diversi popoli. Parlando in generale, in una famiglia c’è una piacevole e soccorrevole relazione tra i vari componenti. Questo vale specialmente per la famiglia in cui tutti sono adoratori di Geova Dio e tutti seguono le sue esigenze e la sua guida nella vita familiare. Un altro fatto riguardo alle famiglie in generale è che sono composte di una varietà di persone; possono esserci bambini, ragazzi, adulti, persone di mezza età e persone molto anziane in una famiglia. Benché ciascuno sia in vari modi diverso dagli altri, tutti hanno il proprio posto nella disposizione familiare e non c’è nessuna ragione perché alcuno abbia un sentimento d’inferiorità agli occhi di Dio e dell’uomo.

      11. (a) Qual è una disposizione simile a quella familiare, e in quali modi? (b) Nella “famiglia” cristiana, quale miglioramento è possibile?

      11 Quelli della “grande folla” del settimo capitolo di Rivelazione sono portati in una disposizione simile a quella di una famiglia. C’è alcuna ragione perché quelli che sono in questa disposizione cristiana simile a una famiglia provino un sentimento d’inferiorità a causa di vecchiaia, menomazioni, mancanza di istruzione, timidezza o mancanza di capacità in paragone con altri della famiglia? No, non c’è alcuna ragione di sentirsi inferiori, benché ci si sforzi di superare le proprie limitazioni. Perciò, se a causa del vostro ambiente avete ora degli svantaggi, indipendentemente da quali sono, dovete ricordare che se ora siete fedeli a Geova Dio potete fare cambiamenti ed essere d’una ‘sorta’ che si addice alla vostra professione cristiana. Un modo in cui le Scritture esprimono questo cambiamento si trova in Efesini 4:23, 24: “[Siate] rinnovati nella forza che fa operare la vostra mente, e [rivestite] la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà”. (Si veda anche Romani 12:2). Non è questo incoraggiante e anche invitante per chi vuole migliorare la sua ‘sorta’?

      SINCERO SFORZO

      12. Quale sforzo è necessario da parte nostra?

      12 La persona che ha un buon desiderio mostra, in parte, la sua sincerità con lo sforzo che fa, applicando la mente e il cuore e facendo di tutto per conseguire questa meta. Benché debba fare uno sforzo, non lo fa con la propria forza, né trascurando il provvedimento che Geova ha preso mediante Cristo Gesù per soddisfare il bisogno spirituale di cui si rende conto. Notate come questo è dichiarato in I Timoteo 4:10: “Poiché a questo fine fatichiamo e ci sforziamo, perché abbiamo riposto la nostra speranza nell’Iddio vivente, che è il Salvatore d’ogni sorta di uomini, specialmente dei fedeli”. Quindi, “ogni sorta di uomini” devono operare strenuamente e sforzarsi. E con la benedizione di Geova potete avere successo in questo. Ora, non è questo incoraggiante?

      13. (a) Riguardo a te stesso, che cosa puoi considerare profittevolmente? (b) In quanto allo spirito di Dio, quali fatti sono utili qui?

      13 Hai mai considerato il fatto che, come persona distinta, hai qualità che nessun altro ha? Le hai realmente. Ci sono cose che puoi fare in modo tale e in misura tale che nessun altro può esattamente ripeterle. Per cui non c’è bisogno che ti senta schiacciato da ciò che qualcun altro fa o può fare. Invece, ciascuno farà bene a considerare le proprie qualità, e a impiegarle alla lode di Geova nella sua adorazione. Ciascuno ha doti naturali ed esse si possono valorizzare per farne un miglior uso. Inoltre, vi sono doni che i cristiani ricevono mediante l’operato dello spirito di Geova Dio, ma anche sotto questo aspetto, non tutti hanno lo stesso dono. Piuttosto, I Corinti 12:4-6 dichiara: “Ora vi sono varietà di doni, ma vi è lo stesso spirito; e vi sono varietà di ministeri, eppure vi è lo stesso Signore; e vi sono varietà di operazioni, eppure lo stesso Dio compie tutte le operazioni in ogni persona”. Chi è modesto può sviluppare le sue doti naturali e perfino acquistarne delle nuove e può anche ricevere l’assistenza e le benedizioni del santo spirito di Geova sulla sua mente e sul suo cuore e sui suoi sforzi, tutto nella sua personale, gioiosa adorazione e nel servizio dello “stesso Dio [che] compie tutte le operazioni in ogni persona”.

      14. Considerando le qualità di altri, quale veduta equilibrata si dovrebbe avere?

      14 Talvolta osservare altri può realmente esserci d’aiuto e d’utilità. Ci si può guardare intorno e vedere altri che hanno capacità. Naturalmente, nel far questo ci si può sentire inferiori, ma non si dovrebbe. Al contrario, si può imparare osservando le buone qualità di un altro, e nella misura possibile si possono imitare queste qualità e anche chiedere e accettare l’aiuto della persona in qualche modo qualificata. Comunque, non si dovrebbe certo tentare d’essere quell’altra persona, ma si dovrebbe solo essere se stessi, e si dovrebbe fare nel corpo organizzativo cristiano qualsiasi parte assegnata da Dio.

      15. Spiegate l’illustrazione appropriata del corpo umano che si trova in I Corinti, capitolo 12.

      15 Infatti, prendendo il corpo umano come esempio dell’organizzazione della congregazione di cristiani, la Bibbia mostra che le parti del corpo che sembrano umili sono sempre molto necessarie, fornendo così un’illustrazione di quelli che possono sembrare umili nella congregazione cristiana. “Se tutti fossero un solo membro, dove sarebbe il corpo? Ma ora sono molte membra, eppure un solo corpo. L’occhio non può dire alla mano: ‘Non ho bisogno di te’; o, ancora, la testa non può dire ai piedi: ‘Non ho bisogno di voi’. Ma anzi le membra del corpo che sembrano essere più deboli sono molto più necessarie, e le parti del corpo che pensiamo siano meno onorevoli, le circondiamo di più abbondante onore, e le nostre parti indecorose hanno così più abbondante decoro, mentre le nostre parti decorose non hanno bisogno di niente. Tuttavia, Dio compose il corpo, dando più abbondante onore alla parte che ne mancava, onde nel corpo non vi fosse divisione, ma le sue membra avessero la stessa cura le une per le altre. E se un membro soffre, tutte le altre membra soffrono con esso; o se un membro è glorificato, tutte le altre membra si rallegrano con esso”. — 1 Cor. 12:19-26.

      RISPONDETE CON FEDE

      16. Quale considerazione della fede è necessaria?

      16 Avendo stabilito nella sua mente che Dio ha tenera cura dei modesti, ed essendo convinta nel suo cuore di poter essere partecipe degli amorevoli provvedimenti di Geova, la persona umile può con profitto riconoscere che essa, come gli altri, deve avere fede. Chi dunque pensa di rendersi conto del suo bisogno spirituale si chieda: Ho realmente fede in Geova Dio e nel suo Figlio? Credo nella promessa di Dio di aiutarmi? I commenti di Gesù su ciò indicano che tale fede sarebbe stata dimostrata dalla costanza nel chiedere lo spirito di Geova, come dichiarò: “Continuate a chiedere, e vi sarà dato; continuate a cercare, e troverete; continuate a bussare, e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Perciò, se voi, pur essendo malvagi, sapete dar buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono?” — Matt. 7:7, 8, 11.

      17. In quanto allo spirito di Dio, quale varietà di operazioni si deve comprendere?

      17 Un’altra domanda: Comprendete che lo spirito di Dio compie diverse operazioni, producendo le varie capacità che hanno i componenti della congregazione e soddisfacendo in tal modo tutti i bisogni della congregazione? È così, perché I Corinti 12:11 ci informa che “tutte queste operazioni le compie quell’unico e medesimo spirito, facendo la distribuzione a ciascuno rispettivamente, come vuole”. Potrebbe voler dire che l’umile confidi nelle proprie capacità? Niente affatto. “Se uno parla, parli come se fossero i sacri oracoli di Dio; se uno serve, serva come dipendendo dalla forza che Dio fornisce; onde in ogni cosa Dio sia glorificato per mezzo di Gesù Cristo. La gloria e la potenza sono sue per i secoli dei secoli. Amen”. — 1 Piet. 4:11, NW.

      18. Come si può trarre profitto dalla forza che Dio dà? Fate esempi.

      18 Perché la forza che Dio provvede dia buoni risultati, è necessario essere pronti ad accettare istruzioni e addestramento e in questo modo si può essere impiegati da Dio anche più di colui che ritiene di non aver bisogno di nessuna istruzione, addestramento o consigli. Un pratico esempio di ciò si trova nel nostro giorno in quei ministri che prestano servizio volontario nella sede centrale e nelle sedi filiali della Società Torre di Guardia, organizzate per facilitare l’opera di predicazione dei testimoni di Geova in varie parti del mondo. Il personale della sede centrale e delle filiali è costituito di ministri che, in ciascun caso, formano una famiglia Betel. Tali ministri possono all’inizio essere del tutto inesperti dell’importantissimo lavoro che sono invitati a fare. Questo lavoro include che si occupino di molte cose per la produzione di Bibbie, sermoni stampati e pubblicazioni di studio biblico distribuite in tutto il campo dai testimoni di Geova. Molti di questi volontari che fanno servizio alla Betel in principio pensano che non riusciranno mai a svolgere i lavori loro assegnati. Comunque, sono umili e ammaestrabili, ricevono sin dall’inizio un buon addestramento, apprendono le cose basilari e imparano a fare le cose nel modo giusto. Come risultato, hanno vero successo e un continuo senso di soddisfazione in una parte essenziale dell’opera dell’organizzazione teocratica di Geova.

      19. Come possono i modesti fare progresso nella congregazione?

      19 Similmente nelle congregazioni dei testimoni di Geova: i nuovi o i timidi dovrebbero accettare l’aiuto disponibile e cercare sinceramente di cooperare con l’organizzazione della congregazione. Così facendo impareranno i modi migliori e fondamentali per compiere l’opera di testimonianza, e in effetti vi parteciperanno essi stessi. Che eccellente progresso fanno così i modesti!

      [Immagine a pagina 460]

      Da ogni nazione i modesti sono portati nella disposizione divina simile a una famiglia dove ricevono il favore di Dio; in ogni parte del mondo provano ristoro mentre condividono con altri la buona notizia del regno di Dio

  • Nella congregazione, rispondete al tenero affetto di Geova
    La Torre di Guardia 1973 | 1° agosto
    • Nella congregazione, rispondete al tenero affetto di Geova

      “Per ogni cosa ho forza in virtù di colui che m’impartisce potenza”. — Filip. 4:13.

      1. Quale provvedimento è accessibile a tutti nella congregazione dei testimoni di Geova, e come aiuta i partecipanti?

      UNO degli eccellenti provvedimenti che si trovano in ogni congregazione dei testimoni di Geova è la Scuola di Ministero Teocratico, accessibile a tutti nella congregazione. Frequentando questa Scuola i partecipanti possono applicarsi allo studio di specifici temi biblici. Vi partecipi tu? In tal caso, accresci la tua conoscenza e il tuo intendimento personale, non è vero? Inoltre, migliori il tuo modo di presentare ad altri la verità, essendo spiritualmente edificante per altri della congregazione.

      2. Quali fatti riguardo alla Parola di Dio incoraggiano a valersi pienamente della Scuola di Ministero Teocratico?

      2 Benché esista questo provvedimento, in una congregazione alcuni forse non si iscrivono e non partecipano alla Scuola di Ministero Teocratico. Perché? Forse perché pensano di non averne la capacità e temono di non poter mai divenire idonei. Non farebbero bene tali persone a considerare il fatto che Geova vuole che il suo popolo dichiari la sua verità? Derivano molti vantaggi dal parlare in base alle ispirate Scritture. “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile [1] per insegnare, [2] per rimproverare, [3] per correggere, [4] per disciplinare nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia [5] pienamente competente, [6] del tutto preparato per ogni opera buona”. (2 Tim. 3:16, 17) Eccellenti vantaggi davvero!

      3. Quale aiuto offerto dalla Scuola è pure incoraggiante?

      3 Si può difficilmente avere dubbi sul fatto che Geova desidera che il suo popolo proferisca la verità e la proferisca con chiarezza. Questo non vuol dire che tutti diverranno oratori ugualmente eloquenti dal podio; ciò nondimeno la Scuola di Ministero Teocratico aiuterà tutti ad acquistare conoscenza, chiarezza d’espressione e accuratezza d’affermazioni e anche la capacità d’avvicinare altri. La partecipazione alla Scuola suscita anche amore e dà incoraggiamento ad altri fratelli e sorelle della congregazione. Inoltre, dimostra fede da parte dei partecipanti che hanno fatto i loro migliori sforzi riponendo piena fede e fiducia in Geova.

      4. Riassumete l’esperienza qui narrata e mostrate come in essa è dimostrata fede.

      4 Ciò accade anche nel caso di alcuni che forse non parlano scorrevolmente la lingua locale della zona in cui abitano. Nonostante tale inconveniente diventano molto esperti nel ministero perché si applicano sinceramente nella Scuola di Ministero Teocratico. Le cose compiute dallo spirito di Dio sono davvero sorprendenti. Con l’aiuto di questa Scuola persone prive d’istruzione superano le loro condizioni, come indica il seguente brano di una lettera ricevuta dalla sede filiale della Società nel Dahomey, Africa Occidentale:

      “I fratelli incontrano alcuni difficili problemi. La maggioranza è analfabeta. La superstizione religiosa ha radici molto profonde. Ci sono poi molte lingue, benché non ci sia nessuna lingua nazionale. Ad esempio, nella città di Cotonou ci sono ora cinque congregazioni dei testimoni di Geova ed essi tengono le adunanze in cinque diverse lingue. Molte lingue non si scrivono, per cui si deve insegnare alla gente a leggere in una lingua scritta. L’anno scorso si insegnò a leggere a 108 persone. Esse frequentarono le classi per imparare a leggere e a scrivere tenute sotto l’auspicio delle congregazioni. Ci sono ancora circa 600 fratelli che non sanno leggere, e l’anno prossimo si impegneranno ancora più a fondo per risolvere questo problema. Naturalmente, il bisogno di saper leggere è grande, come narra un proclamatore che era analfabeta.

      “Questo fratello era nuovo e andava per la prima volta in servizio di casa in casa. Si avvicinò a un protestante che s’accorse che non sapeva leggere e che gli disse: ‘Non venga a predicare a me finché non sappia lei stesso leggere la Bibbia’. Benché il nuovo proclamatore cercasse di continuare a parlare all’uomo, egli non ascoltò, ripetendo che un analfabeta non poteva insegnare nulla. Ora il proclamatore era deciso a risolvere il suo problema. Invece di accontentarsi solo di frequentare la classe per imparare a leggere, studiò ulteriormente ogni giorno per sei settimane. Ovunque andasse portava il suo libro con sé e chiedeva a coloro che sapevano leggere di aiutarlo a pronunciare le parole. Dopo sei settimane tornò in servizio, e chi fu il primo uomo che visitò? Ebbene, l’uomo che aveva rifiutato di ascoltarlo la prima volta che era andato a predicare. Questa volta il protestante fu non solo sbalordito di udire questo ‘analfabeta’ leggergli la Bibbia, ma s’interessò anche di ciò che insegnava.

      “Durante l’anno prossimo speriamo che molti altri comprendano l’importanza di imparare a leggere così che la ‘buona notizia’ sia predicata con più efficacia in questa parte del campo allo scopo di ‘fare più discepoli’”.

      5. Come i modesti sostengono l’organizzazione del popolo di Geova?

      5 Come indica la suddetta esperienza e come mostrano anche le esperienze narrate nelle Scritture, le persone modeste sono spesso le più benedette se accettano volenterosamente i loro privilegi e le loro opportunità nel servizio di Geova, facendo con fede quello che possono. Se persone modeste si associano nella congregazione, dovrebbero essere incoraggiate a partecipare al ministero di campo, se sono scritturalmente qualificate, ed essere aiutate ad accrescere la loro attività. Il loro buon comportamento a questo riguardo è un sostegno per l’organizzazione del popolo di Geova, mentre fanno del loro meglio con le capacità di cui sono dotate, mantenendo nello stesso tempo la loro modestia di mente. Questa condotta contribuirà ai buoni risultati menzionati in Efesini 4:2, 3: “Con completa modestia di mente e mitezza, con longanimità, sopportandovi gli uni gli altri nell’amore, cercando d’osservare premurosamente l’unità dello spirito nell’unificante vincolo della pace”.

      6. Quali risultati di lunga portata si possono ottenere grazie ai fedeli sforzi di una persona umile?

      6 Un racconto scritturale, che mostra non solo come fu assistita una congregazione del popolo di Geova in una comunità, ma come l’intera nazione teocratica fu sostenuta dai fedeli sforzi di una persona modesta, è contenuto nella narrazione di una vittoria sulle forze militari dei nemici d’Israele. Barac, generale d’Israele, fu informato che Sisera, generale degli eserciti delle forze di Canaan, sarebbe stato ‘venduto’ o consegnato non nelle mani di Barac, ma nelle mani di una donna. Avvenne che questo onore fu dato alla donna Iael, l’umile moglie di un Chenita. Ella fu disposta e si fece coraggio, benché corresse un grande pericolo nel farlo. Ella fece tutto quello che poté e fu compensata perché il malvagio nemico di Dio le fu dato in mano. Inoltre, il racconto delle sue gesta e il suo nome sono contenuti nelle Sacre Scritture. Il racconto scritturale si trova in Giudici 4:8, 9, 21-23:

      7. Nel racconto biblico di Giudici, capitolo 4, quali punti vi hanno colpito di più?

      7 “A ciò Barac le disse [alla profetessa Debora]: ‘Se tu verrai con me, io pure per certo andrò; ma se tu non verrai con me, io non andrò’. A ciò ella disse: ‘Senza fallo verrò con te. Così, nella via per la quale vai la bellezza non sarà tua, poiché Geova venderà Sisera nelle mani di una donna’. Allora Debora si levò e andò con Barac a Chedes. E Iael moglie di Heber prendeva un piolo della tenda e si metteva in mano il martello. Quindi andò furtivamente da lui [Sisera] e gli conficcò il piolo nelle tempie e lo fece entrare in terra, mentre egli era profondamente addormentato e stanco. Dunque egli morì. Ed ecco, Barac inseguiva Sisera. Iael gli uscì ora incontro e gli disse: ‘Vieni e ti mostrerò l’uomo che cerchi’. Egli entrò dunque da lei, ed ecco, c’era Sisera caduto morto, col piolo nelle tempie. Così Dio assoggettò quel giorno Iabin re di Canaan dinanzi ai figli d’Israele”. Una potente vittoria davvero, per mezzo di una fedele donna modesta!

      SOSTEGNO E GUIDA CELESTE

      8. (a) Come il cristianesimo è più che un semplice credo? (b) Come influisce II Timoteo 3:14 sulla cosa?

      8 Qualunque sia l’ambiente da cui provengono i dedicati servitori di Geova, in qualche tempo passato ciascuno cominciò a camminare nella via del cristianesimo, che non è semplicemente un credo, ma un modo di vivere, un sentiero o una strada che implica un corso di fedeltà. L’apostolo Paolo rammentò a Timoteo di rimanere “nelle cose che hai imparate e sei stato persuaso a credere”. (2 Tim. 3:14) Avendo dunque cominciato per questa via di giustizia, continuiamo con piena fiducia, ricordando che dapprima esaminammo attentamente la verità quando l’udimmo. Col tempo fummo completamente persuasi, e questa persuasione fu operata non per emozione o dietro pressione, ma dall’inconfutabile verità. Stando così le cose, dovremmo continuare a seguire la via della verità espostaci nella Bibbia. Così facendo siamo certi d’avere il sostegno dell’Onnipotente Dio, di suo Figlio dominante Re e dei suoi santi angeli!

      9. Spiegate come Rivelazione, capitolo 7, rivela che quelli che lodano Dio sulla terra hanno il sostegno celeste.

      9 Ricorderete che “la grande folla” di Rivelazione capitolo sette continua “a gridare ad alta voce, dicendo: ‘La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello’”. (Vers. 10) Il sostegno celeste di questa “grande folla” di lodatori di Geova è indicato nelle successive parole dei versetti 11 e 12: “E tutti gli angeli stavano in piedi intorno al trono e alle persone anziane e alle quattro creature viventi, e caddero sulle loro facce davanti al trono e adorarono Dio, dicendo: ‘Amen! [Amen! a ciò che la “grande folla” gridava ad alta voce]. La benedizione e la gloria e la sapienza e il rendimento di grazie e l’onore e la potenza e la forza siano al nostro Dio per i secoli dei secoli. Amen’”. Sì, la “grande folla” ha davvero il sostegno celeste!

      10. (a) Che cosa include la guida di Geova? (b) Dovrebbero le persone modeste predicare e insegnare quali ministri di Dio?

      10 C’è anche la prova scritturale che i modesti sono guidati lungo la via della vita cristiana, poiché è scritto: “La tua parola è una lampada al mio piede, e una luce al mio cammino”. (Sal. 119:105) Tale guida divina include la condotta, il pensiero, le pratiche, l’attitudine e il ministero dei dedicati servitori di Geova. Fra tali servitori anche coloro che sono persone umili traggono profitto ubbidendo al comando: “Predica la parola, datti ad essa con urgenza in tempo favorevole, in tempo difficoltoso, riprendi, sgrida, esorta, con ogni longanimità e arte d’insegnare . . . sii sobrio in ogni cosa, soffri il male, fa l’opera di evangelizzatore, compi pienamente il tuo ministero”. — 2 Tim. 4:2, 5.

      11. (a) Chi deve dunque conformarsi alle norme di Dio? (b) Dichiarate la migliore condotta da seguire in quanto alle opportunità di servire Geova.

      11 Non ne consegue dunque che nell’organizzazione teocratica ogni “sorta” di persone deve conformarsi alle esigenze, alle responsabilità e ai privilegi della “Via” se vogliono avere il sostegno e la guida di Geova? Questo include nella “Via” molte persone che sono modeste di mente e spesso pensano di non essere qualificate per tutto ciò che la “Via” comporta. (Atti 19:9) Comunque, ricordino tali persone, se è loro offerta maggiore responsabilità o maggiori privilegi, che la condotta migliore è di accettare e accettare con premura. Dio conosce le nostre limitazioni e può darci sufficiente capacità per assolvere l’incarico che ci affida. “Per ogni cosa ho forza in virtù di colui che m’impartisce potenza”, scrisse l’apostolo Paolo. (Filip. 4:13) Se dunque siamo invitati a prestare servizio con uno speciale incarico nella congregazione, dovremmo accettare fiduciosamente, mettendo la cosa nelle mani del Signore, e fare il nostro meglio. Come dice il salmista: “Il tuo popolo si offrirà volenterosamente nel giorno delle tue forze militari”. — Sal. 110:3.

      RISPONDETE VOLENTEROSAMENTE

      12, 13. (a) Quale distinzione fa Geova? (b) Di quali persone Geova ha tenera cura?

      12 Avere “modestia di mente” vuol dire non essere superbo, e questa è una qualità desiderabile. Comunque, chi si sente modesto a causa dell’ambiente da cui proviene o delle limitazioni naturali deve avere completa fiducia in Geova.

      13 In quanto ai superbi e ai modesti di mente, Geova fa una distinzione, poiché la sua propria Parola dichiara: “Poiché Geova è alto, eppure vede l’umile; ma conosce l’altero solo da lontano”. (Sal. 138:6) Questa distinzione è ulteriormente mostrata in Isaia 66:2, dove “l’espressione di Geova” dice: “A questi, quindi, guarderò, a chi è afflitto e contrito di spirito e trema alla mia parola”. Inoltre, ai cristiani è consigliato: “Voi tutti cingetevi di modestia di mente gli uni verso gli altri, perché Dio si oppone ai superbi, ma dà immeritata benignità agli umili. Umiliatevi, perciò, sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi esalti a suo tempo”. “Dio si oppone ai superbi, ma da immeritata benignità agli umili”. (1 Piet. 5:5, 6; Giac. 4:6) È ovvio che la “modestia di mente” si deve mettere come un abito e portare di continuo: “Rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità”. (Col. 3:12) Il nostro Condottiero, Cristo Gesù, è tale, poiché egli stesso dice d’essere “modesto di cuore”. (Matt. 11:29) Dio ha tenera cura di tali persone umili.

      14. Qual è il proposito di Geova verso “l’affranto e modesto”?

      14 Avendo tenera cura dei modesti, Geova ha il proposito di rafforzare il loro cuore e il loro spirito. “Poiché questo è ciò che ha detto l’Alto ed Eccelso, che risiede per sempre e il cui nome è santo: ‘Nell’alto e nel luogo santo è dove io risiedo, anche con l’affranto e modesto di spirito, per ravvivare lo spirito dei modesti e per ravvivare il cuore di quelli che sono affranti’”. (Isa. 57:15) Geova darà una nuova condizione a quelli che sono oppressi e affranti dalle pressioni delle loro precedenti e attuali circostanze.

      15. Quale distinzione devono fare i modesti?

      15 Come Geova fa una distinzione fra gli umili e i superbi, così le persone modeste devono fare una distinzione e devono discernere fra la giusta e necessaria umiltà cristiana e la falsa umiltà, perché quest’ultima in realtà non è modestia di mente ma è in effetti presunzione.

      16. Quale esame sarà d’aiuto per fare questa giusta distinzione?

      16 I modesti sono aiutati a fare questa distinzione esaminando la loro fiducia in Geova. Noi conosciamo il proverbio: “Confida in Geova con tutto il tuo cuore e non t’appoggiare al tuo proprio intendimento. In tutte le tue vie riconoscilo, ed egli stesso renderà diritti i tuoi sentieri”. — Prov. 3:5, 6.

      17. Come le Scritture distinguono fra sincera umiltà e finta umiltà?

      17 Scrivendo ai cristiani di Colosse l’apostolo Paolo ci aiuta a distinguere tra la qualità della sincera umiltà e quella che può essere pura ostinazione. “Nessuno vi privi del premio, provando diletto in una finta umiltà e in una forma di adorazione degli angeli, ‘ponendo piede su’ le cose che ha viste, gonfio senza debita causa mediante il suo stato di mente carnale. Queste stesse cose, in realtà, possiedono un aspetto di sapienza in un’autoimposta forma di adorazione e finta umiltà . . . ma non hanno nessun valore”. (Col. 2:18, 23) I modesti devono evitare o eliminare lo “stato di mente carnale”. Benché abbiano “un aspetto di sapienza”, non sarebbe vera sapienza né modestia, come avverte Proverbi 11:2: “È venuta la presunzione? Quindi verrà il disonore; ma la sapienza è coi modesti”. Saggi sono quelli che sono veramente modesti, non quelli che ‘divengono discreti ai loro propri occhi’. (Rom. 12:16) Certo questo dà ai modesti molto di che pensare, molti consigli divini da considerare seriamente, così che non solo rispondano al tenero affetto e agli amorevoli provvedimenti di Geova, ma vi rispondano con fiducia. “I giusti confidano come un giovane leone”. — Prov. 28:1.

      18. Quali due conclusioni possiamo trarre da questo articolo?

      18 Da tutto questo possiamo concludere che chiunque, in grande misura, può acquistare la capacità di svolgere qualsiasi tipo di incarico di servizio con l’aiuto di Geova Dio. Possiamo anche concludere che Geova ha tenera cura dei modesti e che li preparerà per maggiori privilegi di servizio se solo essi cercano la sua guida e la sua direttiva e credono alla sua parola e accettano i privilegi di servizio loro offerti.

      19. Quale aiuto e consiglio ci sono per chi è sicuro di sé?

      19 In contrasto con coloro che si sentono fino a un certo punto incapaci e modesti, altri, a motivo di circostanze, risultati o ambiente, possono sentirsi molto sicuri di sé. Anche tali persone trovano nella Parola di Dio consigli utili per loro. Tutto il popolo di Geova forma le “pecore” del suo gregge, e questo include coloro che hanno speciali privilegi e responsabilità nella congregazione del popolo di Dio. Di fra le simboliche pecore sono presi pastori perché dirigano e assistano il gregge, ma devono sempre essere “pecore” del gregge, e devono prestare attenzione a sé stessi per non ritenersi qualcuno e non divenire di mente altera. Se sono di mente altera o lo divengono, Geova non può continuare a impiegarli, poiché egli non è favorevole ai superbi e agli orgogliosi. “Prestate attenzione a voi stessi e a tutto il gregge, fra il quale lo spirito santo vi ha costituiti sorveglianti, per pascere la congregazione di Dio, che egli ha acquistata col sangue del suo proprio Figlio”. — Atti 20:28.

      20. Quale buon esempio diede Gesù ai suoi seguaci?

      20 Il “suo proprio Figlio”, Gesù Cristo stesso, non confidò in sé, ma disse: “Il Figlio non può fare una sola cosa di propria iniziativa, ma solo ciò che vede fare dal Padre. Poiché qualunque cosa Egli faccia, questa fa pure il Figlio in modo simile”. (Giov. 5:19) Gli apostoli avrebbero potuto sentirsi inferiori dinanzi a Gesù, ma l’umiltà di Gesù e il suo amore permisero loro di manifestare le migliori qualità. Tutti coloro che hanno incarichi di responsabilità nella congregazione del popolo di Dio dovrebbero essere così, cioè come fu Gesù nella sua umiltà e nel suo amore, riflettendo il tenero affetto e la misericordia del Padre suo.

      21. Quali consigli danno le Scritture ai superbi, e perché?

      21 Se le benedizioni e i privilegi di un uomo lo hanno reso superbo, egli ha perduto la necessaria qualità dell’umiltà di mente e di cuore e se non cambia verrà meno, “perché Dio si oppone ai superbi”. (1 Piet. 5:5) “L’orgoglio è prima del crollo, e lo spirito superbo prima dell’inciampo. È meglio essere modesto di spirito coi mansueti che dividere le spoglie con chi si esalta”. — Prov. 16:18, 19.

      22. Qual è la giusta attitudine verso: (a) Quelli le cui circostanze e capacità sono favorevoli? (b) Quelli che hanno bisogno di tempo e di addestramento per progredire?

      22 L’attitudine di Dio verso gli umili è evidente, e tutti dovrebbero adottarla. Alcuni che si trovano in circostanze favorevoli e hanno capacità naturali si applicano e fanno buon progresso cristiano. Questo progresso è lodevole. Chi ha tali capacità, responsabilità e privilegi dovrebbe riconoscere che alcuni altri non possiedono tali cose. Altri traggono profitto dall’addestramento e dall’operazione dello spirito di Geova, e col tempo progrediscono e ricevono ulteriori privilegi teocratici. Questo è davvero eccellente ed è anche indice di giusto progresso cristiano. Inoltre, tutti quelli che nella congregazione cristiana sono nuovi o a cui le circostanze non hanno ancora permesso di fare progresso, dobbiamo pure considerarli dal punto di vista di Dio. Sarebbe errato ragionamento umano considerare privi d’importanza questi che sono un po’ indietro. Dio s’interessa di loro e li può impiegare in molti utili modi, e lo sta facendo.

      23. (a) Chi si dovrebbe aiutare, e chi dovrebbe farlo? (b) In armonia con Giacomo, di che cosa abbiamo tutti riscontrato la veracità?

      23 Con questa giusta veduta, dunque, modesti e altri, aiutiamoci gli uni gli altri. Questo include che assistiamo coloro che sono letteralmente bambini, di giovane età. Anche quelli che sono anziani, forse infermi, e forse pure coloro che provano un sentimento d’inferiorità dovrebbero essere assistiti. Tutti possono trarre spiritualmente profitto dai modesti che, allorché accettano gli amorevoli provvedimenti di Geova, sostengono e rafforzano l’organizzazione della congregazione del popolo di Geova. L’associazione nella congregazione e l’associazione personale sono utili a questo riguardo, facendo comprendere a tutti la veracità dell’affermazione scritturale che “Dio compose il corpo, dando più abbondante onore alla parte che ne mancava”. (1 Cor. 12:24) Certamente tutti i servitori di Geova sono d’accordo con le osservazioni dello scrittore biblico Giacomo, quando disse: “Avete visto il risultato che Geova diede [a Giobbe], che Geova è molto tenero in affetto e misericordioso”. — Giac. 5:11.

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi