-
Prova della lealtàLa Torre di Guardia 1953 | 1° marzo
-
-
quelli che sono dedicati a Geova dovrebbero chiedersi se rendono la più piena espressione nel servizio. Noi non abbiamo il comando di amare Cesare con tutta la nostra forza, ed è impossibile dare tutto il nostro amore e tutta la nostra forza a Geova e a Cesare nello stesso tempo. Siccome è possibile che il nostro tempo e la nostra forza siano richiesti da altri oltre che da Geova, vi saranno delle prove, e ciascuno deve decidere a chi ubbidirà per prima. Forse riceverete l’ordine di compiere qualche atto che significherebbe disubbidienza alla “legge reale” secondo la scrittura: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. (Giac. 2:8, NW) Domandatevi: Vi fareste del male in tal modo? Se no, dovete ubbidire a Dio prima. La vostra lealtà verso Geova e la sua legge vi darà una chiara e pura coscienza e vi recherà ricompensa. Le leggi di Geova sono universalmente supreme. Imposizioni saranno fatte ai fratelli a causa di situazioni d’emergenza e di spaventose circostanze, ma tenete sempre presente che nessuna situazione può possibilmente cancellare la vostra prima responsabilità verso il potentissimo, l’onnipossente e onnisapiente Creatore. La lealtà è alla prova. Ubbidite innanzi tutto a Dio e confidate interamente in lui e il risultato sarà giusto, mentre se vi abbandonate alla slealtà le conseguenze, per ciò che riguarda voi, saranno disastrose. Meditate sulla Parola e sulla volontà di Dio, e poi agite in maniera conforme. Ascoltate il grande Profeta di Geova, Cristo Gesù, e voi vivrete.
-
-
Discorsi vuoti contro veri princìpiLa Torre di Guardia 1953 | 1° marzo
-
-
Discorsi vuoti contro veri princìpi
QUANTUNQUE fame e carestia possano affliggere il mondo, di parole non c’è scarsità. “Parlare costa poco,” afferma il detto, ed esso non è mai stato verace come lo è ora. I diplomatici di quattro grandi potenze si riuniscono e sciupano dei mesi cercando di stabilire su che cosa discutere in una più importante adunanza. In poche settimane le udienze sulla controversia di MacArthur diedero luogo a una trascrizione due volte più copiosa del volume della Bibbia.
Pensate alla piramide di promesse compilata in una sola campagna politica. Ricordate il grido della prima guerra mondiale: “Si renda il mondo sicuro per la democrazia” e il ritornello della seconda guerra mondiale: “Le quattro libertà”. Oggi la democrazia è più che mai in pericolo, e il totalitario diniego della libertà sovrasta la terra. Federazioni di nazioni sorgono e tramontano mentre degli uomini predicano l’unità e i trattati sono stracciati in minuti frammenti. I discorsi sulla morale riempiono più che mai tempo e spazio, mentre l’immoralità gode il massimo fiorire. Davvero, insieme alle corrodenti ricchezze il mondo ha ammucchiato fioriti detti come sicurezza per gli ultimi giorni. — Giac. 5:1-5.
Cristo Gesù insegnò: “Smettete di accumularvi dei tesori sopra la terra, . . . accumulatevi dei tesori nel cielo, . . . poiché dov’è il vostro tesoro, ivi sarà pure il vostro cuore”. Quelli che consumano la loro vita nel fare, seguire e credere promesse politiche mondane devono per certo aver riposto le loro speranze su tale sistema di cose. Eppure tali persone di solito professano di servire similmente Dio e ripetono il “Padre nostro” perché venga il suo regno. Perciò devono esser giudicate con la Parola di Dio, ch’esse pretendono di osservare. Subito viene alla mente l’ammonimento di Gesù: “Voi non potete essere schiavi di Dio e delle Ricchezze”. — Matt. 6:19-21, 24, NW.
Così la Parola di Dio respinge la manovra resa popolare dai politicanti, “trattare con le due parti opposte per il proprio vantaggio.” O si è in armonia coi propositi di Dio o no. Se uno è in armonia con tali propositi, li predicherà come fece Gesù e vivrà conforme alle esigenze del Cristianesimo come fece Gesù. Geova Dio farà conoscere che egli non accetta alcuna colpa per il collasso politico, religioso, sociale e morale di questo vecchio mondo.
La Parola di Geova, la Bibbia, è un capolavoro di compendio, che non sciupa una sillaba nella rivelazione all’umanità dei propositi universali del Creatore. Parimenti, i servitori di Dio badano che ‘le loro parole siano poche’ facendo voti e promesse personali, ma parlano dall’abbondanza del loro cuore nella predicazione mondiale della promessa del regno di Dio. (Eccl. 5:1-6) Essi credono quello che leggono della Parola di Dio; perciò la osservano nella loro vita ed evitano l’immoralità, i vuoti discorsi e l’inganno delle false promesse. — Matt. 12:34; 1 Cor. 6:9, 10; 2 Tim. 2:16.
I principi e le promesse mondane, prolissi di parole ma brevi di durata, appassiscono e seccano. “Ma la parola detta da Geova dura per sempre”. — 1 Piet. 1:25, NW.
-
-
Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1953 | 1° marzo
-
-
Domande dai lettori
◆ Perché la Società Watchtower non condanna il vino e i liquori per i mali che sono? — H. J., Pennsylvania.
Noi non abbiamo condannato di bere le bevande alcooliche perché la Bibbia non le condanna. Come possiamo noi far questo quando le Scritture mostrano che servitori di Geova le presero? Melchisedec servì del vino ad Abrahamo. I sacerdoti in Israele avevano il permesso di bere vino, eccetto quando servivano nel tabernacolo o tempio. Era impiegato nei festeggiamenti, con l’approvazione di Dio, ed era ricevuto con gratitudine come una
-