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  • Perché servite Geova
  • Svegliatevi! 1971
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Svegliatevi! 1971
g71 8/7 pp. 28-30

“La tua parola è verità”

Perché servite Geova

FOSTE voi una delle 164.000 persone che l’anno scorso dedicarono la loro vita a Geova Dio? In tal caso, siete senza dubbio ansioso e felice di dire ad altri perché Lo servite.

Voi servite Geova Dio perché lo amate. Lo servite per apprezzamento e gratitudine verso chi egli è e verso tutto ciò che ha fatto per voi come Datore di ogni dono buono e di ogni regalo perfetto. (Giac. 1:17) Lo servite perché sapete che la sua Parola è verità. Lo servite perché dipendete da lui per ogni cosa. Sì, servite Dio perché ciò reca vere e durevoli benedizioni. — Prov. 10:22; Atti 17:28.

A volte, comunque, quando incontrate certe prove potete dimenticare queste superiori ragioni ed essere incline a lasciare che quanto altri fanno vi induca a rallentare il servizio che rendete a Geova. Ciò potrebbe facilmente farvi allontanare del tutto dal servizio di Dio.

Se sopraggiungono su di voi tali prove, guardate quindi Gesù Cristo e l’eccellente esempio che diede. Egli continuò a servire il suo Padre celeste nonostante ciò che il Diavolo o chiunque altro fece. Uno dei suoi dodici apostoli, Giuda, lo tradì per trenta pezzi d’argento. (Matt. 26:14, 15) Che malvagia azione! Tuttavia questo indusse forse Gesù ad allontanarsi e a smettere di servire Dio? Niente affatto! Come egli disse a Pietro in quella medesima occasione: “Il calice che il Padre mi ha dato, non dovrei io berlo ad ogni costo?” — Giov. 18:11.

Poco dopo gli altri suoi undici apostoli fuggirono, lasciandolo solo, adempiendo così la profezia: “Colpisci il pastore, e si disperdano quelle pecore del gregge”. (Zacc. 13:7) Ancora più tardi, quella stessa sera, Pietro, il più energico dei suoi apostoli, rinnegò tre volte il suo Maestro, ma neppure questo indusse Gesù a smettere di servire Dio. Sì, Gesù continuò a servire Geova Dio indipendentemente da ciò che facevano amici o nemici. — Matt. 26:69-75.

È vero che Gesù era perfetto, ma questo non significa che non possiate seguirlo e imitarlo col meglio delle vostre capacità. Dio sa che anche nell’imperfezione fisica potete mantenere perfetta lealtà. In ciò potete imitare Gesù, come scrisse pure l’apostolo Paolo: “Divenite miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo”. (1 Cor. 11:1) L’apostolo Paolo, benché imperfetto, continuò a imitare Gesù nel servire Dio nonostante quello che altri facevano. Fece questo anche se in un’occasione ‘tutti gli uomini che erano nel distretto dell’Asia si erano allontanati da lui’. E quando egli fu processato rimase fermo, anche se a quel tempo, di nuovo, com’egli stesso dice: “Nessuno mi venne accanto, ma tutti mi abbandonavano . . . ma il Signore mi stette vicino e mi infuse potenza, affinché per mezzo mio la predicazione fosse pienamente compiuta e tutte le nazioni la udissero; e fui liberato dalla bocca del leone”. — 2 Tim. 1:15; 4:16, 17.

Forse non sarete provato così duramente come Gesù e Paolo, ma avrete prove minori, prove che alcuni cristiani han lasciato li facessero allontanare dal servizio di Geova, inducendoli a dimenticare perché lo servivano. Comunque, rimanendo fedele nonostante queste prove minori potrete resistere anche quando in seguito verranno prove più dure. — Luca 16:10.

Per esempio, alcuni primi cristiani disprezzavano Paolo perché non era un eloquente oratore. Ma ciò non lo fece inciampare. Una volta ebbe una vivace discussione con Barnaba circa il portare con loro Giovanni Marco, tanto che Paolo e Barnaba si separarono per un po’. Paolo prese come compagno Sila mentre Barnaba prese Giovanni Marco. Ma questo indusse forse alcuno di loro a smettere il servizio di Dio? Niente affatto. E anni dopo Paolo scrisse perfino a Timoteo, dicendo: “Prendi Marco e conducilo con te, poiché mi è utile”. — 2 Tim. 4:11.

Infatti, anche in tempi più antichi i servitori di Geova dovettero sempre ricordare chi servivano e non inciampare a causa di quello che facevano gli altri. Guardate Mosè, come fu messo alla prova dal principio alla fine della sua carriera profetica. Quando venne il tempo fissato da Dio perché Mosè conducesse il suo popolo fuori della schiavitù egiziana, come gli Israeliti resero le cose difficili a Mosè! Lo ingiuriarono perché Faraone peggiorò temporaneamente la loro situazione. Si lamentarono quando sembrò che fossero accerchiati al mar Rosso. Allorché Mosè stette per quaranta giorni sul monte il suo popolo cominciò ad adorare un vitello d’oro al posto di Geova. Brontolarono per il cibo, la manna e si lamentarono perché l’acqua era scarsa. Erano anche pronti a lapidare Mosè e Aaronne quando udirono la cattiva notizia delle dieci spie infedeli, preferendo non tener conto della buona notizia di Giosuè e Caleb. Tutte queste prove e molte altre simili fecero forse dimenticare a Mosè perché serviva Geova così che lo abbandonasse? Assolutamente no! Rimase fedele al suo Dio sino alla fine dei suoi giorni, sino all’età di 120 anni. — Deut. 34:7.

E così è oggi per i cristiani. Nella misura che prendete sul serio il servizio di Geova, nella stessa misura avrete prove, come le ebbe Gesù, e come le ebbero l’apostolo Paolo e il profeta Mosè. Dovete aspettarvi le prove da quelli di fuori, benché possano non farvi mai rallentare o inciampare. — Giov. 16:33.

Altre volte le prove vi saranno causate dai vostri stessi fratelli cristiani, nella vostra propria congregazione cristiana. I vostri fratelli, essendo imperfetti, potrebbero ingiustamente criticare le vostre manchevolezze. O potrebbero trascurare le opportunità di darvi la tanto necessaria cooperazione. Alcuni si raffredderanno o si scoraggeranno, diventeranno amareggiati o materialistici e smetteranno completamente di servire Dio. Tutto questo può essere una notevole prova per voi, specialmente se in passato li consideravate eccellenti esempi.

Inoltre, potete avere prove da quelli della vostra propria casa, dai vostri stessi familiari, come avvertì anche Gesù. (Matt. 10:34-36) Geova Dio richiede che siate fedele al voto di dedicazione che gli avete fatto, e al vostro voto coniugale, anche se il vostro coniuge divenisse indifferente, disamorato o aperto oppositore. Qualsiasi errata condotta segua il vostro coniuge, questo non vi autorizza a intraprendere una condotta non cristiana, o a smettere il servizio di Geova Dio. Niente affatto! Come spesso si dice, due mali non fanno un bene. Quello che fanno o che non fanno gli altri non vi dà la giustificazione di rallentare o smettere il servizio di Geova Dio.

Come dedicato e battezzato cristiano sapete che Geova è il solo vero Dio. Sapete che richiede da voi esclusiva devozione. Sapete che la Bibbia è l’ispirata Parola di Dio ed è la verità. Sapete che Gesù Cristo è il vostro Salvatore e Redentore e che è il vostro Modello ed Esempio. Sapete di esservi dedicato a fare la volontà di Geova Dio e di seguire le orme di Gesù Cristo. E sapete che quella di servire Geova Dio è la cosa amorevole, saggia e GIUSTA da fare. Continuate dunque a servire Geova Dio per queste ragioni e non vi lasciate mai distogliere da ciò a motivo di quello che altri fanno o non fanno! Siate come Davide, che disse: “In quanto a me, camminerò nella mia integrità”. — Sal. 26:11.

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