-
Smascherato il rifugio del falso regnoLa Torre di Guardia 1976 | 15 marzo
-
-
il lievito come simbolo di ciò che è cattivo. Se abbiamo bisogno di testimoni di questo fatto, abbiamo almeno DUE testimoni attestanti che la Bibbia usa invariabilmente il lievito per simboleggiare qualcosa di cattivo, l’ingiustizia, l’errore, il peccato. Gesù si riferì al lievito dei Farisei e al lievito di Erode. (Matt. 16:6-12; Mar. 8:15; Luca 12:1) L’apostolo Paolo mette in guardia contro il lievito che fa fermentare l’intera massa. Egli cita la tipica festa dei pani non lievitati e definisce con chiarezza che cosa simboleggia il lievito, poiché dice: “Cristo, la nostra pasqua, è stato sacrificato. Quindi osserviamo la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e malvagità, ma con pani non fermentati di sincerità e verità”. — 1 Cor. 5:6-8; si vedano Deuteronomio 17:6, 7; 19:15; I Timoteo 5:19; Ebrei 10:28.c
34. Perciò, che cosa illustra la parabola del lievito?
34 In considerazione di questo fatto, Gesù non fece eccezione riguardo al significato del lievito quando narrò la parabola della donna che nascose un po’ di lievito in tre grandi misure di farina. Essendo coerente nel suo insegnamento, usò il lievito per simboleggiare qualcosa di sfavorevole. La parabola deve quindi illustrare qualcosa di sfavorevole negli aspetti attinenti al “regno dei cieli”. Il fatto che la grossa misura di pasta lievitò raffigura profeticamente la corruzione della congregazione di cristiani professanti dovuta all’errore babilonico nell’insegnamento e nella pratica. Raffigura la lievitazione simbolica di ciò che è illustrato dalla pianta di senapa cresciuta. Appropriatamente, dunque, sia Matteo che Luca pongono la parabola del lievito subito dopo la parabola del granello di senapa, e Luca le pone subito dopo un pungente rimprovero agli ipocriti religionisti. — Luca 13:10-21.
-
-
Fuga al rifugio del vero regnoLa Torre di Guardia 1976 | 15 marzo
-
-
Fuga al rifugio del vero regno
1. (a) In che modo è stata smascherata l’organizzazione raffigurata dall’“albero” nato dal granello di senapa della parabola di Gesù? (b) In che modo la maggioranza delle persone della cristianità ha dimostrato di corrispondere alla descrizione di Isaia 6:8-10?
L’ORGANIZZAZIONE raffigurata dall’“albero” cresciuto dal granello di senapa della parabola di Gesù è stata smascherata dalla predicazione mondiale dei cristiani testimoni di Geova. (Matt. 13:31, 32) Relativamente pochi cristiani professanti sono fuggiti da quell’organizzazione religiosa, cioè la cristianità, e si sono rifugiati sotto il regno messianico di Dio proclamato dai cristiani testimoni di Geova. Come il profeta Isaia dell’ottavo secolo a.E.V., questi testimoni sono andati e vanno ancora ripetutamente dai popoli della cristianità, ma in quale condizione spirituale si trova la stragrande maggioranza dei membri della cristianità? Nella condizione predetta dal profeta Isaia, hanno cioè gli occhi incollati, gli orecchi insensibili e il cuore dell’intendimento che non afferra il messaggio del Regno. — Isa. 6:8-10.
2. Per quanto tempo tali persone spiritualmente malate resteranno nella cristianità?
2 Per quanto tempo resteranno in quella condizione di malattia spirituale, entro la cristianità? Geova rispose profeticamente a questa domanda con le parole scritte in Isaia 6:11-13. Vi resteranno finché la cristianità, il simbolico “albero” nato dal granello di senapa, sia spazzata via nella futura “grande tribolazione”. (Matt. 24:21, 22) Si veda l’articolo “Avete detto: ‘Eccomi! Manda me’?” nel numero de La Torre di Guardia del 1º maggio 1967.
3. Perché le persone timorate di Dio si sono rifugiate sotto l’istituito regno messianico di Dio e in che cosa le ha Egli portate?
3 Le persone timorate di Dio che sono fuggite dalla cristianità condannata hanno esaminato alla luce delle profezie bibliche gli affari e gli avvenimenti del mondo dal 1914. Da tale confronto hanno riconosciuto che in quell’anno lacerato dalla guerra nacque nei cieli il messianico regno di Dio retto da suo Figlio Gesù Cristo. Non si sono rifugiati sotto la Lega delle Nazioni quale “espressione politica del Regno di Dio sulla terra”, né nelle attuali Nazioni Unite quale “ultima speranza” del genere umano. Respingendo completamente tali vedute espresse dagli ecclesiastici della cristianità, e avendo gli occhi aperti, gli orecchi sensibili e il cuore ben disposto, queste persone sono fuggite all’istituito regno di Dio e si sono rifugiate sotto di esso, fuggendo, per così dire “ai monti” fuori della zona di pericolo prima che inizi la “grande tribolazione”. (Matt. 24:16-22) Così sono venute in un “paradiso” di tipo spirituale, stabilito da Geova Dio per il suo popolo restaurato dal 1919, in adempimento alle profezie bibliche sulla restaurazione. — Isa. 35:1-10; 65:17-25.
4, 5. (a) Come sono descritte in Isaia 32:1, 2, 17, 18 la pace e la sicurezza di quelli che sono portati nel paradiso spirituale? (b) In adempimento a questa profezia, chi sono i “principi” menzionati, e come favoriscono le pacifiche condizioni del paradiso?
4 La pace e la sicurezza di cui ora godono sotto il regno messianico sono descritte in modo pittoresco in Isaia 32:1, 2, 17, 18, con queste parole: “Ecco, un re regnerà per la stessa giustizia; e rispetto ai principi, governeranno come principi per lo stesso diritto. E ciascuno deve mostrar d’essere come un luogo per celare dal vento e un nascondiglio dal temporale, come corsi d’acqua in un paese senz’acqua, come l’ombra di una gran rupe in una terra esausta. E l’opera della vera giustizia deve divenire pace; e il servizio della vera giustizia, quiete e sicurtà a tempo indefinito. E il mio popolo deve dimorare in un pacifico luogo di dimora e in residenze piene di fiducia e in indisturbati luoghi di riposo”.
5 Quelli che corrispondono sulla terra ai “principi” lì descritti non sono i “principi della Chiesa” nella cristianità. Sono gli “anziani”, i “sorveglianti” nominati delle oltre trentacinquemila congregazioni del liberato e restaurato popolo di Geova. Poiché devono rendere conto direttamente al Re celeste, il Messia Gesù, saggiamente prestano al gregge le loro cure pastorali “per la stessa giustizia”. In tal modo favoriscono la pace, la quiete, la fiducia e la sicurezza del paradiso spirituale in cui Geova ha portato i suoi adoratori ristabiliti dall’anno 1919 E.V.
SOTTO IL FUTURO REGNO MILLENARIO DEL MESSIA
6. In che modo il nuovo ordine di Dio sulla terra comincerà con un paradiso spirituale, ma quale opera terrena sarà riservata a quelli che saranno in tale paradiso?
6 Come l’arca impermeabilizzata permise a Noè, alla sua famiglia e alle coppie di animali e uccelli di superare il diluvio universale del 2370-2369 a.E.V., così il paradiso spirituale sotto la protezione di Geova
-