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  • Un etnologo e l’evoluzione
  • Svegliatevi! 1980
Svegliatevi! 1980
g80 8/6 p. 16

Un etnologo e l’evoluzione

L’ETNOLOGO francese Jean Servier ha recentemente scritto un libro intitolato L’uomo e l’invisibile (Editore Rusconi) in cui si esprime a proposito della teoria evoluzionistica. Riportiamo di seguito alcuni brani: “Le orgogliose promesse della scienza all’alba dell’èra industriale hanno fatto il loro tempo . . . Osservazioni recenti, studi condotti in tutti i campi, rimettono in questione l’evoluzionismo e la nozione di progresso: una teoria che non ha cambiato i suoi argomenti da centocinquant’anni, una menzogna che rimanda senza fine all’avvenire la soluzione dei nostri problemi e della nostra angoscia”.

“Bisogna credere soprattutto che un aborto di scimmia sarebbe sopravvissuto a caso per giungere a dare l’uomo, dopo una lunga serie di improbabilità miracolosamente superate . . . Sarebbe più conveniente ammettere che l’evoluzionismo materialistico è una religione che chiede molto alla fede e poco alla ragione. Darwin ha parlato degli ‘occhiali affumicati del teologo’ e il termine ha avuto fortuna. Ma quali occhiali di tenebra stanno sul naso degli evoluzionisti!”

“I selvaggi non sono mai esistiti, poiché l’uomo non si è mai evoluto secondo il quadro tracciato da un pensiero semplicistico che lo fa partire dalle scimmie d’Africa per giungere all’uomo bianco adulto e civile, dopo interessanti avventure di ogni genere”.

L’etnologo afferma inoltre: “Mi piacerebbe vedere, anche una sola volta, una scimmia il cui muso si atrofizzi a poco a poco correndo nella savana, così come mi piacerebbe vedere una scimmia fabbricare un utensile. Da molto tempo i nostri pretesi antenati hanno tentato la posizione eretta: molti, come il gibbone, hanno un’andatura bipede e tengono la testa eretta; ciò nonostante non abbiamo constatato alcuna trasformazione, alcuna soluzione nella continuità della specie, alcun mutante il cui encefalo sia aumentato. Nessuna scimmia, giocando con schegge di selce o con bacchette, ha trovato il segreto del fuoco e intrapreso il cammino della ‘ominizzazione’. I fatti quindi sono ben lontani da questa visione semplicistica del mondo che è l’evoluzionismo, questa teoria che vorrebbe essere una conclusione scientifica e che non è altro che un dogma. Siamo qui in pieno mito, al centro di un colossale falso scientifico”. “Allo stato attuale delle nostre conoscenze, la vita non ha mai potuto nascere dalla materia, in laboratorio; al contrario, possiamo constatare correntemente che la materia può nascere dalla vita. La fede materialistica si basa quindi su un Credo, simile in questo alle religioni che essa pretende combattere e sostituire”.

Circa le mutazioni dichiara: “I biologi possono soltanto provocare mutazioni all’interno di una medesima specie, senza giungere a trasformare questa specie, senza realizzare il passaggio da una specie all’altra. Sottoponendo a radiazioni alcuni moscerini dell’aceto si può provocare una atrofia parziale o totale delle loro ali; certi mutanti apparsi spontaneamente permettono di modificare il colore degli occhi. Si possono combinare tutte queste caratteristiche e ottenere soggetti con occhi rosso vivo o color albicocca e moncherini d’ali di varie forme: ma si tratta sempre di moscerini dell’aceto della specie Drosophila Melanogaster e null’altro, moscerini degenerati e non stadi di una evoluzione progressiva”.

E che dire delle piante? “Se vi fosse una legge dell’evoluzionismo o del trasformismo, essa dovrebbe valere anche per il mondo vegetale, il che non è dimostrabile in alcun modo. Ogni specie spunta saggiamente sul terreno e nel clima adatti. Nella foresta immobile non sopravvive il più adatto, il più furbo o il più forte. Nulla ci permette di vedere nelle alghe i progenitori delle felci o delle querce”.

E cosa scrive sulla capacità di apprendimento degli animali? “Le possibilità, intellettuali o fisiche, di ogni specie animale sono nettamente limitate e poco suscettibili di accrescimenti. Si sono potuti insegnare a scimpanzè, leoni o elefanti alcuni gesti da compiere a comando, generalmente sotto implicita minaccia. Tuttavia nessun domatore ha insegnato a leggere a una scimmia e, anche se a forza di pazienza le ha potuto insegnare a riconoscere alcune lettere e a indicarle, mai il suo allievo ha trasmesso questa nuova scienza ai suoi simili”.

Qual è una delle conseguenze dell’evoluzionismo? “L’Occidente ha perduto secoli nella ricerca della generazione spontanea, decine d’anni a provare l’evoluzione biologica, senza altro beneficio che un sentimento doloroso di inutilità”.

Le persone che ripongono fede in un Creatore sono liete di dire, come si legge nella Sacra Bibbia: “Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e l’onore e la potenza, perché tu creasti tutte le cose, e a causa della tua volontà esse esisterono e furon create”. — Riv. 4:11.

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