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  • Scegliete la vita nel nuovo mondo
    La Torre di Guardia 1953 | 1° novembre
    • 14:12; Osea 4:6; Giov. 8:32; 2 Tim. 2:15.

      Non le soddisferà neppure una qualsiasi religione. Noi dobbiamo edificare le giuste opere sul giusto fondamento, altrimenti Gesù ci dirà: “Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità”. Ogni pianta non piantata da Geova Dio sarà da lui sradicata. Se noi seguiamo ciecamente dei ciechi capi religiosi finiremo anche noi nell’abisso della distruzione. — Matt. 7:21-27; 15:12-14; 1 Cor. 3:10-13.

      Noi mostriamo che scegliamo la vita nel nuovo mondo studiando la Parola di Dio e acquistando una conoscenza del Regno e del nuovo mondo ora molto vicino. Noi lo manifestiamo anche parlando agli altri intorno al nuovo mondo affinché anch’essi possano scegliere la vita in esso. Questo può essere un lavoro difficile e causare persecuzione, ma che cosa importa? Noi lavoriamo strenuamente per tenerci in vita in questo vecchio mondo, non è vero? La vita nel nuovo mondo è molto migliore.

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1953 | 1° novembre
    • Domande dai lettori

      ◆ Luca 2:39 dichiara: ‘E quando ebbero compiuto tutte le cose conforme alla legge di Geova, ritornarono in Galilea nella loro propria città di Nazaret.’ (NW) Dato che il massacro dei bambini da parte di Erode ebbe luogo un anno o più dopo la nascita di Gesù, non prova questo che il bambino era a Nazaret quando la campagna infanticida di Erode ebbe luogo e che la fuga in Egitto si effettuò da Nazaret e non da Betlemme, come disse una recente Torre di Guardia? — R. B., New York.

      Le narrazioni del Vangelo sono brevi, e quello che una omette l’altra spesso fornisce. Non possiamo ritenere che Luca abbia riferito un completo resoconto degli spostamenti di Giuseppe e Maria e del bambino Gesù; in realtà sappiamo positivamente che Luca non fece questo, dato che nemmeno menziona la fuga in Egitto. Luca 2:39 semplicemente indica lo spazio di tempo fra l’adempimento della legge relativa al neonato e Il successivo trasferimento di residenza a Nazaret, senza cercare di narrare tutto ciò che avvenne in quell’intervento di tempo.

      La narrazione di Matteo, però, ci fornisce maggiori dettagli. Essa indica che gli astrologhi furono inviati a Betlemme da Erode, e dato che non è menzionato alcun mutamento negli ordini si deve presumere che è là che andarono, Il riapparire della “stella” rendendosi necessario per guidarli, non tanto a Betlemme, ma presso la casa particolare dove il bambino si trovava. Indi il racconto parla della fuga in Egitto per sfuggire all’infanticidio in massa da parte di Erode. Notate che questo criminale massacro di bambini dai due anni in giù era limitato a “Betlemme e in tutti i suoi distretti”. (Matt. 2:1-6, NW) I distretti di Betlemme dovevano essere località limitrofe non raggiungenti neppure Gerusalemme, e certamente in nessun posto delle vicinanze di Nazaret nella lontana Galilea! Se il fanciullo fosse stato a Nazaret non si sarebbe trovato in nessun grave pericolo. Ma l’abbattersi del massacro nella regione in cui dimorava il bambino rese necessario l’avvertimento angelico e la successiva fuga in Egitto.

      In seguito Matteo menziona la morte di Erode, che aprì la via per il felice ritorno in Israele di Gesù e dei suoi genitori. Evidentemente Giuseppe intendeva ritornare in Giudea per riprendere a vivere a Betlemme, nel luogo da cui era fuggito. Ma qui regnava il figlio di Erode e Giuseppe temeva per la vita del bambino. Per mezzo di un sogno egli ricevette un avvertimento divino di non tornare in Giudea, ma di andare invece in Galilea. In adempimento di altre profezie, la famiglia si stabilì in Nazaret. (Matt. 2:19-23) Tutto ciò significa chiaramente che Giuseppe stava ritornando al luogo da cui era fuggito, la Giudea, e precisamente Betlemme, ma che un cambiamento nei piani fu compiuto per intervento divino, per la sicurezza del bambino e per l’adempimento delle profezie. Quindi essi andarono invece a Nazaret, e qui ci ritroviamo al punto indicato nell’ultima parte della narrazione di Luca 2:39.

      Perciò noi crediamo che La Torre di Guardia del 15 maggio 1953 espose le cose correttamente nella sua risposta a questa domanda pubblicata a pagina 159.

  • Domande dai lettori (3)
    La Torre di Guardia 1953 | 1° novembre
    • Domande dai lettori

      ◆ Qual è il peccato imperdonabile contro lo spirito santo di cui parlò Gesù? — B. E., New York.

      Gesù aveva appena guarito un indemoniato cieco e muto. Le folle si meravigliavano, ma i Farisei schernivano e dicevano che Gesù faceva ciò per mezzo di Beelzebub. Gesù confutò la loro accusa spiegando che se Satana scacciava Satana egli sarebbe diviso contro se stesso e il suo regno non potrebbe sussistere. Pertanto, se Gesù cacciava i demoni per mezzo di Beelzebub, con quali mezzi li cacciavano i loro figli? Poi disse: “Ogni specie di peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo spirito non sarà perdonata. Per esempio, a chiunque dice una parola contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chiunque parla contro lo spirito santo, non gli sarà perdonato, no, né in questo presente sistema di cose né in quello avvenire”. — Matt. 12:22-32, NW.

      Potevano parlare contro il Figlio dell’uomo e più tardi essere perdonati a motivo della loro ignoranza dei fatti che lo riguardavano. I loro peccati d’ignoranza sono perdonabili se non oppongono resistenza alla conoscenza della verità quando vengono messi faccia a faccia con essa. Però la cosa era differente quando i Farisei dicevano: “Costui non caccia i demoni che per mezzo di Beelzebub, governatore dei demoni”. E perché? Perché questo era un peccato contro lo spirito santo, dato che una tale guarigione quale Gesù aveva compiuta non poteva essere dovuta alla potenza umana. Dire che proveniva da Satana era illogico, come Gesù mostrò loro. I Farisei non dicevano che tali guarigioni provenivano da Satana quando i loro figli cacciavano i demoni. Perché dirlo ora arbitrariamente, nel caso di Gesù? Perché dire che era lo spirito di Dio quando

  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1953 | 1° novembre
    • Domande dai lettori

      ◆ È la vaccinazione una violazione della legge di Dio che vieta di ricevere del sangue nell’organismo? — G. C., North Carolina.

      La questione della vaccinazione dev’essere determinata individualmente dalla persona stessa che vi si trova di fronte. Ogni individuo deve accettare le conseguenze della posizione e azione che prende nel caso di vaccinazione obbligatoria, facendo ciò in armonia con la sua propria coscienza e il suo apprezzamento di quello che è indicato per la buona salute e nell’interesse dell’avanzamento dell’opera di Dio. La nostra Società non può permettersi d’entrare legalmente nella questione o assumere la responsabilità del risultato della decisione.

      Esaminata la cosa, non ci sembra che sia una violazione del patto eterno fatto con Noè, come esposto in Genesi 9:4, e neppure contrario al relativo comandamento dato da Dio in Levitico 17:10-14. Per certo non si può logicamente e scritturalmente asserire e provare che, con la vaccinazione, la persona mangi o beva del sangue e lo consumi come cibo o riceva una trasfusione di sangue. La vaccinazione non ha alcuna relazione né alcuna somiglianza con i connubi degli angelici “figli di Dio” con le figlie degli uomini, come descritto in Genesi 6:14. Neppure può essere messa nella classe descritta in Levitico 18:23, 24, che vieta il contatto di creature umane con animali. Non ha nulla da fare con le relazioni sessuali.

      Pertanto risulta assente ogni obiezione alla vaccinazione su basi scritturali. L’unica obiezione appropriata che qualche persona potrebbe sollevare sarebbe quella dei rischi a cui la salute è esposta o quella di proteggere il loro sangue da sostanze infette provenienti da fonte estranea, sia da una piaga animale sia da una piaga umana. La scienza medica, infatti, sostiene che la vaccinazione effettivamente riesce ad aumentare la vitalità del sangue per resistere alla malattia contro cui la persona è vaccinata. Ma, naturalmente, questa è una questione che spetta a ciascuno di decidere personalmente e come egli comprende che sia la volontà di Geova a suo riguardo.

      Noi offriamo semplicemente la suddetta informazione dietro richiesta, ma non possiamo assumere alcuna responsabilità per la decisione e la condotta che il lettore potrebbe prendere.

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