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  • Ascoltate le parole di Daniele per il nostro giorno
    La Torre di Guardia 1969 | 1° novembre
    • loro corpi, perché non servivano e non adoravano nessun dio eccetto il loro proprio Dio. . . . non esiste un altro dio che possa liberare come questo”. — Dan. 3:28, 29.

      22. (a) Mostrate come la contesa fondamentale di oggi è la stessa che nel giorno di Daniele. (b) Giacché la maggioranza dei servitori di Dio vanno incontro a prove, qual è la saggia linea di condotta?

      22 Come questi uomini, gli odierni testimoni di Geova non possono fare compromesso. In alcuni Paesi, devono predicare la buona notizia del Regno clandestinamente. In altri devono radunarsi segretamente al fine di rafforzarsi per l’opera che devono compiere. Sebbene siano cristiani che osservano la legge, quando sono di fronte a un’aperta contesa che implica l’integrità a Geova, non possono piegarsi al capriccio o ai comandi di governanti nazionalisti. All’odierno popolo di Geova si presenta la medesima contesa che si presentò al tempo di Daniele: ‘Chi adorate?’ Prima o poi la maggioranza dei servitori di Dio affronteranno prove simili, e coloro che hanno risolutamente preso in anticipo la loro decisione possono aspettarsi di mantenersi fedeli. È meglio prendere questa decisione ora che rimandarla fin quando non ci si trovi davanti a qualche prova. Com’è opportuno il racconto di questi fedeli uomini dell’antichità! Com’è incoraggiante per gli odierni e fedeli servitori di Dio vedere il risultato che Geova Dio diede a quelli che rifiutarono di adorare altri dèi!

      PROFETICO SOGNO DELL’ALBERO

      23. Quale sogno fece Nabucodonosor più di otto anni prima di morire, e che cosa disse Daniele nell’interpretazione?

      23 Una notte, più di otto anni prima di morire, Nabucodonosor fece un sogno spaventoso. Quando tutti i sacerdoti che praticavano la magia a Babilonia non riuscirono a dargliene l’interpretazione, Daniele fu chiamato alla presenza imperiale, e il potente governante mondiale gli disse: “Dimmi le visioni del mio sogno che io ho visto e la sua interpretazione”. (Dan. 4:9) Il sogno riguardava un immenso albero che un angelo dal cielo aveva comandato di tagliare. Il suo ceppo fu legato con ferro e rame e doveva rimanere così fra l’erba del campo finché fossero passati su di esso “sette tempi”. Nel sogno l’angelo aveva detto: “Si cambi il suo cuore da quello del genere umano, e gli si dia il cuore di una bestia, e passino su di esso sette tempi”. Ma qual era il significato di questo sogno? La sua interpretazione sarebbe stata altrettanto spaventevole per il re Nabucodonosor? Ascoltate le parole di Daniele: “L’albero che hai visto, . . . sei tu, o re”. — Dan. 4:10-22.

      24, 25. (a) Che cosa doveva accadere a Nabucodonosor, e perché? (b) In quale occasione si adempì su di lui il sogno dell’albero, e come?

      24 Immaginate come questo dovette accrescere l’interesse di Nabucodonosor mentre ascoltava attentamente la spiegazione di Daniele che seguì. Daniele gli rivelò che doveva essere cacciato dal suo trono e mandato nel campo a mangiare l’erba come i tori. Ma, come quel ceppo d’albero in doppi legami, il regno gli doveva essere conservato finché avesse trascorso “sette tempi” in tale stato degradato. Solo allora sarebbe tornato in sé e sarebbe stato obbligato a confessare che l’Altissimo Dio domina supremo e dà il regno del genere umano a chi vuole. Un anno dopo il sogno si adempì in Nabucodonosor mentre camminava sul suo palazzo reale guardando la magnifica città e una delle “Sette meraviglie del mondo antico”, i giardini pensili di Babilonia. Come si sentì esaltato guardando tutta questa gloria? Vanagloriosamente dichiarò: “Non è questa Babilonia la Grande, che io stesso ho edificata per la casa reale con la forza del mio potere e per la dignità della mia maestà?” — Dan. 4:29, 30.

      25 Nabucodonosor non aveva ancora detto queste parole che una voce dal cielo annunciò che il sogno dell’albero si sarebbe ora adempiuto su di lui! In quel medesimo momento fu preso da pazzia e andò nel campo a mangiare l’erba come un toro, rimanendovi sette anni. Alla fine di quel periodo gli tornò l’intendimento e ora rese lode all’Altissimo Dio anziché appropriarsela. Quel sogno e il suo diretto adempimento su Nabucodonosor furono profetici, estendendosi fino al ventesimo secolo.

      26. (a) Con la distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V., quale trasferimento di dominio ci fu? (b) Che cos’era raffigurato dall’albero e dal ceppo in legami?

      26 Quando Nabucodonosor distrusse il tipico regno di Dio in Israele, il dominio fu trasferito alla vittoriosa potenza mondiale gentile. I governi gentili dovevano ora dominare sulla terra senza interferenza alcuna da parte del regno di Geova Dio, nemmeno in modo tipico, finché fossero passati “sette tempi”. L’albero, che raffigurava il dominio mondiale del regno di Dio, fu legato e il suo ceppo lasciato nella terra. Questo simboleggiò che Chi aveva in origine il dominio mondiale non l’avrebbe abbandonato per sempre. Il ceppo legato assicurava che l’albero non era morto e che la sua radice era destinata a germogliare di nuovo.

      27. (a) Che cosa fu simboleggiato dall’insana condotta di Nabucodonosor? (b) Secondo le Scritture, quanto sono lunghi i sette tempi profetici, estendendosi a quale periodo di tempo?

      27 Profeticamente, durante i “sette tempi” di dominio gentile, il regno di Dio sarebbe rimasto basso, come quel ceppo d’albero. L’insana, bestiale condotta di Nabucodonosor nel periodo in cui passarono su di lui i sette tempi letterali raffigurava come i governanti gentili si sarebbero comportati in maniera bestiale nel tempo del loro dominio mondiale. Le Scritture mostrano che i “sette tempi” di dominio gentile sono stati un periodo di 2.520 anni, a cominciare dal 607 a.E.V. fino al 1914 E.V., sì, proprio nel nostro ventesimo secolo!

      28. Che cosa ebbe luogo alla fine dei sette tempi simbolici, e perché Geova permette alle nazioni di continuare ancora per un po’?

      28 Nel 1914 Dio tolse i legami dal simbolico albero, e ha suscitato il Signore Gesù Cristo e l’ha rivestito di dominio mondiale. Il regno di Dio ora domina! Solo per la longanimità di Geova sussistono le potenze gentili, poiché egli avrebbe potuto spazzar via le nazioni negli anni che seguirono immediatamente il ristabilimento del suo regno. Che lo riconoscano o no, le nazioni gentili dominano oggi solo perché Dio le tollera. Geova permette che continuino ancora per alcuni anni affinché le persone mansuete di ogni nazione escano da questo sistema di cose prima della sua fine ad Armaghedon.

  • Stritolate nel nostro giorno tutte le nazioni dal regno di Dio
    La Torre di Guardia 1969 | 1° novembre
    • Stritolate nel nostro giorno tutte le nazioni dal regno di Dio

      “Ai giorni di quei re l’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. . . . Esso stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso starà a tempi indefiniti”. — Dan. 2:44.

      1. Riguardo a che cosa Dio informò il re Nabucodonosor, e con quale mezzo?

      Geova informò Nabucodonosor nel suo secondo anno di regno quale governante mondiale, o nel 606-605 a.E.V., che avrebbe cominciato la marcia delle potenze mondiali, la quale sarebbe durata per 2.520 anni dall’autunno del 607 a.E.V. Dio rivelò pure a Nabucodonosor che Egli

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