BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Acqua nascosta per una terra arida
    Svegliatevi! 1970 | 22 luglio
    • Alcuni allevatori di bestiame esprimono la preoccupazione che l’acqua dei pozzi alla fine cessi. Ma non sembra che cessi. Le zone dove l’acqua è assimilata dal bacino sotterraneo ricevono acqua a un ritmo che si stima di 492 milioni di litri il giorno, e si attende così che la diminuzione della fuoruscita d’acqua continui finché assimilazione e fuoruscita si equivalgano.

      Così, pare che per molti anni avvenire gli allevatori di pecore e bovini abbiano acqua a sufficienza. Quale fenomeno è un grande bacino artesiano! Qui in Australia è davvero acqua nascosta per una terra arida!

  • La lingua chiamata “pidgin”
    Svegliatevi! 1970 | 22 luglio
    • La lingua chiamata “pidgin”

      Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nella Nuova Guinea

      PROPRIO a nord dell’Australia è l’isola della Nuova Guinea, seconda per grandezza solo alla Groenlandia che è la massima del mondo. Il comune mezzo di comunicazione orale è qui la lingua chiamata “pidgin”, o, più correttamente, “pidgin” melanesiano.

      Questa è una lingua relativamente nuova, poiché ha solo cent’anni circa. Ed essa ha meno di 2.000 parole. Perciò, si può essere inclini a pensare che non abbia le parole per esprimere i pensieri che si desidera esternare. Tuttavia, con l’abile impiego delle parole disponibili il pidgin melanesiano può essere molto definito ed espressivo.

      Come si formò questa lingua? A quale scopo utile serve? Come si esprimono in questa lingua i pensieri quando non c’è nessuna parola specifica per il soggetto che si tratta? Quale attitudine hanno diverse persone circa il pidgin melanesiano?

      Sua origine

      Il pidgin è una lingua che si formò principalmente a causa del commercio, poiché si pensa che la parola “pidgin” sia una corruzione della parola inglese “business”. In origine la lingua chiamata “pidgin” fu formata dai commercianti inglesi e dai nativi lungo la costa cinese nel diciassettesimo secolo per fare i loro scambi. Con il passar del tempo, molti dialetti pidgin si formarono quindi in vari luoghi generalmente per lo stesso scopo.

      Nel 1778 giunsero in Australia immigranti inglesi, e subito dopo si formò un pidgin australiano per facilitare le comunicazioni con i nativi. In quanto alla divulgazione di là, The Encyclopædia Britannica nota:

      “Da che si formò il pidgin sulla costa orientale dell’Australia alla fine del 18º secolo, molto tempo prima che fossero aperte al traffico le isole del Pacifico, l’Australia deve considerarsi la primaria fonte del pidgin nel Pacifico. . . . La relazione fra il pidgin australiano e quello della Nuova Guinea è naturalmente stretta; il vocabolario dei nativi della Nuova Guinea include molte parole che furono prima introdotte in Australia”.

      L’isola della Nuova Guinea fu virtualmente sconosciuta al mondo esterno fino a soli cento anni fa. Ma poi commercianti, missionari e colonizzatori cominciarono ad arrivare in numero sempre crescente. Fu in questo tempo che nacque la lingua pidgin melanesiana. Questa lingua include ora parole di derivazione inglese e termini presi a prestito da tedesco, melanesiano, polinesiano e malese.

      Suo valore

      A causa della sua sregolata crescita, da tempo sono stati fatti tentativi per sopprimere il pidgin. Ma nell’ultimo quarto del diciannovesimo secolo i mercanti tedeschi lo trovarono così fermamente radicato nella Nuova Guinea che i nativi si rifiutavano di parlare il tedesco. Questo indispose il barone Von Hesse Wartegg, che sollecitò la sostituzione a questa “insensataggine pidgin” della “sensata lingua tedesca”. Tuttavia, ogni tentativo in questo senso diede soltanto luogo all’introduzione di alcune parole tedesche nel pidgin.

      Anche oggi l’uso del pidgin è proibito nelle scuole della Nuova Guinea. Potenti forze continuano a compiere sforzi per sopprimere la lingua. Ma, nonostante questa opposizione, non si può negare che il pidgin melanesiano serve in modo pratico. Come? Ebbene, considerate le circostanze in questo luogo remoto.

      La Nuova Guinea è un’isola di alti monti, altipiani e nascoste valli, parti di cui non sono mai stati esplorati dagli uomini bianchi. È la dimora di molti popoli tribali, che parlano oltre 500 diverse lingue! In alcuni casi possono non esserci in un singolo gruppo linguistico più di 5.000 persone.

      In tempi precedenti c’erano fra i gruppi tribali pochissimi scambi commerciali. È vero, c’erano frequenti guerre tribali, ma pochi contatti culturali fra le tribù. Ma ora i tempi stanno cambiando. C’è il bisogno di un mezzo di comunicazione che si possa imparare presto e con facilità. Il pidgin melanesiano soddisfa questo bisogno. E mentre questa lingua penetra nei più lontani e difficili recessi della Nuova Guinea, sempre più popoli tribali possono comunicare gli uni con gli altri. In breve tempo essi possono acquistare conoscenza di questa lingua, mentre una lingua più complessa sarebbe assai più difficile da imparare.

      Abile uso di limitate parole

      Il numero delle parole del pidgin melanesiano va aumentando, ma ancora ce ne sono meno di 2.000. Altre lingue hanno comunemente molte volte questo numero di parole. Ma anche con un limitato numero di parole si può esser definiti ed espressivi. Bisogna semplicemente imparare a disporre debitamente le limitate parole.

      Considerate, per esempio, quello che si fa con la parola pane, che in pidgin melanesiano è “bret”. Siccome non c’è nessuna parola per panetteria, si dice “haus bret”, letteralmente “casa del pane”. Il fornaio è “man bilong wokim bret”, cioè “un uomo che fa il pane”. Una pagnotta di pane è semplicemente “hap bret”, che non significa mezza pagnotta di pane, ma “un pezzo di” pane. Una pagnotta affettata? Ebbene, questa è “bret ol i-katim pastaim”, o “pane tagliato in precedenza”.

      Così sebbene ci siano cose per cui non c’è nel pidgin melanesiano una parola esatta, di solito si può esprimere adeguatamente il pensiero che si desidera. Così, senza una parola per “Creatore”, non si è nell’impossibilità di esprimere ciò che il titolo implica, cioè “Man bilong womim olgeta samting”, che letteralmente significa “Colui che fa tutte le cose”.

      Lingua scritta

      Traducendo pubblicazioni nel pidgin melanesiano sorgono problemi. Comunque, parti della Bibbia, che è la pubblicazione migliore, vi sono state tradotte. Queste parti includono i quattro Vangeli, gli Atti degli Apostoli e alcune delle lettere dell’apostolo Paolo. E per la Nuova Guinea è un credito che questi libri siano premurosamente cercati e studiati.

      Nel pidgin melanesiano si producono sempre pubblicazioni da leggere. Avvisi pubblici e opuscoli compaiono ora nel pidgin melanesiano, come anche giornali e una varietà di libri. Inoltre, la rivista Torre di Guardia distribuita internazionalmente è pubblicata in pidgin melanesiano. Di ogni numero si stampano circa 3.800 copie.

      In questo giorno in cui uno dei massimi bisogni del genere umano è quello di comunicare con persone d’ogni razza e nazionalità senza incomprensione, quella lingua chiamata “pidgin” è un mezzo per conseguire tale fine.

  • Chi sono i ‘tre che rendono testimonianza’?
    Svegliatevi! 1970 | 22 luglio
    • “La tua parola è verità”

      Chi sono i ‘tre che rendono testimonianza’?

      PER moltissimi anni i versetti della Bibbia in I Giovanni 5:7, 8 furono usati nel tentativo di provare la Trinità. Questo accadeva perché contengono le parole: “Il Padre, il Verbo e lo Spirito Santo; e questi tre sono una cosa sola”. (Bonaventura Mariani) Secondo la dottrina della Trinità, il Padre, il Figlio e lo ‘Spirito Santo’ sono tre persone in un solo Dio, coeterni, e uguali in potenza, gloria e sostanza.

      Oggi, questi versetti sono comunque usati di rado in questo modo. Perché? Perché, come dice la recente versione cattolica romana The Jerusalem Bible in una spiegazione in calce, non sono “in nessuno dei primi MSS [manoscritti] greci, o in nessuna delle prime traduzioni, o nei migliori MSS della stessa Vulg[ata]” e perciò “sono probabilmente una glossa che è stata inserita nel testo”. In altre parole, sono spuri.

      Senza l’aggiunta spuria questi due versetti dicono: “Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza, lo spirito e l’acqua e il sangue, e i tre sono concordi”. Chi sono esattamente questi ‘tre che rendono testimonianza’, e su che cosa sono concordi?

      Sono concordi riguardo alla verità espressa nei due versetti precedenti: “Chi è colui che vince il mondo se non colui che ha fede che Gesù è il Figlio di Dio? Questi è colui che venne per mezzo dell’acqua e del sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e col sangue. E lo spirito è quello che rende testimonianza, perché lo spirito è la verità”.

      Qual è “lo spirito” che rende testimonianza che Gesù è il Figlio di Dio? È la forza attiva o spirito santo di Geova. Esso rese testimonianza sia in quanto attestò che Gesù è il Figlio sia in quanto diede a Gesù Cristo la potenza di adempiere il suo mandato quale Figlio di Dio.

      Giovanni Battista riferì che lo spirito santo dava testimonianza che Gesù è il Figlio di Dio, dicendo: “Ho visto lo spirito scendere dal cielo come una colomba, e rimanere sopra di lui. Nemmeno io lo conoscevo, ma Colui che mi ha mandato a battezzare in acqua mi disse: ‘Chiunque sia colui sul quale vedrai scendere e rimanere lo spirito, questi è colui che battezza nello

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi