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Adorazione cristiana e preservazione della virtùLa Torre di Guardia 1957 | 1° giugno
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uomo, e così Mosè dispose, con l’approvazione di Geova, una divisione dell’autorità giuridica religiosa, affidando ad altri uomini incarichi di responsabilità nell’organizzazione teocratica per effettuare l’applicazione della legge di Dio e la sua osservanza in questioni grandi o piccole. Le posizioni occupate da Mosè e dagli uomini da lui incaricati non erano soltanto formali ed onorarie, ma erano importanti, pratiche e per lo specifico scopo di un saggio giudizio. Riguardo a questi incarichi teocratici leggiamo: “E Mosè scelse fra tutto Israele degli uomini capaci, e li stabilì capi del popolo: capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di diecine. E quelli rendevano ragione al popolo in ogni tempo; le cause difficili le portavano a Mosé, ma ogni piccolo affare lo decidevano loro”. — Eso. 18:25, 26.
12. Quale responsabilità avevano gli Israeliti rispetto alla legge di Dio?
12 La regola di procedura che controllava l’organizzazione israelita era la legge di Geova. I responsabili nell’organizzazione insegnavano la legge al popolo e il popolo aveva la responsabilità di informarsi sulla legge di Dio. Essi sapevano quali fossero i princìpi di adorazione e conoscevano la dettagliata applicazione di quei princìpi, rispetto a questioni delle quali si occupava la legge, questioni nazionali, familiari e personali. Vennero presi provvedimenti per l’espiazione di peccati e debolezze della decaduta carne israelita. I vari aspetti della legge furono stabiliti per mantenere la nazione in armonia con Dio, adorandolo, riconoscendolo sempre, e, inoltre, per mantenere viva e vitale la qualità di amore di Dio e del prossimo e gli elementi di virtù in tutte le cose. Geova non avrebbe permesso che la sua adorazione e le rispettive buone qualità fossero eliminate dalla terra, ma, piuttosto, che fossero preservate nell’Israele tipico.
13, 14. Quali misure drastiche furono provvedute, e a quale proposito?
13 Qualche volta si rese necessario prendere misure drastiche per la preservazione di queste buone qualità. I modelli teocratici non venivano attenuati per soddisfare coloro che avevano più amore per l’ingiustizia di quanto ne avessero per la giustizia. Trasgressori, che insistevano nell’andare oltre i provvedimenti per l’espiazione, venivano uccisi, e la congregazione degli Israeliti aveva una diretta responsabilità nella loro morte. La religione o adorazione non era separata dalle questioni governative ed economiche della nazione, perché il riconoscimento di Geova doveva esser presente in tutti gli aspetti della loro vita. Perciò la legge provvedeva: “Quando sorgerà in mezzo a te un profeta o un sognatore che . . . ti dica: ‘Andiamo dietro a dèi stranieri (che tu non hai mai conosciuto) e ad essi serviamo’, tu non darai retta alle parole di quel profeta o di quel sognatore; perché l’Eterno, il vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate l’Eterno, il vostro Dio, con tutto il vostro cuore e con tutta l’anima vostra. . . . E quel profeta o quel sognatore sarà messo a morte. . . . Così toglierai il male di mezzo a te”. — Deut. 13:1-5.
14 La pena di morte non era limitata al falso profeta o sognatore perché “se il tuo fratello, figliuolo di tua madre, o il tuo figliuolo o la tua figliuola o la moglie che riposa sul tuo seno o l’amico che ti è come un altro te stesso t’inciterà in segreto, dicendo: ‘Andiamo, serviamo ad altri dèi’, . . . tu non acconsentire, non gli dar retta; l’occhio tuo non abbia pietà per lui; non lo risparmiare, non lo ricettare; anzi uccidilo senz’altro; la tua mano sia la prima a levarsi su lui, per metterlo a morte; poi venga la mano di tutto il popolo; lapidalo, e muoia, perché ha cercato di spingerti lungi dall’Eterno, dall’Iddio tuo, che ti trasse dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù. E tutto Israele l’udrà e temerà e non commetterà più nel mezzo di te una simile azione malvagia”. (Deut. 13:6-11) E nel caso che un’intera comunità divenisse malvagia e si volgesse contro l’adorazione del giusto Dio Geova? Allora quell’intera comunità doveva essere sterminata. — Deut. 13:12-18.
15. Descrivete la virtù e dimostrate come la religione è implicata nella sua applicazione.
15 Quanto precede serviva ad assicurare la preservazione dell’incontaminata adorazione di Geova e l’osservanza dei suoi giusti comandamenti, preservando quindi anche le qualità di virtù in genere. Virtù significa pratica morale o azione conforme al modello di rettitudine, eccellenza e integrità di condotta, giustizia, dirittura, moralità. Non vuol dire solo astenersi dal far del male ma è una qualità o potere attivo, di natura sia fisica che morale, di forza, coraggio e valore. Significa eccellenza di ogni genere, merito, valore, pregio, castità, purezza. Dato che il giusto Dio, Geova, è l’autore di tutti questi elementi di virtù, in tutti questi è implicata la sua adorazione, e dipartirsi dalla sua adorazione vuol dire dipartirsi da ogni virtù. Perciò lo sterminio di adoratori di demoni da Israele con la morte di coloro che praticavano la falsa religione serviva a preservare la vera adorazione e virtù.
16. Quale importanza dà alla pura adorazione la legge relativa alla presunzione?
16 Il diciassettesimo capitolo di Deuteronomio indica i casi nei quali gli Israeliti dovevano avere il coraggio di rendere testimonianza verace contro chiunque fosse detestabile a Geova e anche il coraggio di alzar la mano prima di tutti per uccidere gli offensori, azione in cui dovevano essere seguiti da tutto il popolo per ‘togliere il male di mezzo a te’. (Deut. 17:7) Coloro che non erano d’accordo con i giusti giudizi dei sacerdoti dovevano anche essere uccisi. “Quando il giudizio d’una causa sarà troppo difficile per te, . . . ti leverai e salirai al luogo che l’Eterno, il tuo Dio, avrà scelto; andrai dai sacerdoti levitici e dal giudice in carica a quel tempo; li consulterai, ed essi ti faranno conoscere ciò che dice il diritto; e tu ti conformerai a quello ch’essi ti dichiareranno. . . . Ti conformerai alla legge ch’essi t’avranno insegnata e al diritto come te l’avranno dichiarato; non devierai da quello che t’avranno insegnato, né a destra né a sinistra. E l’uomo che avrà la presunzione di non dare ascolto al sacerdote che sta là per servire l’Eterno, il tuo Dio, o al giudice, quell’uomo morrà; così torrai via il male da Israele; e tutto il popolo udrà la cosa, temerà, e non agirà più con presunzione”. — Deut. 17:8-13.
17. Quale buon risultato fu conseguito mediante questi severi ordinamenti della legge per l’Israele tipico?
17 Questa non era un’azione sanguinaria. Era un’azione da parte di Geova per preservare la linea della Progenie promessa, che doveva venire nella persona di Cristo Gesù. Mediante questo provvedimento di riscatto e la carica sacerdotale ricoperta da questo fedele servitore di Geova viene posta dinanzi agli uomini la possibilità di vita eterna nel Nuovo Mondo di giustizia. Ringraziamo Dio che intraprese un’azione positiva per preservare intatta e incontaminata la linea di discendenza della Progenie promessa e similmente preservò sulla terra la sua adorazione in santa devozione per la giustizia.
18. Erano vietate le trasgressioni letterali o quelle simboliche, oppure entrambe?
18 Fra i peccati personali o trasgressioni condannati da Dio nella legge che egli diede ad Israele, e che dovevano essere evitati da coloro che adoravano Geova in purezza e in verità, vi erano rapina, adulterio e ubriachezza, per nominarne solo tre. Queste letterali violazioni di virtù non solo erano male in se stesse ma erano scritturalmente adottate come simboli di peccati spirituali, cioè, peccati non riguardanti cose materiali che influissero sulla relazione dell’individuo con Geova Dio, ma riguardanti cose invisibili che influivano sulla relazione dell’individuo con Geova. Le pratiche letterali stesse, tuttavia, anche dopo aver raffigurato le trasgressioni spirituali, non erano permesse in Israele. Questo è messo in risalto rispetto all’antitipica organizzazione teocratica cristiana che comparve sulla scena alla fine del patto della legge mosaica secondo il quale era stato organizzato Israele.
L’ANTITIPO CRISTIANO
19. Quale grande cambiamento provvide Geova per mezzo di Cristo Gesù?
19 Procedendo coi suoi propositi riguardanti la completa rivendicazione del suo nome, Geova giunse al tempo in cui avrebbe provveduto sia la cessazione che il profetico adempimento della legge per Israele nel suo amato Figlio, Cristo Gesù. Gesù diede inizio allo sviluppo di alcune cose nuove, differenti dalla tipica nazione teocratica d’Israele, cioè, l’autentica organizzazione teocratica cristiana. Mentre il patto della legge con Israele terminò con Cristo Gesù e non è più stato in vigore da quando egli fu messo al palo e ascese al cielo, nondimeno, i giusti princìpi della legge continuano ad essere in pieno vigore e, infatti, hanno forza ed effetto ancora maggiori su quelli che fanno parte dell’organizzazione cristiana. Col sacrificio di riscatto di Gesù Cristo come base, Geova formò la congregazione cristiana sotto il nuovo patto.
20. Che cosa si può dire con certezza riguardo alla virtù cristiana?
20 “Dio . . . ci ha resi adeguatamente qualificati per essere ministri di un nuovo patto, non di un codice scritto, ma di spirito; perché il codice scritto condanna a morte, ma lo spirito vivifica”. (2 Cor. 3:2-6, NM) Si noti che Paolo non sta dicendo che c’è una lettera della legge e uno spirito della legge e che c’è un contrasto fra i due e che perciò possiamo violare la lettera della legge di Dio ma conservarne lo spirito. Non è questa la questione. Piuttosto, quello che Paolo mette qui in evidenza è che c’è differenza fra il codice scritto della legge data agli Israeliti per mezzo di Mosè e lo spirito di Dio. Lo spirito di Dio sopra i Cristiani sviluppa in loro frutti di giustizia e permette loro di restare separati dall’empio mondo condannato. Il codice scritto condannò a morte gli Israeliti, ma lo spirito di Dio, mediante la funzione del nuovo patto basato sul riscatto di Cristo Gesù, conduce gli uomini a vita eterna. Qui è il contrasto. Possiamo presumere per un momento che, mentre agli individui della nazione d’Israele sotto il patto della legge era proibito praticare le cose depravanti che l’umanità in genere allora faceva, i Cristiani siano meno obbligati ad astenersi da tali pratiche? No, certamente no. Al contrario, i positivi comandi cristiani di operare giustamente penetrano più profondamente che non i comandi negativi della legge di Mosè; e lo spirito di Dio su coloro che lo servono ora in cristiana adorazione nell’attività della società del nuovo mondo permette loro di conservare l’integrità con la sicura speranza di raggiungere la perfezione della giustizia nel glorioso futuro.
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Segno delle afflizioni del mondoLa Torre di Guardia 1957 | 1° giugno
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Segno delle afflizioni del mondo
● Lo storico Arnold J. Toynbee fece alcuni anni fa una dichiarazione appropriata per allora ma anche più appropriata oggi, mentre vediamo il mondo incendiarsi col fuoco del nazionalismo. Il dottor Toynbee disse: “Una delle ragioni per cui i nostri tempi sono pericolosi è che è stato insegnato a noi tutti di adorare la nostra nazione, la nostra bandiera, la nostra storia passata. Gli uomini possono adorare giustamente soltanto Iddio”. — Look (inglese) del 17 agosto 1948.
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