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  • Viviamo ora come una Società del Nuovo Mondo
    La Torre di Guardia 1954 | 1° febbraio
    • Paolo disse: “Adiratevi, ma non peccate; il sole non tramonti sulla vostra ira, né fate luogo al Diavolo”. (Efes. 4:26, 27, NW) Ora potremmo ben dire Harmaghedon non venga come un ladro sulla vostra collera, sulla vostra ira che nutrite contro il vostro fratello. La cosa da fare non è altro che cercar pace ed armonia col vostro fratello ora. Il Libro della società del Nuovo Mondo, la Bibbia, vi dice come far questo. — Matt. 18:15-17.

      LA LINGUA COMUNE DELLA SOCIETÀ

      29. Avranno i sopravvissuti delle divisioni nazionali dopo Harmaghedon, e che avverrà della loro lingua?

      29 “Subito dopo la battaglia di Harmaghedon vivranno i sopravvissuti sotto un governo nazionale con divise lealtà, pretese rivali, superbe tradizioni, antichi odii e sospetti? No, non dopo che il Re avrà preso il sub scettro contro le infuriate nazioni. I sopravvissuti saranno quelli che ora sono usciti da questo mondo e che si sono elevati al disopra di quelle cose egoistiche coltivate dall’“iddio di questo sistema di cose”. Nel frattempo ci saranno dei gruppi di lingue. Tuttavia, essi saranno tutti una sola famiglia teocratica, come ora sono “un solo gregge, un solo pastore”. (Giov. 10:16, NW) Non ci saranno nazioni, ma tutti saranno cittadini del nuovo mondo, sotto un solo Re. Sarà come è ora per il corpo di Cristo, “dove non c’è né Greco né Giudeo, circoncisione o incirconcisione, straniero, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutte le cose e in tutti”. (Col. 3:11, NW) Geova Dio ha già rivolto al suo popolo d’ogni origine nazionale una lingua pura”, e questa sarà la lingua che parleranno tutti sin dall’inizio del nuovo mondo, cioè, la verità teocratica del Regno.

      30. Quale esigenza essenziale ci è imposta ora come fu imposta agl’Israeliti che furono liberati da Babilonia?

      30 Affinché perseveriamo nella società del Nuovo Mondo una delle esigenze essenziali è che dobbiamo dire la verità. Satana il Diavolo è il “padre della menzogna”, e mentire è una caratteristica del sistema di cose del quale egli è dio. (Giov. 8:44, NW) Una delle nostre grandi lotte è quella di liberarci dalle menzogne che abbiamo ereditate facendo parte del suo vecchio mondo, in particolare dalle menzogne religiose. Dopo che gli antichi Israeliti furono liberati dalla potente Babilonia, il comando che Geova Dio fece dar loro per mezzo del suo profeta Zaccaria per la loro prosperità fu il seguente: “Queste son dunque le cose che dovrete fare: dite la verità, ciascuno al suo prossimo; giudicate secondo la verità e per la pace rendete giustizia alle vostre porte, e nessuno pensi nel suo cuore di far del male al suo amico; non amate i falsi giuramenti; perché son tutte queste le cose che io odio dice il Signore [Geova]”. Con questa fedeltà alla verità nel parlare col loro prossimo, e tenendo giudizio e facendo decisioni senza parzialità alle porte della città, e non facendo falsi giuramenti per recar danno al prossimo contro il quale proponiamo il male, la città di Gerusalemme sarebbe stata chiamata “la città della verità”. (Zacc. 8:16, 17, 3, Ti) L’apostolo Paolo comprese che questa era un’esigenza per i Cristiani dei suoi giorni. Dopo aver detto loro di non camminare come le nazioni mondane che camminano secondo la vanità delle loro menti ma di rivestire una nuova personalità, egli disse loro in che modo si può far questo dichiarando: “Ora che avete abbandonata la menzogna, dite dunque la verità ciascuno al suo prossimo, perché noi siamo membra appartenenti gli uni agli altri”. — Efes. 4:25, NW.

      31. Che cosa significa per noi oggi ‘dire la verità’, e facendo ciò come che cosa sarà resa nota l’organizzazione?

      31 Questa stessa esigenza si applica alla società del Nuovo Mondo oggi, i cui membri sono stati liberati dal falso, ipocrita vecchio mondo. Anche noi dobbiamo persistere nel dire la verità. Ciò vuol dire che dobbiamo liberarci dalle menzogne del vecchio mondo e dalle pratiche di falsità che sono seguite per ragioni, egoistiche. Vuol dire che dobbiamo disfarci delle menzogne della falsa religione, che bestemmiano il nome di Dio e torcono il suo proposito e la sua via di salvezza, e che conducono il genere umano alla distruzione di Harmaghedon. “La verità vi farà liberi,” disse Gesù, e questa verità noi la troviamo nella Parola di Dio. È questa verità che dobbiamo dire l’uno all’altro nella società del Nuovo Mondo per edificarci a vicenda nella nostra santissima fede. (Giuda 20) È la verità che dovremmo proclamare al di fuori della società del Nuovo Mondo, affinché altri che hanno fame di verità e giustizia entrino nella società e sian saziati e resi liberi. Questo è specialmente necessario dove in certi paesi delle piccole comunità son divenute membri della società del Nuovo Mondo il cento per cento. Essi non si isolano per godere la verità e la pace da soli, evitando le difficoltà dell’opera di testimonianza. Per evitare che divengano egoisti devono andare a predicare a quelli che sono ancora nei legami dell’errore e devono anche sostenere la diffusione della verità che vien fatta da altri. Dicendo con tale costanza la verità teocratica al nostro prossimo lontano o vicino, la società del Nuovo Mondo sarà veramente resa nota come un’organizzazione di verità.

      32, 33. (a) Come ci ha Geova ristabilito giudici e consiglieri com’erano al principio? (b) Quale patto fece Geova con gli Israeliti in Moab, e a che cosa li sollecitò quindi Mosè?

      32 “Profetizzando i gloriosi giorni di restaurazione del popolo di Geova nella forma di organizzazione e attività teocratica, Isaia pronunciò questa promessa di Geova: “Ristabilirò i tuoi giudici com’erano anticamente, e i tuoi consiglieri com’erano al principio. Dopo questo, sarai chiamata ‘la città della giustizia’, ‘la città fedele.’” (Isa. 1:26) Avendo ora posto sul trono il suo Re come nostro Giudice e “Consigliere ammirabile”, Geova Dio ha ristabilito le cose com’erano nel tempo in cui Gesù Cristo era visibilmente presente sulla terra nella carne, ed ora noi riceviamo i consigli della Parola di Dio che si rivela come mai prima d’oggi. Abbiamo l’obbligo di dimostrarci una società fedele, leali rappresentanti della celeste Gerusalemme di Dio, la “città fedele” di sopra. Ora ci troviamo in una condizione simile a quella degli Israeliti quando si trovavano nel deserto delle pianure di Moab poco prima di attraversare il fiume Giordano per entrare nella Terra Promessa. Mosè, sapendo di dover morire entro un mese, radunò gl’Israeliti e fece loro una ripetizione del patto della Legge che Geova aveva stipulato con loro al Monte Horeb in Arabia, insieme a cambiamenti che dovevano andare in vigore nelle nuove condizioni della Terra Promessa.

      33 Alla conclusione della legge teocratica che Mosè ripeté in Moab leggiamo: “Queste sono le parole del patto che Geova comandò a Mosè di fare coi figli d’Israele nel paese di Moab oltre il patto che aveva fatto con loro in Horeb”. (Deut. 29:1, NW) Questo si chiamò il “patto di fedeltà”; ma in sostanza fu un patto della legge ripetuta con revisioni del patto di Horeb per adattarlo alle disposizioni che sarebbero state messe in vigore nella Terra Promessa. Perciò il libro biblico che contiene questa ripetizione della legge si chiama Deuteronomio. Essa confermò e avvalorò il patto della legge che era stata data alla nazione d’Israele ad Horeb o Monte Sinai. Fu dopo questo fatto che Mosè sollecitò gl’Israeliti ad esser fedeli a questo patto, prendendo il cielo e la terra come testimoni contro di loro che egli aveva posto dinanzi a loro la vita e la morte, la benedizione e la maledizione: essi avrebbero dovuto scegliere quindi la vita osservando con fedeltà il patto, onde vivessero nel favore e nella benedizione divina,

      34. Come abbiamo ora una ripetizione della legge teocratica e delle esigenze di Geova, e perché è ora nelle attuali condizioni che dobbiamo scegliere la via della vita?

      34 Oggi, sin dalla nostra liberazione dalla Babilonia moderna avvenuta nel 1919 e prima della nostra entrata nel nuovo mondo che farà seguito ad Harmaghedon, abbiamo una ripetizione della legge e delle esigenze teocratiche di Geova come non si è mai avuta nella storia cristiana. L’intera Bibbia viene spiegata. Questa è l’opera del più grande Mosè di Geova, Gesù Cristo. Noi siamo educati nelle esigenze della società del Nuovo Mondo, onde sappiamo come scegliere la via della vita e perseverare ora nel favore e nella benedizione di Dio; forse saremo preservati oltre Harmaghedon nel nuovo mondo al suo inizio. La decisione dobbiamo farla noi, alla luce della rivelata legge teocratica. È ora che dobbiamo osservare queste esigenze teocratiche, ora in questo “tempo della fine”, e non solo dopo Harmaghedon. Dopo quella guerra non ci saranno più vicini pagani che ci circondino come avvenne agli Israeliti dopo che morì Mosè ed essi ebbero attraversato il fiume Giordano entrando nella Terra Promessa. No, nel nuovo mondo non ci saranno pagani e vicini della falsa religione che sopravvivano ad Harmaghedon per accerchiarci e tentarci perché adoriamo i loro falsi dèi e per offrirci i loro figli in matrimonio a condizione che noi offriamo i nostri a loro facendo queste cose. Ecco perché il più grande Mosè ha ripetuto ed ampliato le leggi e le esigenze che Dio ci ha date.

      35. A che cosa perverremo noi se ora siamo fermi nelle avversità, e quale condotta ci sollecita di seguire il più grande Mosè?

      35 È ora che dobbiamo decidere di mantenerci integri e d’esser fedeli alla teocrazia per mostrarci degni del prossimo mondo del solo vero Dio. Se ora siamo fermi nelle avversità di questo ostile vecchio mondo, ne consegue che saremo fedeli allora nell’ininterrotta prosperità spirituale e materiale senza le tentazioni del Diavolo e del suo mondo depravato ed egoistico. Il tempo attuale è il periodo favorevole in cui come membri della società del Nuovo Mondo noi dobbiamo fare la nostra scelta finale fra le due vie che il più grande Mosè ci pone davanti. Egli sollecitamente ci consiglia: “Scegli la vita onde tu ti mantenga in vita, tu e la tua progenie, amando Geova il tuo Dio, ascoltando la sua voce e tenendoti stretto a lui, poiché egli è la tua vita e la lunghezza dei tuoi giorni”. — Deut. 30:19, 20, NW.

      IL TEMPO DELL’AFFLIZIONE È PASSATO

      36. Perché non possiamo rattristarci col mondo? Invece, quale occasione è per noi ora?

      36 Tenendo gli occhi sempre rivolti al nuovo mondo che risplende sul nostro orizzonte, ci sarà più facile persistere nella nostra decisione di guadagnare la vita nel nuovo mondo che noi rappresentiamo come società. Oggi il mondo morente si affligge per le sue sofferenze, per le sue perdite, per le sue delusioni, ma non si rattrista in maniera devota pentendosi per ottener salvezza. Non c’è niente nel mondo che noi abbiamo lasciato e da cui siamo stati liberati dall’Onnipotente Iddio per cui dovremmo affliggerci. Non possiamo permetterci di avere l’attitudine mentale del mondo nella stima delle cose. Condividere col mondo la sua tristezza egoistica non è salutare per noi: “la tristezza del mondo produce la morte”. (2 Cor. 7:9, 10, NW) Singolarmente siamo stati dei peccatori nel passato. Abbiamo commesso i nostri errori e abbiamo trasgredito alla legge di Dio oppure ci siamo anche opposti a lui e abbiamo perseguitato il suo popolo. Infatti, perfino i rimanenti dei suoi eredi del Regno celeste errarono nei tempi trascorsi e furono colpevoli di cattiva condotta, falli e mancanze durante la prima guerra mondiale, e Geova si adirò verso di loro e fece subire loro la prigionia babilonica di questo mondo. Ma perché affliggersi più per il lontano passato? Iddio ha liberato ora il suo rimanente e con loro una “gran folla” di amanti della verità e della giustizia e li ha uniti nella società del Nuovo Mondo. La tristezza che portò al pentimento, e il pentimento che portò a questa liberazione, sono ora cose del passato. Ora è per noi un’occasione, non di rattristarci di nuovo e d’essere rattristati oltremisura per nostro scoraggiamento, ma di rallegrarci per l’attuale salvezza che abbiamo ricevuta dalla misericordia di Geova.

      37. Perché è gioioso nel tempo attuale Geova Dio, e perché dovremmo noi esser gioiosi con lui?

      37 La tristezza, il dolore e l’afflizione indeboliscono, ma la gioia dà forza. Geova il nostro Dio è gioiosissimo in questo tempo. Il suo regno col suo diletto Figlio Gesù Cristo è cominciato; i suoi nemici a lungo tollerati, Satana e i demoni, sono stati gettati dal cielo alla terra; egli ha liberato il suo popolo dalla schiavitù di questo mondo e ne ha fatto una società di annunciatori del Regno; ed ora la più grande guerra per la rivendicazione della sua sovranità universale si avvicina una volta per sempre, con la vittoria certa. Spetta a noi di abbandonare ogni triste e introvertita contemplazione di noi stessi e pensare a ciò che Dio ha fatto, sta facendo, farà, per sua immortale gloria e per la benedizione del suo fedele popolo. Perché dovremmo rattristarci col nemico di Dio, questo mondo? Perché dovrebbe esser triste il popolo di Geova quando egli è lieto, traboccante di giusta gioia? Il Figlio suo è presente come un gioioso Sposo, e le “nozze dell’Agnello” si avvicinano al loro completamento. (Apoc. 19:7) Geova sta radunando tutte le cose in cielo e sulla terra perché siano unite sotto la sua sovranità. Noi siamo nell’antitipo dell’antica festa teocratica della raccolta, la festa della mietitura dei prodotti dell’anno, la più gioiosa festa di tutto l’anno. Abbandonate dunque le inutili afflizioni e tristezze del passato. Questo è il tempo di rallegrarci con Geova come suoi amici ed adoratori, poiché, col linguaggio di Nehemia, “il gaudio dell’Eterno [Geova] è la vostra forza”. — Neh. 8:10.

      38. In che modo abbiamo ottenuto gioia e letizia eterna, e perché non importano le presenti afflizioni?

      38 La società del Nuovo Mondo deve continuare ad essere il più gioioso ed ottimistico popolo sulla faccia di tutta la terra. Noi abbiamo una gioia eterna nella conoscenza che il regno della rivendicazione di Geova è venuto per sempre e ne siamo gli annunciatori. Venendo nella società del Nuovo Mondo noi abbiamo ottenuto letizia e gioia, e la tristezza e l’afflizione sono scomparse, malgrado l’odio e la persecuzione che dobbiamo subire in tutte le nazioni per un poco di tempo. Noi consideriamo un onore soffrire per amor suo. — Isa. 35:10.

  • “Accertatevi di ogni cosa”
    La Torre di Guardia 1954 | 1° febbraio
    • “Accertatevi di ogni cosa”

      1, 2. Con che cosa ci dobbiamo preparare in questi giorni malvagi, e quale assalto dobbiamo dare?

      DOPO il precedente discorso, il presidente della Watch Tower Society proseguì facendo l’annuncio della prima maggiore pubblicazione, di un nuovo libro stampato, all’assemblea con le parole che seguono:

      2 L’apostolo dice: “Infine, avanzate acquistando potenza nel Signore e nella possanza della sua forza”. (Efes. 6:10, NW) Noi dobbiamo far questo per la prova di perseveranza che ci sta dinanzi e per l’opera che dev’essere ancora compiuta. Ci troviamo in una lotta per la vita o per la morte, non con carne e sangue in una guerra carnale, ma con le malvage forze spirituali che ora son furiose perché sono state cacciate dagli alti luoghi celesti e sono confinate presso questa terra. Dobbiamo mettere l’intera armatura di Dio affinché, come una società d’un Nuovo Mondo, ci teniamo saldi e uniti in questi giorni malvagi, presentando un fronte comune contro i nemici coalizzati. Siamo venuti alle strette col nemico e, oltre allo scudo della fede con cui spegnere tutti gl’infuocati dardi del malvagio e arrestare i suoi colpi, dobbiamo avere nella mano quell’invincibile arma, “la spada dello spirito, cioè, la parola di Dio”. (Efes. 6:12, 17, NW) Con questa potente arma d’offesa, dobbiamo avanzare ubbidendo al comando divino e dando l’assalto alle fortezze mondane dell’errore, onde quelli che amano la vivificante verità sian resi liberi. “Poiché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti mediante Dio per abbattere trincerate fortezze. Poiché noi abbattiamo i ragionamenti e ogni altezza contro la conoscenza di Dio, e portiamo in cattività ogni pensiero per renderlo ubbidiente al Cristo”. (2 Cor. 10:3-5, NW) Per far questo con coraggio e con la sicurezza della vittoria dobbiamo accertarci di avere la verità e dobbiamo esser convinti che è la verità, perché è provata dalla parola di Dio.

      3. Quale pubblicazione stampata ci ha provveduto Geova perché viviamo come una società d’un Nuovo Mondo, e quali ne sono le caratteristiche principali?

      3 Conscio della seria situazione nella quale ci troviamo oggi, Geova Dio ha provveduto una nuova pubblicazione per il suo popolo in modo che viva come una società del Nuovo Mondo. Essa è il nuovo libro di 416 pagine, in inglese, intitolato “Accertatevi di ogni cosa”. Questo titolo è basato su un versetto che fu scritto a una congregazione cristiana attaccata dal fuoco della persecuzione, cioè, 1 Tessalonicesi 5:21, che dice. “Accertatevi di ogni cosa; attenetevi a ciò che è giusto”. (NW) Questo è un libro di soli passi scritturali scelti, sono citati 4.585 testi biblici in senso compiuto e 458 supplementari, testi corroborativi sono semplicemente indicati a scopo di riferimento, con un totale di 5.043 testi scritturali. Comunque, questi passi sono stati raccolti e disposti sotto settanta maggiori titoli dottrinali temi o soprascritte che sono molto controversi oggi e dei quali l’onesto ricercatore della verità vuole soltanto la schietta prova della Bibbia o la confutazione biblica se è una dottrina falsa. Sotto ciascuno di questi settanta maggiori titoli le scritture relative sono raccolte con numerosi sottotitoli, suddividendo così il soggetto perché siate aiutati in un rapido e logico esame del soggetto.

      4. In che modo l’utilità di questo libro è estesa in maniera da considerare più di settanta temi principali?

      4 Ma l’utilità di questo libro non è limitata solo a questi settanta temi. Veramente ci sono 287 temi dei quali potete fare uno studio particolare consultando l’elenco alfabetico che ne viene dato, con l’indicazione della pagina dove si trovano appropriate scritture su ogni aspetto del soggetto che avete scelto per lo studio. Le citazioni della Scrittura che vi sono presentate son prese da undici versioni della Bibbia, cattoliche e non cattoliche, per ottenere la traduzione più accurata o intelligibile.

      5. Come ci ‘accerteremo’ con questo libro se molte popolari credenze e pratiche religiose siano sostenute dalla Parola di Dio?

      5 Volete “accertarvi” se la Parola di Dio sostiene o no l’adorazione degli antenati, l’adorazione degli animali, la successione apostolica, la trasfusione del sangue, il sistema di caste, il comunismo, la confessione, la croce, l’evoluzione, l’incarnazione, l’unione delle fedi, il ritorno dei Giudei in Palestina, la messa, il purgatorio, lo spiritismo, le cosiddette “perdute dieci tribù”, la trasmigrazione, la trinità e l’adorazione di Maria? Se lo volete, trovate subito il soggetto che desiderate in “Accertatevi di ogni cosa” e consultate l’elenco di versetti scritturali riportati sotto un’autorevole definizione del soggetto. In tal modo voi lasciate che Dio parli sul soggetto per mezzo della sua Parola e quindi fate dire a lui l’ultima parola.

      6. Come possiamo trovare ciò che la Parola di Dio ha da dire per definire qualsiasi controversia su certe fondamentali dottrine scritturali?

      6 Oppure volete sapere ciò che dice la sua Parola per definire qualsiasi controversia su soggetti come il battesimo, la congregazione di Dio, la terra e il suo destino, la guarigione, Geova, i giorni di giudizio, la legge, il riscatto, la religione, il ritorno di Cristo, il sabato, l’anima, lo spirito, le autorità superiori, la decima e il parlar lingue? Tutti questi sono alcuni dei settanta temi, e voi avete sufficienti scritture sotto ciascun titolo che cercate per determinare quale sia il pensiero di Dio sulla questione onde “sia Dio trovato verace, benché ogni uomo sia trovato bugiardo”. — Rom. 3:4, NW.

      7. In che modo l’introduzione del libro dà utili consigli, e di che cosa possiamo esser certi rispetto al futuro di questo libro?

      7 Quale pratico strumento è questo nuovo libro per la società del Nuovo Mondo! Provvidenzialmente, il libro contiene un principale titolo chiamato “Vita nel Nuovo Mondo” con nove pagine di scritture citate sotto analitici sottotitoli. Per quelli che l’hanno nella loro lingua il libro sarà un efficace aiuto mentre vivono e lavorano come parte della società del Nuovo Mondo. Il libro ha una buona introduzione che dà utili consigli sul modo di avere questo libro sempre con voi — esso è un’edizione tascabile — e adoperarlo nella testimonianza di porta in porta, facendo visite ulteriori agl’interessati, negli studi biblici che tenete nelle case private, nel vostro proprio studio biblico familiare, nella testimonianza casuale in ogni luogo, in ogni tempo, nella preparazione di discorsi biblici, e per provvedere materiale per le settimanali adunanze di servizio delle congregazioni, sì, ed anche per riunioni non formali di amici che potreste fare di tanto in tanto per riposarvi e per trarne vero profitto spirituale non sciupando il tempo in vani pettegolezzi e insensate ciance. Il fondamento di questo libro fu posto in anni di studio e preparazione per la compilazione dell’opera, ed ora Geova l’ha prodotto mediante la sua visibile società del Nuovo Mondo. Possiamo esser certi che egli benedirà il saggio, coraggioso e fedele uso di questa pubblicazione perché il suo popolo brandisca la “spada dello spirito, cioè, la parola di Dio”. Infine i benefici di questo libro son destinati a spargersi in tutti i paesi nei quali la verità del Regno è proclamata, per incoraggiare e aiutare il suo popolo a vivere come una società del Nuovo Mondo.

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