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Il genere umano a un bivio nel 1914: Perché?Svegliatevi! 1974 | 22 aprile
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qui quello che c’è per garantire che la “generazione” predetta nella profezia di Gesù risale a quel tempo? Niente affatto. Ci sono numerosissime altre ragioni per avere la ferma convinzione che è così.
Questo perché Gesù incluse nella sua profezia un segno, un segno con numerosi aspetti che avrebbe positivamente fatto riconoscere la generazione che doveva vedere adempiersi la sua profezia per il nostro tempo.
Vediamo oggi quel segno per il nostro tempo? E, giacché il maggiore adempimento della profezia si applica non a una singola nazione, ma a tutto il genere umano in ogni luogo, vediamo questo segno — tutti i suoi aspetti — a livello globale, in tutta la terra?
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Il segno che identifica i nostri tempiSvegliatevi! 1974 | 22 aprile
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Il segno che identifica i nostri tempi
NON dobbiamo essere nel dubbio su dove siamo nel corso del tempo o su dove va questo mondo. C’è un segno che ce lo dice. È, in effetti, un enorme segnale, abbastanza grande che si può leggere in tutta la terra.
Questo segno globale adempie una profezia pronunciata da Cristo Gesù e contenuta nella Bibbia in Matteo 24, Marco 13 e Luca 21. Esaminate, ora, da che cosa è composto questo segno e quindi paragonatene gli aspetti con ciò che gli occhi, gli orecchi e gli altri sensi vi dicono avviene oggi.
Questo profetico segno dai molti aspetti include queste caratteristiche:
Un periodo contrassegnato da ‘guerre e notizie di guerre’, da “grandi terremoti, e in un luogo dopo l’altro pestilenze [malattie epidemiche] e penuria di viveri”. Fra le persone, un significativo “aumento dell’illegalità”, e “angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne”, eppure le attività materialistiche tengono le persone così occupate che danno poco se non nessun ascolto ai segni ammonitori che le circondano.
Vediamo questo segno composto? È stato visibile dal 1914? Quali sono i fatti?
Le guerre si sono susseguite le une alle altre dal 1914. Gli anni da allora fino a ora sono giustamente chiamati “Èra della Violenza”. Nella prefazione al libro The First World War del generale francese Richard Thoumin, Martin Kieffer mostra come questa guerra differì da tutte le precedenti. Egli afferma:
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