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Determinare l’anno con i fatti e la BibbiaLa Torre di Guardia 1952 | 15 ottobre
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9. Descrivete I tentativi di Nebucadnetsar per rivendicare il suo dominio sopra il regno di Giuda, e il risultato finale.
9 Cinque anni dopo Nebucadnetsar cercò di rivendicare il suo dominio conquistato di recente nel Medio Oriente rendendo tributario uno degli ultimi dei regni indipendenti, il regno di Giuda col suo re, Joiakim, il che egli fece venendo contro Gerusalemme nel 620 a.C. (2 Re 24:1, 7; 2 Cron. 36:5, 6) Nel 618 a.C. Joiakim morì nel tentativo di liberarsi dalla sovranità babilonese. Per questa ragione Nebucadnetsar pose l’assedio a Gerusalemme per la seconda volta (nel 618 a.C.) e la costrinse a trattative portando Joiakin, il successore di Joiakim, prigioniero a Babilonia insieme a molti principi e altri uomini principali di Giuda compreso Daniele. (2 Re 24:1, 8-16; Dan. 1:1-6) Nebucadnetsar diede a Gerusalemme un’altra occasione come stato sovrano sussidiario facendo ungere Sedechia, fratello di Joiakim, re di Giuda nel 617 a.C. (2 Re 24:17, 18) Sedechia, come il suo fratello, tentò di liberarsi del giogo babilonese mediante la ribellione. Ma questo costrinse Nebucadnetsar nella sua ira a venire contro Gerusalemme per la terza volta, ma questa volta per distruggerla completamente. Nebucadnetsar cominciò il suo terzo assedio di Gerusalemme il decimo giorno del decimo mese, Tebet, nel nono anno del regno di Sedechia, o il 18-19 gennaio 608 a.C. (cioè, dopo le ore 18 del 18 gennaio), secondo il nostro presente metodo del calendario gregoriano.a (2 Re 25:1) Il 2-3 luglio 607 a.C., la carestia a causa dell’assedio era molto grande, il nemico aveva fatto una breccia nelle mura di fortificazione di Gerusalemme e il re Sedechia fuggì dalla città in questo giorno a Gerico, dove venne in seguito catturato per la deportazione. — 2 Re 25:2-7.
10, 11. (a) Precisamente quando furono distrutti il tempio e il palazzo del re a Gerusalemme, e che cosa significò questo in quanto alla sovranità divina? (b) Quale ulteriore piccola evidenza c’era del controllo giudaico, e che ne avvenne?
10 I soldati caldei (babilonesi), essendo entrati a Gerusalemme, cominciarono a bruciare la “casa dell’Eterno”, la “casa del re” e tutte le grandi case della città il 7 Ab, il 30-31 luglio 607 a.C. (2 Re 25:8, 9) Per il 10 Ab, il 2-3 agosto 607 a.C., tre giorni dopo, avevano completamente distrutto il tempio, il palazzo reale e le mura della città. (Ger. 52:12-14) A questo punto si dovrebbe ricordare che Geova fece conoscere la sua sovrana volontà mediante i sacerdoti nel tempio, e il palazzo del re era il centro dal quale emanava l’amministrazione della nazione come veniva delegata da Dio al re. (2 Re 22:12, 13) Quindi questi centri di divina amministrazione con autorizzato potere sovrano cessarono con la caduta di Gerusalemme.
11 Comunque, c’era ancora una piccola evidenza della sovranità giudaica dopo la caduta della Città Santa, e questa era la nomina che Nebucadnetsar fece di Ghedalia, un Giudeo, come governatore delle restanti colonie del paese. Ma due mesi dopo Ghedalia e i suoi consiglieri babilonici furono uccisi da un complotto di assassini giudei. Alla notizia di questo tragico scherno della misericordia di Nebucadnetsar, tutti i rimanenti Giudei fuggirono in Egitto, prendendo con loro il profeta Geremia. (2 Re 25:22-26; Ger. 41:1-18; 43:5-7) Essendo ora il paese desolato di abitanti giudei, l’ultima traccia del governo teocratico venne alla fine durante il settimo mese, che cominciò il 21-22 settembre 607 a.C. Così col rapido susseguirsi degli avvenimenti il paese fu vuotato e la sovranità teocratica tolta, dando ai Gentili l’incontrastato controllo della Terra Promessa per i loro “fissati tempi”. — Luca 21:24.
12, 13. (a) A chi venne rivelato il numero dei “tempi” delle nazioni, e in quale maniera? (b) Quale fu il tema della rivelazione? Brevemente dite la rivelata raffigurazione
12 Quanti “tempi” fissò Dio alle nazioni gentili perché avessero controllo incontrastato sopra la Terra Promessa il che era la condizione necessaria per la sovranità mondiale? La Bibbia risponde che ci dovevano essere sette “tempi”. (Dan. 4:16, 23, 25) In modo significativo questo numero fu rivelato in un sogno al re Nebucadnetsar dopo il 607 a.C. quando egli era divenuto il totalitario governante della potenza mondiale. Notate ora i particolari di questo sogno come Nebucadnetsar li dice al testimone di Geova Daniele per l’interpretazione divina. Osservate come il tema di questo sogno è la sovranità di Dio: “Affinché i viventi conoscano che l’Altissimo domina sul regno degli uomini, ch’egli lo dà a chi vuole, e vi inalza l’infimo degli uomini.’ — Dan. 4:17.
13 Nebucadnetsar disse a Daniele: “Beltsatsar, capo dei magi, siccome io so che lo spirito degli dèi santi è in te, e che nessun segreto t’è difficile, dimmi le visioni che ho avuto nel mio sogno, e la loro interpretazione. Ed ecco le visioni della mia mente quand’ero sul mio letto. Io guardavo, ed ecco un albero in mezzo alla terra, la cui altezza era grande. L’albero era cresciuto e diventato forte, e la sua vetta giungeva al cielo, e lo si vedeva dalle estremità di tutta la terra. Il suo fogliame era bello, il suo frutto abbondante, c’era in lui nutrimento per tutti; le bestie de’ campi si riparavano sotto la sua ombra, gli uccelli del cielo dimoravano fra i suoi rami, e ogni creatura si nutriva d’esso. Nelle visioni della mia mente, quand’ero sul mio letto, io guardavo, ed ecco uno dei santi Veglianti scese dal cielo, gridò con forza, e disse così: — Abbattete l’albero, e tagliatene i rami; scotetene il fogliame, e dispergetene il frutto; fuggano gli animali di sotto a lui, e gli uccelli di tra i suoi rami! Però, lasciate in terra il ceppo delle sue radici, ma in catene di ferro e di rame, fra l’erba de’ campi; e sia bagnato dalla rugiada del cielo, e abbia con gli animali la sua parte d’erba della terra. Gli sia mutato il cuore; e invece d’un cuor d’uomo, gli sia dato un cuore di bestia; e passino su di lui sette tempi [anni, RG]”. — Dan. 4:9-16.
14, 15. Come questo sogno fu adempiuto in quanto a Nebucadnetsar?
14 Daniele interpretò che il sogno significava che sette tempi o anni di pazzia avrebbero colto Nebucadnetsar, durante i quali egli non avrebbe potuto dirigere personalmente il suo governo imperiale ma sarebbe divenuto selvaggio come una bestia vivendo all’aperto nei campi. Quindi in effetti questo grande governante mondano avrebbe visto portar via il suo regno come fu abbattuto il grande albero menzionato nel suo sogno. Dopo sette anni la sua sanità sarebbe tornata, ed egli sarebbe stato ristabilito nel suo regno, che, come quel legato ceppo d’albero in terra, doveva esser tenuto in attesa del suo ritorno al controllo del suo impero.
15 Tutto questo si verificò verso la fine del regno di Nebucadnetsar. Libri su Nebucadnetsar si riferiscono ai suoi sette anni di pazzia. (Dan. 4:33) “La forma di pazzia che lo (Nebucadnetsar) colpì quando la superbia gli fece perdere la ragione fu quella chiamata licantropia, nella quale il paziente immagina di essere uno degli animali inferiori e agisce come tale. Nebucadnetsar immaginava di esser diventato un bue, e andava in giro mangiando erba come altro bestiame”. (The Westminster Dictionary of the Bible, pag. 422. Vedere anche Nebuchadnezzar, di G. R. Tabouis, pagg. 263-265, 383.) Michaud, nella sua Biographie universelle, scrive: “Nebucadnetsar fu punito per la sua superbia da una malattia piuttosto strana, poiché egli cadde in uno stato di completa demenza e credette di essere stato mutato in un bue”. Un altro scrittore francese, Larousse, fa un racconto simile, aggiungendo: “Egli morì un anno dopo aver recuperato la ragione”.
16. Come questo sogno ha la sua maggiore applicazione riguardo al governo celeste? Quale speranza dà Iddio al genere umano?
16 Tuttavia, il sogno di Nebucadnetsar trova la sua maggiore applicazione riguardo al governo celeste. Nei paragrafi da 7 a 11, pagine 308, 309 abbiamo descritto il governo teocratico invisibile affidato originariamente al cherubino protettore in Eden. La sovranità di Dio infatti che operava mediante questo unto cherubino fu appropriatamente descritta dal grande albero del sogno di Nebucadnetsar. Quando questo esaltato governatore teocratico di uomini e animali si ribellò mettendo in contesa la sovrana supremazia di Geova Dio, egli fu immediatamente espulso dall’organizzazione di Dio raffigurata da un monte e fu per sempre separato dall’unione con Dio. Questo fu l’abbattimento del grande albero. Per dare speranza al giusto genere umano come siamo lieti di notare che Dio nella visione lasciò un ceppo di questo albero. Chiaramente questo raffigura la sospensione dell’ufficio del giusto governo celeste per mezzo del quale Iddio eserciterà ancora la sua sovranità sopra la terra. Esso sarebbe stato tenuto in aspettazione finché venisse Colui che ne avrebbe avuto il diritto. Il sogno mostra che l’Altissimo avrebbe dato questo diritto del regno all’“infimo degli uomini” o a un figlio dell’uomo. — Dan. 4:17.
17, 18. (a) Quando i “sette tempi” cominciano ad applicarsi in quanto al “ceppo” dell’albero? (b) Quando il periodo della “pazzia” diviene particolarmente manifesto, e quali cambiamenti vi sono nel dominio gentile sopra Gerusalemme?
17 Se non fossero passati prima “sette tempi” sopra il simbolico ceppo dell’albero Iddio, secondo il suo proprio decreto, non avrebbe potuto stabilire il regno sopra gli uomini nelle mani di un giusto governatore invisibile. Il dramma profetico non indica che i “sette tempi” cominciassero in Eden immediatamente con la ribellione di Satana e la sua perdita del diritto e dell’autorità della giusta signoria. I fatti in adempimento mostrano che essi non cominciarono allora ma nei giorni del sognatore sul quale il sogno si adempì in miniatura, cioè, al tempo in cui il governo raffigurativo fu tolto all’ultimo unto re di Giuda, Sedechia. Il sogno semplicemente annunzia che sul ceppo dell’albero sarebbe passato un periodo di “sette tempi” e che questo avrebbe immediatamente preceduto lo scioglimento del ceppo e la sua nuova libera crescita.
18 Questo rende evidente che i “sette tempi” cominciarono col rovesciamento da parte di Nebucadnetsar della teocrazia tipica di Geova a Gerusalemme, nel 607 a.C. Finché la tipica amministrazione di Dio a Gerusalemme operò del tutto, anche imperfettamente, nel suo nome, fino ad allora c’era un certa misura di sanità nazionale e una parziale mostra di giusto governo fra le nazioni su questa terra. Ma col rovesciamento della teocrazia tipica non c’era quindi nessun freno di sorta per l’irragionevolezza e la bestialità dei governanti umani e del genere umano. Le potenze o governi gentili erano ora i soli nel campo. Il popolo del patto di Dio non aveva più alcuna sovranità nazionale in mezzo a questo mondo, indipendentemente dalle nazioni gentili. Nel 539 a.C. la potenza mondiale medo-persiana esercitò dominio sopra la Terra Promessa. Nel 332 a.C. passò nelle mani di Alessandro, il conquistatore macedone. Nel 63 a.C. fu stabilito il governo romano sopra la Palestina. Dal 637 d.C. al 1917 vari governanti maomettani generalmente controllarono Gerusalemme. Nel 1917 il visconte Allenby di Gran Bretagna prese Gerusalemme dai maomettani turchi, i quali l’avevano controllata sin dal 1517.
CALCOLO MATEMATICO
19, 20. Quanto son lunghi i “sette tempi” delle nazioni? Date le prove che stabiliscono il 1914 come una data segnata.
19 Quanto son lunghi “sette tempi”, i tempi delle nazioni? La matematica ci viene provveduta in un’altra profezia che non ha relazione con questa che usa il termine “tempi” o “periodi di tempo”. In Apocalisse 12:6 (NM) sono menzionati 1.260 giorni e nel 14º versetto di Apocalisse 12 a questo stesso periodo si fa quindi riferimento come a tre “tempi” e mezzo. Se dunque tre “tempi” e mezzo sono 1.260 giorni, 7 “tempi” (due volte tre “tempi” e mezzo) devono essere due volte 1.260, o 2.520 giorni. Al principio del loro viaggio nel deserto gli Israeliti ripudiarono la sovrana sapienza del loro Dio volendo ritornare in Egitto perché credettero ai falsi rapporti dei dieci esploratori infedeli. (Num. 14:1-4) Per questa mancanza di fede del popolo sotto la sovrana guida di Dio, Geova decretò che la nazione errasse per quaranta anni nel deserto senza alcun controllo sovrano di territorio. “Come avete messo quaranta giorni a esplorare il paese, porterete la pena delle vostre iniquità quarant’anni; un anno per ogni giorno; e saprete che cosa sia incorrere nella mia disgrazia”. — Num. 14:34.
20 Perciò secondo questa norma stabilita nel deserto la nazione giudaica, che ripetutamente aveva mostrato di non apprezzare il sovrano controllo di Geova, avrebbe dovuto subire l’avverso giudizio di Dio dalle mani dei loro dominatori gentili per un periodo di sette “tempi”, o 2.520 giorni-anni. Questi 2.520 anni decorsero dalla desolazione di Gerusalemme e del paese nell’estate e nell’autunno del 607 a.C. fino all’estate e all’autunno del 1914, quando terminarono. Dal 607 a.C. all’1 a.C. ci sono 606 anni Dall’1 a.C. all’1 d.C. c’è solo un anno, perché gli antichi non avevano scoperto lo zero che secondo matematici moderni lo avrebbe reso due anni. L’uso dello zero è soltanto di origine comparativamente recente. Dall’1 d.C. al 1914 d.C. ci sono 1.913 anni. Addizionando dunque 606 anni più 1 anno più 1.913 anni otteniamo un totale di 2.520 anni.
21-23. (a) Dite la correzione di un piccolo errore fatto dai fratelli molti anni fa nella determinazione del 1914. (b) Spiegate una seconda correzione.
21 A questo punto qualcuno domanderà perché Carlo T. Russell nel 1877 si servì della data 606 a.C. per la caduta di Gerusalemme mentre La Torre di Guardia dei recenti anni si è servita del 607 a.C. Questo è avvenuto perché, alla luce dell’erudizione moderna, è stato scoperto che furono commessi due piccoli errori che si annullavano a vicenda e davano lo stesso risultato, cioè, 1914. Riguardo al primo errore, Russel e altri considerarono che dall’1 a.C. all’1 d.C. ci fossero due anni mentre in realtà c’è un anno solo perché, come è stato detto sopra, l’anno “zero” non esiste nel metodo a.C. - d.C. di contare gli anni. “L’èra cristiana cominciò, non senza alcun anno, ma con un anno 1º”. — The Westminster Dictionary of the Bible, pag. 102.
22 Il secondo errore era dovuto al fatto che non si cominciava a contare i 2.520 anni dal punto giusto in considerazione dei fatti e delle circostanze storiche. Quasi tutta la cronologia biblica primitiva si ricollega alla storia secolare nell’anno 539 a.C., nel quale anno avvenne la caduta di Babilonia a Dario e Ciro dei Medi e dei Persiani. Negli anni scorsi sono state scoperte parecchie tavolette con incisioni cuneiformi le quali si riferiscono alla caduta di Babilonia che stabiliscono entrambe le date biblica e della storia secolare. La tavoletta nota come “Cronaca di Nabunaid” dà la data della caduta di Babilonia che degli specialisti hanno accertato sia il 12-13 ottobre 539 a.C., Calendario Giuliano, o il 6-7 ottobre 539 a.C., secondo il nostro presente Calendario Gregoriano.b Questa tavoletta dice anche che Ciro fece il suo trionfale ingresso a Babilonia 16 giorni dopo la sua caduta al suo esercito. Quindi il suo anno di accessione cominciò nell’ottobre 539 a.C. Ma, in un’altra tavoletta con scritto cuneiforme chiamata “Strassmaier, Ciro Nº 11” è menzionato il primo anno di regno di Ciro ed è determinato che cominciasse il 17-18 marzo 538 a.C., e che finisse il 4-5 marzo 537 a.C.c Fu in questo primo anno di regno di Ciro che egli emanò il suo decreto per permettere ai Giudei di tornare a Gerusalemme e ricostruire il tempio. (Esdra 1:1) Il decreto potrebbe essere stato fatto nel tardo 538 a.C. o prima del 4-5 marzo 537 a.C.
23 In ciascun caso questo avrebbe dato sufficiente tempo al gran numero di 49.897 Giudei di organizzare la loro spedizione e di compiere il loro lungo viaggio di quattro mesi da Babilonia a Gerusalemme per giungervi per il 29-30 settembre 537 a.C., il primo del settimo mese giudaico, per edificare il loro altare a Geova come è riportato in Esdra 3:1-3. Poiché il 29-30 settembre 537 a.C. ufficialmente mette fine ai settanta anni di desolazione come narra 2 Cronache 36:20, 21, il principio della desolazione del paese deve aver ufficialmente cominciato a esser contato dopo il 21-22 settembre 607 a.C., il primo del settimo mese giudaico nel 607 a.C., il quale è il punto di partenza per il conto dei 2.520 anni.
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Prove della correttezza dell’annoLa Torre di Guardia 1952 | 15 ottobre
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Prove della correttezza dell’anno
1, 2. Descrivete la “famiglia di nazioni” che sorse dopo Il 1648.
QUALI prove fisiche ci sono, quindi, che indicano che il 1914 fu un anno segnato riguardo alla fine dei “fissati tempi” delle nazioni? Innanzi tutto è necessario un po’ di informazione intorno ai precedenti. Con la disintegrazione del vecchio Impero Romano e la divisione del Sacro Romano Impero coniugato con la Chiesa Cattolica apparve dopo il Trattato di Pace di Westfalia del 1648 una “famiglia di nazioni. Questa gentile casa di nazioni era una disposizione libera dove nazioni grandi e piccole cercavano di andar d’accordo come piccoli e grandi fratelli occasionalmente in lite (guerra) fra di loro. Non c’era nessuna grande madre o padre che li comandasse. Né la Chiesa Cattolica né i resti dell’Impero Romano erano più abbastanza forti per tener legate queste nazioni alle loro gonnelle mantenendo quindi queste nuove nazioni a bada come avevano fatto precedentemente essendo i più grandi dittatori. Nondimeno la “famiglia di nazioni” mantenne in realtà una certa misura di ordine internazionale durante i loro periodi di espansione mondiale, ed esse agirono conforme a un codice di legge internazionale. Ma, questa “famiglia” non ebbe nessuna espressione o superiore organizzazione politica. Questo fu lasciato che lo tentassero più tardi sotto la Lega delle Nazioni nel 1919 per rattoppare le cose.
2 Qui è un’autorevole descrizione di questa “famiglia di nazioni”. L’impero mondiale di Roma mostrò una comune sovranità politica mediante la quale potrebbero essere regolati gli atti di remoti territori; la religione mondiale della Chiesa del periodo medio aggiunse l’idea di un comune legame dell’umanità. . . . La famiglia fu in principio una ‘famiglia europea cristiana di nazioni,’ e la sua legge era europea. Gli Stati Uniti d’America furono la prima aggiunta fuori dell’Europa. . . . Nel 1856 le cinque grandi potenze ammisero l’Impero Turco alla ‘partecipazione nei benefici della legge e accordo pubblico europeo.’ L’entrata del Giappone nella ‘famiglia di nazioni’ nel 1899 aggiunse un altro stato non europeo alla famiglia internazionale, che aveva cessato d’esser ‘europea’ e ‘cristiana’”.a
3, 4. (a) Quali sono i fatti fisici che segnano la fine dei “sette tempi” delle nazioni? (b) Che cosa è notevole riguardo alle date relative?
3 Quello che accadde a questa disunita casa di nazioni gentili nel 1914 è conoscenza e storia comune ora. La delicata bilancia delle potenze gentili che aveva permesso loro di generarsi in grandiose macchine di guerra nel periodo anteguerra crollò totalmente nel 1914. La loro intera casa andò all’aria e le nazioni divennero pazze. Non fa ricordare forse il crollo di questa casa dei gentili e della loro sovrana indipendenza nazionale che ora veniva messa in pericolo la distruzione del tempio e del palazzo del re a Gerusalemme tra il 30-31 luglio e il 2-3 agosto 607 a.C.? Tutto questo esattamente 2.520 anni dopo quasi lo stesso giorno!b Notate il seguente riassunto del rapido fuoco di avvenimenti mentre queste nazioni si prendevano reciprocamente alla gola, e, badate, tutto questo accadde ad un tratto nell’estate del 1914.
4 “L’Austria dichiarò guerra alla Serbia il 28 luglio 1914. I tentativi di fare una mediazione continuarono. La Germania chiese la neutralità della Britannia in caso di guerra con la Russia e la Francia; offrì di rispettare il territorio francese ma non fece nessuna promessa sulle colonie; la Britannia si rifiutò di trattare, il 30 luglio. L’Austria accettò ora di negoziare con la Russia. La Russia mobilitò in parte, dichiarando che la mobilitazione ungherese era diretta contro di lei; la Germania mobilitò, dichiarando che tale azione russa era contro la Germania. In questa tesa situazione la Britannia continuò a compiere sforzi per arrestare la guerra generale. Mentre la Russia e l’Austria stavano conferendo, la Germania mandò un ultimatum alla Russia chiedendo di porre fine alla mobilitazione in dodici ore. Lo czar chiese che la lite austro-serba fosse sottoposta a L’Aia; nessuna risposta. La Germania dichiarò guerra alla Russia il 1º agosto; alla Francia il 3 agosto. La Germania invade il Belgio, in violazione del trattato, garantito dalla Britannia. La Britannia chiese alla Germania di garantire la neutralità del Belgio per la mezzanotte del 4 agosto; la Germania rifiutò. La Britannia dichiarò guerra il 4 agosto. L’Italia, legata alla Germania e all’Austria nella Triplice Alleanza, proclamò la neutralità; aveva l’intesa segreta con la Francia di non unirsi in alcuna guerra contro la Francia. L’Italia dichiarò guerra contro l’Austria-Ungheria il 23 maggio 1915; contro la Germania, il 27 agosto 1916. La Turchia, la Bulgaria, la Romania si unirono alle Potenze Centrali. Il Giappone dichiarò guerra alla Germania il 23 agosto 1914. Gli Stati Uniti dichiararono che esisteva uno stato di guerra con la Germania il 6 aprile 1917”. (The World Almanac, 1951, pagg. 188, 189) Veramente il mondo gentile divenne pazzo tra il 28 luglio e il 4 agosto scatenando la guerra più sanguinosa della storia della terra fino a quel tempo. Come le Scritture avevano predetto, “si leverà nazione contro nazione e regno contro regno”. — Matt. 24:7, NM.
IL SEGNO
5. Quale avvenimento Gesù dice che deve fare seguito alla fine dei “tempi” delle nazioni?
5 Subito dopo aver parlato dei “fissati tempi delle nazioni” in Luca 21:24 (NM), Gesù fa una rivelazione significativa al 27º versetto di Luca 21 dicendo: “E allora vedranno il Figlio dell’uomo venire in una nuvola con potenza e gran gloria”. La venuta del Figlio dell’uomo nelle nuvole con potenza era il grande segno del Messia o Cristo innalzato al potere sovrano del quale parla Daniele (7:13, 14) e il quale i sacerdoti e i Farisei cercavano durante il ministero di Gesù sulla terra. Ma in quanto alla prima presenza di Cristo, Gesù disse che il solo segno che essi avrebbero ottenuto sarebbe stato quello del profeta Giona. (Matt. 12:39) Ma, quando Gesù era messo alla prova dinanzi al Sinedrio giudaico con la falsa accusa di aver bestemmiato il sommo sacerdote disse: “Per l’Iddio vivente ti pongo sotto il giuramento di dirci se sei il Cristo il Figlio di Dio!” Gesù gli disse: “Questo dovevi dire tu. Inoltre vi dico: Da ora in poi vedrete il Figlio dell’uomo sedere alla destra della potenza e venire sulle nuvole del cielo”. (Matt. 26:63, 64, NM) Qui Gesù ammise apertamente che come Cristo avrebbe fatto una seconda presenza riguardo alle questioni della terra dopo un periodo di attesa alla destra di Dio. “Geova dice al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io faccia i tuoi nemici sgabello dei tuoi piedi”. (Sal. 110:1, SA) Il periodo di attesa finì al termine dei “fissati tempi delle nazioni” nel 1914. I suoi nemici furono messi dove appartengono sotto i suoi piedi, e da allora è stato veduto il segno del Cristo nella potenza sovrana che viene sulle nuvole del cielo.
6. Quale informazione si ottiene dalle profezie bibliche in quanto all’intronizzazione di Cristo Gesù nel 1914?
6 Era venuto il tempo di agire nell’autunno del 1914 per Geova stesso il Sovrano Universale! Un’azione su scala globale, sì, su scala universale, doveva aver luogo. Il periodo di attesa era terminato, ed ora veniva il desiderio di tutti i giusti. Cristo Gesù, il provato Re del nuovo mondo, era intronizzato e messo al potere con sovranità dall’alto. Infine il regno del cielo era stabilito nella persona del suo unto governatore, Cristo il Re. Ora per la prima volta in quasi seimila anni è in esistenza, rispetto all’intera terra, un nuovo governo teocratico col diritto di governare da Dio il vero Sovrano. Quale grandioso bene questo fa presagire per il genere umano! “Io spiegherò il decreto: L’Eterno [Geova, SA] mi disse: lo ho stabilito il mio re sopra Sion, monte della mia santità”. (Sal. 2:6, 7) La Bibbia ci dà perfino una rapida visione del procedimento d’intronizzazione che vi fu il 1914. “Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile a un figliuol d’uomo [Cristo Gesù]; egli giunse fino al vegliardo [Geova Dio], e fu fatto accostare a lui. E gli furon dati dominio, gloria e regno, perché tutti i popoli, tutte le nazioni e lingue lo servissero; e il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno, un regno che non sarà distrutto”. (Dan. 7:13, 14) Così verso il 11 ottobre 1914, esattamente 2.520 anni dopo che era scomparsa l’ultima traccia di sovranità giudaica teocratica, le “catene di ferro e di rame” di sospensione furon rimosse dal “ceppo” dell’albero e ancora una volta la sovranità divina diede potere a un governo teocratico affinché prendesse il controllo dell’intera terra. “L’infimo degli uomini,” Cristo Gesù, fu ora esaltato col diritto al regno per sempre. (Isa. 53:7-9) Quale gioia vi fu in cielo! “E si produssero alte voci nel cielo, che dicevano: ‘Il regno del mondo è divenuto il regno del Signor nostro e del suo Cristo, ed egli regnerà come re nei secoli dei secoli’” — Apoc. 11:15, NM.
7. Quali avvenimenti si verificarono in cielo alla istituzione del Regno?
7 L’istituzione del regno nel cielo mise immediatamente in moto una catena di avvenimenti sia in cielo che sulla terra. Questi avvenimenti dovevano verificarsi in un periodo di transizione durante cui sarebbe venuta sopra l’intera organizzazione di Satana una grande tribolazione che avrebbe portato alla prova finale di potenza ad Harmaghedon la quale termina nella sua completa sconfitta e distruzione. La nascita del governo del Regno nel 1914 è assomigliata alla donna di Dio, la sua organizzazione di Sion, la quale genera un figlio maschio che l’organizzazione di Satana simile a un dragone cerca di distruggere. “E il dragone continuò a tenersi ritto davanti alla donna che stava per partorire, affinché, quando avesse partorito, ne divorasse il bambino. Ed ella partorì un figlio maschio, che è destinato a pascere tutte le nazioni con una verga di ferro. E il figlio di lei fu rapito presso a Dio e al suo trono”. (Apoc. 12:4, 5, NM) Da questa scrittura vediamo che il Regno ha un sicuro conferimento di sovranità e che è destinato a compiere violenta azione frantumando tutti i governi oppositori sulla terra come con uno scettro di ferro. Ma ecco! Il falso sovrano che sostiene queste nazioni ed è ancora nei cieli deve essere espulso per primo. La scrittura dice quindi: “E scoppiò la guerra in cielo: Michele [Cristo Gesù] e i suoi angeli combatterono col dragone, e il dragone e i suoi angeli combatterono ma esso non prevalse, né fu più trovato posto per loro in cielo. Quindi fu gettato giù il gran dragone, l’originale serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana, che sta traviando l’intera terra abitata; egli fu gettato giù sulla terra, e i suoi angeli furono gettati giù con lui. E io udii una gran voce nel cielo dire: ‘Ora è venuta la salvezza e la potenza e il regno del nostro Dio e l’autorità del suo Cristo.’” — Apoc. 12:7-10, NM.
8. Quali reazioni vi furono sulla terra?
8 Grande fu questa vittoria di Cristo Gesù e dei suoi angeli! Questa pronta azione in cielo fu seguita da reazioni sulla terra. Essendo Gesù venuto con i suoi angeli, questo costituì il glorioso segno della sua seconda presenza. (Matt. 25:31) Ecco! egli viene con le nubi, ed ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo trafissero; e tutte le tribù della terra si percuoteranno dal rimorso a causa di lui”. (Apoc. 1:7, NM) Pertanto la reazione è di grande afflizione per gli abitanti della terra i quali non sono in armonia con Dio. Un terribile tempo di giudizio comincia quando il divino Sovrano Geova principia a regnare rispetto alla terra per mezzo del suo Unto Gesù Cristo. Mentre tutti i regni di Satana messi al potere da un falso sovrano cominciano a crollare davanti all’espansione dell’invincibile nuovo governo, notate come la profezia seguente descrive in modo appropriato quello che accade: “E al tempo di questi re [governanti demonici e umani falsamente messi al potere], l’Iddio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto, e che non passerà sotto la dominazione d’un altro popolo; quello spezzerà e annienterà tutti quei regni; ma esso sussisterà in perpetuo”. (Dan. 2:44) Veramente è a tale tempo che il Sovrano Geova comanda l’annientamento di tutti i governi terreni non messi al potere da lui. “Tu sei il mio figliuolo [Cristo Gesù], oggi io t’ho generato. Chiedimi, io ti darò le nazioni per tua eredità e le estremità della terra per tuo possesso. Tu le fiaccherai con uno scettro di ferro; tu le spezzerai come un vaso di vasellaio”. — Sal. 2:7-9.
9. Quali difficoltà relativamente alla sovranità hanno avuto le nazioni sin dal 1914?
9 Dal 1914 in poi tutte le nazioni della terra e i loro elementi governanti hanno perduto la loro sovrana vitalità. Esse vennero fuori dalla terribile guerra della “famiglia” del 1914-1918 grandemente maciullate e ingrovigliate. Le loro due accanite lotte globali le han lasciate tutte vacillanti e ubriache. A proposito, la Bibbia si riferisce ai Gentili come a “cani”. (Mar. 7:28) Trasfusioni di potere sovrano dall’una all’altra sono state tentate per tenere le nazioni in attività in questi tempi di agitazione, La Bibbia predice perfino che i loro due tentativi del dopoguerra di legarsi insieme in una organizzazione per la sicurezza mondiale sarebbero falliti. (Lega delle Nazioni, 1919, e Nazioni Unite, 1945) “Fate tumulto, o popoli, e siate frantumati; e prestate orecchio, voi tutti di paesi lontani: [1º] apprestatevi, e siate frantumati; [2º] apprestatevi, e siate frantumati. Prendete consiglio assieme, e sarà ridotto a niente; dite la parola, e non avrà effetto”. (Isa. 8:9, 10, SA) Perciò anche se come ultima risorsa cercano di mettere insieme le loro immaginate sovranità esse non possono resistere all’invincibile crescita del governo del regno di Dio che è destinato a riempire tutta la terra. — Sal. 72:8.
QUANDO VEDETE QUESTE COSE, CHE AVVIENE?
10. Quali sono alcune delle prove inerenti a un segno composto che il Regno è già stato stabilito?
10 “Dicci, quando saranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e della consumazione del sistema di cose?” (Matt. 24:3, NM) Nella risposta di Gesù a questa domanda egli descrisse molte cose che sarebbero avvenute sulla terra come prova affermativa che l’istituzione del Regno era un fatto compiuto. Questo sarebbe stato per Gesù il tempo di rivolgere la sua attenzione alle questioni della terra, per cui è indicato come sua “presenza”. Queste cose devono avvenire nell’unico periodo noto come la “consumazione del sistema di cose”, o nel periodo di transizione che porta via questo vecchio mondo. In nessun tempo della storia precedente tutte queste cose sono accadute in una volta formando un segno composto come si è verificato sin dal 1914. Considerate il seguente elenco di alcune delle cose predette delle quali c’è abbondanza di fatti fisici che le sostengono:
Segno Prova scritturale
1. Guerre mondiali Matt. 24:6, 7
2. Diffuse carestie Matt. 24:7
3. Insolito numero di terremoti Matt. 24:7
4. Persecuzione di Cristiani Matt. 24:9
5. Molte false religioni cristiane Matt. 24:10, 11, 23, 24
6. Accresciuta illegalità Matt. 24:12
7. Molti abbandonano il Cristianesimo Matt. 24:12
8. Predicazione mondiale della buona
notizia del Regno Matt. 24:14
9. Formazione della Lega delle Nazioni Apoc. 13:14, 15;
e delle Nazioni Unite Apoc. 17:11
10. Mancanza di sicurezza e tribolazione
mondiale Matt. 24:21
11. Separazione del popolo in “pecore” e “capri” Matt. 25:32
12. Gravi pestilenze e malattie Luca 21:11
13. Gli uomini vengono meno per la paura Luca 21:26
14. Delinquenza giovanile 2 Tim. 3:1-3
11. Come il giusto considera questi giorni di transizione sin dal 1914?
11 Mentre la terra è ricolma di calamità in una misura tale come non è mai stata verificata dall’uomo prima, la liberazione si avvicina per quegli onesti che gemono e piangono per tutte le abominazioni che si commettono sulla terra. (Apoc. 12:12; Ezech. 9:4) A quelli di noi che passano per questi terribili tempi sin dal segnato anno 1914 Gesù disse: “Ma quando queste cose cominciano ad avvenire alzatevi e levate il capo, perché la vostra redenzione si avvicina”. (Luca 21:28, NM) Veramente rallegratevi, poiché il dominante Re di Geova, Cristo Gesù, è stato innalzato come un segnale intorno al quale i popoli di buona volontà sulla terra devono radunarsi. Ecco, Cristo Gesù, il glorioso Segnale, si leva sopra l’elevata altura del Monte Sion, lo stabilito regno di Dio. (Isa. 62:10, 11; Apoc. 14:1) Ivi ora egli regna in mezzo ai suoi nemici per rivendicare il diritto di Geova alla sovranità universale e per benedire le persone di buona volontà di tutte le famiglie e le nazioni della terra. Unitevi nell’esaltarlo con lode! Lodate Jah, poiché Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare come re”. (Apoc. 19:6, NM) “Lodate Iddio nel suo santuario, lodatelo nella distesa ove risplende la sua potenza, lodatelo per le sue gesta, lodatelo secondo la sua somma grandezza”. — Sal. 150:1, 2.
[Note in calce]
a Handbook of International Law, di G. G. Wilson, edizione del 1939, pagg. 7, 20, 21.
b È davvero notevole che il 7 Ab per il 1914 è il 30-31 luglio e il 10 Ab è il 2-3 agosto come lo fu anche per il fedele anno 607 a.C. Informazione ottenuta da Canon der Finsternisse, di Oppolzer; Astronomische Chronologie, di Neugebauer, e The American Ephemeris and Nautical Almanac del 1914.
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Su questa pietra edificherò la mia chiesaLa Torre di Guardia 1952 | 15 ottobre
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Su questa pietra edificherò la mia chiesa
L’ORGANIZZAZIONE religiosa cattolica romana pretende che circa quattrocento milioni di persone professino la sua fede. Notevole fra ciò che insegna a queste moltitudini è che Pietro fosse il primo papa. Quando alcuni di questi sono invitati a citare la prova scritturale essi si riferiscono immediatamente alle parole dette da Gesù a Pietro: “Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. (Matt. 16:18, Ti) Ma, noi chiediamo, è questo ciò che Gesù volle dire con quelle parole, che Pietro sia la pietra sulla quale la Sua chiesa sarebbe edificata? Fu Pietro il primo papa? È certo che Pietro fu a Roma? Quali sono i fatti?
Innanzi tutto notiamo che la chiesa di Cristo non è una letterale costruzione di pietra, poiché, come disse Paolo agli Ateniesi, Dio “non abita in templi fatti con mano”. (Atti 17:24, NM) La parola greca originale tradotta “chiesa” in Matteo 16:18 è ecclesia e non si riferisce a una costruzione di pietra o di legno ma a una congregazione o assemblea di persone. Dio ebbe una chiesa o assemblea o congregazione molto prima del tempo di Cristo, poiché Stefano, riferendosi alla nazione d’Israele nel deserto la chiamò una ecclesia o chiesa o assemblea. (Atti 7:38) Né questa parola si applica soltanto alle assemblee religiose. Luca, parlando della folla violenta radunatasi a Efeso in protesta della predicazione di Paolo, si riferisce ad essa come a una ecclesia, a un’assemblea. — Atti 19:29-41.
Notate che questa chiesa o congregazione è definita da Gesù “la mia chiesa”. Non è la chiesa o congregazione di Paolo, di Apollo o di Pietro, poiché, come Paolo ben dichiara, nessuno di costoro morì per i Cristiani. (1 Cor. 1:12, 13) Essa è il corpo di Cristo, la sua sposa, ed è formata di 144.000 membri. Seguendo fedelmente le sue orme fino alla morte, questi parteciperanno alla sua risurrezione e gloria. — 1 Cor. 12:12-28; Efes. 1:22, 23; Col. 1:17, 18, 24; 2 Tim. 2:11, 12; Apoc. 14:1, 3.
In un senso più largo, tuttavia, Cristo Gesù fa pure parte della congregazione o chiesa cristiana, ed essa è la chiesa o assemblea di Dio. (1 Cor. 1:1, 2; Gal. 1:13; 1 Tess. 2:14) È Dio che edifica la chiesa e ne colloca i
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